Torna alla home page Stagione 1977/78
INTRODUZIONE
Alla metà degli anni 70 ormai in Italia ogni famiglia disponeva di un televisore ma le emittenti televisive erano ancora soltanto due, rete 1 e rete 2, sicchè i programmi trasmessi tra il 1976 e il 1982 risulteranno essere la forma di spettacolo più seguita nella storia del nostro paese; per fare un esempio, le 5 puntate di Sandokan nel 1976 ebbero una media di oltre 27 milioni di telespettatori (mezza Italia) mentre la finale del campionato del mondo di calcio del 1994, Italia-Brasile, fu seguita da meno di 25 milioni di italiani. Le trasmissioni non calcistiche più seguite degli anni 90, invece, hanno generalmente raggiunto, al massimo, quota 16 milioni.
Sandokan (1976): 27.300.000 telespettatori. Italia-Brasile (1994):24.890.000 telespettatori
E chiaro, dunque, che tutti gli italiani vedevano le stesse trasmissioni e si poteva parlare con chiunque di ciò che era avvenuto in tv la sera prima poiché sicuramente laveva visto. Se poi la mancanza di concorrenza faceva sì che molti programmi risultassero noiosissimi per contenuti o per scarso ritmo, la piena maturità ormai raggiunta dalla televisione nel nostro Paese si manifestava con la produzione di trasmissioni in diretta (Portobello, Scommettiamo?, Domenica In, Laltra domenica) e di grandi sceneggiati (Pinocchio, Sandokan, Gesù di Nazareth) tuttora ineguagliati nonostante i numerosi tentativi di imitazione.
Portobello: a questa trasmissione sono ispirate Ultimo Minuto, Domenica In: Corrado per la prima volta a colori Carramba, Agenzia Matrimoniale, Chi lha visto?, I cervelloni, ecc. nellOttobre 1977.
A ciò si aggiunga il fatto che gli avvenimenti del 1978 e degli anni immediatamente successivi sono stati di tale importanza e spesso di tale gravità per lItalia (nel 1978 le scuole sono state chiuse in occasione della morte del Presidente del Consiglio, ma bisogna ricordare anche la scomparsa di due Papi, la strage di Ustica e della stazione di Bologna, il terremoto in Irpinia nel 1980, la tragedia di Vermicino e lattentato al Papa nel 1981, la vittoria del campionato del mondo di calcio nel 1982) che le cronache in diretta incollarono spesso al televisore chiunque per ore interminabili.
Ecco perché i programmi trasmessi negli anni che ci accingiamo a ricordare hanno influenzato lesistenza di coloro che li hanno vissuti come ora non potrebbe più accadere.
Con Giovanni Paolo II nel 1978 viene eletto un Papa straniero dopo 500 anni (lultimo fu il cardinale di Utrecht nel XV° secolo).
A destra: Vermicino. Il presidente Pertini incoraggia lennesima persona piccola di statura che tenterà di estrarre Alfredino Rampi dal pozzo. Con quasi 30 milioni di telespettatori la diretta più lunga della storia sarà anche uno dei tre avvenimenti più seguiti. Le relative strazianti immagini non vengono trasmesse nelle rievocazioni relative al 1981 per volere dei genitori del bambino.
Il nostro viaggio ha inizio nellautunno del 1977. La moda nel vestire è quella ereditata dal 68 e quindi è una moda di contestazione, di rottura con tutto ciò che fino ad allora era considerato elegante, pulito, classico. La conseguenza per le capigliature sono i capelli molto lunghi con orribili basettoni: nelle scuole la diffusione dei pidocchi è un problema serio e ai normali shampoo bisogna aggiungere speciali lozioni consigliate dai medici. Il vestiario prevede magliette attillate senza colletto, pantaloni a zampa di elefante, maglioni girocollo con righe colorate orizzontali; i jeans non sono ancora granchè diffusi e in inverno i pantaloni sono usualmente di velluto, mentre il colore dominante è il marrone. I bermuda sono ancora di là da venire e quindi in estate i pantaloncini sono cortissimi. Al mare solo alcuni serfisti americaneggianti indossando i boxer, che ai più paiono ridicoli.
Le scarpe da ginnastica hanno una suola dolorosamente bassa e contrastano con le zeppe che qualche ragazza non ha ancora smesso di avere sotto le calzature.
Quasi tutti credono che gli UFO siano extraterrestri e che i fenomeni paranormali siano possibili.
Nei cinema domina il genere catastrofico inaugurato da "Linferno di cristallo": dopo "Lo squalo", "Api selvagge", "Terremoto" e "Airport" vengono "King Kong", "Lorca assassina" e "Superman" che sono i successi dellanno.
Il filone lacrimevole cominciato con "Incompreso" non si è ancora esaurito: le sceneggiature di decine di film prevedono che il capellone ragazzino protagonista muoia a causa di una malattia incurabile dopo sei mesi di agonia o a seguito di un incidente occorso per unimprudenza dovuta alla disperazione per la morte del padre o ad una incomprensione cronica con esso.
Immagini a confronto
:Andrea (Stefano Colagrande) di Incompreso e il ragazzino dellepisodio "Coraggio oltre la morte" della serie "Il grande Mazinga"
Il biondo Renato Cestiè, il mini-divo dei primi anni 70, era deceduto per copione un numero record di volte in carriera.
Specchio di questi costumi, che erano di portata mondiale, sono anche i cartoni giapponesi prodotti negli anni 70.
Il genere catastrofico è mutuato nei mostri spaziali prendono inevitabilmente di mira obiettivi civili portando distruzione e morte tra la popolazione inerme. E importante notare che fino a questo momento la morte è un concetto assente dai cartoni animati (con lunica eccezione di Bambi, un film dal contenuto avanti rispetto ai propri tempi di molti decenni); i nemici dei supereroi vengono picchiati e portati in prigione ma riportano il minimo graffio, Gatto Silvestro riprende subito forma dopo essere finito sotto uno schiacciasassi e così Willie Coyote dopo essere precipitato in un canyon.
Con le prime puntate di Atlas Ufo Robot il pubblico giovanile trova, invece, per la prima volta il concetto di morte in uno spettacolo che a prima vista sembra prodotto per lui: già nei primi episodi alcuni fotogrammi senza reticenze mostrano la morte di tutti gli abitanti del pianeta Fleed e perfino di bambini di un asilo di Tokio investiti dalle esplosioni provocate dalle armi di Vega.
Nella puntata "Il disco di ghiaccio" Kiki, una ragazzina, perde i genitori nella notte di Natale a causa di un mostro spaziale (definizione inventata per loccasione, poi con Mazinga verrà quella di robot guerriero e con Daitarn quella di Megaborg) e rischia di morire per aver voluto successivamente tornare sul luogo di montagna dove ciò era accaduto per scavare fuori dalla neve i poveri residui dei regali ricevuti, scaldandosi nel cuore della tormenta con dei fiammiferi e avendo delle visioni come la piccola fiammiferaia; unoperazione chirurgica la salverà (le è stato diagnosticato un trauma cranico) ma non potrà più camminare.
Prona nella neve, Kiki cerca di raggiungere limmagine dei suoi genitori, visione svanita con lo spegnersi dellultimo dei tre fiammiferi a sua disposizione.
Negli anni 70 è stata prodotta buona parte delle colonne sonore tristi esistenti (si pensi anche alla sigla finale de "Lincredibile Hulk").
Un episodio ancora più simile alle trame dei citati film lacrimevoli si trova nella serie de "Il grande Mazinga "; un ragazzino, colpito da radiazioni, sa di avere poche settimane di vita ma il suo coraggio di fronte alla morte darà lesempio a Tetsuya per battere il più grande e potente mostro guerriero da lui mai incontrato; nel film "Lalbero di Natale" già era comparso il tema delle radiazioni e degli ultimi sei mesi di vita di un bambino.
Lappartenenza di questi cartoni agli anni Settanta è ancor più immediatamente deducibile dallabbigliamento e dalle capigliature dei vari Actarus, Alcor, Hiroshi; questultimo, caratterizzato dal potere di trasformarsi in Jeeg Robot uomo dacciaio, indossa abitualmente un vestito alla Elvis Presley.
Pantaloni a zampa di elefante e basettoni per Hiroshi Shiba.
Nel 1977 i prezzi sono dieci volte inferiori a quelli del 1998, il dollaro vale 800 lire e linflazione è al 20%. Cè la crisi economica e cè lultima generazione italiana di famiglie con molti figli; le scuole elementari devono organizzare fino a tre turni, le sezioni arrivano solitamente fino alla N e una buona porzione della popolazione italiana ha meno di 15 anni. I giochi sono poco tecnologici ma molto creativi: i mattoncini Lego,le figurine ,i trasferelli, il pongo, il DAS e le tempere vengono affiancati da Calciobalilla in plastica (il materiale del decennio), piste Polystil, Lego tecnico, omini Playmobil e, allinizio del 1978, dal primi videogioco: si tratta di Pong/Break Out, quello con la pallina che rimbalza contro il muro, creato nel 1971 da un giapponese.
Una delle prime consolle per videogiochi.
Oltre al gioco base qui raffigurato (il tennis, ovvero Pong) ci sono le varianti calcio, pelota e tiro al bersaglio, da utilizzare con unannessa pistola a raggi infrarossi.
Vengono introdotte radioline per bambini, ai mangiadischi si aggiungono i registratori (ma laudiocassetta era stata inventata nel 1963) e i modi per ascoltare le sigle preferite si moltiplicano. Dunque è vasto il pubblico delle canzoni per bambini e così anche le sigle dei programmi per adulti divengono a cartoni animati. Lo sono anche quelle delle trasmissioni più importanti: quella di Portobello è disegnata da Bruno bozzetto, quella di Scommettiamo? vede la presenza di un cavallino che è la caricatura di Mike Bongiorno e che, come lui, ripete "Allegria!" e durante Domenica In (che fino allanno prima nella sigla prevedeva solo la presenza di Corrado che in diretta scriveva su di una lavagna) vanno in onda i "video" di "La tartaruga sprint", "Johnny Bassotto" e "Isotta", sigle interne del programma contenitore. La sigla generale si chiama invece "Ditone".
Pippo Baudo con Johnny Bassotto il poliziotto e Mike Bongiorno con la campionessa di "Scommettiamo?" e il cavallino Michele, che ha il volto di Mike e il nome di suo figlio
Gli eroi del momento sono Sandokan e il Corsaro Nero (entrambi immaginati con il volto di Kabir Bedi) che si vanno ad affiancare ai sempreverdi Zorro e Tarzan.
Nella prima parte del 1977 aveva fatto il proprio ingresso nel mondo della tv e conseguentemente dellimmaginario dei giovanissimi (ma come vedremo la tv trasmetteva solo in orari in cui tutta la famiglia era davanti allo schermo) anche lUomo Ragno (lanciato da Supergulp!). I telefilm più popolari sono "Spazio 1999" , la cui terza serie era stata trasmessa durante lestate, "Furia" e i meno recenti ma spesso riproposti "Lassie" e "Rin Tin Tin".
Nel mondo dei cartoni animati ha già esordito "Barbapapà", produzione olandese che poi sarà continuata in Giappone; la simpatia e la forma dei protagonisti ha già avuto per conseguenza la nascita di una serie di oggetti di merchandising quali libri, caramelle e bagnoschiuma. Per la verità il termine "merchandising" e linglese in generale non fanno ancora parte del bagaglio culturale dellitaliano medio; linglese non viene insegnato alle scuole elementari e nella pubblicità delle piste Polystil compare il circuito britannico di "Silvestrone".
Negli anni precedenti gli unici veri e propri cartoni animati trasmessi in tv e, peraltro, tutti italiani, erano stati quelli di Carosello: da Angelino (1957) e dallOmino Bialetti (1958)
I film in tv sono, sommando quelli trasmessi da tutte e due le emittenti nazionali, mediamente 6 alla settimana (contro gli oltre 100 degli anni Novanta), i più recenti dei quali prodotti negli anni Sessanta; si è soliti trasmettere rassegne relative ad uno specifico regista o attore (abitudine abbandonata negli anni 80 a favore delle rassegne per genere cinematografico): Charlie Chaplin, King Vidor, Fritz Lang per i registi, Spencer Tracy, Jerry Lewis per gli attori.
Ma a dominare la prima serata sono i telesceneggiati, le opere e commedie teatrali, i varietà e gli immancabili e seguitissimi quiz del giovedì sera con Mike Bongiorno.
I film per lo più si vedono al cinema: per i bambini la Disney non produce ancora un computerizzato film allanno (negli anni 70 solo Robin Hood e Bianca e Bernie) ma a Natale e a Pasqua si alternano i circa venti classici fino ad allora prodotti, ciascuno dei quali torna ogni sette anni e così farà fino alla fine degli anni 90. Poi ci sono i cinema dessai, i cinemini per bambini, quelli oratoriali e quelli scolastici. Solo lì e non ancora in tv si possono vedere i colossal "Via col vento", "Ben Hur", "Quo Vadis", "I dieci comandamenti", "La Bibbia" e "Lawrence dArabia". Poi ci sono i film di montaggio della Disney: collage di cortometraggi classici vanno a formare "Paperino & C. in vacanza", "Pluto superstar", "Le avventure di caccia del professor De Paperis", ecc., occasione unica fino al 1986 di vedere in azione i più famosi personaggi Disney.
Il videoregistratore, inventato nel 1956 nella versione professionale, è ora disponibile anche in versione amatoriale ma solo certe scuole ne vedono lutilità e si possono sobbarcare lonere di acquistarne uno. Proprio uno di questi registratori non professionali registrerà, per conto della commissione parlamentare di vigilanza, le trasmissioni in diretta non giornalistiche della Rai e, dati i tagli al bilancio e lannullamento delle registrazioni professionali decisi alla Rai con la riforma del 1975, creerà così le uniche copie di quanto trasmesso nel decennio 1975/1985. Ma solo nel 1997 con il progetto Teche 2000 si avrà il passaggio su supporto più moderno, telecinema e digitalizzazione, larchiviazione sistematica e conseguentemente la possibilità di rivedere questo materiale.
Quella del telecinema è un tipo di videocassetta professionale che sarà introdotta nei primi anni 80, di poco più grande delle VHS, su cui sarà riversato anche tutto il materiale girato fino a quel momento su pellicola, cinematografica o televisiva, e quindi anche i cartoni giapponesi degli anni 70.
Esistono anche presso le comuni famiglie degli apparecchi per vedere in privato le avventure dei beniamini della televisione e del cinema (ma non si parla ancora di home video), si tratta dei proiettori super 8, per i quali vengono distribuiti soprattutto i cortometraggi della Warner Bros; si tratta delle stesse macchine da proiezione utilizzate per i filmati girati con le cineprese amatoriali, filmati di 3 minuti che richiedono 2 settimane di attesa per lo sviluppo. Poi ci sono i cinevisori, veri e propri televisori giocattolo che consentono la visione di bobine ad anello di 8 metri, le quali quindi dopo pochi minuti ripetono da capo le medesime scene, ma che permettono anche di vedere i già citati filmini in super 8 millimetri. Di gran moda sono anche le diapositive delle proprie vacanze, con cui vengono annoiati gli amici in attesa dellinvenzione della videocamera.
Le trasmissioni televisive prevedono un telegiornale allora di pranzo, poi il monoscopio fino alle 5 del pomeriggio. Un quarto dora prima delle 17.00 la nota continua che accompagna la schermata fissa cede il passo alla musica strumentale poi, giunta lora x, ecco apparire la sigla di inizio trasmissioni; rappresenta una sorta di altissima antenna della RAI il cui innalzarsi nel cielo procede di pari passo col crescendo della musica. Con linizio della stagione 1977/78 i programmi tv erano diventati a colori ed anche questa sigla era stata colorata di azzurro per loccasione; non essendo stato fatto lo stesso con la sigla di "Fine delle trasmissioni", le programmazioni si concludono con la ripetizione della sigla di apertura.
Per la verità la Rai in questo periodo è ancora impegnata nella graduale sostituzione delle telecamere in bianco e nero con quelle a colori, sicchè mentre Domenica In è, in questa sua seconda edizione, a colori, Programmi come Bontà Loro di Maurizio Costanzo non hanno ancora beneficiato dellinnovazione tecnologica; comunque pochi italiani si sono già adeguati e le prime puntate di Heidi e Atlas Ufo Robot saranno viste dai più in bianco e nero.
Tornando al pomeriggio, dopo la sigla di apertura sulla prima rete è la volta di un breve telegiornale a conduzione femminile: Angela Buttiglione e Bianca Maria Piccinino si alternano in queste edizioni pomeridiane. Dopodichè, con un po di fortuna, si può vedere qualche cartone animato.