per questa sezione ringrazio Valerio Giardulli (a sua insaputa ^_^)
e la sua mitica City Hunter Home Page

Nonostante gli autori della nuova generazione mostrino un indubbio interesse per il mercato internazionale, realizzando sempre più spesso i loro manga in funzione del gusto occidentale, sono ancora in molti a tenere alto il nome della famosa scuola giapponese. Tsukasa Hojo è tra questi I'autore che meglio riesce a bilanciare gli elementi narrativi nelle proprie opere, alternando, con grande gusto e maestria, principi e schemi rigorosamente nipponici.

Dopo essersi laureato, Hojo inizia a lavorare in campo artistico prima come cortoonist e in seguito legando il proprio nome a quello della Jump Comics, la casa editrice del gruppo Shueisha che lo ha ancora oggi sotto contratto e con cui nel 1982 realizza Cat's Eye, il suo primo grande successo. Pubblicato sulla rivista a fumetti "Shoonen Jump", il manga coinvolge i lettori fin dalle prime pagine, presentando tre ragazze particolarmente sexy, Rui, Hitomi e Ai (in Italia Kelly, Shila e Tati), impegnate a sottrarre una famosa opera d'arte in un museo di Tokyo, dopo aver narcotizzato il detective Toshio (Matthew) Utsumi e i suoi uomini. Da qui a poco la trama s'infittisce e i personaggi si scoprono uniti da intimi e imprevedibili legami; le protagoniste sono sorelle, gestiscono la rispettabile caffetteria Cat's Eye (Cat's Eye è anche il nome con cui si firmano in veste di ladre) e Hitomi è la fidanzata ufficiale di Toshio. Il poliziotto, inoltre, collabora nelle indagini con Mitsuko Asatani (Alice Mitsuko), segretamente innamorata di lui, con Takeuchi, il ragazzo di Ai, e con Takeshi Hirano, affascinato dalla bella Rui. II fine delle 'gatte' è comunque nobile e giustifica i mezzi poco leciti che sono costrette a utilizzare: solo attraverso la ricostruzione della collezione privata di M. Heintz Kisuji, loro padre, è infatti possibile svelare il mistero della sua scomparsa.

Il successo di pubblico, immediato, caloroso e senza riserve, insieme con la soddisfazione di aver portato a termine un progetto cosi ambizioso, producono in Tsukasa Hojo un effetto decisamente stimolante, e lo portano a realizzare prima il manga autoconclusivo Tenshi no Okurimono (il dono degli angeli) e quindi City Hunter, la serie che ancora oggi costituisce ii punto di forza di "Shoonen Jump". Racconto poliziesco che spazia con disinvoltura dall'umorismo al dramma, dalla violenza spietata all'ilare erotismo, City Hunter è strutturato secondo uno schema; molto semplice, che offre alla fantasia dell'autore la possibilità di muoversi liberamente, e ruota attorno a Ryo Saeba uno scrupoloso detective professionista soprannominato 'Sukebe' (Arrapato) per la sua innata predisposizione al sesso. Armato di una Colt 357 'Python', la sua pistola preferita, il protagonista copre ruoli di vario genere (killer, guardia del corpo, spia...), ma sempre estremamente pericolosi, ed è possibile contattarlo scrivendo le lettere XYZ sul tabellone delle informazioni della stazione Shinjuku a Tokyo. Accanto a Ryo copre un ruolo fondamentale la bella Kaori, una ragazza apparentemente dolce e innocente che non vuole legarsi sentimentalmente a lui, nonostante ne sia follemente innamorata. Kaori era la sorella adottiva di Hiroyuki Makimura, il defunto partner di Ryo, ucciso dal perfido 'Generale' poiché si era spinto troppo avanti nelle indagini. Prima di morire il ragazzo aveva avuto da Ryo la promessa che si sarebbe preso cura della sorella e che ne avrebbe amministrato con scrupolosità il patrimonio. Da allora Kaori lavora per lui, e contatta i clienti per verificarne la reale disperazione, prima che Ryo decida di accettare un caso. Solitamente sono le belle ragazze ad interessare 'professionalmente' il protagonista che, quando il caso si mostra particolarmente pericoloso, non esita a chiedere loro di passare a notte nel suo appartamento per proteggerle. Mentre in Cat's Eye il timido Toshio vede svanire i propri progetti amorosi perdendo ogni volta sangue dal naso alla vista del gentil sesso (atteggiamento assai frequente nei manga, che denota l'incontrollata eccitazione del protagonista), in City Hunter alla vista di personaggi femminili; corrispondono le improvvise 'erezioni' di Ryo che, di episodio in episodio, si ritrova coinvolto in brevi ma intensi flirt alle spalle della gelosissima Kaori. I protagonisti del manga si accattivano presto le simpatie del pubblico e la serie, giunta ormai al 27° volumetto, non sembra destinata a concludersi in breve tempo.

La prima serie di 52 episodi, prodotta nel 1987, termina lasciando supporre ai telespettatori che il rapporto tra Ryo e Kaori possa culminare in qualcosa di più concreto, ma quando nel 1988 si lega ad essa una seconda serie di 62 episodi, il loro legame è completamente eluso. Lo scontento dei fan per la nuova serie che, caratterizzata maggiormente sul piano umoristico, non offre grandi richiami al sentimento, induce la Nippon Sunrise a ritornare sui propri passi nelle 13 puntate di City Hunter 3, del 1989, in cui i protagonisti coronano il loro sogno d'amore con un matrimonio a sorpesa. Il successo crescente e le incessanti richieste del pubblico spingono la casa di produzione ad interessarsi anche del mercato delle videocassette, producendo nel luglio 1989 Ai to Shukumei no Magnum (Magnum dell'amaore e del destino) special di 87 minuti realizzato dalla Cic Video. II film, che vede RyO alle prese con il trafugamento di informazioni riservate e con un misterioso omicidio legato ad esse, presenta il soggetto di Hojo e la direzione artistica di Yasuo Kitahara. Mantenendo lo staff pressoché immutato, nel settembre 1990 la Nippon Sunrise lancia sul mercato un secondo OAV, Bay City Wars, incentrato sulla vendetta del dittatore di un piccolo stato del Sud America che, spodestato dalle truppe U.S., vuole rubare dall'Hotel Bay City un super computer capace di lanciare tanti missili da distruggere completamente un intero continente Il character design di Sachiko Kodama (Kidoo Senshi ZZ Gundam) e la regia di Ken Kodama (God Mazinger) vengono confermati anche per un terzo OAV dell'ottobre 1989, Hyakuman Dollar no Inboo (intrigo da un milione di dollari), in cui una bella agente della CIA, che cerca vendetta per l'assassinio del fratello), assolda Ryo come guardia del corpo. Sachiko Komimura firma anche la direzione artistica di questo mediometraggio, di 45 minuti come il precedente. Il tratto semi-realistico di Hojo coinvolge ancora i lettori giapponesi in Splash!, una quarta serie di minore successo attualmente pubblicata a puntate su "Shoonen Jump". Nonostante non abbia il carisma di Cat's Eye o la carica di City Hunter, il nuovo manga, simile ai precedenti nella grafica e nell'ambientazione, e comunque ben strutturato e presenta come protagonisti due nuovi eterni fidanzati.