questa parte della collezione comprende 4 denari, provenienti da Genova, Lucca, Antiochia ed Utrecht.

Mentre nella zona di influenza bizantina o araba si aveva circolazione bimetallica e venivano utilizzate monete in rame, il cui valore era garantito dalla autorità emittente e non aveva riscontro effettivo nel supporto fisico, nel resto d'Europa l'unica moneta circolante era il denaro (F: denier, NL: penning, EN: penny, D: pfenning) che di zona in zona poteva variare di titolo e di peso.
Successivamente, verso la fine del XIII secolo, vennero introdotti più o meno contemporaneamente in varie parti d'Europa multipli fisici del denaro, detti in genere "grossi" e legati ad una città o ad un regnante.

ma torniamo ai denari, che vi presento:
descrizionerectoverso
Antiochia, denario. non mi è possibile essere più preciso sull'autorità emittente: si tratta di un Boemundo compreso fra B. III e B. VI. L'epoca è fra il 1162 (ascesa di B.III e inizio di questo tipo di monetazione) e il 1268 (caduta di Antiochia).
recto: soldato crociato con elmo con croce; nel campo: falce di luna e stella a 5 punte; iscrizione: +BOAMUNDVS
verso: croce latina con falce di luna. iscrizione: +ANTIOCHIA
Lucca, denario. come sopra, non ho la più pallida idea di quale periodo sia questa moneta. ad occhio e croce, fra il X e il XII secolo.
recto: le due lettere TT, in nome dell'imperatore Ottone I che alla fine del X secolo aveva concesso diritto di monetazione alla città, circondate dalla scritta (qui a stento riconoscibile) IMPERATOR
verso: intorno al puntino centrale: L U C A (le lettere "L", "U", "A" sono geometricamente uguali, ma ruotate, la "C" è invece tonda); ancora intorno, ma quasi del tutto fuori del tondello, otto [PI]VS R[EX]
Genova, denario. qui è peggio che andar di notte: da quando nel 1138 Genova ottenne dal re Corrado il diritto di battere moneta, le variazioni sul tema della croce e della porta della città sono distinguibili e databili solo a fatica, e non ho potuto consultare nessun testo che mi desse una dritta. la fattura mi fa pensare al XIV secolo (il comune smise di emettere nel 1339).
recto: + CUNRAD 1 REX
verso: +.IA.NU.A.
Utrecht, denario. Bernhold, 1027-1054. sembrerà strano, ma proprio questa che è la meno leggibile fra i quattro denari che ho, è anche quella che posso meglio datare. non vi dico cosa i cataloghi dicono che dovrei poter leggere, perché io per primo non riesco a crederci.
recto: busto del vescovo, diretto verso destra, con il simbolo del potere pastorale nella destra e croce nella sinistra.
verso: U ECT
?, denario. ?.
Denario a me ignoto. Il taglio asimmetrico mi farebbe pensare a qualche stato dell'Europa Orientale, magari slavo. forse una colonia genovese sul Mar Nero?
recto: stemma bipartito, in cerchio di perline, sulla sinistra bande orizzontali, sulla destra una stella ad otto punte che sormonta qualcosa. legenda indecifrabile
verso: croce potenziata, quattro sfere, in cerchio di perline. legenda illegibile. danni da fuoco.
Venezia, grosso. Giovanni Soranzo.
moneta di materiale scadentissimo. il suono è simile a quello di una moneta di cioccolato. decisamente non interessante per i tosatori di monete
recto: il doge riceve l'insegna della Repubblica da San Marco. IO SUPR[ERANTIVS] / DUX / S M VENETI
verso: il Cristo in trono.
Louis le Pieux (814-840), AR denier, 819-822. Tours.
Provient de la collection Trampitsch, vente Crédit de la Bourse, 31.5.1988, 112. M.G., 371. 1.79g. TB à SUP
recto: + HLVDOVVICVS IMP Croix.
verso: TVRO/NES.

Elsen, Bruxelles

Carloman (879-884), AR denier. Arles.
Monogramme carolin. Carloman était le petit-fils de Charles le Chauve. Il succéda à son pàre Louis II en 879, conjointement avec son frère Louis III. Le royaume fut partagé entre les deux frères: la Francie et la Neustrie furent attribuées à Louis, la Bourgogne et l'Aquitaine à Carloman. Carloman régna seul aprés la mort de son frère en 882 mais il mourut aussi précocement, le 12 décembre 884. La couronne passa ensuite à Charles le Gros, le dernier fils de Louis le Germanique. M.G., 1210 Var. 1.63g.
recto: +CARLEIIAIIVS IE Croix.
verso: +AIIIA CIVIS (rétrograde)

Elsen, Bruxelles

Charles le Gros, empereur (881-887), AR denier. atelier indéterminé.
Le type identique du droit et du revers de cette monnaie est celui du revers d'un denier portant au droit la titulature de Charles le Gros empereur. Provient de la collection Charles Robert, vente Rollin et Feuardent, 29/3/1886, n. 43. M.G., - (cfr 1470, Nevers). 1.73g. Belle patine. Unique. SUP
recto: +IA+TER+CIIS Croix cantonnée de quatre globules.
verso: +IA+TER+CIIS Croix cantonnée de quatre globules

Elsen, Bruxelles

Louis IV d'Outremer (936-954), AR denier. Chinon.
Les deniers de l'époque carolingienne présentant un portrait sont particulièrement rares. Les plus connus sont ceux de la série au buste de Louis le Pieux. Il en existe aussi pour Charlemagne, à la titulature impériale. Les monnaies au buste de Louis d'Outre-Mer sont parmi les plus rares. On n'en connait que pour Chinon et Arles. M.G., 1631. 1.32g. TB
recto: LVDOVICVS REX T. à d., un bandeau dans les cheveux.
verso: +CAINONI CASTRO Croix.

Elsen, Bruxelles