L'alopecia areata è una malattia caratterizzata dalla caduta parziale o completa dei capelli e dei peli. Il decorso è imprevedibile con possibilità di remissioni spontanee e recidive. La risposta ai trattamenti è molto variabile: in ogni caso questi ultimi, anche quando risultano efficaci, non sono in grado di prevenire ulteriori riprese della malattia, sempre possibili.
Molto probabilmente la condizione è poligenica. Alcuni di questi geni sembrano risedere all'interno del complesso principale di istocompatibilità, altri non sono ancora stati identificati. Nei soggetti affetti i T-linfociti riconoscono autoantigeni a livello del follicolo dei capelli con successiva produzione di interferon-gamma e di altre citochine. In fase attiva di malattia i linfociti T presenti nella regione peribulbare sono soprattutto di tipo CD4 + con linfociti CD8 + presenti soprattutto a livello intrafollicolare. I danni al follicoli si verificano con meccanismi di citotossicità diretta da parte dei linfociti o attraverso l’intervento delle citochine. .
L'aspetto clinico dell'alopecia areata è caratterizzato da chiazze circoscitte rotondeggianti od ovalari prive di capelli, in assenza di fenomeni desquamativi; tuttavia spesso la condizione assume aspetti diversi con estensione a diffuse aree del cuoio capelluto, a sopracciglia, ciglia ed altre aree corporee provviste di peli. Nelle forme più severe tutti i capelli ed i peli del corpo possono cadere (alopecia areata universale)
Esistono numerosi trattamenti possibili per l'alopecia areata, ma non esiste un trattamento specifico in grado di modificare con certezza l'evoluzione della malattia. Le forme lievi possono anche non essere trattate per la possibile remissione spontanea, specialmente nei casi di recente insorgenza (meno di un anno). I trattamenti più utilizzati in questi casi sono gli steroidi topici, il minoxidil, l'antralina, lo zinco, la biotina, sostanze per le quali non esistono comunque studi controllati che ci consentano di affermarne con certezza l'efficacia.
Il trattamento che ha dato i migliori risultati nelle forme moderate e severe consiste nella immunoterapia topica. Il meccanismo del trattamento si basa su una sorta di competizione antigenica. Il soggetto infatti viene sensibilizzato ad una sostanza, che generalmente non ritroverà mai in natura. In seguito, le zone affette da malattia vengono trattate periodicamente con concentrazioni crescenti della sostanza allergizzante fino ad evocare una leggera reazione eczematosa utile per la ricrescita dei capelli. Altre modalità di trattamento delle forme medio-severe includono la terapia corticosteroidea pulsata, la ciclosporina, la PUVA terapia. Nuovi agenti terapeutici in grado di interferire con i linfociti CD4+ o CD8+, con le citochine o con la presentazione degli antigeni fanno parte delle strategie terapeutiche da sviluppare in futuro