Ricci di mare

i ricci di mare appartengono agli echinodermi, tipo di animali che Comprende anche le stelle di mare e le oloturie (in francese, béches-de-met-) Con il suo corpo sferico ricoper­te di aculei, è il riccio di mare a dar nome all’intero gruppo che costituisce il tipo — dal greco echinos (spinoso) e derma (pelle). Gli aculei variano molto da una specie all’altra:

Possono essere corti e smussati come nel riccio matita oppure lunghi, neri e aguzzi come nel riccio Diadema Sono aculei che penetrano facilmente nella pelle dell’uomo se questo li calpesta o li maneggia senza attenzione una volta spezzati, gli aculei sono difficili da rimuovere e possono facilmente causare infezioni.

Quando un riccio muore gli aculei cadono e il fragile scheletro che rimane può diventare un delicato oggetto ornamentale Sullo scheletro è chiaramente distinguibile il motivo della stella a cinque punte, segno evidente del legame che esiste fra questa creatura e la stella di mare. La complessa struttura orale del riccio di mare, posta sul lato inferiore del corpo e chiamata lanterna di Aristotele, gli consente di nutrirsi mentre sale lentamen­te verso la superficie dell’acqua. Nonostante la formidabile protezione fornita dagli aculei, i ricci si tengono al riparo durante il giorno ed escono per nutrirsi solo la notte. Gli aculei, infatti, non spaventano il pesce balestra, che si ciba appunto di ricci, ne gli uomini che li pescano e li gustano in tutte le salse. E