a storia della musica irlandese risale molto indietro nel tempo, quando
l'isola era dominata dai re celtici, i quali ispiravano i bardi. Molti
strumenti,
ancora usati dai suonatori popolari quasi nella loro forma originale,
risalgono al periodo celtico. I primi esempi sono l'arpa celtica,
(una delle quali, molto antica, è conservata nelle sale del Trinity College a Dublin)
ed il bodhran (una specie di tamburo).
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Il bodhran |
L'arpa celtica |
Le antiche canzoni furono poi raccolte e scritte in libri dai primi monaci Cristiani,
tra il VI ed il VII secolo. Nei secoli seguenti, altri strumenti, usati tipicamente
dalle comunità pastorali ed agricole, divennero sempre più popolari,
come le bagpipes, il flauto irlandese, le fisarmoniche le chitarre, i bouzouki, i
violini (il famoso fiddle irlandese) e, ultima ma non meno importante,
semplicemente la voce.
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Alcuni bouzouki |
Il fiddle |
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Le pipes |
L'Irlanda ha subito un grande numero di invasioni, che hanno rafforzato
l'amore della gente per le proprie tradizioni, specialmente sotto il dominio
britannico. I musicisti moderni mantengono un legame vitale con il proprio
passato musicale, aperti a diversi tipi di crossover, ma sempre con un
occhio alla tradizione irlandese. Citiamo solo alcuni dei nomi più
importanti.
I Dubliners
I Dubliners hanno iniziato a suonare insieme nel pub di O'Donahue nel 1962.
I membri originali erano Ronnie Drew (il gruppo era noto allora come
Ronnie Drew Group) (che era tornato da poco dalla Spagna, dove aveva insegnato
inglese), Ciaran Bourke (uno studente di Agricoltura all'UCD), Barney
McKenna (che suonava il banjo, il mandolino ed altri strumenti dall'età di
8 anni), e Luke Kelly (appena ritornato dalla scena folk britannica, un avido
lettore). Secondo la leggenda popolare, il gruppo ha preso il nome dal libro
"Gente di Dublino" (Dubliners in inglese) di James Joyce. Godono di enorme
popolarità in Irlanda ed all'estero e sono entrati nella top ten diverse
volte, per esempio nel 1967 con il singolo "Seven drunken nights", che rimase in testa
alla classifica irlandese per due mesi, e raggiunse il quinto posto in
Inghilterra. Nei primi anni settanta iniziarono a girare il mondo.
I Chieftains
Per mezzo della colonna sonora del film "Barry Lindon", i Chieftains
divennero famosi nel mondo. Sono considerati come i seguaci della più
pura tradizione folk, e la loro musica viene spesso suonata nei pub.
I Chieftains hanno celebrato recentemente i 30 anni di attività
musicale, durante i quali hanno lavorato con rock star straniere come
Mick Jagger e Sting, ed hanno incontrato musicisti folk stranieri, sia
Europei che americani. Hanno prodotto musica ballabile, basata sul lavoro
del musicista del diciottesimo secolo Turlough O'Carolan. I Chieftains
sono comparsi recentemente dal vivo al concerto "Pavarotti International"
tenutosi a Modena nel 1995. Il gruppo, guidato da Paddy Moloney, è
la folk band più famosa e colta in Irlanda.
I Clannad si sono formati in Irlanda nel 1970, e sono costituiti da
Maire, Ciaran e Pol Brennan, Noel e Padraig Duggan. La band viene da Gweedore,
nella contea di Donegal, dove iniziarono a suonare nel pub di proprietà del
padre dei fratelli Brennan (la Leo's Tavern di Crolly). Per un breve periodo
Enya (Eithne Ni Bhraonain), parte del clan Brennan, fece parte della band.
I Clannad vinsero il primo premio al prestigioso festival musicale folk di
Letterkenny, che includeva l'opportunità di registrare un disco. Così
i Clannad registrarono il loro primo album, e decisero di entrare nel music
business professionalmente. Il secondo grande momento dei Clannad fu nel 1982,
quando venne loro chiesto di scrivere la colonna sonora di "Harry's game",
un thriller televisivo in tre puntate sull'Irlanda del Nord. Il gruppo è
ancora produttivo e consiste attualmente di Maire,
Ciaran, Noel, and Padraig. I Clannad cantano sia in inglese che in gaelico
irlandese.
Rohga: The Best of Clannad (1996)
offre una sintesi perfetta del loro lavoro.
Macalla (1985) contiene il singolo In a lifetime,
che include un duetto tra Bono degli U2 e Maire.
Enya iniziò la propria
carriera con i Clannad (è parte della famiglia Brennan) ed è ora
considerata un'artista New Age. Ha venduto milioni di album, nonostante
abbia mantenuto un basso profilo commerciale. Mentre stava lavorando coni Clannad
le venne chiesto di scrivere la musica per un documentario della BBC (I Celti)
e questo le valse l'attenzione del mondo musicale. Alla fine arrivò
a firmare un contratto con la WEA e pubblicò
Watermark, che conteneva il singolo
Orinoco Flow. Nel 1997 ha pubblicato una raccolta di
greatest hits, Paint the sky with stars.
Mary Black
La cantante irlandese Mary Black
è caratterizzata da una miscela di pop, jazz e stile celtico tradizionale.
Cantante di particolare passione vocale, Mary Black ha venduto nella sua terra
natale più dischi dei colleghi Cranberries e Sinead O'Connor. Mary
Black è attualmente considerata una delle cantanti più importanti.
ha iniziato la sua carriera con i De Dannan.
A Woman's Heart è l'album che ha
venduto di più in Irlanda.
Paul Brady
Nato e cresciuto a Strabane, nella contea di Tyrone, in Irlanda del Nord,
Paul Brady
è stato esposto ad una grande varietà di stili musicali fin
da piccolo.
Negli anni '60 Dublino fu caratterizzata dal risorgere dell'interesse per
la tradizione musicale irlandese, e questo diede inizio alla prima ondata
di gruppi popolari come i Clancy Brothers, i Dubliners, Sweeney's Men ed
i Johnstons. Paul fu subito preso dalla corrente e si unì ai
Johnstons, con i quali registrò sette album. Dal '76 al '78 suonò
in coppia con Andy Irvine, una relazione che produsse
Andy Irvine and Paul Brady,
un album che venne allora enormemente apprezzato ed eè ancora oggi
ricercato come CD. Il suo album attuale è
Spirits Colliding.
De Dannan
I De Dannan sono uno dei gruppi tradizionali irlandesi più famosi
del passato recente. La loro formazione, che cambia spesso, ha generato
carriere soliste come quelle di Maura O' Connell, Mary Black e Dolores Keane
ed ha incluso personalità come Andy
Irvine, Johnny Moynihan e Frankie Gavin. Sono considerati da molti come uno
dei grandi gruppi folk degli ultimi anni, insieme ai Planxty ed alla Bothy
Band. I De Dannan si sono formati nel 1974 nell'area di Spiddal, nella contea
di Galway, e la formazione comprendeva Frankie Gavin, Alec
Finn, Johnny McDonagh e Charlie Piggott. Dolores Keane si è aggiunta
ed è diventata la prima di molti lead singers ai tempi del loro
album di debutto; da allora la lineup è cambiata molte volte,
specialmente il cantante, il cui posto è stato occupato da
Mary Black, Maura O' Connell, Johnny Moynihan, Eleanor Shanley ed ora Tomie
Fleming.
Jiigs, Reels & Songs (1977) è il meglio
della musica da ballare irlandese.
Christy Moore
Descritto dal critico del New York Daily News David Hinckley come il più
influente musicista irlandese degli ultimi 15 anni e da Bruce Elder de Sydney
Morning Herald come "semplicemente il più grande musicista folk
vivente", Christy
Moore è nientemeno che una leggenda. Nato a Dublino nel 1945,
ha incominciato a fare musica come artista folk solista all'inizio degli
anni '60, suonando nel circuito dei club dell'Eire e contemporaneamente
lavorando durante il giorno nei cantieri edili e stradali. Influenzato
da artisti come Woody Guthrie, Bob Dylan e la leggenda del folk britannico
Ewan McColl, Christy si trasferì per un breve periodo in Inghilterra
alla fine degli anni '60, dove incise il suo primo album,
Paddy On The Road, in collaborazione con
Dominic Behan. Questo disco portò alla formazione del gruppo irlandese
Planxty.
Planxty
Formatisi nel 1973, il loro nome gaelico è qualcosa come "sorrisi",
e la loro musica fortemente legata all'Irlanda. I Planxty sono uno dei gruppi
irlandesi acustici più influenti, avendo lasciato qualcosa nel sound
di band dai Pogues agli U2. Aggiungono un po' di r'n'r al folklore irlandese,
usando gli strumenti tradizionali, come le uillean pipes, il bodhran, il
flauto irlandese ed il bouzouki. Christy Moore, che ha recentemente annunciato il
suo ritiro dalle scene live, faceva parte della band. La loro musica rappresenta
un modo di esprimere un amore per l'Irlanda che non è mai troppo
nazionalistico o esclusivo. I Planxty si sono sciolti nel 1983.
Planxty Collection fornisce un'interessante
collezione dei loro brani migliori.
Wolfe Tones
Attivi dal '63, la loro musica li ha portati in ogni angolo del globo. Derek
Warfield, leader della band, ha imparato a suonare gli strumenti musicali irlandesi
ed a cantare le antiche canzoni da bambino. Con una strizzatina d'occhio ed
il sorriso sul volto, Derek guida il pubblico su un sentiero magico, che
percorre la storia d'Irlanda. Tommy Byrne è il cantante e chitarrista
che si è unito al gruppo nel 1964. La sua voce incanta intere audience
che sono raggiunte dalle parole e dalla sua potente interpretazione.
Intelligente, sensibile ed eclettico, Tommmy è interessato a tutto
ciò che riguarda l'Irlanda. Noel Nagle, forte e taciturno membro
del gruppo, suona il flauto e le uillean pipes. La sua musica coinvolgente
crea un suono che sottolinea la tradizione musicale irlandese e le aggiunge
un senso di tristezza e dello scorrere del tempo e della storia.
Dublin City Ramblers
A volte chiamati semplicemente "The Ramblers", intrattengono il pubblico di
tutto il mondo da più di 25 anni. Capeggiati dal fondatore del gruppo
Sean McGuinness, propongono all'audience la propria miscela di musica e humour.
Hanno ricevuto le chiavi della città di Ft. Lauderdale e di Hollywood
in Florida, sono stati ospiti d'onore al pranzo dell'elegante attrice
Maureen O'Hara, e sono stati presenti a quasi tutti i festival irlandesi.
Con diversi dischi d'oro alle spalle, inclusi
Rare auld Times,
Ferryman e
Flight of Earls, garantiscono un ascolto
divertente, grazie alla bella voce di Paddy
Sweeney, al vivace banjo e mandolino ed all'arguzia di Sean McGuinness,
al magico suono del fiddle di Brendan Doyle ed ai toni accattivanti della
canzoni di Shay Kavanagh.Ductia
I Ductia sono tre musicisti incontratisi nel 1996: Massimo Giuntini (lavora
in studio con i Modena City Ramblers), Stefano Santoni e Carlo Gnocchini.
Uniscono strumenti etnici e tradizionali a tecnologie moderne ed il risultato è
una musica caratterizzata da profonde radici celtiche, alla quale non manca però
un tocco di universalità che permette di verificare l'attendibilità di alcune
teorie musicali che vedono un denominatore comune tra diverse tradizioni
europee, africane ed asiatiche. Forse un retaggio ancestrale, di quando
l'indoeuropeo ricostruito dai linguisti era la lingua diffusa nel continente, ed
una stessa tradizione musicale accomunava le diverse genti. Tutto questo si
respira nella musica dei Ductia; ad esempio nel loro secondo album,
Il ramo d'oro. Questo è il secondo album del
gruppo, pubblicato alla fine del 2001 e concepito come un viaggio diviso in 13
episodi. In questo disco è possibile immergersi in atmosfere antiche e moderne
al tempo stesso e soprattutto caratterizzate da una sorta di filo invisibile che
permette all'ascoltatore di spaziare tra le terre celtiche per eccellenza ma di
sentirsi anche trasportati in Grecia, in Nord Africa, in Turchia,... L'abilità
strumentale e compositiva dei tre componenti del gruppo è notevole; consente
loro di reggere perfettamente il confronto con grandi nomi della musica celtica
e New Age, come ad esempio Loreena McKennit, senza rischiare di scadere nel già
sentito e nel rischio di suonare come una copia. Al disco hanno collaborato,
oltre ai tre componenti del gruppo, anche alcuni ospiti (Nina Fischer alla voce,
Guglielmo Ridolfo Gagliano al violoncello e Massimiliano Fabianelli alla
fisarmonica). Per informazioni sui Ductia ci si può rivolgere all'ufficio
promozioni NuN Entertainment: Monica Ripamonti e Manuela Scilironi,
infomosaik@tin.it).
Pop/rock moderno
Ballate tradizionali irlandesi