Subject: Re: info-sondaggio Honda VFR
From: "iacopo" <iacopok@mbox.vol.it>
Date: Thu, 19 Feb 1998 20:49:33 +0100
ciao, io ho avuto il VFR del 95 e mi sono trovato benissimo fino a che non ho cominciato ad avere dei forti pruriti sportivi. è la moto con la quale ho incominciato ad andare in pista.
dunque vediamo, per la guida sportiva ha bisogno di alcune modifiche in quanto la forcella è troppo cedevole sia in compressione che in estensione (pare una enduro) ma è sufficiente cambiarle le molle (io mi trovai da dio con le white power) e mettere un olio ben piu denso. non mi ricordo se misi il 15 o il 20. davanti diventa un autentica roccia, per usare i termini delle riviste specialistiche direi che l'avantreno diventa il classico aratro. la moto sulle curve veloci è molto stabile e una volta finite le pedane fino a circa metà ti consente dei notevolissimi angoli di piega (non mi mancava molto a strusciare il gomito).Per quanto riguarda il retrotreno va piuttosto bene anche con l'ammortizzatore originale basta tararlo a dovere. tutto il precarico molla disponibile (io peso 100 kg.) e tutta chiusa l'estensione. ho provato anche uno white power con il quale la moto è piu stabile(non ondeggia) però con l'originale al mugello ho girato più forte ( 2' 17" alto). direi che il piu grosso problema si incontra nelle esse veloci dove và buttata da una parte e dall'altra non solo con tutto il corpo ma anche con la forza delle braccia.
come pneumatici in pista mi sono trovato da dio con i DUNLOP 364 ovvio però che per un uso turistico non vanno bene. Il motore direi che è il pezzo forte, ha veramente carattere e basta un silenziatore arrow per dargli un rumore veramente unìco. spinge molto bene ai medi e puoi uscire di curva con un rapporto piu alto con una progressione molto lineare. secondo me è il piu riuscito motore honda e lo dicevo anche prima che vincesse il mondiale superbile. se la honda facesse un modello più abbordabile della RC45 sarebbe sicuramente la mia moto.
La moto è bella e tutto sommato costa come un Monster 900 preparato. Ha un piccolo difetto: un telaio molto bello da vedere ma disegnato da un telaista col mal di testa. Non si può fare un telaio in alluminio in quel modo, e infatti in Inghilterra ha fatto scalpore la foto uscita su Bike di dicembre, un giornale specializzato (ripresa in Italia da Motociclismo 1/98): una Speed Triple col telaio troncato di netto all'altezza dell'attacco al cannotto di sterzo per colpa di una frenata a 90 km/h!!!
È successo a un motociclista di New York.
La Casa ha già richiamato tutte le Triumph interessate (quelle prodotte in gennaio e febbraio). Ora quel telaio è stato irrobustito nel punto incriminato, ma non rimane un esempio di lucidità progettuale. Troppe saldature all'alluminio non fanno bene e nel telaio Triumph ce n'erano sono in punti vitali senza adeguati imboccolamenti.
Ci sono stati altri problemi sporadici (iniezione, centraline, cambi) ma fortunatamente la Numero Tre è sufficientemente seria.
Oggi ho fatto il primo giretto e devo dire che....È FANTASTICA !!
Mi sono diretto verso la Caprino-Spiazzi tanto per farla trotterellare nel suo abitat naturale ;-)
Dunque: l'entrata in coppia è....ESALTANTE, trovo che se usato per bene ( e non risulta particolarmente difficile farlo ) il motore ti sa tirare fuori dalle curve con una gran spinta....molto più del Kawa 400.
Sicuramente è più impegnativa. Bisogna fare bene attenzione a girare il gas a moto inclinata, mentre col Kawa potevi spalancare ancora col ginocchio a terra!
Il suono poi....brrrrrrrrr da brividi ! ( ha su gli scarichi del trofeo ).
Chiaramente non ho spinto molto, ho preferito "danzare" tra un tornante e l'altro.
La ciclistica mi ha comunque soddisfatto, la maneggevolezza è incredibile ( e non ero certo abituato a guidare un Tir !! ). Tende solo un pò ad allargare in uscita dalle curve.
Il cambio ha la corsa un pò lunga ed a volte da la sensazione di non aver bene inserito la marcia (ma non mi è mai successo).
Sono molto soddisfatto del mio acquisto !
Non vedo l'ora di portarla a Misano !
Come molti sanno, io sono rigorosamente astemio, tanto che alla fine della seconda bottiglia ho rifiutato quella roba da signorine che ha preso Claudio e mi sono dignitosamente dedicato a della buonissima grappa bianca Nonino.
Ciò nonostante, o forse proprio per questo,... ecco le mie impressioni di guida sul CBR 1100 XX di Claudio (con su pessime Michelin ormai arrivate), guidato per una cinquantina di km; prima su una strada di montagna molto tormentata con tornanti da prima (e in un caso persino un piede a terra, per scrupolo) e poi su un misto veloce molto trafficato.
Prima sensazione: la Bestia è MANEGGEVOLE nonostante l'apparenza da portaerei e il peso e il passo lunghetto non disturbano poi troppo.
Seconda sensazione: ha una POSIZIONE DI GUIDA che rispetto al VFR è molto più caricata sui polsi, con una sella dura. Insomma, molto meno comoda. Terza sensazione: dov'è tutta 'sta potenza? Aprendo in salita sui 3.000 giri sembra addirittura torpida.
Dunque, ecco il famoso MOTORE: mi aspettavo una bomba, con delle gran pedatone nel culo, e invece va su pian piano anche aprendo di colpo; ma poi ha un fiato che non finisce mai. Ti trovi a 160 in terza senza accorgerti e sei ancora ben lontano dal limite.
Il CAMBIO a mio parere è perfetto e, nelle cambiate in ascesa dai 4.500/5.000 in su, la frizione è assolutamente superflua.
Le SOSPENSIONI fanno egregiamente il loro lavoro, anche se con un assetto così avrei preferito una forcella un pò più nervosa.
La PROTEZIONE aerodinamica mi pare normale.
I FRENI, altro argomento di contesa per il sistema DBS, mi sono apparsi efficientissimi. Mi ha stupito però la risposta del pedale, che è molto meno efficace di quanto mi aspettassi. Sarà che sono abituato al VFR, dove la risposta del disco posteriore è immediata e netta e consente di "vivere" la frenata. Comunque dopo un pò di prove l'ho lasciato perdere e mi sono affidato alla leva, che invece dà risultati assolutamente perfetti. Direi che lavorare solo di leva basta e avanza, visto che i quattro pistoncini dei due dischi anteriori lavorano al meglio e per di più sono compensati dai due pistoncini del disco posteriore. Un applauso ai tecnici che hanno creato il sistema.
A fine gita, ecco le CONCLUSIONI: l'assetto del CBR 1100 è più sport che touring, il motore è incredibilmente più touring che sport. Esattamente il contrario del VFR, dove il motore è sportivetto anzichenò e l'assetto invece è decisamente touring.
Prima della prova Claudio mi aveva detto: "Non vorrei che dopo averla provata ti pentissi di aver comprato il VFR 800...". No, non mi sono pentito: la Bestia Nera è un oggetto perfetto e meraviglioso, ma tutto sommato credo che il VFR sia proprio la moto che fa per me.
OK OK, stavolta tocca a me. La quotazione per un mezzo onesto è ragionevole direi, anche se non è una moto vendutissima.
I km sono troppi se avesse sparato la moto in pista, ma come è possibile con il divy? lo escluderei, quindi questo non è un limite per la moto che acquisti.
Come potrai leggere nelle settimane precedenti, il Divy soffre a volte di un problema di ciclistica, visto che in alcuni modelli tenederebbe alla oscillazione dello sterzo. è importante verificare una buona rigidità del mono posteriore, mentre per le forxforcelle puoi sempre intervenire a sostituire ed eventualmente indurire l'olio.
Vi è da dire piuttosto che nei modelli ANTE 1994, vi era un difetto REALe che compromise un poco il successo commerciale: la tendenza estiva al seccarsi della vaschetta carburatori. Questo provocava l'impazzimento nel rimetterla in moto dopo un pò di tempo passato al sole, addirittura lo scarico della batteria. Il difetto è stato superato in seguito montanto la pompa della benza elettrica, modifica che credo sia possibile anche sui modelli precedenti.
Se sei un macinatore di km, se non è tua abitudine lucidarti i denti in curva sull'asfalto a grana fine, il Divy è la moto adatta. Potenza non eccessiva ma sufficiente, sella ottima anch eper due, non risente troppo del bauletto (visto che la velocità max non va molto oltre i 180)
Giusto giusto per essere certo, direi che merita di provarla in sella, soprattutto per verificare eventuali difetti della ciclistica che ti dicevo: la lanci, e poi la rilasci dai 100 orari, sollevando le mani, e vedi come si comporta. Poi provi a fare qualche curvone in velocità, sempre per verificare le realzioni dello sterzo. Dopodichè cominci a lamentarti e a tirare sul prezzo... :)
Se a qualcuno interessa oggi, dopo un giretto di 200 km, posso darvi qualche impressione in più sulla R1:
ho fatto un pò di anda e rianda per il "nurburgringhe" (strada tutta curve e controcurve che va da San Giminiano a Castel San Giminiano) e devo dire che in strada è assolutamente impensabile di riuscire a mettere in difficoltà la R1. Ci si rende immediatamente conto di andare ben al di sotto del limite raggiungibile. (non stò nella pelle al pensiero di come deve andare in pista). La posizione di guida è semplicemente eccezionale ti consente di arretrare all'infinito trovando sempre la corretta posizione sulla moto e non è eccessivamente affaticante (io ne avrei fatti volentieri altri 200 di Km.)
Quello che dicono le riviste riguardo alla velocita di entrata in curva è tutto vero, mai entrato così forte in curva prima d'ora. Pensate che dati alla mano (vedi Super Wheels di aprile) è piu lesta del 916 sps (ex punto di riferimento delle super sportive in tale frangente)a prendere la corda. Un punto che credo importante è che con le Dragon che ho montato lo sterzo ha perso quella sensazione di eccessiva leggereza che avevo rilevato con le TX.
Una caratteristica molto confortante della R1 è che quando ti rendi conto di essere entrato un pochino troppo forte e stai perdendo la corda è sufficiente non spaventarsi e buttare giù un altro pelino la moto per riprendere immediatamente la traiettoria giusta. In uscita di curva non ho mai accelerato a più di 6.500 giri per via del rodaggio e devo dire che già a quel regime è bene andarci con una certa cautela (porca miseria che spinta).
Un altro punto a favore della R1 è che è piacevole anche portarla a spasso per via delle meravigliose sospensioni e per quanto riguarda il plexiglass fino a 150 si va bene (oltre non mi sono spinto). Difetti???? per ora in tutta sincerità non ne ho trovati.
Le moto attualmente più commerciabili di una nicchia di mercato sempre meno importante per le Case sono quattro:
Honda, Yamaha, Guzzi Quota e BMW.
Honda è la meno veloce e potente, ma è di gran lunga la più affidabile e longeva. La 750 poi è anche la moto con la ciclistica meglio riuscita e più facile. Piace veramente a tutti e la sua grande qualità è la maneggevolezza. La Yamaha è molto veloce ed ha un buon motore, che però ha dato qualche problema (ora ufficialmente risolto) e comunque lontano dall'affidabilità Honda. Un paio di anni fa realizzai per Motociclismo un servizio sullo smontaggio di una Yamaha con oltre 100.000 km, ed effettivamente la trovai in buone condizioni generali, ma Honda sono certo che è meglio. Purtroppo il Supertenere si guida veramente male, ha un baricentro altissimo e sente moltissimo le condizioni dei pneumatici. Ne ho usata una per 6.000 km e non sono riuscito a trovare un setting di sospensioni e assetto soddisfacente, neanche montando gomme stradali. Inoltre flette un pò di avantreno e questo rende la guida meno precisa quando si avvicina il limite della moto.
La BMW è molto commerciabile da usata (in certe zone è considerata un assegno circolare), ha il fascino di una marca prestigiosa (per chi lo sente ed è disposto a spendere soldi in più), ma è costruita veramente male ed è una mezza catastrofe sotto il profilo dell'affidabilità e della durata. Contrariamente all'immagine che BMW si era giustamente costruita, col nuovo boxer e gli ultimi quattro cilindri è emersa un difettosità pazzesca, soprattutto se si considera blasone e costo. In Germania meccanici e riviste stanno battagliando da tempo con la casa madre per lo scadimento della qualità (senza risultati, per ora) e ormai i casi di clienti delusi non si contano più. In Italia la situazione è leggermente migliore. Soprattutto perché i clienti BMW italiani sono persone più mature e meno smanettone, ma è opinione diffusa fra i meccanici della concessionarie che se BMW avesse la clientela di una Honda farebbero soldi a palate.
La guida è particolare, c'è chi l'apprezza e chi non la riesce a gustare. Al cardano e alla forcella comunque bisogna fare l'abitudine e non è certo la moto capace di soddisfare tutti.
La Guzzi è una specie di BMW, ma si guida decisamente meglio (per chi è abituato al cardano è la migliore) ed ha un motore decisamente più affidabile.
Però è pesante, la si rivende con qualche difficoltà, e non ha certo una finitura a livello delle giapponesi. Consuma pochissimo, nonostante le prestazioni.
Infine la Cagiva Elefant 900, che arrivata all'ennesima versione ha trovato un buona affidabilità, a livello di una Yamaha. Si guida molto bene e su strada è nota per la sincerità del suo avantreno. Il motore è il punto debole e di forza, avendo avuto tutti i problemi Ducati nelle varie annate. Le ultime però andavano molto bene.
La moto che stai cercando in realtà è la vecchia Honda PC 800, non molto compresa all'epoca della sua commercializzazione ma molto ricercata (e quotata sul mercato dell'usato) ora che molti hanno scoperto con lo scooter la comodità di muoversi su due ruote.
Se ne trovi una in buone condizioni non porti dubbi, e acquistala immediatamente. La stessa Honda con la Deauville ha cercato di mettere in produzione una moto che fosse una replica più economica della PC 800. Se preferisci una moto nuova, o semplicemente non la trovi, è quella la moto che fa per te. Lascia perdere le altre due, che costano di più (in particolare la BMW) e non offrono nulla in più a chi vuole farne il tuo uso.
Con la Deauville ho fatto un lungo viaggio all'epoca della presentazione stampa ed è anche relativamente performante. Ma soprattutto ha una bella guida nonostante il peso, facile e intuitiva.
È da ordinare con questi optional: le manopole riscaldate elettricamente (sono una figata, in città si va in giro d'inverno senza guanti), i paraspruzzi per i piedi, il cambio a bilancere (così non si segnano le scarpe eleganti con la leva singola). Sarei molto indeciso sui coperchi maggiorati delle borse laterali (quelle di serie non riescono a contenere un casco integrale), perché limitano abbastanza nel traffico più impestato. In questo caso è decisamente meglio un bauletto (anch'esso previsto come optional).
In un uso quotidiano il difetto più evidente è il parabrezza abbastanza basso (io che sono alto 1,9 metri avevo casco e spalle completamente esposte).
L'ing. Aoki che ha gestito il progetto (vivendo oltre un anno a Parigi per collaudare personalmente la moto e capire le esigenze europee) mi diceva che si trattava di una scelta precisa per non limitare la stabilità. Michael Thiem del centro Honda R&D tedesco, che ha definito gli ultimi dettagli ed è un ex tecnico scappato dalla BMW, ha riconsciuto che si poteva fare un plexiglass più protettivo ma Aoki voleva una moto che lasciasse l'emozione dell'aria sul volto (e non bisogna dargli torto, per molti motociclisti è una scelta importante). Comunque sia la Honda che alcune case di accessori stanno preparando dei plexiglass maggiorati.
Tieni presente che il motore della Deauville è derivato dal 650 Revere, uno dei motori più affidabili mai costruiti. A Parigi i pony express usano solo la NTV 650 Revere per affidabilità, longevità e consumi ridotti. Moto Revue francese ne ha smontata una che con un pony aveva percorso 300.000 km senza mai dover fare interventi di manutenzione straordinaria, e l'hanno trovata ancora in buono stato!
Nessuna delle moto da te menzionate può competere sotto questi aspetti alla Deauville.
Cerco informazioni da possessori di Ducati 916 bip. venduti dal Marzo all'Agosto 97.
Questo perchè nell'Aprile '97 acquisto un Ducati 916 che comincia dopo pochi Km a dare problemi.
Dopo 400 km il cambio comincia a far saltare le marce e la terza e la quarta risultano inutilizzabili. Mi reco dal concessionario e dopo due settimane mi viene sostiuito il cambio perchè diffettato già dalla fabbrica.
A mille km una nuova fermata. Il meccanico mi riferisce che un cuscinetto si è rotto ed ha compromesso il motore. A questo punto richiedo la sostituzione dell'intero mezzo alla concessionaria in quanto è evidente che si presenta difettoso dalla nascita.La concessionaria si riserva di chiedere alla casa madre ma mi viene offerta la riparazione del motore.
Altre tre settimane di fermo in officina e la moto non va ancora chiaramente bene visto che il cambio ha di nuovo problemi ed il motore strappa.
A sei mesi dall'acquisto il colmo. L'infulcraggio del forcellone posteriore cede provocando una mia caduta.
A questo punto i danni sono di svariati milioni ed il mio sdegno è notevole.
Intanto perchè ho dovuto dimostrare che la mia caduta è stata porvocata dal cedimento della forcella e non viceversa (e per fortuna c'erano degli amici motociclisti con me che hanno visto la forcella affondare improvvisamente in curva.
Poi perchè ,ad oggi, dopo un altro mese di officina mi ritrovo con un mezzo che non è ancora a posto.
Informarmandomi ho scoperto che molte 916 prodotte nel periodo sopracitato presentavano gravi difetti già alla nascita. Io sono stato ritenuto però "particolarmente sfortunato".
Se ci sono possessori di tale modello prodotto in quel periodo e che presentano malfunzionamenti sarei grato mi scrivessero in e-mail.
Questo perchè ho intenzione di passare a vie legali e vorrei trovare altre voci.
Ho gìa raccolto altre voci fino ad oggi e ci stiamo organizzando.
Concludo dicendo che mi sono avvicinato alla Ducati dopo aver posseduto fior di sportive stradali giapponesi. Non ho scelto una sottomarca per risparmiare ma ,essendone convinto, un prodotto di tecnologia italiana che si è fatto pagare la non trascurabile cifra di 28 milioni (che mi sono guadagnato onestamente) e che fino ad oggi è stato più che una moto un bell'oggetto di arredamento nel mio garage o nell'officina del mio concessionario.
Anche se a me non piace generalizzare (sicuramete ci sono clienti soddisfatti) non i sembra corretto a parte della Ducati mettere in commercio a certe cifre un prodotto certamente prestazionale ma con vizi di produzione che , a quanto risulta dalle mie ricerche, sono già conosciuti dal fabbricante.
*A T T E N Z I O N E*
Seguendo la richiesta di Gago riporto la storia per intero e TESTUALMENTE! Questo vuol dire che il linguaggio non e`proprio adatto ai minorenni ! :) Istruzioni per la lettura: il testo in parentesi quadre [tipo questo]rappresentano il mio penziero.
Il Voodoo alla scoperta della RT1100
(ovvero "Adoro l'Enterprise")
Era una afosa giornata di primavera (piu`o meno, c'era la festa delle cantine)e un amico mi aveva convinto a andare al Bavarese Day a Greve nel Chianti. Viaggio di andata senza eventi strani.
Arrivo a Greve: Megatendonegalattico nella pineta circondato da moto di tutti i tipi! OK, vediamo di parcheggiare. MMM qui no, qua il terreno cede, qui ci casca la resina... QUI! Ok, shiacclattindibirra e giu`il laterale. [Regge? Ciondoliamo un poco... SI, regge! Ma cosa hanno questi qui, mi guardano come se avessi le pulci! Aho] Vedo una moto in bilico moolto precario sul centrale affondato nel terriccio: "Hey, scusa! Quel KAWA e`tuo?" "SI,PERCHE`?" [cazzo, mica ti ho insidiato la mamma] "Niente!" [cazzi tui quando va in terra, BIFOLCO!]
Dopo tale cordiale accoglienza dal omino Dainese Kawatappista mi avvio al banco di registrazione:
Ha la Patente? [??? E che ti credi che sono venuto in triciclo?]
"Sissignore; eccola!" Ok,riempi qui firma la, quale modello vuole provare [TUTTE!]... solite menate.
"Ok, ecco la chiave. Il nostro adetto le mostrera`la moto". Mi avvio verso le moto e un ragazzotto brufoloso di 19 anni c.a. prende in consegna me e il foglio che mi hanno gentilmente fornito nel quale garantisco di non voler rubare il transatlantico, di non essere drogato etc.
-Brufolo: "Lei ha la patente?"
-V: "???" [minchia se e`scemo questo, mo mi divertisco!] - "NO!"
-Brufolo:"??? Ma non puo`provare la moto se non ha la patente..."
-V:"Lo spieghi a quel omino al bancone!"
-Brufolo: "???"
-V: "Me l'ha sequestrata!"
-Brufolo: "Ah si, dobbiamo prenderla a garanzia..."
-V: [E questa e`la prima] "E allora perche me lo chiede?"
-Brufolo: "Eh Oh Uh... Non sapevo se aveva gia`fatto il check - in..."
-V: [che fai? Insisti?] "Scusi, bon omo! Ma questo papiro dove l'avrei preso secondo lei?"
-Brufolo: <GULP!> (legge il foglio) "Ahaaa, vuole provare la RT1100 ?"
-V: "Cosi e`scritto..."
-Brufolo: (sempre piu`a disagio mi indica una portaerei della classe NIMITZ)
"La moto e`questa..."
-V: [<GULP> Un TIR su due rote!] "Bella!"
-Brufolo: "Si, e`l'ammiriglia e bla... bla... bla..."
-V: [ke palle!] "Posso?" (e mi accingo a montare in sella)
Impressioni: Ahhhh.... Libidine! Sella morbida avvolgente al culo! Come godo... Ma, oddio! *E`ENORME* ! Ahhhhh... Ecco come si sente un Trucker americano...
Per abitudine prendo la chiave con la mano sinistra e cercho di infilarla nella... carena! <GULP>
[Dove si mette, Ndo`sta i buo? Sentiamo Brufolo!] "Scuzi, bon omo?" - "Mi dica" - "'Ndo la ficco 'sta chiave?" (nel cxxo pensa lui, ma risponde) "Il blocchetto dell'accenzione si trova al centro del cruscotto" "<SGRUNT!>"
[Si, bravo! E chi ce l'ha messo li`? Il blocchetto d'accensione sta sul FARO!] OK, chiva a posto, folle, bottone d'acenzione e... Niente, nada, niet, nix!!!! [???]
-V: "La mi scuszi, bon omo..."
-Brufolo: (seccato) "SI!?"
-V: "Come si mette in moto questo transatlantico?"
-Brufolo: "Ha girato la chiave?"
-V: "Certo, mica sono scemo!"
-Brufolo: (preoccupato, sfavato e con qualche dubbio sulla mia affermazione precedente) "Il bottone della messa in moto..."
-V: "...si trova sul manubrio destro! LO SO! Ma se lo pigio 'un succede nulla!"
-Brufolo: "Ma la sa guidare una moto?"
-V: "Senti, bimbo: Io guidavo moto quando te ancora eri attaccato alle tette di to`ma`..."
-Brufolo: <GULP> (offeso) "Ha messo in folle?..."
-V: "A meno che questa lucina accesa con la scritta 'NEUTRAL' non voglia dire 'Sapone Neutrò..."
-Brufolo: (scandalizzato) "Ma ha ancora il cavaletto abassato!!"
-V: "Si, e alluura?"
-Brufolo: "Vede non puo`mettere in moto con il cavaletto... sicurezza... (seghe varie)"
-V: "Proprio 'na moto anti-idiota eh?"
-Brufolo: "In efetti, la facilita`di guida... il telefava... etc."
-V:[KE PALLE!!!] "Ma 'un succede ancora nulla!!"
-Brufolo: "Ha tirato la frizione?"
-V: "No, perche`?..."
-Brufolo: "Vede non puo`mettere in moto Senza tirare la frizione... sicurezza... (seghe varie)"
-V: [LO UCCIDO!] "Scuszi..."
-Brufolo: "Dica!..."
-V: "Ma prima di mettere in moto gni devo fare un pompino a questa portaaerei?"
-Brufolo: (scioccato) "???"
-V: "Lascia perdere" <Vroom; Vrooooom...>
Via, da bravo bambino metto freccia a sinistra, mi immetto sulla pubblica via e levo la freccia... Cioe` *CERCO* di disinserire il "dispositivo luminoso di segnalazione di cambio di direzione" in quanto quest'ultimo col cazzo che si commanda come su tutte le moto! <GASP! GRRR! AAAAAARRRRGHHH!>
-V: "SCUUUZZZZIIIIIII !!!!"
-Brufolo: (arriva di corsa, preoccupato) "Che succede?"
-V: "Come si spegne le frecce qui?"
-Brufolo: "Ma qui..." (indica un microscopico bottone sul manubrio destro che io avevo scambiato per una cacata di moscerino)
-V: "AHA ! Bella idea perche`li`?"
-Brufolo: "Vede l'ergonomia... recenti studi... Commandi intutivi...(altre cazzate)..."
-V: "OK, vediamo allora insieme i commandi elettrici: Freccia sinistra, levata, Freccia destra... NDÒCAZZO STA?"
-Brufolo: "Sulla destra naturalmente!"
-V: "NATURALMENTE?... Bo contenti voi, allora ergonomia etc. quindi... la spengo a sinistra... NDÒSTA LA CACCOLA DI MOSCA?..."
-Brufolo: "NO! E`sempre il bottone sulla destra!"
-V: "Gli dica alla signora Ergonomia..."
-Brufolo: "???"
-V: "Gni dica che secondo me questa e`una cazzata bell'e bona: Metti freccia sinistra con mano sinistra e leva con la destra, metti freccia destra con mano destra e levala sempre con la mano destra... Intuitivo 'na sega! 'Namo avanti, Questi sono le luci?"
Pigio un bottoncione enorme, giallo e <VRRRRRRRRRRRRR......VRRRRRRRRRRRRRRRRR> il cupolino va su, il cupolino va giu`,il cupolino va su, il cupolino va giu`...
-V: "Gaaaaaaanzooooo... Ma a che serve?"
-Brufolo: (Offeso, seccato e sfavato a bestia) "Scusi, ma lei che moto ha?"
-V: (indicando l'ENTERPRISE) "ECCOLA!"
-Brufolo: <GASP!!!>
-V: "A tra poco..."
Prova: Bello, niente efetto cardano, coppia di ribaltamento inesistente vibrazioni impercettibili, sospensioni che funzionano, cretinometro che mi dice se c'e`benza, olio etc. Bello, ma preferisco l'ENTERPRISE!
Allora: Tracciato di prova: 5Km, tempo concesso: 45min. Non posso fare su e giu`per 45 min. su 5000 mt. di strada! UN BAR! Feeeerma drago! [MI PIACE L'ABS...!] "Una birra, prego" mentre mi sorbisco la sacra bevanda e chiacchiero con il barista arriva una sardo-BMW che inchioda davanti all'uscio. Entra una tuta da meccanico con logo BMW e chiede "Il Sig. Kaiser?..." "Sono io!"
-Tuta: "E`tutto a posto?"
-V: "Si, ma se mi pagate la birra ancora meglio?"
-Tuta: "Sa e`qusi mezz'ora che e`partito e pensavamo che..."
-V: "Il foglio dice che ho 45min..."
-Tuta: (si dimena) "Si, ma vede... 5km, gli altri 15min... etc"
-V: [Poveraccio, non sa che dire...] "Gradisce una birra?.."
-Tuta: "Si, cioe`NO! Dovrebbe rientrare..."
-V: "Arrivo..."
Una volta rientrato (tallonato dalla Sardo-BMW) arriva l'intervista di rito:
-BMW: "Le e`piaciuta ?"
-V: "Si, be`... nzomma!"
-BMW: (sorpreso) "Perche`?"
-V: "Troppo complicata specialmente le frecce... insomma!"
-BMW: <Ehemm!> "Ok, per il resto ?"
-V: [Tanto non ti do soddisfazione] "Anonima! Non c'e`piu`il grattamento al sedere da fermim, mi manca l'effetto cardano... marcia troppo liscia, troppo ingombrante..."
-BMW: <SIGH!> "Comprerebbe la moto che ha appena provato?"
-V: "Sono mica scemo!"
-BMW: "Prego?"
-V: "Una moto che e`andata in mano a cani e porci per fargliela provare? Fossi matto!"
-BMW: <SOB!> "Intendevo il MODELLO!"
-V: "Naaaaaaaa"
-BMW: "Perche`?"
-V: (indica la fronte) "Perche 'un ci sta mica scritto Rockefellere qui!..."
-BMW: "Grazie per la sua collaborazione..."
-V: "Di niente, mi sono divertito un sacco! La prossima volta torno!"
Mi e`sembrato di sentire un urlo colettivo...
I fatti raccontati si sono svolti proprio cosi`!
Voglio ringraziare la BMW e sopratutto il personale presente a Greve in quel giorno per avermi sopportato con pazienza encomiabile. La loro professionalita` e` pari solo alla loro tolleranza.
BRAVI ! non sono riuscito a farmi trattar'male neanche una volta! (Io mi sarei gia`mandato a Fan'Culo 100 volte se ero loro)
Certamente non avevi letto le mie precedenti note con cui ho sollevato un c...no in questa sede, sui difetti di questa moto .... peccato per te!
Ti posso riassumere così:
Ottobre 1996 - acquisto di una CBR1100XX e di una R1100RT (ritirata a Maggio '97), così facendo, ho pensato, mi prendo una moto che fila come un treno ed una che ci faccio il giro del mondo !! niente di più sbagliato (solo per la seconda, la prima si è dimostrata ENORMEMENTE AL DI SOPRA DELLE MIE ASPETTATIVE)
Appena ritirata la RT dal concessionario mi sono reso conto dell'errore fatto, le vibrazioni erano a dir poco impressionanti (anche esaltate dal paragone che io potevo fare con l'XX che in fatto di vibrazioni ne è praticamente privo)
poi i freni anche quelli forse per il motivo di cui sopra mi sembravano poco esaltanti, poi lo spazio bagaglio (assolutamente poco), la posizione di guida con quella sella che ti obbliga ad una sola posizione (anche con la regolazione che ha, ma una volta regolata devi stare lì), la forte sensibilità alle turbolenze di scia, le vibrazioni sulle manopole in autostrada quando andavi intorno ai 130 (cioè la velocità a cui dovresti normalmente andare) il FORTE consumo di olio (1Kg ogni 1.000/1.200 Km) , la mancanza o se meglio volete la bassa coppia in regimi al di sotto dei 3.000 e tanti altri che ci vorrebbe delle pagine per elencarli tutti ....
allora dicevo.. a maggio ritirata , a settembre al ritorno dalle ferie SVENDUTA pur di levarmela dalle p...e ho acquistato una Honda ST1100 Pan Europe e, fin dal primo momento in cui ci sono salito sopra per provarla ho capito che QUELLA era la moto per me: vibrazioni ZERO tiro fino dai 1.000 giri e nonostante la sua mole assolutamente maneggevole.... ed ora viene il bello sono appena ritornato da un giretto di 7.400 Km in Spagna e Portogallo in 18 giorni .... la moto si è dimostrata eccezionalmente valida in tutti i sensi , ho addirittura fatto delle mulattiere lastricate in pietra con forti pendenze roba da enduro, ma a parte questo un "paio" di note:
- il passeggere ha molto più spazio e mia moglie è stata molto più comoda e rilassata
- stessa cosa per il pilota che avendo una sella più ambia può spostarsi e cambiare posizione
- medie di percorrenza "spaziali" considera che viaggi benissimo sui 180/200km/h anche per tratti lunghi, la prima tappa io l'ho fatta di 1.450 Km in meno di 14 ore compreso rifornimenti e soste e l'ultima l'ho fatta di 16 ore, con la RT il massimo che ero riuscito a fare era di 7 ore ma con un carico di fatica enorme rispetto alla PE
- spazio bagaglio molto più ampio
- stabilità
- precisione di guida
- consumo olio = INESISTENTE IN 7.400 Km meno di ZERO ( l'anno scorso con la RT 4Kg in 3.500Km )
Se tu veramente sei uno che gira l'Europa in moto credo che dovrai cambiare moto, le vibrazioni da lì le levi solo se la spegni.
Per la cronaca, leggete uesta lettera che ho letto sulla lista MOTOML (molti di voi la conosceranno, spero):
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Elmas, 14 nov. 98
Oggetto: Disprezzo delle normative di sicurezza sulla R1 della Yamaha Ho acquistato una Yamaha modello R1 il 27 febbraio 1998, presso la Concessionaria " Il Centauro " di Quartu S. Elena ( CA ), e, dopo neanche un mese, mentre rientravo da una passeggiata in moto con degli amici, ho incominciato ad avere le prime noie alla moto, e dal giorno è incominciato il calvario nella ricerca di riuscire ad usare la nuova moto, ma con scarsi risultati poiché il tempo passato dalla moto in officina era di gran lunga superiore al tempo da me usata. Non riuscendo a far valere i miei diritti di cittadino e di consumatore seguendo le normali vie, ho deciso di chiedere il vostro aiuto, perché ormai l'azienda produttrice e il concessionario sono andati ormai ben oltre l'arroganza, e il menefreghismo più totale sia nei miei confronti di consumatore, ma soprattutto in disprezzo verso le più elementari norme di sicurezza e incolumità di chi usa la moto. Di seguito vi esplico i fatti accaduti.
In data 22 marzo mentre rientravo da una gita con degli amici, si è verificato il primo guasto, portata la moto dal concessionario sono stati riscontrati i seguenti inconvenienti: cedimento del cuscinetto, con conseguente rottura della flangia supporto corona, ( con conseguenze gravissime in caso di fuoriuscita della catena, e pericolo di incidente mortale per il pilota e passeggero ).La moto è rimasta ricoverata in officina per oltre un mese.
Cinquecento KM. dopo il tagliando dei 1000 ( eseguito presso la concessionaria autorizzata " Il Centauro " ) incomincia a creare dei problemi la frizione,e , ad accendersi continuamente la spia del livello olio. Dopo la verifica fatta dal concessionario la moto mi è stata restituita dicendomi di continuare ad usare la moto poiché l'inconveniente era solo un problema di assestamento.( A novembre è stata sostituita la campana frizione e mozzo ruota posteriore per difetto originario di fabbricazione riscontrato dalla casa costruttrice , quindi non era un problema di assestamento come dichiarato dal concessionario )
Ad un mese e mezzo circa dall'acquisto della moto, prima che accadesse il problema della rottura del cambio mi recai dal concessionario per informarlo di una nuova anomalia, si trattava di uno sgranamento paragonabile al salto di un dente della catena, il tutto accadeva quando la moto era in tiro nelle marce basse, dopo una verifica mi veniva resa la moto senza che avessero riscontrato il difetto.
In data 03 agosto ho dovuto riportare la moto dal concessionario, questa volta perché non entravano le marce, e anche questa volta mi si dice che deve tenere la moto in officina, e non può verificare il guasto sino a quando non hanno un confronto telefonico con la Belgarda ( Importatore Ufficiale Yamaha ) per diagnosticare il problema.
Il 10 agosto vengo a conoscenza dell'inconveniente rottura della forcella del cambio. A fine agosto mi viene riconsegnata la moto ( altro mese in officina ). Il 06 settembre si ripresenta lo stesso inconveniente accaduto ad agosto, la moto viene ricoverata per l'ennesima volta dal concessionario, che riscontra lo stesso difetto rottura della forcella del cambio. Ritiro la moto il 18 settembre. Il 04 ottobre si ripresenta ancora il difetto rottura della forcella del cambio, riporto ancora una volta la moto dal concessionario che finalmente riscontrano la causa della rottura continua della forcella che è da imputare, a loro dire, all'alberino del selettore del cambio che risulta essere più lungo di circa 2 mm. Dopo aver fatto una modifica artigianale presso la Belgarda, mi è stato garantito che il problema non si sarebbe più presentato.Dopo aver corso il rischio per ben altre tre volte di avere degli incidenti gravissimi, al momento del ritiro del mezzo ho chiesto al concessionario che mi venissero messe per iscritto delle garanzie sui lavori e soprattutto sul fatto che i lavori eseguiti non mi portassero a rischi ulteriori durante il normale uso stradale della moto, ma non mi è stata fatta nessuna dichiarazione in merito.L'anomalia da me riscontrata ( vedi sgranamento ) in aprile, e portato dietro sino ad oggi, si è talmente accentuato che finalmente anche la concessionaria ha riconosciuto la presenza del problema, che dopo una consultazione con la casa madre, sembra imputabile ad un'arrotondamento di un'ingranaggio che dal cambio porta alla trasmissione, per risolvere questo problema bisogna togliere il motore, aprire il cambio, e verificare, per questa ennesima verifica dovrei lasciare la moto in concessionaria per ancora un mese , o forse più. Vorrei portarVi a conoscenza delle proposte da me fatte alla concessionaria per chiudere la pratica: Ritiro della moto in questione, per l'acquisto della R1 modificata, a condizioni favorevoli, o in alternativa la sostituzione completa del motore, visti i vari problemi creati, proposte neanche prese in considerazione dalla casa madre ( a detta del concessionario ).
Vorrei soffermarmi sulla sicurezza che sia la casa madre che il concessionario hanno ignorato mettendo a repentaglio l'incolumità di chi guidava il mezzo. Sistematicamente si venivano a creare quelle situazioni di rischio vedi bloccaggio della ruota posteriore, dovuta al non corretto funzionamento del cambio, questo creava un'anomalia nell'inserimento delle marce, praticamente il cambio non entrando la marcia richiesta ricercava il primo rapporto a caso, così facendo se entrava una marcia bassa in condizioni di velocità si creava un pericoloso sbandieramento della moto dovuto al bloccaggio della ruota posteriore difficilmente controllabile, e/o altre anomalie immaginabili. A questo punto chiede un Vostro intervento affinché una volta per tutte mi vengano riconosciuti i miei diritti di consumatore e cittadino, inoltre mi sembra alquanto strano che un'azienda come la Yamaha, non si sia neanche degnata di una telefonata o una qualsiasi forma di contatto nonostante i problemi e gli inconvenienti arrecatomi.
In attesa di un Vostro riscontro Vi porgo Cordiali saluti
Maurizio Cocco
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Unico commento: se invece che una R1 fosse stata una 916 o un California... apriti cielo!!! Chi li sentiva Gago & C.???
Meditate...... :o)))))))
Subject: Re: Scelgo la ZX-9R ?
From: Andrea Amicucci <aamicucci@tlt.alcatel.it>
Date: Fri, 27 Nov 1998 14:16:01 +0100
Mi tocca rivangare tristi ricordi :-((((((((((((((((
A me hanno rubato lo ZX-9r un mese fà, ma devo dire che era una moto con cui non sono mai entrato in sintonia.
Venivo da una Honda (CBR600 del '89) con cui ho fatto 85.000 Km senza un problema e devo dire che sono rimasto un pò deluso da alcuni problemini che hanno afflitto il Kawa.
Surriscalda in salita alle basse andature; una volta sono arrivato sullo Stelvio e per il forte traffico ho fatto in fila gli ultimi 5 tornanti. Malgrado ci fossero 18 gradi, appena ho parcheggiato ha sputato fuori un bel pò di liquido di raffreddamento.
Malgrado vibri poco, perde pezzi :-))). Stavo perdendo la marmitta sul maloja perchè mi si sono svitate entrambe le viti della pedana passeggero (una l'ho proprio persa, e se non mi avvertiva Gianluca , non mi sarei divertito molto a vedere la mia bella marmitta in titanio rotolare giù dalle alpi). Mi si è smollata anche la vite del canotto di sterzo e ho perso una vire della carena.
Dopo gli 8.000Km ha cominciato a scoppiettare pesantemente in rilascio e non sono riusciti a risolvere il problema malgrado numerosi interventi :-(((
PRO
Assetto comodo e spazioso
Motore potente ma anche pastoso (la progressione e esaltante)
Leggera come una 600
La Blu mi piaceva molto come misto elegaza/sportività
Consuma poco le gomme (ma penso dipenda anche dalla guida)
Vibra poco
CONTRO
Buco di carburazione dai 2000 ai 3500
Frenata poco modulabile anteriormente
Il posteriore inchioda facilmente
Il cupolino protegge fino ai 160Km/h ma oltre crea una pressione molto elevata sul collo.
In inserimento in curva coi Dragon è lenta
In inserimento l'avantreno ci mette troppo a stabilizzarsi
L'assetto sente molto le variazioni di carico (apri/chiudi)
Sella abbastanza dura
Se spremuta consuma molto di più del CBR900
Insomma, appena mi arrivano i soldi dell'assicurazione compro un CBR 900 mod 98 usato ;)
Un amico motociclista di Torino mi ha chiesto informazioni sulla Gran Canyon, e io gli ho fatto un dettagliatissimo resoconto, che probabilmente può interessare altri amici di IHM... Eccolo.
Caro Antonello, sono contento di aver ricevuto la tua mail, così come lo sono ogni volta che Internet mi consente di entrare in comunicazione con le persone: non è forse questo il suo scopo più nobile? Ti ringrazio per la disponibilità che mi manifesti, ne terrò conto se dovessi avere qualche problemino in zona Torino.
Adesso passo al motivo della tua lettera.
Ho acquistato la GC in data 1 settembre scorso, quindi la cavalco da due mesi, anche se il lavoro e qualche pizzico di maltempo non mi hanno ancora consentito di superare i 1600 km: quanti bastano, credo, per avermi consentito di farmi un'idea sulla moto.
Comincio dalle brutte notizie: sono poche, ma è meglio che ci togliamo subito la preoccupazione.....
Ti dico subito che ho avuto la sostituzione in garanzia del serbatoio sinistro che aveva una piccolissima perdita di benzina per un difetto di fabbricazione: la perdita era minima davvero e si sarebbe quasi certamente potuta riparare, ma io (ovviamente) ho deciso per la sostituzione. In attesa che arrivasse il pezzo da Varese, l'ho personalmente riparato, tanto che dopo una settimana è arrivato il serbatoio nuovo e non l'ho fatto sostituire, aspettando ormai la scadenza del primo tagliando per fare tutti i lavori in unica soluzione.
Pertanto, a poco meno di 1000 km, giorno 1 ottobre, lascio la moto in assistenza. Smontando il vecchio serbatoio e mettendo il nuovo, si è dovuto naturalmente passare dall'uno all'altro tutta la raccorderia (rubinetti a sgancio ermetico: ce ne sono 3); uno di questi si è spaccato, non credo per imperizia del meccanico, ma perché realizzato con materiale plastico di scarsa qualità e spessore. Risultato: dopo un mese, sto ancora aspettando che arrivi il raccordo incriminato, anche se intanto non sono appiedato: il meccanico contestualmente alla rottura, mi montò un tubo benzina con un raccordo "classico", che ho ancora su. In definitiva, neanche un giorno di fermo moto e neanche una lira spesa, però ho acquisito la consapevolezza che la moto ha due difetti (e solo quelli):
1) la minuteria (componentistica) della carrozzeria è realizzata con materiali di elevata tecnologia progettuale ma di scarsa qualità
2) l'assemblaggio delle parti in plastica della carrozzeria è ben eseguito ma troppo cervellotico: per accedere alla batteria devi smontare fiancale e sottosella; per accedere alle frecce anteriori devi smontare i serbatoi... insomma, finchè non c'è da metterci le mani dentro, tutto ok, poi vengono i guai.
Spero di non averti intimorito troppo con le magagne, adesso passo al resto.
Perché tu valuti adeguatamente i giudizi che darò sulla moto, credo sia opportuno dirti che prima della GC ho avuto le seguenti moto (in ordine cronologico dal 1980 ad oggi): Benelli 125 Enduro - Kawasaki Z400 - Honda CBX550F2 - Honda 125XL - Moto Guzzi V35 - Suzuki GSX550ES, quindi a parte le 125, sempre moto stradali, di cui le due 550 dotate anche di una discreta carenatura.
Il motore è entusiasmante, le prime settimane spesso capitava che la moto mi "scappasse" letteralmente di mano facendomi spaventare, specie nella ripresa dai bassi regimi, quando la coppia è davvero strepitosa. Una potenza tutto sommato limitata (per una 900) è senza dubbio compensata da una coppia abbastanza alta ma soprattutto costante sin dai più bassi regimi, pensa che già da poco più di 1000 giri riprende con un insospettabile vigore. Le velocità che si possono tenere su strada sono davvero elevate, la moto è facile da guidare (è un pò altina, ma io sono alto 1,85 e mi sta bene), intuitiva e comoda. La forma della sella richiede un giorno di training, le prime volte ti sembra di scivolare in avanti, ma quando trovi la posizione non succede più, il comfort è molto elevato.
Assenti le vibrazioni, contrariamente alle mie aspettative, sia perché passavo da un 4cyl a un 2 cyl, sia perché i Ducati sono noti per questo aspetto, ma ti garantisco che questa non vibra affatto. Il rumore del motore e degli scarichi (che belli!) è pieno e forse un tantino invadente da fermo e alle basse velocità, poi in marcia media e veloce non dà alcun fastidio.
L'abitabilità è molto elevata, ci si sta anche in 3 (se si potesse!!!) e non è assolutamente vero, come ho letto da qualche parte, che il passeggero siarrostisce culo e cosce: le marmitte non danno alcun fastidio, semmai è ilpilota che riceve un pò troppo calore dal cilindro verticale, ma in quantità del tutto sopportabile.
L'estetica della GC è secondo me molto piacevole, ti dirò che è stata decisiva nella scelta; le grosse enduro non sono facili da disegnare, e questa è davvero bella. Collegata all'estetica, l'aerodinamica: buona la protezione per le gambe, incassate nel serbatoio; il cupolino protegge fino a 140 km/h, poi l'aria diventa sempre più fastidiosa fino ai 170, oltre se non stringi forte le manopole, voli. Tieni però presente che il modello presentato all'Intermot ha un cupolino con un deflettore in plexiglas più alto del mio di almeno 5-6 cm, esteticamente forse meno valido ma certamente più "comodo" alle alte velocità.
La tenuta di strada, la capacità di piega, la frenata, sono davvero eccellenti, non so cosa dire più di questo. Posso aggiunere solo che ho provato a fare un pò di fuoristrada (tipo strade bianche anche scavate in roccia, perciò molto accidentate) e sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla dominabilità del mezzo, che nonostante la sua mole rimane ancora maneggevole. A proposito della maneggevolezza, devo rilevare il ridotto angolo di sterzo, che talvolta crea problemi nelle manovre da fermo, soprattutto in strade ripide.
Sul consumo non voglio esprimere giudizi; le prove su strada sui giornali lo danno molto elevato, io ti posso dire che i miei conti finora hanno dato valori compresi (in funzione dell'utilizzo) fra 11 e 14 km/litro; ritengo che il consumo sia destinato a diminuire man mano che aumentano i km, visto che praticamente il rodaggio è appena finito (considera che fino a 1000 km la Cagiva prescrive di non superare i 5000 giri).
Che altro dirti? Io ero partito per comprare la BMW F650 oppure la Pegaso 3, poi ho aggiunto circa 4 milioni e mi sono trovato a cavallo di questa pulsante Cagiva-Ducati... finora non ne sono affatto pentito. Molti amici motociclisti col pregiudizio verso le Ducati, prevedono guai col passare degli anni e dei km, su questo non so ragguagliarti, credo e spero che si tratti solo di pregiudizi.
Nel prossimo febbraio, per tutta una serie di circostanze lunghe da spiegare (e non voglio annoiarti ulteriormente), probabilmente avrò la possibilità di passare con un esborso ridottissimo alla nuova BMW850GS, ma se la soddisfazione rimarrà uguale a quella attuale, probabilmente rifiuterò l'offerta, soprattutto per motivi estetici; tanto, per dimostrarti quanto mi piaccia la GC.
Sperando di non averti annoiato oltre il tuo limite di sopportazione, e di esserti stato utile, ti saluto cordialmente e... fatti sentire !!!
Finalmente sabato ho messo sotto al culo il VFR 800. Ecco in sintesi le impressioni dei primi 300 km, percorsi in città, in autostrada , sul misto stretto di montagna e sul misto veloce (zona Varese e laghi). Tenete presente che per il rodaggio mi attengo alle regole già enunciate e cioè andatura altalenante con rapide punte fino agli 8.000/9.000.
La cosa che mi colpisce immediatamente è la sensazione di stare su una moto che pesa almeno 50 kg meno rispetto al VFR 91 (in realtà il kg in meno sono una decina). Col TELAIO i signori dell'Honda hanno fatto meraviglie assolute. Si guida quasi come una moto da corsa, agilissima ad andare giù e molto precisa. Ottime anche le sospensioni davanti e dietro nella regolazione media (io peso 70 kg). La posizione di guida è un pò più caricata in avanti rispetto ai vecchi modelli: dà maggior controllo, ma resta molto comoda.
Il famoso sistema di FRENATURA INTEGRALE è una cosa che hanno inventato per semplificare la vita a quelli che non sanno andare in moto, in maniera che non facciano troppi danni pigiando sul pedale del frendo posteriore o spaventandosi con pinzate troppo brusche su quello davanti. La convinzione me l'ero fatta guidando la 1100 XX Blackbird di Claudio Ratti (che non ha le valvole ritardanti) e la confermo ora, anche se ammorbidita dalle famose valvoline. Però, capito com'è il giro, la moto si guida più o meno come le altre: premendo sul pedale non si ottengono grandi effetti frenanti (anzi, l'effetto è proprio scarso), ma il bloccaggio del posteriore è praticamente impossibile. Basta scordarsi il pedale (o quasi) e lavorare tutto con decisione sulla leva come al solito: si ottiene una frenata moooolto rassicurante, con l'unica differenza che la moto, invece di scaricare tutto il peso sulla forcella, ha una simpatica tendenza ad "accucciarsi" un pò. Tra gli effetti positivi, l'assenza di saltelli sull'anteriore anche nelle staccate molto brusche. Credo che le scenografiche impennate sull'anteriore (fatte col vecchio VFR 91) siano impossibili da eseguire.
Le terribili GOMME radiali Bridgestone BT 57 montate di serie in fondo non sono così terribili come temevo (d'inverno non so...): basta scaldarle bene e si può andare giù con grande sicurezza. Ovviamente non ho spalancato più di tanto, ma la sensazione è assolutamente rassicurante e sono arrivato a "sporcare" fino a 1 cm dal limite del battistrada. Buona, secondo me, anche l'anteriore, che ha un profilo molto "appuntito" e che credo contribuisca alla sensazione di assoluta maneggevolezza e leggerezza del mezzo.
Il MOTORE è strano. Credevo che i signori dell'Honda avessero aumentato la cilindrata e fatto le varie modifiche (iniezione elettronica, angolo delle valvole modificato a 26° ecc.) per addomesticarlo e renderlo ancora più fluido di quel che era e invece... ci si ritrova con un motorino quasi da corsa. Fino ai 5.500 giri il motore non c'è: altro che "leggero vuoto di potenza", come si legge nelle prove! Aprendo sotto ai 5.000 non succede quasi niente e i brividi che riesce a dare sono quelli di uno scooterone o forse meno ancora. Insomma, ai bassi regimi tocca guidare usando il gas con molta dolcezza, perchè tanto anche a dare gran sgasate non cambia molto. Dai 6.000 in su la moto diventa un missile: sale velocissima in tutte le marce e i 200 kmh arrivano in un istante. Il rumore che fa è fantastico e decisamente avvertibile.
Il tanto vituperato (da qualcuno di IHM) CAMBIO è perfetto. Certo, per cacciar dentro le marce "non bisogna chiedere permesso". Le marce entrano in un istante senza necessità di usare la frizione (o pelandola appena): un alleggerimento del gas, la punta del piede in su e sei subito nella marcia superiore avendo perduto poche centinaia di giri. Altrettanto efficace la scalata, sempre a patto di non esser timidi. Qualche problemino solo nell'innesto della VI col motore un pò giù di giri, che d'altronde c'è anche sulle VFR dei modelli precedenti.
In sintesi, la guida tra i 6.000 e i 9.000 è quanto di più appagante e di rassicurante mi sia capitato di provare: la moto è vispissima, immediata nelle risposte di motore, ciclistica e freni e ti si attaglia come un vestito. Al confronto la vecchia VFR 91 pare un Guzzi V7.
Dopo Mattia e Bnasello mi accingo a dire la mia sull'M600 di Duchessa... Facendo qualche premessa:
La moto è ancora da sciogliere... Le regolazioni ammortizzatori sono originali... L'aria fredda... L'asfalto ghiaccio... Le curve poche... Chi + ne ha + ne metta :))))))
Come tutte le volte che salgo su un Mostrillo rimango impressionato dalla facilità di guida e dalla posizione in sella che mi sta a pennello (sono basso 1.74)...
D'acchito sono entrato tra gli alberi e i cespugli del giardino di Kamès Animal House... È stato divertente vedere come si possa fare lo slalom anche sull'erba... Provate con un VFR ed avrete gli incubi per mesi ;) :)))))
Ai bassi il motore strappa, ma basta un pò di forza nella mano sinistra e giocherellando con la frizione il problema è inesistente... Però se la cosa dovesse durare la mano si affaticherebbe di sicuro... Il che mi fa pensare che in città sia un pò un'angoscia...
Il motore tira il giusto per un bicilindrico 600... Se sfrizioni il giusto impenna pure (ora Duchessa mi spacca la faccia ;])... Usato sopra i 3500 giri è divertente...
Il problema è sempre il solito... Non sfonda... Nel senso che lo senti salire di giri ma il calcio nel culo non lo da... C'è chi dice che è un bene... Mah... Non saprei...
I freni sono adatti a tutto... Nel senso che per il peso, le prestazioni, il costo... Insomma... Non rompiamo le balle... Vanno bene... E non è che ci siamo messi a tirare delle staccate da brivido... Perciò non possiamo parlarne neanche.
La maneggevolezza è impressionante... Mi sono permesso di entrare in uno svincolo a 60 km/h quando se l'avessi fatto col Amelia mi sarei ritrovato bello dritto sullo spartitraffico... E, subito dopo, beccata l'asfaltatura nuova con ricco scalino la moto si è limitata a salirci sopra senza scomporsi + di tanto.
Le mie impressioni ora ce le hai... I soldi anche... Per il discorso affidabilità non mi posso pronunciare... Spero solo che il nuovo corso americano della Ducati abbia cambiato alcune cosette...
Piscio sopra ai pomponi e i cilindri dispari... Glosh!
Per quanto mi riguarda, ti ho gia` parlato di come e` andata la mia monster in autostrada; sulle statali e` molto piu` godibile ovviamente, perche` le velocita` medie sono piu` basse (i 120 sono accettabili sulle normali statali) e poi quando si arriva a una serie di curve il discorso cambia e il divertimento prende il sopravvento. In citta` la moto e` comodissima, anche per una citta` come Bari dove i semafori sono tantissimi e gli ingorghi frequenti (il che implica una velocita` media valutabile nell'ordine dei cm/ora); a parte il ridotto angolo di sterzo (per cui devi evitare le serpentine strette tra le auto) la moto e` agilissima, leggera, equilibratissima (tanto che quasi non hai bisogno di poggiare i piedi a terra !!!), la posizione che si assume non e` ridicola come quella che sei costretto a tenere su moto tipo YZF R1 (col culo all'insu`, ancora peggio se poi vai in giro come i tamarri di Bari, che al posto del casco usano gli occhiali da sole e al posto di un giubbotto serio usano le camicie svolazzanti o --eccesso opposto-- le giacche+cravatte).
L'unica cosa che puo` dar fastidio (ma si tratta di abitudine) e` il motore che non e` fluidissimo ai bassissimi regimi, per cui viaggi un po` a strattoni, per quanto graduale tu possa essere con l'accelleratore.
I costi di gestione per adesso sono ancora invalutabili, visto che di manutenzione non ci ho fatto niente, a parte il primo tagliando (adesso sono a quota 6600 km, ce l'ho dal 20 dicembre). Solo la benzina, e per quanto riguarda questo mi pare che i consumi siano decisamente bassi, per essere un 900. Tieni conto poi che io sono molto risparmioso in citta` (dove solitamente le moto consumano come delle pu*tane) e non faccio cazzate come sgasate, partenze a razzo etc.; e poi uso la benzina verde, che incide parecchio sui costi globali della benzina.
Per i viaggi lunghi direi che la monster mi e` sembrata rigorosamente moto "solitaria"; molto meglio viaggiare da soli perche` fatichi di meno, hai discrete possibilita` di bagaglio (nonostante quello che si dica) perche` ti basta aggiungere alla borsa da serbatoio capiente (che serve anche a spezzare un po` l'effetto del vento, se sei senza cupolino) un ragno dietro, sul posto del passeggero per mettere qualche altra cosa; uno zaino leggero eventualmente ti puo` servire per completare il carico e poi, secondo me e le mie esigenze di viaggio, sei a posto.
Io all'SZR660 sono arrivato dopo diverse moto, è divertente e facile da usare.
In un mese è mezzo ho percorso 4500 Km, per cui credo di poterti fornire un breve elenco di pregi e difetti, comuinciamo dai difetti:
-vibra molto ad alto numero di giri, sembra un ducati 8-O)))
-al motore mancano almeno 4-5 Cv
-vel max 190-200 indicata (185 reali, secondo me) in autostrada non è il massimo
- strumento temperatura h2o defcisamente impreciso (sost in garanzia)
-le gomme di serie sono incollate a terra (TX15-25), e lo si vede dai consumi (devo cambiarle entrambe domani per la modica cifra di 630.000), comunque questo non è proprio un difetto....
- la prima volta che ti interviene il limitatore di giri pensi di aver grippato (su un 4 il limitatore toglie corrente a due candele, su dì un mono.......)
- per molti l'estetica è migliorabile (alla mia ho ordinato la sella nera in luogo di quella rossa e grigia di serie)
- posizione di guida inadatta a chi è più alto di 1,75
Pregi:
-costa poco, io l'ho pagata poco più di 10 Mil su strada (nuova)
-consuma poco (20 Km/l più o meno sempre)
- 160 Kg di moto sono un piacere da portare in giro
-ha le sospensioni ultra regolabili
-pur con un freno solo anteriore la frenata è ok (brembo davanti e dietro)
- estetica particolare (non mi contraddico, a me piace e dai commenti che ricevo anche ad altri )
-tenuta di strada da cinema e agilità esaltante, ti puoi permettere pieghe esagerate; in montagna o con strade molto "curvose" il divertimento è assicurato.
-il mono È il mono, provare per credere !! 8->>
per quanto riguarda il passeggero, io e mia moglie ci siamo fatti le ferie con il Katana per almeno 4 anni, e non mi venite a parlare di scomodità...........
per altre informazioni puoi scrivermi in E-Mail o cercare in internet, le Thumper page sono un riferimento per i patiti del mono.
Ebbene si, ieri (previo appuntamento) ho avuto per due ore in affidamento una bella RSV nera fiammante per un giretto di prova.
Queste le mie impressioni da "motociclista da bar".
Ore 9.00 a.m. partenza da Bologna direzione Futa.
La posizione di guida e leggermente più avanzata rispetto al mio Cbr 600 però si guida che è un piacere. La leva del freno posteriore è più esterna e faccio fatica ad usarla. Il motore fa un casino bestiale, sembra un trattore :-(( (mai guidato un bicilindrico).
La moto è molto nervosa e bisogna stare attenti ad accellerare ed a rilasciare. Comunque dopo un pò di traffico mi lancio (in senso metaforico) sulla statale della Futa fino a Loiano. Gia dopo un ora circa ti rendi conto di come in realtà non ci sia bisogno di uno scarico per sentire il motore e comincio a prendere confidenza con la moto. Scendo da Loiano verso il fondovalle e poi su per la Salita degli Dei verso Monzuno (tratto di strada in salita pieno di tornanti).
A fatica riesco ad arrivare in cima, è troppo potente e nervosa per una strada così stretta (vabbeh, il manico non è un granché).
Piccola sosta e poi via, giù da Monzuno, Tre Fasci e imbocco la stradina per Pianoro... wouw... un misto veloce da favola ed è qui che viene fuori la guidabilità (per me n.d.r.) di questa moto. cavolo, va che è un piacere ed il motore ti prende a tal punto che non vorresti mai lasciarlo scendere sotto a 6.000. È innegabile che il bicilindrico faccia un gran casino ma dopo un po diventa quasi come una droga, ti fa salire l'adrenalina..... e non puoi più farne a meno. Tiene la strada che è una meraviglia, i freni.... frenano e anche l'assetto mi sembra molto buono, non troppo esasperato e soprattutto non saltella in staccata.
In 10 minuti arrivo a Pianoro dove trovo un paio di rettilinei per provare un paio di aperture... senza parole e rientro a Bologna tristemente per riconsegnarla al concessionario :-(((
Tirando le somme, da pilota da bar quale sono io, posso dire che sicuramente è una buona moto, impegnativa sullo stretto e poco guidabile in città, poco turistica per via del motore, favolosa sul misto veloce, non oso pensare a come deve essere in pista.... la definirei "moto adatta per gli smanettoni". La tenuta in curva non sono riuscita ad appurarla vista lo scarso manico e la grande fifa (visto quanto costa).
Molto bello il cruscotto digitale, il cupolino è molto ampio, la posizione di guida è molto performante.
Il motore è una sorpresa. Non credevo che il bicilindrico regalasse delle emozioni del genere. È sempre pronto, soprattutto ai bassi (al contrario del 4 che è piuttosto vuoto sotto).
Peccato che rimarrà solo un sogno per me ma perlomeno ho potuto provarlo. Provatela perchè merita.
Oggi ho avuto l'occasione di fare un giretto, breve breve, sulle stradine di campagna dietro l'idroscalo con il VFR 800... devo dire che la Honda ha fatto veramente un buon lavoro.
Il motore vuoi per il fatto che era in rodaggio, vuoi per il tipo di strade, non lo ho potuto spremere più di tanto, ma mi sembra comunque un pò più sportivo del mio, meno pieno ai bassi ma più veloce a salire di giri (fino agli 8000 poi entrava il limite di giri imposto dal proprietario).
La moto mi sembra più leggera, meglio bilanciata e più veloce a scendere in piega, ma come ho imparato molto dipende dai pneumatici e questi bt56 non li conoscevo.
Comuqnue ho avuto la stessa impressione di leggerezza che avevo avuto passando dal VFR750 al CBR600, anche se rispetto al CBR il VFR dà una sensazione completamente diversa.
Comunque IHMO il vero gioiellino sono i freni. Danno una sensazione di sicurezza e potenza fantastica. Ho provato a fare un paio di staccatine di prova sul diritto (al punto che il legittimo proprietario che era andato avanti con la rossa si è fermato ad aspettarmi preoccupato di non vedermi arrivare) e anche se l'asfalto non era il massimo non mi ha mai dato la sensazione di scomporsi o sbilanciarsi...
Mi piacerebbe poterne provare una pista dove con i freni io con la mia sono sempre abbastanza in crisi proprio sulle staccate.
Spero che a motolandia od all'honda/cbr day ce ne sia la possibilità..
La posizione di guida invece è la stessa (ottima) e mi sembra che anche la protezione aerodinamica sia paragonabile.
Una cosa che mi ha incuriosito è stata la forma delle manopole leggermente a botticella, tanto che un paio di volte ho avuto l'istinto di guardare se fosse rimasto qualcosa sotto il guanto
Comunque veramente una bella moto, complimenti a proprietari.
Ottimo consiglio segiuto alla lettera sabato mattina :-)))))))
Queste sono le mie impressioni:
Il motore sembra un lamborghini, ma uscito dalla catena di montaggio sbagliata, quella dei trattori :-))))))
A parte gli scherzi spinge molto ma è troppo rumoroso (di meccanica) per i miei gusti . Vibra abbastanza nei transitori ma la ripresa agli intermedi è grande.
La protezione è buona fino ai 170 ma anche più in là (210) si riesce a stare fuori carena perchè la pressione non è comunque eccessiva (a differenza del mio "vecchio" Kawa).
La frizione ha uno stacco brusco e solo nella parte terminale della corsa, e la posizione di guida non l'ho trovata così confortevole come viene descritta.
La sella è alta e i semimanubri abbastanza bassi, costringendo il collo ad un angolo pronunciato scomodo per i lunghi viaggi (OK non è una turistica, però col Kawa ... ).
Il freno anteriore si gestisce con due dita ed il posteriore è debole (come piace a me).
La posizione di guida in compenso ispira molto la guida sportiva (è la prima moto dove sporgermi in curva non è stato un atto forzoso) ma il motore , privo dell'allungo cui sono abituato, non mi coinvolge molto.
Tra l'altro non ero abituato al freno motore così potente, e mi ha cerato non pochi problemi nelle curvette a vassa velocità (della serie chiudi il gas sui 30Km/h e ti scompone l'assetto).
La forcella anteriore mi ha ispirato più fiducia nei 30 minuti della prova che in 6 mesi quella del Kawa.
DIFETTI VERIFICATI
Lo specchietto destro si piegava per la pressione dell'aria sopra i 130 :-(((((
Giudizio finale .... Sospeso fino a sabato prossimo quando la vado a riprovare da un'altro concessionario :-)))))))))))