GIOVANE ALBANESE  IMPICCATA
DAL RACKET DELLA PROSTITUZIONE

Una giovane ragazza è stata trovata impiccata nel seminterrato di una palazzina di Rimini, in
seguito ad una telefonata anonima giunta alla Questura della città romagnola, ieri mattina alle ore 8.30.

A fare l'agghiacciante scoperta è stata una volante della polizia, sopraggiunta sul posto venti
minuti dopo.

Il corpo della ragazza di cui s'ignora l'identità, perchè non le sono stati trovati i documenti,
riversava esanime con un cappio dietro la nuca e con le braccia e le gambe immobilizzate da tre strette cinghie.

Con ogni probabilità, si tratta di una delle tante ragazze giunte clandestinamente in Italia
dall'Albania con il miraggio di trovare lavoro come cameriera in un ristorante della riviera,
che in questa stagione pullula di turisti, ma appena arrivata in città è stata costretta a
battere il marciapiede, vittima come tante altre connazionali del feroce CLAN DEGLI ALBANESI,  che gestisce il racket della prostituzione.


Photos


Non vuoi fare la puttana?
Allora preparati a morire impiccata! 
Le viene fissato il cappio
La corda è fatta passare attraverso il tubo. 
Nessuna pietà per chi sgarra.
La ragazza rimane impiccata
La sua lenta agonia
Il corpo subisce improvvisi spasmi.
Che c'è ti manca l'aria per caso? 
E' bello vederti morire.
Ti serva da lezione.
Il corpo è lasciato impiccato dai suoi aguzzini. 



 

Per il modo in cui è stata assassinata, non c'è dubbio che si è trattato di una vera e propria
esecuzione. L'epitaffio lasciato davanti al corpo suona come un chiaro monito:
 

 ATTENZIONE RAGAZZE!

RICORDATEVI CHE SIETE VENUTE IN ITALIA SOLO PER FARE LE PUTTANE.

E' QUESTO IL VOSTRO DESTINO.

NON PROVATE A RIBELLARVI.

NON PROVATE A DENUNCIARCI.

NON PROVATE A FUGGIRE.

ALTRIMENTI SARETE IMPICCATE.

IL CLAN DEGLI ALBANESI NON PERDONA CHI SGARRA.

SIETE AVVERTITE.


 
 

La ragazza, sicuramente si è ribellata manifestando l'intenzione di denunciare alla polizia i
suoi aguzzini e per questo è stata giustiziata.

Secondo le prime indiscrezioni, la giovane prima di essere uccisa è stata percossa con calci e pugni, poichè le sono stati riscontrati degli ematomi sul mento, sugli occhi e sul pube.
Dopo aver subito violenza sessuale, la ragazza è stata trascinata nel seminterrato. A questo
punto una corda è stata fatta passare attraverso una tubatura dell'acqua, poi è stata fatta
salire su una sedia con il cappio al collo e alla fine è stata lasciata impiccata.

Gli inquirenti stanno indagando in ogni direzione, alla ricerca di testimoni che hanno visto per l'ultima volta la ragazza ancora viva.

Attraverso le sue foto, si spera di riuscire almeno a risalire alla sua identità.

Articolo apparso su IL CORRIERE ADRIATICO del 3 agosto 1999.

ATTENZIONE!
La storia è completamente inventata, fatti ed avvenimenti sono pura fantasia.
La modella è maggiorenne.
Autore dei testi e delle fotografie: Antonio Di Gennaro.
1999 - Copyright by ANTONIO DI GENNARO COMMUNICATION.
PRODUZIONE ITALIANA.

Back