NOTIZIARIO SU LAVORO E LOTTA DI CLASSE

Dicembre 1996

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"Il manifesto 3 dicembre 1996"

SFILA PER ROMA LA FOLLA DEGLI INVISIBILI

Carla Casalini

Mezzo milione, piu' donne che uomini, delle imprese di pulimento, che a notte o all'alba entrano in industrie ed enti pubblici, scioperano dopo due anni senza contratto. [...] Una folla distinguibile e articolata negli striscioni di tutte le regioni d'Italia ... ha alimentato "una delle manifestazioni piu' grosse che si ricordino nel settore", a detta dei dirigenti sindacali, che valutano nel 75% la partecipazione allo sciopero. Una manifestazione aggressiva, tra l'altro, che ha visto la partecipazione di delegazioni metalmeccaniche a sostegno delle lotte delle donne delle imprese di pulimento.

SCIOPERO EDILE

I sindacati degli edili di CGIL, CISL e UIL hanno proclamato 8 ore di sciopero per il 13 dicembre a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale e "per difendere il diritto alla contrattazione integrativa di secondo livello".

CONFCOMMERCIO LICENZIA

La Confcommercio nazionale licenzia 52 persone senza "giustificati motivi", secondo quanto afferma il "Comitato spontaneo dei lavoratori". Secondo l'associazione presieduta da Bille', la decisione riguarda invece 43 dipendenti, ed e' "legata alla necessita' di adeguare la Confederazione alle esigenze delle aziende associate ridefinendo strutture, settori di investimento e attivita'".

I lavoratori denunciano che, nello stesso anno, Confcommercio ha assunto dirigenti e consulenti con contatti di 450 milioni l'uno.

 

"Il manifesto 4 dicembre 1996"

 

PRECARI CONTRO IL PATTO PER IL LAVORO

"Uno spettro si aggira per la valle del Po!! E' lo spettro del lavoro precario, flessibile, a termine, malpagato, con molti ricatti e nessun diritto. E' lo spettro del lavoro interinale o in affitto". Questo l'inizio di un appello per un presidio a Milano contro il "patto per il lavoro" e in particolare contro il lavoro interinale, "nuovo caporalato del 2000". Lo firma il Collettivo precari. L'appuntamento e' per oggi alle 17 vicino all'Assolombarda e alla Manpower, un colosso del lavoro interinale. E' una multinazionale statunitense, presente in 34 paesi con 2mila agenzie. Movimenta 200 mila lavoratori in affitto al giorno, per un fatturato annuo che supera i 4 miliardi di dollari. Secondo il Collettivo Precari, lo scopo del "patto" e' di legalizzare tutto cio' che fino a ieri era illegale".

PRESSING ALLA PIAGGIO

Mezz'ora di sciopero contro i rapporti disciplinari: questa la risposta nei giorni scorsi degli operai della linea "tre ruote" della Piaggio alle pressioni aziendali cui sono sottoposti. Negli ultimi mesi ogni piccolo errore di lavorazione (a volte causato dagli ingolfamenti del just in time o dai ritmi troppo alti) viene punito dalla direzione di Pontedera con sanzioni: dopo la terza si puo' essere licenziati.

 

 

"Il manifesto 5 dicembre 1996"

 

THOMSON: SOSPESA LA PRIVATIZZAZIONE

Il governo francese ha deciso di sospendere la procedura per la privatizzazione della Thomson, l'industria militare e civile venduta al gruppo Lagardere. La decisione e' stata presa dopo che la commissione per le privatizzazioni ha espresso un parere sfavorevole al gruppo guidato da Jean-Luc Lagardere, un uomo d'affari accusato di poca trasparenza. La Thomson era stata ceduta ad un prezzo simbolico di un franco, dopo essere stata ricapitalizzata per 12 miliardi di franchi. La commissione ha ritenuto inaccettabile la vendita soprattutto per il fatto che il gruppo acquirente aveva ceduto, a sua volta, la Thomson Multimedia, il ramo civile, all'industria sudcoreana Daewoo Electronics.

LAVORO: ESPLODE CALDAIA, 3 FERITI

Sono rimasti feriti in modo grave alle mani e al volto 3 operai che lavoravano alla riparazione di una caldaia difettosa in una falegnameria, ad Altamura (Bari). Ne stavano verificando il funzionamento, quando la caldaia e' esplosa. Il laboratorio e' stato posto sotto sequestro.

TUTTI AL PROCESSO ROMITI

"Porte aperte al processo Romiti": con questo slogano lo Slai-Cobas di Arese ha battezzato la clamorosa iniziativa di far costituire parte civile centinaia di operai nel processo contro Cesare Romiti e Francesco Paolo Mattioli, accusati di falso in bilancio. Il processo si svolgera' il 15 gennaio con rito abbreviato, e quindi a porte chiuse. Lo Slai-Cobas e' gia' parte civile.

 

"Il manifesto 6 dicembre 1996"

 

TUTTE LE FALLE DELLA NAVE-PENSIONI

Alessandra Barberis

Alle casse dell'Inps mancano ogni anno 40mila miliardi di evasione per il solo fondo lavoratori dipendenti. L'istituto vorrebbe 1200 nuovi ispettori, ma non puo' assumerli. La separazione tra "previdenza" e "sicurezza sociale" non e' stata realizzata con la riforma. E il bilancio dell'Inps continua a d essere gravato da voci improprie. La riforma delle pensioni si basava sulla certezza di far rientrare nella previdenza pubblica tutti i lavori, compresi quelli "flessibili", non qualificati come lavoro dipendente. Ma le cose non stanno andando esattamente cosi': da un lato sempre piu' spesso accade che una parte del salario venga esentata dalla contribuzione che i datori di lavoro devono pagare; dall'altra il contributo del 10% (inferiore comunque alla contribuzione del lavoratore dipendente che oggi e' del 33%) pensato per i lavoratori "parasubordinati" non sta dando i risultati previsti.

PIOGGIA DI SCIOPERI

Mentre la trattativa ristagna, i metalmeccanici scioperano: quattro ore da articolare a livello territoriale, per arrivare allo sciopero dell'industria del 13 dicembre (si fermeranno anche i trasporti). Ieri si sono fermate tutte le fabbriche del bresciano (con picchetti ai cancelli) e gli operai della provincia di Vicenza, dando il via alle agitazioni delle province venete. In Piemonte ieri e' stata la volta della Fiat Avio, delle fucine della Fiat Mirafiori. oggi si fermano altre aziende torinesi (Microtecnica, Graziano, Elbi, tra le altre), insieme a quelle di Vercelli, Cuneo e Novara. Da oggi iniziano anche le agitazioni dei metalmeccanici bolognesi.

LAVORO: UN MORTO IERI A NAPOLI

Un operaio giardiniere e' morto ieri mentre lavorava nei viali dell'ospedale Cardarelli di Napoli, nuova vittima del sistema degli appalti, caratterizzato dalla assenza delle piu' elementari norme di sicurezza. L'operaio stava potando dei pini quando e' caduto dall'altezza di 15 metri. Aperta un inchiesta dell'ispettorato del lavoro.

 

"Il manifesto 7 dicembre 1996"

 

EDILI, SCIOPERO IL 13 DICEMBRE

Anche i lavoratori edili sciopereranno per 8 ore il prossimo 13 dicembre, giornata in cui tutta l'industria e i trasporti si fermeranno per i rinnovi dei contratti. Nell'edilizia il contrasto contrattuale riguarda il dilagare degli appalti e il lavoro nero. La diffusione della precarieta' normativa nei cantieri ha una pesante ricaduta anche sulle condizioni di lavoro e della sicurezza. I sindacati chiedono percio' un maggior controllo dei cantieri per applicare la legge sulla sicurezza e per una maggiore trasparenza nell'assegnazione degli appalti.

 

 

"Il manifesto 8 dicembre 1996"

 

OPERAIO MUORE IN UNA CAVA

Un operaio di Magione, Aldo Fiorucci di 56 anni, e' morto in un incidente sul lavoro avvenuto ieri in una cava di Migiana di Corciano. L'uomo e' stato agganciato e trascinato da un nastro trasportatore che stava pulendo, riportando gravi ferite alla testa.

TRASPORTI: SCIOPERI A RAFFICA

Disagi in vista per chi viaggia: lunedi' 9 (dalle 10 alle 18) agitazione del personale addetto ai servizi di assistenza la volo proclamata da Cila-Av e Sulta Cub-Vitrociset.

da martedi' a giovedi' si fermeranno i capistazione per uno sciopero indetto dall'Unione capistazione (Ucs).

Per l'intera giornata di mercoledi' 11 e' confermato lo sciopero dei dipendenti ACI 116 (soccorso stradale) e degli autoferrotranvieri da CNL-Arca, Rdb-Cub, Fltu-Cub e Cobas.

 

FINCANTIERI: FANTASMI NELLA STIVA

Gabriele Polo

Tra Marghera e Monfalcone si costruiscono le navi piu' belle del mondo. Ma chi le fabbrica lavora come negli anni '50. Nei cantieri navali dilaga il sistema degli appalti. la ricaduta immediata e' un peggioramento delle condizioni di vita e grandi rischi per la sicurezza.

Alcuni dati:

FINCANTIERI

1985

1994

Dipendenti

24.267

12.915

Tot. ore lavorate

18.814.000

11.160.000

Risultato bilancio (mld)

-58.864

+9.702

Incidenza costo lavoro su fatturato

51,4%

25,9%

Ore lav. Annue per dipendente

775,3

864,1

Sulla gestione degli appalti nella cantieristica e' scontro tra Fincantieri e sindacati. Il contratto di gruppo firmato lo scorso aprile prevedeva alcune forme di controllo sulla assegnazione degli appalti, grazie ai quali il sindacato e le Rsu avrebbero dovuto ricevere una costante informazione sull'entita' e la qualita' delle lavorazioni date in appalto e sulle ditte assegnatarie. Le cose non sono andate cosi'.

 
"Il manifesto 10 dicembre 1996"

 

UN EDILE CADE E MUORE A MILANO

In un cantiere edile a Legnano, un operaio di 35 anni, Vittorio Colleoni, e' morto ieri mattina, schiantandosi al suolo da un altezza di una dozzina di metri. Sembra che l'operaio, dipendente di una ditta fornitrice di gru, sia salito su una di queste durante le operazioni di smontaggio. Secondo l'osservatorio di Milano sugli infortuni, e' proprio il settore edile ad avere il triste primato del maggior numero di incidenti rispetto alla consistenza degli addetti: nel '95, su 96mila lavoratori, si sono verificati 4.422 infortuni, con un tasso di incidenza pari al 4,49%. Considerata pero' l'elevata diffusione del lavoro nero, si capisce quanto questi dati siano approssimati.

AD ALPIGNANO LA FABBRICA E' DI TUTTI

Orsola Casagrande

La Borgo Nova produce pistoni, ad Alpignano, provincia di Torino. E' una delle fabbriche che di diritto si collocano nella storia del movimento operaio. E' stata la prima azienda, insieme alla Olivetti di Ivrea, ad avere un consiglio di fabbrica riconosciuto dalla direzione. Erano gli anni '70. Alla Borgo, l'80% degli operai sono iscritti al sindacato, il 90% alla FIOM. La vita e la gestione della fabbrica sono davvero una questione "comunitaria". Nei giorni scorsi gli operai della Borgo hanno raggiunto un accordo sui 70 esuberi previsti dall'azienda. L'accordo e' innovativo perche' non solo evita i licenziamenti ma prevede anche corsi fi formazione e riduzioni d'orario. In cassa integrazione andranno 37 lavoratori e non 70, e per un massimo di 496 ore a testa.

Altri 270 andranno in C.I. a rotazione.

Racconta Cesare, che lavora alla Borgo dal '67: "la storia della Borgo ha il suo culmine tra l'87 e il '92. La direzione aveva acquistato la Nova di Desenziano, dove voleva trasferire parte della produzione di Alpignano. Alla Borgo sarebbe rimasto il settore alluminio. Il problema e' che mentre a Desenzano si e' risanato, Alpignano ha continuato ad avere una vita precaria, tanto che oggi pare ci siano 3 miliardi di deficit. Nell'87 era arrivato un direttore del personale da Desenzano... che stabilisce che i nostri stipendi dovevano essere diminuiti. Dopo parecchi incontri e numerosi scioperi... la posizione dell'azienda continua ad irrigidirsi". Si rompe quindi la tradizione della Borgo: gli accordi non scritti ma sempre rispettati in azienda non si rispettano piu'.

Nel '92 ci sono una serie di scioperi, fino a 200 ore. "Gli ultimi 15 giorni - racconta Nicola - siamo rimasti davanti ai cancelli con le tende, la gente del paese, il cibo".

Alla fine, con la trattativa, gli operai si vedono togliere dalla busta paga 120mila lire. Ma la strategia dell'azienda si rivela fallimentare: anche il nuovo gruppo dirigente ha riconosciuto che il taglio dei salari non salva l'occupazione.

193 LICENZIATI ALLA BELLELI

Tutti a casa, dopo un anno e mezzo di cassa integrazione per il fallimento della Interklim della Belleli. La produzione era stata fermata nel '95, malgrado un buon portafoglio di ordini, e 20 dipendenti avevano deciso di occupare le fonderie. Ora il curatore fallimentare potrebbe decidere di sgomberare l'area con la forza. I lavoratori hanno preparato manifestazioni ed assemblee: obiettivo minimo ottenere la "mobilita' lunga" e i prepensionamenti, che libererebbero 63 operai. Intanto nessuno, commissioni parlamentari comprese, ha ancora detto ai lavoratori se la Interklim abbia mai versato all'IRI i 15 miliardi pattuiti il 19 marzo 91, il giorno della "famigerata privatizzazione".

AUTONOMIA SCOLASTICA: DOMANI SCIOPERO DEI COBAS

I Cobas della scuola hanno indetto uno sciopero per domani chiedendo il ritiro dell'art.8 della finanziaria e dell'art. 18 del "collegato Bassanini", che prevedono il taglio di 5000 mld per l'istruzione in 3 anni e l'autonomia dei singoli istituti scolastici anche sul piano finanziario. Sit-in ore 10 a Piazza Navona.

 

"Il manifesto 11 dicembre 1996"

 

METALMECCANICI LA GOVERNO

Gabriele Polo

Buio per il contratto dei meccanici: si cerca una soluzione politica. Intanto proseguono gli scioperi. Venerdi' si ferma tutta l'industria. Fiom-FIM-UILM chiedono a Prodi di formulare una "proposta di garanzia". Federmeccanica parla di "atto autoritario". Treu, a nome del governo si dice disponibile in tal senso, anche se non si tratta di un "lodo", e pertanto puo' essere respinta dalle parti in causa. Sulle cifre, Federmeccanica continua a non offrire piu' di 160mila d'aumento, mentre i sindacati fanno presente che i 16 rinnovi contrattuali stipulati e che interessano oltre 4 milioni di lavoratori di tutti i settori, abbiano avuto una media d'aumento di 230mila lire. [...] Proseguono gli scioperi articolati in attesa di quello generale del 13. A Torino gli operai della Pininfarina hanno colto l'occasione dello sciopero per indire una colletta indirizzata al loro presidente, Andrea Pininfarina, che aveva dichiarato una scarsissima disponibilita' economica per il rinnovo contrattuale. A Bergamo si e' verificato un grave episodio durante un corteo dei meccanici: un automobilista ha investito un operaio mentre distribuiva volantini, mandandolo all'ospedale.

EDILIZIA: UN LAVORO SEMPRE PIU' NERO

Il settore ha perso in 5 anni il 37,5% della propria forza-lavoro tra gli operai e il 34,6% tra gli impiegati, nel solo Lazio. Questi e altri dati sono stati diffusi dal sindacato di categoria alla vigilia dello sciopero di 8 ore del giorno 13. Gli edili chiedono un rinnovo contrattuale che sia in relazione al degrado del loro lavoro, alla sicurezza nei cantieri e al lavoro nero.

NESTLE' ITALIA: 1600 ESUBERI

Coinvolgera' 1600 addetti il piano di ristrutturazione biennale che Nestle' avviera' a partire dal '97. Cosi' l'amministratore delegato: " Il piano, supportato anche da investimenti per oltre 500 mld, si propone di recuperare la competitivita' necessaria ad eliminare le perdite (64 mld nel '95) attraverso l'incremento dell'export e il lancio di nuovi prodotti nonche' con la riduzione delle spese fisse". I sindacati agro alimentari contestano il numero degli esuberi (prepensionamenti, mobilita', c.i.g.).

MONSANTO: PREVISTI 2.500 ESUBERI

La trasformazione della Monsanto in gruppo specializzato nel settore delle biotecnologie agricole costera' il posto di lavoro a non meno di 2500 dipendenti. Ad annunciarlo e' stata la stessa Monsanto: nata come societa' chimica, ristrutturera' in due fasi. Nella prima stacchera' la divisione chimica dal resto del gruppo con la creazione di due aziende indipendenti; nella seconda fase si consolidera' l'attivita', con la chiusura di alcuni impianti.

 

"Il manifesto 12 dicembre 1996"

 

MECCANICI: EPPUR SI MUOVE

Gabriele Polo

La vertenza rimane difficile. Ma gli industriali sono molto sensibili agli scioperi, da una parte, e agli sgravi fiscali ventilati da Treu, dall'altra. Domani sara' la volta dello sciopero generale dello sciopero generale di tutta l'industria (cui si aggiungeranno i trasporti e gli edili), con una lunga serie di manifestazioni nelle principali citta': una scadenza preceduta da molti scioperi articolati che hanno pesato tanto sulle imprese - l'ultimo ieri a Fiat Mirafiori, con una adesione del 90% -.

SCIOPERI DI BASE

Si sono svolte ieri iniziative di protesta dei sindacati di base, Cub, RdB, Arca, Cobas Nazionale, Cobas Scuola e Comu contro la Finanziaria e la tassa per l'Europa. Scioperi si sono avuti nel settore ferrovie, trasporto aereo, vigili del fuoco, energia. A Roma i manifestanti hanno dato vita ad un presidio dalla mattina al pomeriggio davanti al senato - dov'era in corso l'esame della finanziaria - e una loro delegazione e' stata ricevuta dai gruppi parlamentari.

PROTESTE ALL'ACI

Si e' svolto ieri lo sciopero di 24 ore del personale del servizio di soccorso stradale Aci-116, per protesta contro la mancanza di un piano di impresa "capace di affrontare il processo di liberalizzazione del mercato imposto dall'Antitrust alla societa' Autostrade".

 

 "Il manifesto 13 dicembre 1996"

 

E' IL GIORNO DEGLI INDUSTRIALI

Gabriele Polo

Oggi sciopera tutta l'industria. L'occasione e' la vertenza dei metalmeccanici, ma in gioco e' il futuro dei contratti nazionali. Fermi anche i trasporti e gli edili. Manifestazioni e comizi nelle principali citta'. I meccanici, dopo sei mesi di vertenza non si sentono stanchi. Tutti dovrebbero sapere che se i metalmeccanici non otterranno un accordo decente (cioe' "con il 2 davanti"), la deriva dell'aziendalizzazione dei rapporti salariali e normativi coinvolgera' tutto il lavoro dipendente. Negli scioperi preaparatori di queste ultime settimane le cose sono andate bene, non c'e' stata la temuta caduta di tensione.

LA DOPPIA VITA DI PADRON ALBERTINI

Manuela Cartosio

Gabriele Albertini come presidente di Federmeccanica non vuole rinnovare il contratto nazionale, come padroncino sottoscrive con le RSU il contratto integrativo nell'azienda familiare di Turate (Como). L'aumento medio (un miliione e mezzo l'anno) e' legato ai risultati, alla produttivita', alla qualita' e alla presenza. Per Albertini gli interessi di bottega vengono prima di quelli di categoria, secondo la Fim-CISL lombarda. Ma Albertini ha praticato l'obiettivo: un integrativo debole, che sostituisce la contrattazione nazionale, obiettivo piu' generale dei padroni.

BOCCIATA LA FLESSIBILITA' DI FINE ANNO

Con 1710 no e 749 si i lavoratori della Fiat Mirafiori hanno respinto l'accordo sul ponte di fine anno firmato da Fim, Uilm e Fismic. La Fiom non aveva sottoscritto l'intesa, proponendo di trasformare il ponte del 27 in una giornata di permessi individuali e non in due sabati di straordinari. La Fiat ha fatto sapere che non terra' in conto l'opinione espressa dai dipendenti. La Fiom ha quindi proclamato, per le giornate in questione (14 e 21) lo sciopero "a tutela dei diritti individuali" di chi si e' espresso contro l'intesa.

NAPOLI: UNA VORAGINE INGHIOTTE DUE OPERAI

Antonio Pastore

Un posto dove lavorare, riposarsi e mangiare nella pausa pranzo, tenendo d'occhio la strada. Un posto scomodo ma di sostegno ad una intera famiglia. L'officina da fabbro degli Angrisano non esiste piu': e' stata inghiottita da una voragine, che ha trasportato 20 metri piu' gia' il piano stradale e due componenti la famiglia Angrisano. Il sottosuolo di Napoli continua cosi' a mietere vittime.

LICENZIAMENTI A BARI

I 102 dipendenti, operai, impiegati e tecnici della Marelli Clima di Bari sono stati licenziati. In un documento congiunto con cui annunciano il tragico epilogo della vertenza, le segreterie provinciali FIm-FIOM-UILM affermano che "si e' consumata di fatto l'ennesima rapina da parte di un gruppo del Nord a danno di un area industriale meridionale". La Marelli Clima e' un'azienda del gruppo Interklim Belleli che, dopo essere stata posta in concordato preventivo, e' stata dichiarata fallita nel luglio scorso. Il curatore fallimentare si e' rifiutato di chiedere la proroga della C. I.

 

 

"Il manifesto 14 dicembre 1996"

 

LE PIAZZE DELLO SCIOPERO

Ieri si e' fermata tutta l'industria, i trasporti, i cantieri edili: decine di migliaia di lavoratori in lotta per difendere i contratti di lavoro. Alta la partecipazione di metalmeccanici ed edili per sbloccare le rispettive vertenze. Una manifestazione di classe contro Giorgio Fossa e la sua Confindustria. Dice Marco Contini nel suo articolo "SCONTRO POLITICO": "la posta in gioco e' ... l'equilibrio dei poteri dell'economia. Sotto tiro sono i contratti nazionali, tutti, di cui la nostra spaventatissima borghesia industriale vuole liberarsi cominciando da quello simbolicamente piu' significativo."

 
"Il manifesto 18 dicembre 1996"

 

EX-GEPI: CHIESTI 38 LICENZIAMENTI A BARI

38 licenziamenti su 58 addetti: questa la richiesta avanzata dalla Gimal International di Bari. L'azienda tessile era stata ceduta nel '94 dalla Gepi - che aveva mantenuto una partecipazione finanziaria di 5 miliardi - ad un imprenditore locale. Allo scadere dei vincoli occupazionali previsti dai patti parasociali, è arrivata puntuale la procedura di mobilità, "giustificata" dalla necessità di ridurre i costi e riequilibrare finanziariamente l'azienda decentrando la produzione in Albania.

CONTRATTO VIETATO

Carla Casalini

Sindacati e Federmeccanica di nuovo ieri da Treu: nulla di fatto, i padroni non trattano. Nuova convocazione alle 21. Si attende una mossa del governo. Il "basso profilo" di Gabriele Albertini - presidente di Federmeccanica - lo porta ad inventare un intervento della polizia per cercare di nascondere che nella sua fabbrica gli operai hanno scioperato contro di lui, a sostegno della trattativa per il contratto metalmeccanico. L'associazione padronale si è presentata all'incontro con questo presidente e senza un proposta. D'altro canto il sindacato non vuole ammettere l'obsolescenza di quegli accordi che avrebbero dovuto garantire, per così dire automaticamente, gli scatti del salario, e invece vengono usati dai padroni in modo strumentale, anzi vengono infine da questi rigettati.

ALBERTINI "BUGIARDO SPUDORATO"

"Un'azione scomposta". Peggio: "un estorsione che ha impedito ai lavoratori di esercitare il loro diritto al lavoro". Questa la cronaca secondo Albertini (assente) della manifestazione svoltasi ieri davanti alla sua aziendina a Turate. I metalmeccanici della provincia di Como hanno scioperato per 4 ore e in 200 hanno presidiato la fabbrica del presidente di Fedemeccanica. Il segretario della Cgil lombarda, che c'era, dice che "tutto si è svolto nella massima tranquillità, i carabinieri sono rimasti sempre a 150 metri dall'ingresso. C'erano 3 o 4 troupe televisive, e le riprese certificano che Albertini lavora di fantasia". Nessuno ha impedito agli operai di Albertini di entrare in fabbrica. Tanto che alle 8 sono entrati per poi uscire alle 9, quando cominciava lo sciopero.

GRECIA SCIOPERI: E' LA PARALISI CONTRO IL PIANO DEL GOVERNO

Nuova ondata di scioperi ieri in Grecia indetti dai sindacati per protestare contro il piano di austerità del governo "socialista" di Costas Simitis. Hanno incrociato le braccia per 24 ore i dipendenti degli enti pubblici, i medici del servizio sanitario nazionale, mentre è proseguito per il secondo giorno lo sciopero dei portauli che, di fatto, hanno paralizzato il traffico marittimo. E gli agricoltori per il 20mo giorno consecutivo hanno bloccato con i trattori le principali strade annunciando per giovedì una marcia sulla capitale.