Il gatto con gli stivali

 C'era una volta un gatto che era cosi' vanitoso che pur di farsi notare si era addirittura messo gli stivali.
 In effetti era stato veramente un casino trovare degli stivali della sua misura (quelli normali erano ovviamente troppo grossi e quelli del Big Jim troppo piccoli) ma alla fine ne trovo' un paio veramente belli, dei quali avrebbe potuto vantarsi con tutti.
 Soddisfatto dal punto di vista dell'abbigliamento, il gatto penso' che a questo punto era troppo raffinato per la cascina dove viveva, quindi convinse il proprio padrone a seguirlo in cerca di fortuna.
 Un giorno, mentre girovagavano nel bosco, assistettero al rapimento della principessa del regno dove vivevano da parte di un terribile orco.
 Il gatto intravide una ghiotta opportunita' per essere accolto a corte e convinse il suo padrone a seguire l'orco fin nella sua tana.
 Una volta arrivati nella tana dell'orco, il gatto elaboro' un piano:
 "Tu affronti l'orco, mentre io libero la principessa, poi ci troviamo a corte, tu sposi la principessa ed io divento il gatto di corte!"
 Il padroncino, che come avrete intuito non era dei piu' astuti (si faceva comandare da un gatto), entro' nella tana ed ando' ad affrontare l'orco, mentre il gatto si mise alla ricerca della principessa.
 Quando il gatto trovo' la principessa, si sentirono urla e rumori di lotta in una stanza vicina.
 Il gatto stava ancora armeggiando con le catene quando entro' l'orco, che teneva tra le dita un femore, che stava usando come stuzzicadenti per pulirsi dei resti dell'ex padrone del gatto.
 Il gatto ritenne poco saggio intraprendere un corpo a corpo con l'orco, quindi provo' a giocare d'astuzia.
 "Salve, o potente orco, sono venuto ad ammirare la sua abilita' di trasformista, nota in tutto il mondo: sarebbe possibile assistere al suo prodigioso numero ?"
 L'orco era un po' allocco ed abbocco', trasformandosi in un grosso leone.
 Il gatto applaudi':
 "Bravo ! Ma scommetto che non saresti capace di trasformarti in qualcosa di piu' piccolo, chesso', un topo !"
 "Certo che si'!" rispose l'orco, ed incomincio' a trasformarsi.
 Il gatto gli balzo' immediatamente addosso, ma si accorse che malauguratamente aveva avuto ragione: l'orco non era proprio un gran che' nelle trasformazioni in cose cosi' piccole, quindi era diventato si' un topo, ma delle dimensioni di un cinghiale.
 A questo punto il gatto cerco' di fuggire, ma gli stivali non gli permisero di sfruttare appieno la sua agilita' felina ed in men che non si dica l'orco gli fu addosso e se lo mangio' come dessert.
 L'orco quindi sposo' la principessa e vissero felici e contenti.
 
 Morale: non dire gatto se non l'hai nel sacco.