"PRISMA", ANNO I, N.8,1981, ROMA, ITALIA

"DEAD KENNEDY'S - PUNK'S NOT DEAD"

Intervista ai Dead Kennedys a cura di Maurizio Malabruzzi

D, (Maurizio Malabruzzi): Mi sembra che il vostro successo sia maggiore in Europa che in America, venite qui per registrare i vostri dischi e per curare la vostra promozione...
R, (Dead Kennedys): No non è vero, tu non sai quello che facciamo in America solo perché i giornali inglesi si interessano solo di quello che avviene da loro, la stessa cosa che succede qui in Italia.
D.: Cosa pensi stia accadendo ora in America?
R,: L'America sta vivendo un grande collasso, perché la gente pensa solo ai propri problemi, non ci sono posti di lavoro, c'è una grande confusione in giro. L'unica cosa da fare sarebbe di aiutarsi l'uno con l'altro, ma questaè l'ultima cosa che avviene, c'è bisogno di cooperazione, di costruire qualcosa insieme se si vuole cambiare l'attuale stato di fatto. Ci troviamo di fronte alle stesse condizioni di 10 anni fa, allora però c'era maggior voglia di combattere contro "l'Impero".
D.: Il vostro primo LP era pieno di testi impegnati politicamente e riflettevano più o meno quello chedicevi prima, il nuovo singolo'Too Drunk To Fuck' mi sembra indirizzato verso altre strade, come mai?
R.: Ci sono delle cose che accadono senza che tu te ne renda conto, tua madre andrà in chiesa ma non ti avrà mai spiegato il perché, bisogna credere. E credere non è facile, credimi. In effetti sono un po' confuso riguardo al futuro dei nostri testi, non so dove andremo a finire, so soltanto che alla gente che si oppone succedono sempre le stesse cose. In Inghilterra hanno arrestato dei ragazzi solo perché indossavano la maglietta del nostro ultimo singolo...
D.: ... So che avete avuto anche in America problemi con le radio per quel pezzo... R.: Ma tu conosci il testo?
D.: Si, certo...
R.: Intuirai facilmente come mai ci siano dei problemi; in America abbiamo sempre avuto dei problemi con le radio, le uniche che trasmettono qualcosa di nostro sono le piccole emittenti dei college, siamo sempre tenuti sotto torchio, controllati, ai nostri concerti c'è sempre qualche Poliziotto di troppo.
In ogni caso non ci possiamo lamentare perché anche gente come i Classix Nouveaux è considerata pericolosa radiofonicamente, l'unica musica che passa veramente è il Pop smielato dei Bee Cees o di Cristopher Cross, altrimenti gente del sud come Charlie Daniels o l'heavy meta) dei Van Halen. Passa solamente la stupida musica che vogliono i "collirossi".
D.:Cosa usate per promuovere la vostra musica?
R.:Le Parole della nostra bocca e la poca stampa che ci da spazio, non riusciremo mai ad avere una Promozione radiofonica finché non faremo della buona musica.
D.: Molti considerano il movimento punk molto più vicino alla destra, a certe forme Nazi, tu come vedi questa storia?
R.: Anche noi veniamo considerati del "Nazi-Mouvement" ma gi uro che non è proprio così, anzi vorrei incontrarlo il tipo che mette in giro queste storie, per chiarirgli meglio le idee a proposito. Non esiste secondo me comunque un movimento è più che altro una mentalità, è tutta quella gente fissata con le attività fisiche, educata solo per il culto del fisico, il bisogno di essere migliori, i più grandi in ogni campo, sempre.
Forse in Inghilterra qualche frangia di punk o di skin-head è legata al National Front o al British Movement, ma sono altri fenomeni.
D.: Molti però vengono ai vostri concerti con giacche nere, strane decorazioni, insomma un modo di vestire che farebbe pensare a...
R.: ... No, indossano quella roba, quelle giacche solo perché costano poco; tutti in America mettono quelle cose, quelle magliette. E' differente dal punk inglese, li è una moda, totalmente diversa dallo stile di vita degli inglesi, se tu vai invece nei sobborghi americani, tutti hanno quella roba è un modo di vestire normale:
D.: Molti danno per certo.che il Punk californiano è diretto discendente di quello inglese, altri' affermano che sono due movimenti indipendenti.
R.: E' un suono differente, è diversa l'enfasi e le condizioni percui sono nate le due teorie, sono una il seguito dell'altra, come in una ruota.
La prima Punk Band in California fu quella dei Germs nel 1976 a Los Angeles, c'erano anche i Nuns a San Francisco, che ricordavano lo stile dei Ramones; la prima vera band politicizzata fu quella degli Avengers.
D.: Però se non ci fosse stato "Anarchy In U.K."...
R.: Non credo sia dipeso da quel brano, lo sviluppo del punk in America, quel disco avrà venduto complessivamente una quindicina di copie in tutti gli States.
D.: Com'è la situazione musicale oggi in California?
R.: Ci sono molti più gruppi punk di quanti non ce ne siano mai stati prima, la ragione è che ci sono grosse città con grossi suburbi pieni di gente che cerca di dire qualcosa, vengono sia da Frisco che da L.A. 200 miglia da una parte e 200 miglia dall'altra delle due città sono piene di queste nuove band, che lentamente invaderanno tutta l'America e poi il resto del mondo. Ah! Ah! Ah!
D:: So che hai deciso di produrre dei nuovi gruppi, come vengono scelti?
R:: E' gente fuori dal grosso giro, che non avrebbe modo di farsi conoscere, non è di certo i I modo' m igliore per fare soldi, ma è il mio metodo di scelta. Mi interessano gruppi audaci ed indipendenti come i Crass o i Cockney Rejept, ne sto curando una raccolta che farò uscire presto.
D.: Di gruppi come i Clash che hanno iniziato in un modo ed ora...
R.: ...1 loro testi sono interessanti, le musiche sono terribili. sono buone solo per dormi ire, non amo la musica soffice non l'ho mai ascoltata, da ragazzo i miei gruppi preferiti erano i Doors gli MC5. i Seeds o i Red Crayola. di cui ho praticamente tutto quello che hanno inciso.
p:: Si ma i Clash dal vivo hanno una loro energia...
R.: Si, li ho visti un paio di volte, troppe. Sono forse come gli Stones che dal vivo riescono a dare qualcosa di più ma poi sul disco raggiungono un grado di stupidità impressionante, guarda 9"I Miss You' . Un altro esempio lampante è quello di Springsteen "Il vero rock per brani come turisti".



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