Subject: Vacanze in Spagna - 1/3 (lungo)
From: alter.ego@iol.it (Stefano Garavaglia)

Date: Mon, 31 Aug 1998 19:56:53 +0200

Sabato 01/08/98

Partiamo da Milano circa alle 19.30, con le moto caricate come muli, alla volta di Lecco dove ci aspetta un CMR pre-partenza. Come si fa a perdere una pizzata per una cosa banale come un viaggio in Spagna? :) Al nostro arrivo veniamo accolti da curiosita' per il carico delle moto ed in particolare per le ciabatte di Marco che penzolano sopra lo zainetto.

Cena secondo lo standard delle ihm-pizzate, ovvero buona e con ottima compagnia. Verso le 22.30 circa salutiamo tutti e iniziamo il trasferimento verso la Spagna tornando verso Milano.

Trasferimento autostradale quasi noioso ma tranquillissimo, non c'e' quasi nessuno in giro; dalle parti di Torino l'asflato bagnato ci fa capire che abbiamo evitato di qualche ora un bell'acquazzone, la temperatura inizia a diminuire e ci dirigiamo verso il Monginevro via autostrada: l'idea era di fare tutta statale, ma alla fine abbiamo deciso per la piu' comoda autostrada. Sicuramente piu' comoda, ma pure molto costosa: per circa 20km ci hanno estorto una 15ina di mille lire, direi quasi un furto.

Arriviamo all'uscita di Oulx e facciamo il valico del Monginevro verso le 2 di notte, con una temperatura piuttosto frizzante, direi pure invernale. Dalle perti di Briancon ho un dialogo piuttosto stentato con un pasticciere, che teneva la porta aperta con l'insegna "Boulangerie".. mi pare di avere capito che non vendesse croissant a quell'ora... eccheccavolo, spegnila quell'insegna se non vendi, cosi' evito di farmi illusioni :).

Proseguiamo verso Gap, dove troviamo una provvidenziale pasticceria dove ci sfamiamo e ci riscaldiamo un attimino. Dopo la sosta riprendiamo la strada verso Nyons, che attraversa dei posti bellissimi, fra cui una specie di canyon con la strada nella gola di fianco al fiume e che, fortunatamente, riusciamo a vedere con le prime luci dell'alba. Dopo Nyons si cerca Bollene per entrare in autostrada.

Fino a questo punto ci siamo fermati per dormire almeno un paio di volte: fare i trasferimenti notturni in moto e' molto piu' pesante che in macchina, e' impossibile fare in cambi passeggero/pilota per far dormire il pilota, soprattutto quando il passeggero non c'e'.

Il tappone autostradale prevede il passaggio da Orange, Montpellier, Narbonne con uscita in Spagna a LLoret de Mar. Durante il tappone ci fermiamo a riposare un'altra mezzora, ma veniamo svegliati da alcune gocce d'acqua che cadono dall'alto. Iniziamo a chiederci se si tratti di un temporale passaggero tipico estivo, o di qualcosa di piu' persistente; io dico che secondo me si sta mettendo a piovere e basta, Marco sostiene che e' Agosto e che stiamo andando in Spagna, quindi non puo' piovere. Ripartiamo in configurazione mista: io con la tuta antipioggia parziale (no guanti e non soprascarpe) e Marco con la tuta di pelle senza antipioggia, tanto e' estate.

Visto che e' estate, circa 2 minuti dopo mi fermo sotto un ponte per sentire cosa dice Marco mentre toglie il carico per "pescare" l'antipioggia dal bauletto sotto il sellino :) In un eccesso di ottimismo, decido di ritardare l'uso dei sopraguanti e soprascarpe, tanto piove poco e gli stivali, forse, un po' tengono l'acqua.. e poi non puo' continuare cosi' a lungo.

Infatti non continua cosi', ma continua a peggiorare: a circa 30km dalla Spagna inzia a venire giu' acqua molto forte e circa 10km dopo il confine scende il diluvio universale. Lungo la strada incontriamo altri motociclisti italiani che si concedono una sosta all'asciutto in un'area di servizio, con tute antipioggia che sembrano aver scritto sopra "sono quella piccola, di scorta, tanto in estate in Spagna non servo".

A circa 30 km dalla meta l'acqua rende la visibilita' difficoltosa pure per le auto, che procedono intorno ai 100 all'ora. Io, da buon motociclista inzuppato, decido che a 120 si vede comunque bene e che non vedo l'ora di arrivare in albergo; il tempo, per rinfrancarmi, peggiora ulteriormente ed inizia a sgorgare un po' d'acqua pure all'interno della visiera.

Uscita di LLoret de Mar, non piove. Tolgo il sopraguanti (che ad un certo punto ho deciso di usare) e con i guanti bagnati apro la tasca impermeabile dell'antipioggia impermeabile, estraggo il biglietto e lo consegno al casellante che, all'inizio, mi guarda stranamente chiedendosi cosa deve fare con quello straccetto bagnato... poi lo guarda meglio, lo riconosce, vede che la Visa non si e' sciolta e mi fa pagare.

A LLoret de Mar troviamo un albergo con posteggio moto dedicato (leggi marciapiede molto largo) e prendiamo possesso di una stanza che usiamo per stendere alcune cose molto bagnate. Io ne aprofitto per tirare fuori l'acqua dalle borse.

Nel frattempo e' gia' il 2 agosto, riposiamo e in serata facciamo quattro passi per LLoret de Mar. Per chi non lo conoscesse, forse e' necessaria una breve descrizione del paesino che piu' che un paesino e' una sala giochi. E' un susseguirsi continuo di bar, pub, ristoranti, sale giochi, discoteche, buttadentro e turisti piu' o meno ubirachi a seconda dell'ora del giorno. Annessa c'e' pure una spiaggia per andare al mare di giorno, di notte, o quando serve.

Ci gustiamo un'ottima paella e nel frattempo scopro che le cozze alla marinara si chiamano Mejillones alla Marinara. Facile, vero? :) Una birra e poi a nanna.

3 Agosto.

Ci alziamo ad una certa ora e partiamo verso le 10.00, dopo aver saccheggiato la colazione a buffet dell'albergo. I primi 20 minuti di viaggio servono per trovare la strada e per cercare di sfuggire ad un nuvolone minaccioso che ci insegue, fortunatamente con scarso successo: riesce a rovesciarci addosso poche gocce e ci dirigiamo verso nord, verso la luce, verso il sole (almeno, sembra).

La tappa di oggi: LLoret - Vic - Ripoll - Puigcerda - La Seu d'Urgell. Circa a meta' strada fra LLoret e Vic spunta il sole che ci riscalda un pochino ed inizia ad asciugare meglio gli stivali, ci fermiamo anche a goderci qualche raggio di sole senza vento sul bordo della strada. Sembra quasi una bella giornata, a parte quelle curiose nuvole molto dense che ci sono la, sui monti, verso nord.

Controllo la cartina, e vedo dove dobbiamo andare: la, sui monti, verso nord. Dopo Vic, finche' e' ancora asciutto, ci fermiamo a mangiare in bar-ristorante a conduzione (molto) familiare: la mamma in cucina, e due bambinetti che vengono sempre in coppia a prendere le ordinazioni e a portare il cibo, probabilmente non hanno ancora capito se i motociclisti sono cannibali o meno. Riusciamo a mangiare una decente bistecca ed a scoprire che l'acqua gasata spagnola e' decisamente diversa da quella italiana: oltre al gas ci aggiungono anche bicarbonato e varie amenita'.

Riprendiamo il viaggio verso Ripoll, e da qui verso Puigcerda. Molto bello il tratto prima di Puigcerda, stradina con panorami fantastici nonostante il tempo umido. Avvistiamo Puigcerda quando il cielo si apre e ci rovescia addosso una quantita' piuttosto notevole di acqua. Durera' poco, ma tanto la tuta antipioggia l'avevamo gia' indossata prima e non la toglieremo fino all'albergo a La Seu d'Urgell.

La Seu e' una citta' poco distante da Andorra, ci arriviamo verso le 17.00: c'era una mezza idea di fare un saltino ad Andorra, ma per toglierci ogni dubbio si e' messo a piovere appena dopo il nostro arrivo. La sera giretto in citta', bellina ma piuttosto scarsa come vita notturna: ci accontentiamo di una cena con un ottimo caffe' come finale.


Subject: Vacanze in Spagna - 2/3 (lungo)
From: alter.ego@iol.it (Stefano Garavaglia)

Date: Mon, 31 Aug 1998 19:56:58 +0200

4 Agosto

Direzione Soriguera, Sort. Finora la strada e' molto bella, rapida. Dopo Sort diventa ancora piu' bella, i panorami dei Pirenei sono molto "vasti", bellissimi. Non saprei come descriverli, ma e' tutto molto grande e spazioso, dalle strade alle valli.

Ci dirigiamo verso un passo, Port de La Bonaigua a 2072 metri: la strada verso la sommita' diventa un susseguirsi di curvoni larghi molto belli, conditi qua' e la da "ricordini" lasciati da un po' di mucche che pascolano nel posto sbagliato. Il clima e' molto fresco, si sta benissimo. Scendiamo verso Vielha. Lungo la strada scopriamo che e' alquanto sconsigliabile tentare di mangiare prima delle 13.00, i ristoratori non ti prendono neanche in considerazione.

Scendiamo verso Villaller e saliamo nuovamente verso Castejon de Sos, e sulla strada troviamo una trattoria. Ci fanno aspettare circa 10 minuti prima di lasciarci sedere ad un tavolo libero. Il tavolo era gia' libero e pronto quando siamo entrati, il motivo di tale attesa mi e' tuttora ignoto. Il pasto, invece, ottimo.

Dopo Castejon verso Campo, passiamo in una bellissima gola con in fondo strada e, poco piu' sotto, il soltio fiume. Dopo Campo deviamo per il Puerto de la Foradada, i panorami cambiano ancora, ma sono sempre bellissimi. Ad Ainsa iniziamo a capire che fa piuttosto caldo, proseguiamo verso Boltana, Lacort, Biescas. Altri panorami mozzafiato, sembra di aver cambiato paese e montagne, ma siamo sempre sui Pirenei.

Raggiungiamo Jaca, la strada diventa una statale molto larga a veloce, proseguiamo ancora cercando un posto dove fermarci. Non troviamo nulla di interessante, per cui proseguiamo ancora e ci fermiamo a Pamplona, piu' o meno verso le 19:00. Troviamo in maniera molto fortuita un Hostal che ci ospitera' in una stanza molto confortevole, offrendoci finalmente una doccia degna di questo nome, ovvero con getto potente e con temperatura costante :).

Abbiamo fatto quattro passi in centro a Pamplona, la sera dopo mangiato, e devo dire che e' proprio una bella citta',

5 Agosto

Ripartiamo dal nostro Hostal dirigendoci, finalmente, verso l'atlantico. Decidiamo di fare un po' di autostrada per poi passare su statale una volta giunti in prossimita' della costa, per cui ci dirigiamo verso Vitoria e qui inizia una lotta psicologica con le nuvole. La strada continua a salire e a scendere, le nuvole sono piuttosto basse, e quando la strada tocca le nuove inizia a piovigginare fitto fitto, salvo poi smettere quando la strada scende. Marco continua a sostenere che sono nuvole basse, e sembra che abbia ragione. Dopo Vitoria, pero', le nuvole sembrano un pelo piu' alte, ma sembra che piova un filo di piu'. Una pioviggine fine fine, ma molto intensa, ci costringe a passare in modalita' impermeabile, anche se per pochi chilometri. Dalle parti di Bilbao smette di piovere, e questa volta definitivamente, salvo qualche goccia giusto per impensierirci.

Ci fermiamo a mangiare in un ristorante lungo la strada, dove siamo stati assediati da decine di sguardi piuttosto incuriositi dal nostro abbigliamento: le tute Dainese non sono il massimo della discrezione :)

Dirigendoci verso la costa abbiamo modo di constatare come fanno le strade in spagna: prendono la strada vecchia, la espandono quando e' dritta, se e' troppo storta la raddrizzano, se una montagna da fastidio tagliano via un pezzo... e i lavori li fanno in parallelo, nel senso che per decine di chilomteri trovi decine di ruspe e camion che lavorano in contemporanea per finire la strada. Il metodo pare funzionare bene, e' pieno di strade nuove, o di autostrade che non sono segnate sulla cartina neppure come strada in progettazione.

Raggiunta, piu' o meno, la costa iniziamo a cercare un posto dove fermarci e troviamo un favoloso campeggio a Pechon: piantiamo le tende a non piu' di 30 metri dal mare, su un favoloso e quasi morbido prato e ci buttiamo verso la spiaggettina privata del campeggio.

Il primo impatto con le acque dell'atlantico e' piuttosto gelido, pero' superato l'impatto inziale il bagno si rivela fantastico, e molto divertente: le onde sono piuttosto alte, e costringono a muoversi di frequente per rimanere a galla :)

Per la sera ci dirigiamo a San Vincente de La Barquera (non so perche', ma mi sembrava San Vincente de La Barbera :))), dove ceneremo due volte... e questo merita un racconto piu' dettagliato :) Lungo la strada principale (forse l'unica :) del paese, ci sono un po' di ristoranti e ci soffermiamo ad esaminarne i menu.

Visto che a LLoret de Mar ho imparato che i Mejillones sono le cozze, e visto pure che mi e' venuta voglia di cozze, inizio a cercare dove costano meno :) Troviamo un posto dove per 350 pesetas (4.200 lire) offrono un piatto di cozze, per cui ci sediamo e parte l'ordinazione. "Dos Mejillones, medio litro de agua y medio litro de vino blanco" (spero di aver scritto giusto..). Il cameriere mi guarda e mi chiede se siamo sicuri, solo le cozze? Penso al piatto di cozze alla marinara che ho visto a LLoret, bello grosso, e non capisco molto... ma gli dico che non abbiamo molto appetito, ci basta un piatto di cozze.. tanto e' bello grosso. Poi mi chiede "al natural, o a la marinareta?". E che domande, alla marinara.. cioe', alla marinareta.. bho. Dopo poco arrivano i piatti, ed inizio a capire l'arcano. A San Vincente siamo in Cantabria, piuttosto lontano da LLoret, ed hanno un concetto diverso di piatto di cozze. Qui e' un piatto, tondo e piatto, con sopra dodici cozze scoperchiate e condite con un trito di pomodoro, cipolla, aglio... dodici cozze dodici, finite in due minuti due :). Ed assieme ci abbiamo bevuto mezzo litro di ottimo bianco e mezzo di acqua :). Il resto delle portate in quel ristorante erano piuttosto costose, per cui abbiamo pagato e siamo andati a mangiare (in modo piu' abbondante) in un altro ristorante.

6 Agosto

Sveglia la mattina quasi presto, strizziamo le tende e rimontiamo il tutto sulla moto. La strizzatina si e' resa necessaria a causa della "lieve" umidita' del posto, con venticello proveniente dall'atlantico e carico di acqua e, forse, pure ad una lieve pioggerellina notturna; tutta questa umidita' si e' condensata all'interno della tenda, ed ogni movimento troppo forte faceva piovere.

Dopo la colazione al bar del campeggio proseguiamo lungo la costa atlantica per Ribadasella, Gijon, Aviles..

La strada non e' sempre sulla costa, ma da quel poco che si vede sono tutti posti molto belli, presumo con spiaggie da favola..

Proseguiamo fino a Viveiro, dove iniziamo a cercare un posto dove dormire, che troviamo circa 18 km dopo, ad Ortigueira.

Dopo esserci accordati per la stanza, scopriamo che il giorno dopo manchera' l'acqua in tutto il paese dopo le 9.00. No problem, vorra' dire che partiremo prima.

Per la sera torniamo a Viveiro a mangiare, sembra un paese piu' vivo. Sembra, ma non lo e' poi molto, in compenso riusciamo a mangiare un pasto completo quasi civile spendendo il minimo storico, ovvero 850 pesetas (circa 10.000 lire) cadacranio per zuppa di pesce, secondo, e bevende tutto compreso.

Riusciamo pure a trovare un locale tipico spagnolo, ovvero un Irish pub che ci fornisce un paio di pinte di Guinness a prezzo scandalosamente basso. Rientriamo presto, domani ci si alza presto altrimenti manca l'acqua.


Subject: Vacanze in Spagna - 3/3 (lungo)
From: alter.ego@iol.it (Stefano Garavaglia)

Date: Mon, 31 Aug 1998 19:57:02 +0200

7 Agosto

Sveglia! lavati, vestiti, addormentati scendiamo per fare la colazione, quando la luce della stanza si spegne. uhm.. mah, bho. Al piano terreno ci accoglie la proprietaria, un filo disperata, che ci dice che avevano avvisato che avrebbero chiuso l'acqua, ma per completare l'opera hanno tagliato pure la corrente.. quindi niente caffelatte'. Ripieghiamo su latte e nesquick + briosche. Direzione Ferrol, non seguiamo piu' la costa ma tagliamo un pochino per l'interno. Per arrivare a La Coruna possiamo tranquillamente evitare Ferrol, basta prendere quella strada qui segnata sulla cartina.. si, ma quale? cos'e'? cosa ci facciamo a Ferrol? La prossima volta, la mattina, meglio prendere un caffe' :).

Aprofittiamo della deviazione per trovare un calzolaio che ripara al volo la tuta di Marco, che ha deciso di perdere l'automatico dei pantaloni.. ogni tanto anche la Dainese perde i pezzi. Appena dopo Ferrol scopriamo un'autostrada che ci porta velocemente a La Coruna, citta' che brilla per la totale mancanza di indicazioni del tipo che ci servivano, ovvero quelle per raggiungere Cabo Fisterra passando per Carballo. Le indicazioni vengono raccattate mediante un piacevole giretto in citta' con circa 43 gradi, tuta di pelle al completo (ultimo giorno..), alcuni loop attorno a piazze e innumerevoli domande ai passanti. Alla fine trovo l'ingrediente segreto (culo) e scopro che la strada statale in realta', nel frattempo, e' diventata un'autostrada.. Ho capito che le cartine della Spagna, se piu' vecchie di sei mesi, sono solo un'utile indicazione. Arriviamo a Cabo Fisterra, saltiamo la visita per il troppo casino ma ripieghiamo su un bagnettino in una spiaggiona fantastica poco distante. Mi tuffo in acqua, e trovo una falda di acqua gelida.. mannaggia, vabbe', provo a spostarmi piu' in la..

Ok, prima era calda, adesso si che e' gelida... uhm, meglio uscire. L'atlantico e' bellissimo, ma farci il bagno e' un po' un casino :) Da Fisterra a Muros proseguiamo lungo la costa.. ed e' la costa piu' bella che ho visto finora, paesaggi fantastici e spiaggione di sabbia belle lunghe, relativamente poco affollate. La regione non e' delle piu' attrezzate turisticamente, ma e' decisamente molto bella. Troviamo un posto per la notte a Muros, l'ultimo rimasto nei dintorni.

8 Agosto

Partiamo da Muros, raggiungiamo Santiago de Compostela dove ci fermiamo giusto il tempo di scoprire che e' tutto un gran casino.. ci offrono all'istante sistemazioni in famiglia, un viavai di turisti anche eccessivo, caldo bestia e cose cosi'...

Il centro storico di Santiago e' completamente assediato da casermoni di cemento, costruzioni fatte per i pellegrini in quantita' spropositata e pure decisamente brutte, che si trovano nel raggio di chilometri.

Ripartiamo verso Ourense, e ci fermiamo poco prima lungo la strada.. il caldo ormai e' eccessivo, preferiamo fermarci a riposre un po'. Nei giorni successivi scopriremo che siamo proprio nelle giornate piu' calde di Agosto.. anzi, nei giorni peggiori di un'ondata di caldo che ha stupito pure gli spagnoli. Come ciliegina sulla torta, Ourense e' in una zona particolarmente calda... ale'.

Durante un girettino in citta' mi sono dovuto fermare lungo la strada per bere qualcosa ad una stazione di servizio, ed ho scoperto di avere sotto le scarpe del catrame sciolto... sciolto dal caldo. Da oggi i pantaloni di pelle sono archiviati, viaggermo con i pantaloni normali.

9 Agosto

Stamattina partiamo alle 5 di mattina, per viaggiare col fresco e fermarci verso mezzogiorno. D'ora in poi proseguiremo con questo stile di viaggio, scoprendo che la mattina presto, anche in Spagna, fa un freddo cane.

Dopo Ourense ci buttiamo verso l'interno, direzione Benavente, sfruttando una autostrada nuova e una in costruzione.

Dopo Benavente tappone verso Madrid e, poco dopo, ricerca di un albergo dalle parti di Toledo, dove resteremo due giorni. Durante il viaggio niente di particolare, se non i soliti paesaggi sconfinati e secchi: sono bellissimi, ma ormai sono quasi un'abitudine.

Prima della cena a Toledo facciamo un po' di manutenzione alle moto, ma e' tutto a posto, tranne la mia catena... ma dopo 38.000 km e' finita, non mi resta che aspettare di tornare a casa per cambiarla.

10 Agosto

Girettino a Madrid, con pausa tattica al parco (bellissimo) per aspettare all'ombra e al fresco una temperatura passabile per fare quattro passi in centro.

Durante la pausa parco, ho fatto un mezzo servizio fotografico ad uno scoiattolo che si e' rivelato "di facili costumi". Appena l'ho visto, mi sono avvicinato per fotografarlo con passo felpato, pianissimo, timoroso di spaventarlo.. eccolo, lo inquadro, aspetta, fermo che ti metto a fuoco... azz, si gira! mi guarda.. adesso scappa.

No, col cavolo.. appena mi ha visto, invece di scappare, si e' messo a zampettare verso di me per vedere se avevo da dargli nulla da mangiare... uff, fetente! se non stai fermo non rieco a metterti a fuoco.. :) in ogni caso, su 12 foto almeno due o tre sono venute bene.

Appena la temperatura scende, verso le 16:00, ovvero con circa 43 gradi, facciamo quattro passi a piedi e poi ritorniamo alle moto per cercare di trovare l'olio per la moto di Marco, che va a Castrol. Su indicazione di un motociclista locale affiancato al semaforo troviamo un negozio (20 m prima del semaforo) molto ben fornito (dopo aver fatto 3 giri dell'isolato, ma e' un problema dovuto al caldo.. :). Il negozio sembrava l'antro di Merlino, una folla come clienti, coda che a tratti arrivava anche in strada, prezzi ottimi e gente che comprava di tutto, dai pezzi di carburatori allo spray per catene.

Verso le 20:00, con soli 38 gradi, torniamo a Toledo fermandoci ad una stazione di servizio per bagnare per bene il casco (io) o il sottocasco (Marco) per avere una sorta di aria condizionata in testa.. funziona bene :).

11 Agosto

Partiamo la mattina presto con destinazione Granada :tutta autostrada, anche se con un passo molto bello fra Jean e Granada, per cui tralascio i dettagli, tranne uno. Mentre ero intorno a velocita' piu' o meno codice spagonolo ho avuto un incontro ravvicinato con un uccello nero che si e' materializzato dal nulla. Fortunatamente l'ho visto in tempo e sono riuscito a spostare di lato la testa, e cosi' l'ho urtato di striscio; Marco, che era dietro, ha visto un po' di piume svolazzare ma non ha capito bene cosa fossero :)

La sorte del pennuto mi e' sconosciuta, non mi sembrava il caso di frenare di botto in autostrada.. in ogni caso l'urto e' stato debole, per cui spero di non averlo rotto :)

Arriviamo a Granada piuttosto presto per cui ci dirigiamo subito verso la Sierra Nevada, sulla strada asfaltata piu' alta d'Europa, 3200 metri. Ci sono stato circa 8 anni fa in macchina, ma i miei ricordi non funzionano piu': in occasione delle olimpiadi invernali (se non ho capito male) hanno fatto una bella superstrada a 3 corsie, almeno fino a 2/3 della strada e quattro anni fa la Sierra Neveda e' diventata parco naturale, per cui fermano 12 km prima della vetta, ad una quota piu' bassa (probabilmente 2500, 2600 metri). Incontriamo altri motociclisti delusi come noi di fronte alla cartina del parco naturale, alla fine della strada.

La sera un giro in centro di Granada: la parte vecchia, non molto grossa e piuttosto nascosta, e' davvero molto bellina. Salta la visita all'Alahmbra, da visitare assolutmante se si riesce: per il pomeriggio non c'era piu' posto, e la mattina eravamo in partenza.

12 Agosto

Tappone da Granada a Calpe, passando per Baza, Lorca, Murcia, Alicante, sempre in autostrada. A Calpe scopriamo che non c'e' posto in albergo neanche a costruirsene uno, per cui ci fermiamo al locale campeggio che ci offre una solida piazzola in terra. (per la precisione, ad uno dei due campeggi con posti disponibili, gli altri due erano zeppi.)

Il pomeriggio tocchiamo finalmente delle acque piu' balneabili di quelle atlantiche... il commento alla temperatura dell'acqua, memori di quella al nord, e' stato "e' decisamente molto piu' caldo, sembra una minestra". Beh, non proprio in questi termini :)

13 Agosto

Partiamo presto, ci aspettano circa 550km di autostrada fino a LLoret de Mar, dove ci aspetta un giorno di pausa prima del rientro.

Dopo l'autostrada, a LLoret passiamo un paio di alberghi, prima di trovarne uno che ci ospiti per due notti, forse il 13 Agosto non e' la data piu' indicata per arrivare senza prenotare.

Consiglio vivamente un giro sui Go-Kart di LLoret, 10 minuti di divertimento puro.

La sera, finalmente, un piatto di Mejillones alla Marinara come si deve :P (seguito, ovviamente, da una paella :PPP ).

14 Agosto

Riposo (chiuso per ferie :)

15 Agosto

Rientro, uguale all'andata, ma al contrario.

Questa volta partiamo la mattina verso le 7:00, riusciamo a dribblare con grande fortuna il casino dei francesi che andavano in vacanza per Ferragosto, e a parte una coda di 20km (fatti dalle macchine, mica da noi :), quasi niente traffico.

Una piccola annotazione: i sardomobilisti francesi sono _molto_ piu' gentili dei nostri coi motociclisti, se appena possono si fanno da parte per farci passare, anche (e soprattutto) se sono in coda.

Arrivati quasi a Torino uno scroscio d'acqua giusto per ricordare a Marco che la tuta antipioggia non va mai messa _sotto_ i bagagli dicendo "tanto ormai non piove piu'." :)

- Fine :) -


Subject: Re: Nuovo tracciato modificato per la Spagna
From: "Gianluca Zanelotto" <pompone.milano@alpa.it>

Date: Tue, 21 Jul 1998 17:33:02 +0200

Ecco cosa consiglio:

Per quanto riguarda Barcellona ti posso consigliare un bel posticino che si chiama Hosteria Grau ( http://www.intercom.es/grau/ ), è a 50 metri dalla Rambla, a 100 da Plaza de Catalugna fai conto di essere in una traversa di C.so Vittorio Emanuele, quasi S. Babila, è un bel posticino, non è l'Hilton ma è pulito, carino e siete in mezzo alla vita di Barcellona, l'anno scorso abbiamo pagato 60.000 ( 30 carte a cranio, tutte le camere con aria condizionata!!!) una camera doppia con bagno interno ( occhio perchè molte hanno il bagno fuori ).

Barcellona in 2-3 gg la giri e intorno non c'è niente di particolare, solo qualche località marina.

Tutte le storie sulla rambla (al singolare in quanto è un viale unico che porta da Plaza de Catalunya fino al mare e che assume vari nomi da un semaforo all'altro, tipo via Imbonati-Pellegrino Rossi-Ecc) sono cazzate, la sera fino a mezzanotte c'è di tutto, dai saccopelisti alle famigliole con bambini. In mezzo al viale c'è un'isola pedonale larga circa 10 metri che porta fino al mare. Su questa specie di marciapiede la sera puoi trovare saltinbanchi e mimi, pittori e statue viventi, maghi e venditori su souvenir. Il tutto molto carino.

Noi passeggiavamo tranquillamente fino all'una poi nanna ma per libera scelta. Naturlamente in piena notte è sempre possibile incontrare qualche maleintenzionato ma questo è normale come a Londra, a Milano o a Parigi. Da evitare col buio è il Barrio Gotico, posto caratteristico tipo Via Pre a Genova ma pieno di Marocchini et similia. Io l'ho girato un pò di giorno senza problemi.

Per mangiare c'è solo l'imbarazzo della scelta......almeno 10 cucine diverse, il tutto nel raggio di 1 Km...., io ho fatto una sera da Mc Donald, uan sera con Kebab nel panino e una sera presso il All you can Eat. Per parcheggiare c'è un parcheggio sotteraneo custodito a 100 metri dall'albergo, costava 20.000 al giorno o comunque dopo 8 ore. Vi sconsiglio 10 giorni a Barcellona o anche dintorni, ti verrebbe un'orchite (:-)))))))se vuoi vedere la vera Spagna dovete andare a Madrid e girare lì intorno come ti ho detto. Barcellona è essenzialmente una citta turisitica e sul mare trovi posti tipo Rimini, tre giorni, max 4 bastano e avanzano. Se partite al mattino alle 8:00 per mezzogiorno siete a Madrid, sono 600 Km nel cuore della Castiglia passando da Saragozza, ne vale la pena, per i panorami, per le bellezze storiche e culturali.

Vi consiglio di proseguire poi per Madrid e prevedere 4 gg, due per la citta e due per le vicinanze. A Madrid potete andare all' Hostal Lopez (http://www.pair.com/navarro/ ) anche questo piccolino e carino a conduzione famigliare, camere pulite con aria condizionata.

Qui il prezzo era di circa 54.000 ( sempre 27.000 a cranio) per la matrimoniale con bagno interno. È situato al centro di Madrid a 100 metri dal Museo del Prado, al centro della zona dei divertimenti notturni, fai conto di essere sui Navigli. Per mangiare a 100 metri c'è una trattoria dove paghi 11.000 dal primo al dolce.

Per entrambi gli alberghi io ho prenotato direttamente via internet senza alcun anticipo in denaro.

Posti da non perdere a Barcellona:

Sagrada Famiglia

Il Parco di Gaudì

Il Montjuich

Le due Case disegnate da Gaudi

Posti da non perdere a Madrid

Musei Prado, Thissen, Rejina Sofia

Palazzo Reale

Parco Reale

Palazzi e Piazze Varie.

Dintorni di Madrid:

A parte le strade da goduria dovete visitare Toledo, Segovia, Avila e l'Escorial, considerate 2 gg per questi 4 luoghi.

Tenete presente che in Spagna iniziano a lavorare alle 10:00, quindi colazione non prima delle 9:00, pranzo alle 14:00-15:00 e cena non prima delle 21:30-22:00