DOCUMENTO DEI VERDI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE

SUL NUOVO PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI

Gruppo Consiliare Verdi ........... 29 settembre 1998 - pagina 1

 

L’appuntamento della formulazione del nuovo piano di gestione dei rifiuti della Provincia di Firenze non è più rinviabile. Questo appuntamento arriva in uno scenario completamente nuovo, sia dal punto di vista del quadro normativo che da quello della gestione: due fronti che hanno visto i VERDI protagonisti sia sul piano nazionale che locale.

Il decreto Ronchi rappresenta la più innovativa e rilevante riforma in campo ambientale, legata alla partecipazione dei VERDI al governo dell’Ulivo; uno strumento normativo che finalmente si allinea alle direttive europee, ponendo l’obiettivo strategico della riduzione dei rifiuti e lo sviluppo della raccolta differenziata, insieme ad una strategia di trattamento dei rifiuti che minimizza il ruolo degli impianti di smaltimento finale.

RIDUZIONE DEI RIFIUTI

Uno sforzo particolare dovrà essere effettuato per sviluppare azioni e interventi che puntino alla riduzione della produzione di rifiuti, interagendo positivamente con il tessuto economico della provincia.

Affermare il principio della riduzione dei rifiuti è strategicamente il punto più importante per un cambiamento strutturale, nel medio e lungo periodo, del problema dei rifiuti nella nostra società.

Non dobbiamo nasconderci che si tratta di una strada molto impegnativa, in cui le risposte decisive potranno essere date solo da una trasformazione della politica industriale a livello nazionale e internazionale che cambi strutturalmente il modo di produrre e consumare, superando la cultura dell’ "usa e getta". Una situazione molto difficile perché nella nostra provincia, negli ultimi dieci anni, la produzione dei rifiuti è passata da 387.836 t. a 488.870 t. annue con un incremento superiore al 27% .

A livello provinciale devono essere prese tutte le iniziative al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei rifiuti indicati dal piano regionale, ossia: per il 30 marzo 1999 stabilizzare il livello dei rifiuti a quello del 1997 e, quindi, invertire la tendenza puntando ad una riduzione del 5% nel 2001 e del 15% nel 2003.

Questi obbiettivi potranno essere raggiunti solo se i costi di smaltimento invece di essere scaricati sulla comunità saranno assorbiti da quelle realtà che scelgono la produzione del rifiuto come strategia aziendale come nel caso dell’usa e getta.

RACCOLTA DIFFERENZIATA

La nuova legge regionale e il piano regionale di gestione dei rifiuti, recentemente approvati dal Consiglio regionale, mettono la Toscana nella condizione di essere la prima regione d’Italia a poter riformulare il sistema dei piani provinciali in linea con i più avanzati orientamenti delle politiche ambientali nel campo dei rifiuti.

Basti pensare agli obiettivi della raccolta differenziata che nel piano regionale vengono individuati, nel medio periodo, al 50% .

I VERDI della Provincia di Firenze non possono però non sottolineare l’importante contributo che è stato svolto attraverso il ruolo di molti amministratori VERDI a livello provinciale, comunale e delle aziende che, con il loro lavoro, fin dal 1990 , hanno contribuito a portare il livello della raccolta differenziata della provincia di Firenze , già nel 1997, oltre il 13%.

In queste condizioni la provincia di Firenze sarà in grado di rispettare l’obiettivo del 15% della raccolta differenziata fissato, dal decreto Ronchi e dal piano regionale, per il 30 marzo 1999.

Con questa base di partenza, a partire dai molti casi di eccellenza, l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata per il prossimo piano, da raggiungere entro il 30 marzo 2003, è un obiettivo realistico e qualificante per la Provincia di Firenze.

I VERDI della Provincia di Firenze sono consapevoli che il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo è legato ad una stabilizzazione del mercato e dei circuiti di recupero delle materie prime e seconde, provenienti dalla raccolta differenziata.

In questa direzione appare di particolare rilievo l’iniziativa della Cispel e del sistema delle aziende pubbliche dei rifiuti, finalizzata alla costituzione di una società che gestisca unitariamente il flusso delle materie recuperate, provenienti dalla raccolta differenziata, in termini di stoccaggio e di collocazione sul mercato.

La Provincia dovrà assicurare il sostegno a questa iniziativa che interviene in una fase decisiva per il successo della nuova politica dei rifiuti, avviata con il decreto Ronchi.

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