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Sono il maestro Pietro Casavecchi, e per chi sa ascoltare, avrei da puntualizzare alcune cose.
Qualche mese fa sono stato contattato dal presidente di una certa organizzazione per partecipare ad una manifestazione di arti marziali il cui ricavato sarà devoluto a scopi benefici. Ho accettato felice e sereno. Ho saputo che avrebbe partecipato anche un'altra scuola di Kung Fu, con cui in passato abbiamo avuto degli screzi di carattere personale... ma non vi ho visto nessun problema, anzi, non me lo sono nemmeno posto. Serenamente, insieme ai miei ragazzi, abbiamo fin da subito cominciato ad organizzarci e preparare il nostro programma per questa manifestazione. Fino a qui, tutto era tranquillo. A soli 4 giorni dalla manifestazione, ricevetti una telefonata dal presidente, che con evidente imbarazzo, mi chiese se potevo rinunciare a partecipare alla manifestazione, visto che un maestro dell'altra scuola di Kung Fu, aveva detto che se ci fossimo stati noi, lui non sarebbe andato... ed essendo loro affiliati con l'organizzazione stessa, il presidente avrebbe preferito far partecipare loro piuttosto che noi. In quel momento, sono rimasto molto deluso dall'intera situazione, ma quello che mi ha fatto più male è stato il modo in cui il maestro della scuola ha parlato di noi. Ha infatti esagerato la nostra situazione passata dicendo che tra noi c'è un "contenzioso", e che addirittura, l'unico motivo per cui partecipavamo, era per "stuzzicarli" e crear loro ulteriori problemi. Ciò mi ha fatto "perdere le staffe" (anzi, mi dispiace pure per la mia forte reazione, ma capite che di fronte a tali cose, è umano), perchè non solo a loro non pensavamo affatto, ma anche perchè i miei allievi sono persone serie che hanno lavorato unicamente per loro stessi e per poter rappresentare la scuola a questo evento. Successivamente, mi telefona di nuovo il presidente, dicendomi che i signori dell'altra scuola sono stati galantuomini accettando la nostra presenza e togliendolo, così, dall'imbarazzo, visto anche, che non avrebbero partecipato perchè il maestro si era infortunato ad una mano mentre era in barca (mi dispiace). Poi, su un messaggio su internet, scritto da un altro maestro della loro scuola, leggo invece, che vi avrebbero partecipato...e leggo anche una serie di cose assurde e falsità sulla nostra scuola... come ad esempio, che in passato assistevamo a manifestazioni loro, soltanto per infastidirli. Dulcis in fundo, il presidente dell'organizzazione mi chiede di non partecipare alla trasmissione televisiva di presentazione per l'evento, perchè non saremmo stati "desiderati"... portando come scusa, il fatto che non siamo tesserati con loro. Peccato però, che nei giorni scorsi, ben più di una volta mi hanno telefonato raccomandandomi invece, di partecipare. Per finire, con un' ultima comunicazione su internet, il maestro dice di essere al corrente che la situazione tra me e il presidente dell'organizzazione è stata risolta da entrambe le parti... e che spera che a partire dalla manifestazione, si possa convivere pacificamente, essendo due scuole che condividono gli stessi interessi. A me piacerebbe, e lo dico con il cuore. Ma da quanto ho raccontato, vi sembra che sia così? Anche se loro dicono che non ci siamo mai esibiti pubblicamente, abbiamo invece partecipato a manifestazioni e trasmissioni TV, e organizzato incontri con molte altre scuole. Il clima però era veramente diverso, sereno e disteso, senza antagonismi e recriminazioni. Io e i miei ragazzi eravamo molto felici di partecipare assieme a tutti gli altri, ma alla luce dei fatti, ci sentiamo esclusi, e adesso sembra quasi che ci facciano partecipare per pietà, e noi non lo accettiamo. Lo dimostra anche il fatto che in TV ci saranno tutti meno noi! Abbiamo allora deciso di non partecipare per non infastidire nessuno, soprattutto in un evento dove deve regnare la solidarietà. Forse qualcuno può pensare che questa sia vigliaccheria, per noi invece è solo rispetto verso noi stessi e gli altri (anche perchè altrimenti non avremmo accettato sin dall'inizio). Vi auguro comunque una buona manifestazione. Casavecchi Pietro |