From TDM#strega_ita@oocities.com Tue Feb 02 15:00:15 1999
Subject: Elefanti & Orsi Polari

Date: Tue, 02 Feb 1999 14:00:15 GMT

 

Sani & Salvi a casa :)È sera, la sera ke precede la partenza, la vigilia. Ci telefona Andrea Ricci: un gruppo partito alla volta di Grafenau è stato bloccato al S. Bernardino dalla Polizia x questioni dipubblica sicurezza "dall'altra parte non si va, è da pazzi!!Un altro gruppo bloccato al Brennero, un altro al Noi siamo stati caricati sul treno e rispediti in Italia peraltrosenza moto ke verranno giù in camion." questo è quanto mi diceGiulio al telefono, uno dei motociclisti partito da TorinoAndiamo alla "Stalla" dei BUE APIS ed avvisiamo Man'e Gomm,lui è deciso a partire cmq, aspettiamo gli altri, il tempo trascorretra preoccupazioni varie ma non si vede nessuno, telefono a Man'efierr e mi dice che ha bruciato la scatola dei fusibili del tutto"Forse non parto Strè. Ci vediamo tra poco alla sede." Una volta riuniti, anke grazie ad una vhs commemorativa del 40moElefantentreffen decidiamo di partire venga quel ke deve!

Venerdì: Benevento-Bolzano.

Il viaggio sotto un cielo limpido procede senza problemi.La notte in albergo ci ritempra ed il giorno dopo siamo piùgasati ke mai. Il sole ed il cielo blù non mitigano le temperaturerigide, ma eravamo pronti all'evenienza. "Ce la possiamo fare!"

Sabato: Bolzano-Grafenau.

Il gruppo misto Bue Apis-IHM parte capitanato dal Grande CapoMan'e Gomm con Mani Pulite come passeggero, al seguito Man'eFierr, Capellone con Annalisa come passeggera e noi, K2 e Stregain sella alla fida Bastarda. Procediamo festosamente alla volta del Brennero, riti anti sfiga,incitamenti vari e strombazzate fanno da sfondo. Quà e làun pò di neve, pozze d'acqua ghiacciata illuminate dal solenon fanno paura. Comincia la scalata al passo, improvvisamente ilcielo si copre di nuvole fuligginose, la neve si fà più densa,il freddo è pungente nonostante l'abbigliamento non manchi, più sisale più la situazione peggiora. I visi sono tesi, il gruppo èsilenzioso e concentrato, il traffico si intensifica. La strada èghiacciata, noi sfiliamo tra le colonne d'auto cautamente tra glisguardi increduli dei molti camionisti. Ci fermiamo a lato dellastrada con un altro gruppo, sono di Reggio E., sono dei veteranidell'Elefanten, ma hanno deciso di tornare a casa "Tropporischioso. Al S. Bernardino continuano a non far passare e stradafacendo abbiamo visto + motociclisti caduti ke foglie a terra inautunno"

Noi andiamo lo stesso, non so se è l'incoscienza ke ci ha fattodecidere in tal senso...

Il paesaggio ha dell'inverosimile: Fiotti d'acqua ghiacciata comecolonne vengono giù delle pareti rocciose, non si vede nulla ke nonsia bianco neve o grigio ghiaccio, il vento alza la neve dai tetti come la sabbia dalle dune, bisogna far forza x restare dritti.Muovo le dita dei piedi sperando di riuscire a far circolare il sanguema sono indirizziti nonostante calze speciali e stivaletti, le maninon sono da meno, i polpastrelli sono doloranti come se qlc li avesseschiacciati con un masso. Man'e Gomm ha percepito la tensione e prende a strombazzare il solito"grido di guerra" lo seguiamo. Siamo ancora Vivi.È un attimo e siamo a terra. Fortunatamente l'auto ke avevamo dietroha tutto lo spazio x frenare, ma siamo a centro della carreggiatabisogna rimetter su la moto in fretta. Proviamo ad alzarci ma le gambevanno x conto loro "A saperlo avrei portato i pattini" Un gesto ed unnumero imprecisato di persone ci aiuta a tirar su la Bastardastracarica. Un rapido controllo al lato sinistro: freccia, paramano,carenatura del cupolino grattata, Maxia scoppiato, S3Cavigliadolorante. Ci rimettiamo in sella fino al passo, scendiamo x una pausaed un consulto.S3- Torniamo dietro. La strada è impraticabile, il traffico troppointenso, il vento forte.K2- Dei motociclisti ke venivano dall'Austria hanno detto che sonosolo altri 6Km in queste condizioni poi la strada è pulita. Andiamoavanti, al massimo ci fermiamo strada facendo.S3- ALLORA XÈ SONO TORNATI DIETRO??MeF- Strega non puoi fermarti ora. Non dopo essere arrivata fin quì.Giungono altri motociclisti diretti in Italia, uno con la BMWin una caduta ha perso il gruppo dello specchio e la pedivella sin nonsa come fare a guidare, un altro il carter, un altro è caduto 4 voltePerchè non imparerò mai a seguire il mio istinto???Ci rifocilliamo, qlc di bollente giù di un sol fiato, un pò digrappa, assestiamo l'abbigliamento, avvolgiamo i piedi nell'alluminioe siamo nuovamente in sella.Il grido ricomincia ad echeggiare procediamo a passo d'uomo senzapoter nè frenare nè accelerare, nervi a fior di pelle, gambe larghee piedi ke toccano terra. Accanto da una 4x4 con i vetri appannatigiurerei di aver visto un Orso Polare scuotere la testa con fare didisapprovazione! :-oEntriamo in galleria ed all'uscita nuovamente in terra solo ke 'stavolta dietro avevamo una colonna di camion!!! Non so come ilcamionista ci evita allargandosi sull'altra corsia, Capellone xfrenare x poco non è in terra a farci compagnia.Tiriamo su la PiccinaBASTA! Ora si torna. Gli altri nemmeno si accorgono della caduta econtinuano ad avanzare. Nuovo Check, sembra tutto come prima.. "Abbiamo le gomme troppo gonfie, il carico tutto dietro alleggeriscetroppo l'avantreno" Cominciamo a sgonfiare l'anteriore PPPzzz "Comeva?" "È dura" PPPzzzz "Ora?" "Ancora" PPPzzzz "Ok Andiamo..ANDIAMO??Caxxo il pulsante dell'accensione!!!" Perso! proviamo a premere sullamolla...nulla, con l'unghia..nulla...CAXXO CAXXO CAXXO!!! >:[Cap- Cerchiamolo dove siete caduti di preciso S3- Bravo cerchiamo un pulsante Grigio nel ghiaccio sulla carreggiatapiena di camion??!!! .... Eccolo! :-o Questo si ke si kiama Culo! ;^)Incolliamo il tasto con del nastro adesivo e la moto parte K2- Caxxo!! Non sterza!! L'anteriore!!! È troppo sgonfia Capellone ed Annalisa ci salutano, dovranno raggiungere il gruppo ke non si è accorto di nulla e non sarà facile con quel distacco!Noi trasciniamo la Basty fino ad una piazzola piena di Camion,K vuol gonfiare la ruota poggiandosi al compressore di qlc di essicosì cominciamo a chiedere a tutti. Nessuno ke parli Italiano!Già è ricca se capiscono l'inglese! Si avvicina uno, lui ha la pompama non sa dove sia il compressore, è inglese ed il camion lo ha avutoin prestito. Rinunciamo e saputa della presenza di una stazione diservizio poco dopo il confine ci avviamo a spinte in mostruose colonnedi mastodontici Camion a rimorchio. Passiamo anke nel ponte ke pesa lemerci sotto gli sguardi rassegnati degli addetti. Non so come arriviamo all'area di servizio in Austria con la neve fresca ke cicinge gli stivali. Io spingo, cammino, corro trascinandomi dietro ankela caviglia ...tanto in tutto quel casino non sento + nulla ke non siarabbia. Dobbiamo faticare a convincere il benzinaio a venir fuorinella tormenta a gonfiarci le gomme, ma l'abbiamo vinta noi.Ancora un paio di Km a spinta e siamo nuovamente sull'autostradaquesta volta in direzione Italia. Sembra un motoraduno. Molte + motoa scendere ke a salire e tutti reduci da 100 avventure.Ricordate prima di partire avevo descritto l'entusiasmo della partenza paragonandolo a quello dell'innamoramento a 15 anni..beh c'era una canzone ke ascoltavo + o - a quell'età ke faceva così: Sensazioni sensazioni vogliamo tutti provareNon ci bastano le solite emozioniVOGLIAMO BRUCIARE AAAAHHH ;-)

Strega

Special tnxAndrea Ricci e Naza ke hanno monitorato tutto quanto fosse utile Mauro Elefante l'unico Elefante del quale vorrò sentir parlare x iprossimo 20 anniGerardo, Patrizia, Carmen e Vincenzo x averci ospitati egregiamenteLa grappa "Opera prima"ASK x il Recioto, l'Amarone Josif e tutti coloro ke hanno tentato di farci desistere dal ns intento "suicida" VERY SPECIAL TNX: Alla Bastarda ed a K2


From carbotte@tin.it Wed Jan 06 12:17:43 1999
Subject: Re: ELEFANTENTREFFEN 1999

Date: Wed, 6 Jan 1999 12:17:43

ciao, come ho accennato, ci sono stato diversi anni fa.moto K100rt con borse, bauletto + zainetto.attrezzatura:tendina igloo, martellozzo, corda, picchetti in acciaio di scorta ,fornelletto + bomboletta discorta, 3 posate, apribottiglie/apriscatole, fiammiferi anti-vento,cavi eletrici con pinze piccoleper caricare batteria, fazzoletti carta, buste minestre preparateKnorr, pentolino,nescafè, sacco a pelo, piccola coperta di lana, banconote di piccolotaglio in marchi escellini austriaci (comprate a milano prima di partire), cartastradale.abbigliamento:casco integrale, sottocasco (occhiali)sciarpamaglietta lana con maniche lunghelupetto collo alto con zipdue maglionigiaccone in panno invernalegiacca Rukka in nylon pesante con imbottitura e collo altofogli di giornale stesi sotto giacca, davanti sul toraceguanti da sci Reusch + (sopra) guantoni da lavoro in crosta di cuoio(di notte guanti di lana e cappello di lana calato su orecchie enaso...)mutande (boxer)calzamaglia in setacalzini lunghi in misto-lana + calzettoni lunghi tipo tennispantaloni jeans con imbottiturasalopette Rukka in nylon pesantestivaletti anfibi con spessore della suola raspato (per diminuirel'altezza dei tasselli)Appunti di viaggio:partito da milano (da solo) verso le ore 13:30 di venerdì, arrivato alpunto di iscrizione (accesso alla valletta infernale di Thurmansbang - Solla) verso le00:15.Il tragitto é stato "veloce" lungo autostrada italiana, tempo buonocon solo pallido senza nebbia.Soste solo per rifornimento benza. Dogana al brennero senza problemi.transito in austria senza soste "inutili", solo il pedaggio mi faincazzare perchè ilfunzionario (pirla) addetto al pagamento del pedaggio fa apposta a nondirmi l'importo inlingua italiana e mi fa perdere tre minuti, finchè sopraggiunge unauto dietro a me e lasituazione si sblocca.... In Germania, sosta per cena in un'osteria locale verso le 21:30.Nessuno per strada,nebbia e freddo intenso. Le persone in osteria mi spiegano più voltela direzione giustaper il raduno ma io non comprendo niente in tedesco. Capisco però chela strada é ancora luunngaaa.Riparto, niente motociclisti (strano), poche auto, finital'autostrada che é buia e consuperficie lucida da fare paura (menomale che é sempre rettilino). Verso le 24:00, su una strada provinciale tra paesini, mi fermo alcentro di un croceviaperchè non ci sono cartelli visibili e non capisco più dove stoandando.Sopraggiunge un auto, rallenta e si ferma a osservarmi. Cerco dichiedere un indicazione,capisco che alla guida c'é una donna. Mi fa segno di seguirla.Ripartiamo, lei viaggia veloce e faccio fatica a starle dietro (io non conosco la strada e ognicurva mi fa pensare).Poi la perdo... ma all'incrocio successivo la ritrovo che mi aspetta!Mi indica la direzione eio "dankeschen!" (credo di essermi inchinato dalla sella della moto)subito proseguo, nel buio più nero. Una bella strapazzata, finché arrivo...alle 1:30 del mattino.Riassunto: freddo mai sofferto prima, stanchezza e rischio elevato discivolare sul ghiaccio.Mi sarebbe piaciuto tornarci con una macchina, per godere l'atmosferadei falò e delle moto senzarischiare troppo la pelle. Ma le auto, durante il raduno, devonogirare alla larga!Se la storia interessa, fate una sgommata che mi metto a scrivere ilseguito, comunque non ci sono grosse novità.


From carbotte@tin.it Wed Jan 06 17:02:57 1999
Subject: Re: ELEFANTENTREFFEN 1999

Date: Wed, 6 Jan 1999 17:02:57

ciao, ecco il seguito della mia storia:in pratica non ho usato i cavetti elettrici (anche se sulla mia motola batteria di serie non era abbastanza "strong", infatti sulmodello successivo é stata potenziata) e con quel freddo, allamattina, non rusciva a far girare il motore. Dovevo attendere le11:00 perché i raggi di sole scaldassero l'aria...Non avevo una lampada né stufetta, solo un fornelletto che mi éservito per cucinare un paio di quelle buste preparate perminestroni. Poi, visto il casino di andare a prendere un pò d'acquaal fontanile e di riuscire a ritornare (con il pentolino ancora pieno)camminando sulla neve ghiacciata, ho lasciato perdere. Megliomangiare al chiosco o alla locanda un pò più distante.Tanto la giornata é lunga e non si sa cosa fare...La seconda notte, nella mia tendina, non riuscendo ancora a dormireper il freddo che entrava nelle ossa, ho acceso il fornelletto perqualche minuto e ci ho messo sopra le mani.Praticamente nessun risultato. Tieni presente che io non bevevoassolutamente alcolici, solo un bicchiere di vino rosso (caldo) alpasto. Altrimenti acqua.Tutto il viaggio con l'abbigliamento descritto, due maglioni +giaccone corto + giacca grande, all'andata anche il giornale sotto alpetto (sono alto 190 cm e il parabrezza del K-Rt non protegge la parte alta del busto.Anche di giorno giravo a piedi tutto così imbottito, senza casco.La sera stessa cosa. Fermandosi nella tenda, il freddo umido penetrava maledettamente mentre stavo sdraiato nel sacco a pelo tutto vestito(senza anfibi).La mattina, gli anfibi che erano rimasti dentro la tenda, erano gelati! Calzarli é stata una bella faccenda.Anche io non ero sicuro di cosa facevo durante il tragitto.All'andata viaggiavo veloce, da solo, perché c'era sole e nientenebbia (fino all'imbrunire).Avvicinandomi al raduno, non mi orientavo più perché al buio la cartastradale era difficile da estrarre dal ripostiglio e da metteredavanti al faro.Cercavo di calcolare a mente la direzione (nord/est) e di spostarmi"tot" chilometri in linea possibilmente retta per avvicinarmi alposto, sperando di incrociare qualcuno ogni quarto d'ora per chiedereindicazioni. Se avessi avuto un compagno/a di viaggio, non so se mi sarei sentitomeglio o invece se sarei stato più preoccupato di poterlo coinvolgerein un incidente. Al raduno comunque trovi subito altri connazionali per creare unacompagnia e bighellonare curiosando tra le moto.Registratomi all'arrivo, sono poi (al mattino presto) entrato dalbordo superiore nella valletta del raduno, sul lato sinistro c'éinfatti un sentiero in discesa che porta verso la parte più bassa(come i gironi infernali descritti da Dante..) e mi sono reso contoche non c'era praticamente più spazio per parcheggiare, a meno ditentare manovre da fuoristrada sulla neve.Ho invertito lentamente il senso di marcia ma, tenendo il frenotirato, la ruota ha perso aderenza sul falsopiano e la moto mi si ésdraiata di fianco (le suole sulla neve non riescono a fare aderenza). Immediatamente una dozzina di altri motociclisti,apparentemente sbucati dal nulla (erano nelle tende, penso) sonoapparsi e mi hanno sollevato di peso insiemealla moto, rimettendomi diritto e dandomi una spintarella perfacilitare la ripresa della marcia (adesso in salita) visto che laruota motrice slittava.Danni: una borsa laterale incrinata per circa dieci centimetri(riparata l'indomani con rivetti e colla siliconica dal localeservizio di assitenza, costo 10 marchi).Ritorno: con gruppi di motociclisti che lasciavano il campo. Piccolegare di velocità tra un gruppo che sopraggiunge e quello che non vuolefarsi staccare..Comunque, stanchezza tanta, sembra di essere stati in un mondo irrealee le vibrazioni della moto contribuiscono a creare quest'atmosfera da"incanto", forse da rimbambimento (per me).In realtà, anche io per restare vicino ad altri motociclisti sonoentrato un paio di volte in gallerie autostradali a velocità elevata,con fondo bagnato e luccicante, se avessi dovuto titare i freni ocambiare traiettoria non so proprio cosa avrei potuto fare.p.s. "occhiali" perché sono miope ma il freddo, ti assicuro, lo hovisto da vicino.Forse quello era un inverno particolarmente freddo, ma lo ricordo comefosse ieri !Avevo partecipato ad altri raduni "normali" senza pernottamento, tiposabato pomeriggio, ma come l'Elefanten non avevo visto niente disimile. È veramente unico, un'atmosfera indescrivibile con i falò chebrillano, odore di barbecue e di tabacco, rumore di motori intorno,qualche fuoco d'artificio