NEPAL MALDIVE

2 Agosto– 23 Agosto 2000

Gruppo Elisabetta Frascaroli

Partecipanti: 11+1

Itinerario

DATA

PERCORSO

MEZZO

TEMPO

2 agosto Roma/Milano–Francoforte- Kathmandu Aereo 2h + 9h
3 agosto Arrivo a Kathmandu (abbreviato KTM)    
4 agosto KTM – Chobar, festa di Naga Panchami - Bungamati- Patan- KTM Bus 1h + ½h +1h + ½h
5 agosto KTM – Dakshinkali – Pharping - KTM Bus 1½h +1h+1h
6 agosto KTM- Pashupatinah – Gorkarna Mahadev – Bodhath – Budhanilkantha -KTM Bus 2 ½ h + 2h + 1½h
7 agosto KTM – Thimi – Bhaktapur - Nagarkot Bus 1h + ½ h + 1 ½ h
8 agosto Nagarkot - Changu Narayan - KTM Bus 1 ½ h + 1 ½ h
9 agosto Visita Kathmandu Bus  
10 agosto KTM – Malekhu- Abu Khaireni - Gorka Bus+ piedi+ camion + bus 12 h
11 agosto Gorka – Pokara Bus 3 ½ h
12 agosto Pokara – Malekhu – Pokara (causa frana) Bus 12 h
13 agosto Pokara -KTM – Swayambunath - KTM Aereo + taxi 40’ + 15’
14 agosto Mattinata a Kathmandu - Delhi Aereo 1½ h
15 agosto Delhi – Colombo Aereo 3 ½ h
16 agosto Colombo – Male - Rasdhoo Aereo + barca 2h + 5h
17 agosto Rasdhoo – Fussaru (Ari Atoll) - Halaveli Barca 1 ½ h + 1 ½ h
18 agosto Halaveli – Mushimasgali – Halaveli Barca 1h + 1h
19 agosto Halaveli – Dhiggri - Dhangethi Barca 2h + 2h e 40’
20 agosto Dhangethi – Kudiboli (Felidhoo Atoll) - Alimatha Barca 4h + 1h
21 agosto Alimatha – Tholmahura (South Male Atoll) - Guraidhoo Barca 2 ½ h + 1h
22 agosto Guraidhoo –isoletta - Male Barca 1 ½ h + 2 ½ h
23 agosto Male – Dubai – Vienna - Roma Aereo 4h+ 5 ¾ h + 2h

DIARIO DI VIAGGIO

Mercoledì 2 agosto

Ritrovo a Fiumicino con una parte del gruppo alle 14 e 30’, a Francoforte incontro gli altri partecipanti provenienti da Venezia, Bologna e Milano (avvisati solo poche ore prima della partenza che il volo era cambiato: non più da Linate, ma dalla Malpensa). Primo scambio di informazioni e partenza per Kathmandu, con scalo a Dubai.

Giovedì 3 agosto

Arrivo a Kathmandu alle 16 e 30’, impieghiamo oltre un’ora per avere il visto ed uscire dall’aeroporto dove ci attende Mr. Amar che ci propone di alloggiare al Moon Light Hotel (9 U$ pax, colazione inclusa), ma il gruppo preferisce il più frequentato e migliore Marshyangdi Hotel (10 U$ pax, colazione inclusa).

Giusto il tempo di sistemarci un po’ e prendere accordi con Mr. Amar per il tour dei prossimi giorni ed è già ora di cena, parola a cui il gruppo, fin dal primo giorno, dimostra di essere particolarmente sensibile. Avviandoci lungo la via principale del quartiere Thamel, dove si trova anche il nostro hotel, ci accorgiamo che è pieno di ristorantini, non c’è che l’imbarazzo della scelta, optiamo per la terrazza dell’Alice’s Restaurant, da cui si gode anche un bel panorama.

Venerdì 4 agosto

Alle 9 e 30’ partiamo diretti a Chobar: piccolo laghetto con ninfee sulle cui sponde alcuni nepalesi offrono la Puja per la festa di Naga Parchami, gola con ponte sospeso, piccolo villaggio arroccato su una collina. Proseguiamo per Bungamati, villaggio semideserto, ma molto pittoresco. Alle 13 e 30’ siamo a Patan e prima della visita ci concediamo un pranzetto sulla terrazza del Café de Patan. Per alcuni è il primo contatto con l’oriente e non è possibile non restare affascinati dalla profusione di tempietti riccamente decorati e dalla vita pulsante, ma tranquilla, che anima il dedalo di viuzze e mercatini. Di ritorno a Kathmandu optiamo per una cena nella famosa Freak Street, al Cosmopolitan Restaurant, visto che il Monna Lisa non c’è più. Purtroppo durante la cena viene rubato il marsupio di Teresa, con tutti i soldi e la carta di credito, da lei lasciato su una sedia accanto al nostro tavolo.

Sabato 5 agosto

Teresa resta a Kathmandu, assistita da Mr. Amar, per la denuncia del furto, mentre il gruppo parte alle 9 per la visita a Dakshinkali, tempio della dea Kalì, proprio nel giorno in cui i devoti si recano a pregare portando le offerte e sacrificando capretti. Proseguiamo poi per Pharping per la visita dei templi tibetani di Gorakhnath e Vajrajogini e prima di ripartire pranziamo ottimamente in un piccolo ristorante tibetano (sulla terrazza of course), unico neo la lunga attesa del cibo, che però inganniamo piacevolmente tra battute e risate. Nel pomeriggio visita al tempio di Sekh Narayan, che non ci entusiasma particolarmente, alle 17 siamo di ritorno a Kathmandu. Nelle visite di oggi siamo stati accompagnati oltre che dagli autisti anche da una guida, non richiesta e non particolarmente utile, che sparisce così come è apparsa. Serata libera.

Domenica 6 agosto

Teresa resta a Kathmandu, assistita da Mr. Amar, per andare in banca e cercare di farsi inviare del danaro, mentre il gruppo parte alle 9 per Pashupatinat dove assistiamo a due cremazioni; visitiamo poi il tempio di Gokarna Mahadev circondato dalla foresta e per l’ora di pranzo siamo a Bodnath, grande stupa circolare. Il gruppo opta compatto per un pranzo sulla terrazza dell’Original Stupa View Restaurant. Bodnath è un luogo molto piacevole, con molti negozietti tibetani, e merita una visita di almeno 2 ore (escluso il tempo dedicato al pranzo). Per la prima volta, da quando siamo in Nepal, ci sorprende la pioggia e quindi la visita a Budhanilkantha, suggestivo tempio dedicato a Visnu (statua di Visnu giacente nell’acqua), è alquanto affrettata ed alle 16 siamo di nuovo a Kathmandu. Teresa non ha risolto i suoi problemi e viene aiutata da Gianluigi ad inviare un telegramma tramite E-mail alla sorella per ricevere 600 U$ sul conto di Mr. Amar, mentre io mi occupo di trovare un hotel per la notte che trascorreremo a Delhi.

Cena di gruppo all’Everest Steak House, ottimo ed abbondante.

Lunedì 7 agosto

Maurizio e Cristiana restano a Kathmandu, mentre il resto del gruppo parte alle 8 e 40’ per Thimi, caratteristico villaggio con piccoli templi, la cui visita risulta particolarmente interessante perché abbiamo l’opportunità di visitare una scuola elementare privata che accoglie bambini dai 4 ai 13 anni. Il corso di studi in Nepal prevede un ciclo primario di 9 anni, un ciclo secondario di 5 e poi il college. Le tasse annuali d’iscrizione a questa scuola sono di 2000 Rps a cui si aggiungono circa 800 Rps per l’acquisto dei libri. Silva e Luca improvvisano una lezione sull’Italia a cui dimostrano interesse soprattutto i maestri nepalesi. Proseguiamo poi per la magnifica Bhaktapur (ingresso 300 Rps pax), nota anche come Bhagdaon, antica capitale adorna di templi e di edifici riccamente decorati. Dopo una sosta ristoratrice al Nyatapola Café in Tamandi Tole il gruppo si divide: alcuni vanno al tempio sulla collina, altri continuano la visita della città ed in piazza Dattatraya assistono alla suggestiva festa delle donne che indossano eleganti sari in varie tonalità di rosso. Nel tardo pomeriggio, accompagnati da una lieve pioggia, raggiungiamo l’hotel View Point a Nagarkot, non è affatto freddo, solo molto umido. Ottima cena in hotel.

Martedì 8 agosto

Ha piovuto tutta notte e quindi dobbiamo rinunciare alla passeggiata a piedi perché il sentiero è troppo fangoso, in compenso il cielo si schiarisce un attimo e, dalla terrazza dell’hotel, riusciamo a vedere qualche cima innevata: un assaggio del magnifico panorama che si può ammirare nella stagione secca. In pullman raggiungiamo il tempio di Changu Narayan del XVIII secolo, con varie statue del IV – V secolo. Alle 14 siamo di nuovo a Kathmandu: pomeriggio e serata liberi, qualcuno attende Giuliana!

Mercoledì 9 agosto

Giornata dedicata alla visita di Kathmandu: a gruppetti ci disperdiamo per le vie del centro seguendo gli itinerari consigliati dalla Lonely planet fino a Durbar Square, al tempio della Kumari, la bambina dea vivente, che però a 12 anni sembra già una ragazza.

In serata confermo la prenotazione all’hotel Paul’s Court di Delhi ed invio un E-mail alla Phoenix di Male per chiedere una barca adeguata. Teresa riceve un fax dalla sua banca con la conferma dell’invio del danaro e Mr. Amar le anticipa alcune centinaia di U$, purtroppo però le sue disavventure non sono finite: durante la cena si sente male e sviene, creando preoccupazione a tutto il gruppo.

Giovedì 10 agosto

Teresa decide di non partecipare all’escursione a Pokara per farsi visitare da un medico, dopo aver informato Mr. Amar ed essermi assicurata che Teresa abbia ancora la sua polizza Europe Assistance, partiamo alla volta di Gorkha, sono ormai le 9. Verso le 12 restiamo bloccati a Malekhu per una frana avvenuta durante la notte (Mr. Amar poteva controllare se la strada per Pokara era percorribile prima di farci partire). Con Darma, assistente dell’autista, chiamo l’ufficio della MAB dove ci informano che se vogliamo superare a piedi il tratto di strada franata, 30’- 40’ a piedi secondo Darma, al di là troveremo il bus 1742 della MAB che ci farà proseguire fino a Gorkha, Darma ci accompagnerà nell’attraversamento della frana. Siamo tutti d’accordo nel proseguire a piedi e ci avviamo coi nostri zainetti: il tratto franato è molto breve, segue una lunghissima, interminabile colonna di camion, bus (anche un gruppo di A. n. M.) ed auto, nessuna traccia del bus 1742 né di Darma sparito dopo i primi 100m. Veniamo informati da turisti di varie nazionalità, che stanno procedendo a piedi in senso opposto al nostro, che la strada è interrotta anche più avanti. Continua la camminata per circa 2 ½ h, a tratti sotto una fine pioggerellina, fino a quando troviamo un grosso camion che ci dà un passaggio: le ragazze si sistemano in cabina, i ragazzi sul tetto. Il camion procede come un carro armato superando ben altri due tratti franati ed appena malamente risistemati. Per la "modica" cifra di 1650 Rps il camionista accetta di portarci ad Abu Khaireni, dove arriviamo poco dopo le 19. Da lì telefono al Gorkha Bisauni hotel (a 24 km) perché ci vengano a prendere, chiamo anche Mr. Amar che si dimostra molto stupito dell’accaduto e ci consiglia di fermarci a dormire ad Abu Khaireni. Alle 20 e 20’ passa un bus pubblico per Gorkha, naturalmente lo prendiamo al volo, pur essendo stracarico, dopo pochi km incrociamo un bus privato che ci fa fermare: è quello del Gorkha Bisauni hotel, che ci è venuto a prendere. Trasbordiamo e finalmente verso le 21 siamo a Gorkha, stanchi ma soddisfatti: finalmente un po’ di sana Avventura, sana nel senso di senza pericoli ed a lieto fine.

Venerdì 11 agosto

Dopo la "passeggiata" di ieri la salita al monastero di Gorkha non spaventa più nessuno (45’ la salita, 30’ la discesa). Il Gorkha Durbar è un monastero risalente al XVII secolo abbarbicato "come un nido d’aquila sopra la città" (sic! Lonely Planet, ultima edizione pag. 321!), tuttora meta di pellegrinaggio.

Al ritorno in hotel, verso le 12, troviamo ad attenderci il nostro bus. Darma ci spiega che dopo averci perso di vista (e meno male che i ragazzi sono alti attorno al metro e ottanta!) è tornato indietro, ha passato la notte sul bus in attesa che liberassero la strada ed è arrivato da poco.

Alle 12 e 30’ ripartiamo col nostro bus alla volta di Pokara, il paesaggio è molto bello: vallate, risaie, dolci colline e vegetazione tropicale. Dopo 3 ore siamo all’hotel Fewa Prince, abbastanza fuori da Pokara. Nonostante la pioggia decidiamo di andare subito a visitare la città sul lago, qualcuno si spinge fino alla cascata. Cena in un ottimo ristorante tibetano.

Sabato 12 agosto

Assieme ad Elena prendo il volo delle 8 e 30’ per Kathmandu, gli altri optano per il rientro in bus, purtroppo però vengono di nuovo bloccati da una frana di proporzioni molto superiori a quella dei giorni scorsi. In tre decidono di superare a piedi la frana, valicando la montagna assieme ad altri turisti e numerosi nepalesi (1 ½ h di cammino) e poi raggiungere Kathmandu con un bus pubblico; altri 6 decidono invece per un più tranquillo ritorno a Pokara da dove poi domani prenderanno il volo per Kathmandu.

Ci ritroviamo tutti a cena con Teresa che nel frattempo si è ristabilita ed ha anche speso un "tot" di dollari per cui non ne ha abbastanza per le Maldive.

Domenica 13 agosto

Esco presto per riconfermare di nuovo tutti i voli, per fortuna, perché il volo da Colombo a Male non risultava ancora riconfermato. Poco dopo le 11 arrivano i sei da Pokara, hanno fatto un ottimo volo. Nel pomeriggio ci rechiamo tutti assieme al tempio di Swayambhunath per assistere alla preghiera dei monaci tibetani.

Prima di cena vado nell’ufficio di Amar per saldare tutti i conti, poi riunione di gruppo a cui Luca nei panni del "cassiere" presenta con molta professionalità il budget per completare il viaggio (compreso il soggiorno a Delhi) che rientra perfettamente in quanto previsto dal gruppo all’inizio. Solo Teresa si ritrova con pochi dollari, senza carta di credito e con un bancomat forse scaduto, decide quindi di fermarsi a Kathmandu ancora qualche giorno e poi rientrare direttamente in Italia.

Lunedì 14 agosto

Mentre il gruppo è a zonzo per gli ultimi acquisti nepalesi, io mando E-mail ad A.n.M. per avvisarli della decisione di Teresa ed alla Phoenix di Male per avvisarli che saremo solo in 11. Alle 15 e 30’ lasciamo l’albergo, il volo KTM- Delhi parte puntualmente alle 18 ed arriva alle 19 e 30’ ora indiana. Ci sistemiamo rapidamente all’hotel Paul’s Court e riusciamo ad essere verso le 21 a Connaught Place, con nostra grande delusione è mezza deserta ed il Janpath market è chiuso: domani è l’anniversario dell’indipendenza indiana, ci sarà una grande manifestazione e si temono attentati, pertanto tutto il centro è presidiato dalla polizia e c’è pochissima gente per strada. Non ci resta che la "solita" cena: parte del gruppo opta per Pizza Hut, parte preferisce una vera cena indiana all’Embassy Restaurant.

Martedì 15 agosto

Lasciamo una Delhi ancora semideserta non senza qualche difficoltà (uno dei taxi resta senza benzina, occorre quindi accompagnare l’autista a prendere una tanica di benzina e poi spingere il taxi per farlo ripartire) e prendiamo il volo delle 11 e 30’ per Colombo, dove arriviamo alle 15 e 30’ ora locale. Dal momento che abbiamo 10 ore di attesa decidiamo di noleggiare un bus ( 8 U$ pax) per il giro della città: parco, monastero con annesso piccolo museo, monastero sul laghetto, città vecchia. Cena conclusiva in un ristorante cinese lungo la via per l’aeroporto, buona ed economica (2,20 U$ pax). Avremo tutti un piacevole ricordo di Colombo. Il volo per Male parte poco dopo la mezzanotte.

Mercoledì 16 agosto

All’una, ora locale, siamo a Male. Fuori dall’aeroporto ci attende Mr. Hussain Ali della Phoenix che ci prospetta solo due soluzioni: o la barca riservata per noi con 4 cabine col bagno ed una tripla senza bagno, oppure cabine doppie con bagno su una barca da 43 posti dove sono già alloggiati due gruppi di A.n.M. e che non si trova al porto di Male. Ali vorrebbe portarci subito in agenzia, ma noi all’unanimità decidiamo di andare a vedere la barca. In poco più di 20’ siamo nella baia dove è ancorata la Nasrumano, per fortuna la barca è grande e pulita anche se non nuova e dotata di salvagenti per tutti. Il gruppo accetta questa soluzione, quindi io, Luca il "cassiere", Mario e Silva seguiamo Ali all’ufficio della Phoenix per il pagamento (80% anticipato), saremo di ritorno verso le 4.

Alle 10 colazione sul ponte coperto poi alle 11, dopo aver caricato le bevande, salpiamo in direzione sud – ovest: il paradiso degli atolli maldiviani si apre davanti a noi, comincia la vacanza relax. Dopo 5 ore di navigazione, durante le quali ci è stato servito anche un ottimo pranzo, raggiungiamo l’atollo di Rasdhoo, primo bagno e primo contatto con un’isoletta. Alle 20 si cena: pasta asciutta e pesce, tipica dieta mediterranea, pardon maldiviana!

Giovedì 17 agosto

Snorkelling al reef del Rasdhoo Atoll e poi alle 11 di nuovo in navigazione verso Ari Atoll. Per il pranzo ci fermiamo a Fussaru, che fa già parte dell’Ari Atoll, e nel pomeriggio proseguiamo per Halaveli, con villaggio turistico della Grandi Viaggi. Bagno al tramonto in una baia con spiaggia, cena in barca e dopo cena al villaggio della Grandi Viaggi, per accedere al villaggio occorre lasciare un deposito di 100 U$ che viene restituito alla partenza.

Venerdì 18 agosto

Alcuni si svegliano alle 6 per andare a pescare o per prendere il primo sole sulla spiaggia, colazione alle 8. Claudio ha problemi ad un occhio, decidiamo quindi di ritornare questa sera al villaggio per un consulto con un medico italiano. Alle 10 si parte ed in meno di un’ora raggiungiamo Mushimasgali, piccolo atollo abitato da maldiviani che ci chiedono 2 U$ pax per sbarcare e fare il bagno, per fortuna il reef è molto bello. Pranzo a bordo, pesca (Gianluigi è il più fortunato, unico vero pescatore del Gruppo) e ritorno ad Halaveli dove Claudio consulta il medico, molto gentile, che fornisce il collirio giusto per abbassare la pressione dell’occhio e non chiede alcun compenso. Cena e serata a bordo: c’è chi guarda le stelle, chi gioca a carte o a scacchi e chi legge o chiacchiera, in queste condizioni ci risulta molto facile adattarci alla vita di bordo.

Sabato 19 agosto

Il solito gruppetto di mattinieri si sveglia alle 6, alle 8 colazione e poi, verso le 10 si salpa alla volta di Dhiggri (sempre Ari Atoll) isoletta "paradiso" con 4 palme, sono proprio 4, e un reef stupendo. Dopo pranzo raggiungiamo Dhangethi, villaggio di pescatori, la cui via principale è disseminata di negozietti ad uso del turista da "viaggio tutto organizzato". Per la cena a bordo l’equipaggio ha installato le tipiche lucine natalizie (con molto tatto riusciamo ad evitare che accendano anche il carillon con le musiche natalizie) ed ha imbandito una tavola impeccabilmente apparecchiata su cui troneggia un enorme vassoio con un grande pesce col limone in bocca. Ci stanno veramente viziando! Nel salotto sottocoperta (quello con la TV e l’impianto stereo) tutti assistono alla partita a scacchi tra il capitano e Luca, povero capitano: non sa che Luca è un plurimo campione di scacchi!

Domenica 20 agosto

Questa mattina salpiamo alle 7 perché dobbiamo attraversare un tratto di mare aperto per raggiungere l’atollo di Felidhoo. Dopo 4 ore di navigazione siamo a Kudiboli, piccola isola con una bianchissima spiaggia circondata dal reef, che fa parte dell’atollo di Felidhoo. Bagno, pranzo e subito in navigazione, alle 15 e 30’ siamo davanti ad Alimatha, col villaggio turistico dell’Alpitour. Per accedere al villaggio dell’Alpitour occorre comprare una "carta di benvenuto" del costo di 10 U$ che da diritto ad una consumazione gratis, non è chiaro se ciò vale solo per la sera od anche per stare alla spiaggia. Ci fermiamo comunque alla spiaggia a fare il bagno e nessuno ci chiede nulla, la barriera corallina che parte dal molo è ricchissima di pesci di tutte le varietà, sembra di nuotare in un acquario.

Divertente cena a bordo e poi i più "vivaci" (Antonella e Corrado in testa) vanno alla discoteca del villaggio Alpitour, subito si mescolano agli ospiti del villaggio, tra i quali ci sono anche 2 amici di Maurizio, e nessuno chiede la famosa "carta di benvenuto".

Lunedì 21 agosto

I più mattinieri vanno in spiaggia alle 7, mentre Gianluigi va a pesca col capitano. Colazione alle 8 e 30’ e alle 10 si salpa verso l’atollo di South Male. Prima di pranzo ci fermiamo a Tholmahura, uno sputo di sabbia bruciata dal sole e circondata da un magnifico reef. Dopo un’altra ora di navigazione siamo a Guraihdhoo, tipico villaggio maldiviano con la solita strada densa di negozietti per turisti. Poco prima che faccia buio accompagniamo Claudio, che ha di nuovo male all’occhio, a Biyadoo, isoletta di fronte a Guraihdhoo, sede di un villaggio turistico, purtroppo però non c’è medico: data la vicinanza a Male (2 ore di navigazione) portano i malati direttamente all’ospedale di Male. Quando torniamo a bordo veniamo informati da Silva e Mario che accanto a noi è ancorata un’altra barca con un gruppo di A.n.M., che vengono prontamente invitati via radio sul nostro "yacht" per un dopocena danzante (volendo!). È un simpatico gruppo (Bhutan Maldive) di 10 persone molto affiatate tra loro, tra cui c’è anche una coppia di amici di Maurizio, strana coincidenza! Restano sbalorditi dalla grandezza della nostra barca, la loro è poco più grande del nostro Doni – tender, ed è estremamente scomoda oltre che insicura.

Martedì 22 agosto

Alle 10 salpiamo e dopo 1h e ½ di navigazione raggiungiamo una piccola isoletta nella parte ovest del South Male Atoll: c’è uno straminimo di vegetazione e uno stramassimo di gente, autoctoni e turisti, e per giunta per fare il bagno si pagano 3 U$ pax, per fortuna il reef è popolato da moltissimi pesci. Pranziamo mentre la barca naviga in direzione di Male. A bordo aleggia un’aria da fine vacanza, peccato: con questa barca ed un equipaggio così gentile avremmo tutti prolungato volentieri la vacanza. Raggiungiamo Male nel primo pomeriggio e ci ancoriamo nella baia da cui eravamo partiti, col Doni – tender andiamo alla capitale, siamo all’ufficio della Phoenix poco prima delle 17, ma lo troviamo chiuso. Passeggiamo un po’ per le vie del centro: passiamo accanto al parco, alla vecchia ed alla nuova moschea, al palazzo presidenziale e ci fermiamo al mercato del pesce; la città appare ordinata, pulita, con edifici nuovi od appena ristrutturati. Ritorniamo all’ufficio della Phoenix, aperto nel frattempo, per saldare il conto e farci dare i nostri biglietti aerei con la conferma del volo di rientro. Viene Mrs. Zareena in persona a consegnarci i biglietti e ci assicura che sono confermati anche se non c’è nulla di scritto.

Ultima cena a bordo della Nasrumano, festeggiamo con alcune bottiglie di Bordeaux un po’ stagionato e poi tutti a fare i bagagli.

Mercoledì 23 agosto

Sveglia alle 6 e 30’, alle 7 e 50’ il taxi – barca che doveva mandare la Phoenix non è ancora arrivato, per non perdere l’aereo decidiamo di farci portare dal nostro Doni – tender, anche se il capitano rischia di prendere una multa perché non ha il permesso di attraccare al molo dell’aeroporto. Tutto bene, alle 10 e 45’ decolla il volo della Air Lauda per Dubai, ultimo sguardo dal finestrino agli atolli maldiviani, che dall’alto sembrano anelli di nuvole sospese nel cielo (esclamazione di Luca ed Elena quasi in contemporanea!). A Dubai i primi saluti: solo in 4 proseguiremo sullo stesso volo per Vienna, gli altri dovranno attendere 11 ore prima d’imbarcarsi sul volo della Swissair per Zurigo con proseguimento Roma o Milano. Arriviamo a Vienna verso le 18 ora locale, nel caos per fare il check in per Roma perdiamo di vista Mario e Silva, diretti a Venezia, per fortuna riescono a raggiungerci per un ultimo saluto. Alle 22 e 30’, in perfetto orario atterriamo a Roma.

Elenco partecipanti

Firma il libro degli ospiti