CANTO INIZIALE: Amatevi, fratelli
Amatevi, fratelli, come io ho amato voi.
Avrete la mia gioia che nessuno vi toglierà.
Avremo la Sua gioia che nessuno ci toglierà.
Vivete insieme uniti come il Padre è unito a me.
Avrete la mia vita se l’Amore sarà con voi.
Avremo la Sua vita se l’Amore sarà con noi.
Vi dico queste parole perché abbiate in voi la gioia.
Sarete miei amici se l’Amore sarà con voi.
Saremo Suoi amici se l’Amore sarà con noi.
Segno di croce, saluto del celebrante ed orazione iniziale (LetCap VI - FF 233)
Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio concedi a noi miseri di fare, per tua grazia, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che ti piace, affinché interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del Figlio tuo, il Signore nostro Gesù Cristo e a te, o Altissimo, giungere con l’aiuto della tua sola grazia. Tu che vivi e regni glorioso nella Trinità perfetta e nella semplice Unità , Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
COMMENTO DEL PADRE NOSTRO DI SAN FRANCESCO (FF 266-275)
Santissimo Padre nostro: Creatore, Redentore, Consolatore e Salvatore nostro.
Che sei nei cieli: negli Angeli e nei santi, illuminandoli a conoscere che tu, Signore, sei luce; infiammandoli ad amare, perché tu, Signore, sei amore; inabitando in essi, pienezza della loro gioia, poiché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale viene ogni bene, senza il quale non vi è alcun bene.
Sia santificato il tuo nome: si faccia più chiara in noi la conoscenza di te, per poter vedere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, i vertici della tua maestà, le profondità dei tuoi giudizi.
A cori alterni preghiamo con Maria:
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre, al Figlio
e allo Spirito Santo,
come era in principio, ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica (2807-2815)
Il termine "santificare" qui vuol dire riconoscere come santo, trattare in una maniera santa. Chiedergli che il suo Nome sia santificato ci coinvolge nel Disegno che [egli] "nella sua benevolenza aveva prestabilito", "per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità"
[Cf Ef 1,9; Ef 1,4]. Nei momenti decisivi della sua economia, Dio rivela il suo nome, ma lo rivela compiendo la sua opera. Questa però si realizza per noi e in noi solo se il suo nome da noi e in noi è santificato.È in Gesù che il Nome del Dio Santo ci viene rivelato e donato, nella carne, come Salvatore:
[Cf Mt 1,21; Lc 1,31] rivelato da ciò che egli È, dalla sua Parola e dal suo Sacrificio [Cf Gv 8,28; Gv 17,8; Gv 17,17-19]. È il cuore della sua preghiera sacerdotale: "Padre santo... per loro io consacro me stesso; perché siano anch'essi consacrati nella verità" (Gv 17,19). È perché egli stesso "santifica" il suo Nome [Cf Ez 20,39; Ez 36,20-21] che Gesù ci fa conoscere il Nome del Padre [Cf Gv 17,6]. Compiuta la sua Pasqua, il Padre gli dà "il Nome che è al di sopra di ogni altro nome": Gesù "è il Signore a gloria di Dio Padre" (Fil 2,9-11). Nell'acqua del Battesimo siamo stati "lavati... santificati... giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio" (1Cor 6,11). Lungo tutta la nostra vita il Padre nostro ci chiama "alla santificazione" (1Ts 4,7), e, poiché è per lui che noi siamo "in Cristo Gesù, il quale... è diventato per noi santificazione" (1Cor 1,30), ne va della sua Gloria e della nostra vita che il suo Nome sia santificato in noi e da noi. Sta qui l'urgenza della nostra prima domanda.Questa domanda, che le compendia tutte, è esaudita attraverso la preghiera di Cristo, come le sei domande successive. La preghiera al Padre nostro è preghiera nostra se è pregata "nel Nome" di Gesù
[Cf Gv 14,13; Gv 15,16; Gv 16,23-24; Gv 14,26]. Gesù nella sua preghiera sacerdotale chiede: "Padre santo, custodisci nel tuo Nome coloro che mi hai dato" (Gv 17,11).
BREVE PAUSA DI SILENZIO
Salmo 8 "Potenza del nome divino" di Davide
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Dal Vangelo secondo Giovanni (17, 1-26)
Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".
RIFLESSIONE DEL CELEBRANTE
CANONE: Magnificat anima mea Dominum.
BREVE PAUSA DI SILENZIO
Reg. 8
Come Gesù fu il vero adoratore del Padre, così facciano della preghiera e della contemplazione l'anima del proprio essere e del proprio operare (Apost. Actuositatem, 4, 1-3). Partecipino alla vita sacramentale della Chiesa, soprattutto all'Eucaristia, e si associno alla preghiera liturgica in una delle forme della Chiesa stessa proposte, rivivendo così i misteri della vita di Cristo.
CCGG 12.3
I fratelli amino l'incontro filiale con Dio e facciano della preghiera e della contemplazione l'anima del proprio essere e del proprio operare. Cerchino di scoprire la presenza del Padre nel proprio cuore, nella natura e nella storia degli uomini, nella quale si compie il suo piano salvifico. La contemplazione di tale mistero li renderà pronti a collaborare a questo disegno d'amore.
Risonanze e preghiere spontanee
Canto del "Padre Nostro"
Orazione finale
Vergine Maria, sposa e tempio vero dello Spirito Santo, tu lo hai accolto con animo aperto e pronto. Lo hai accolto con la fede, credendo alla sua azione meravigliosa nel tuo grembo. Non hai mai cessato di accoglierlo durante tutta la vita, ascoltando la sua voce misteriosa, seguendo tutte le sue ispirazioni. Insegna anche a noi a riceverlo con la stessa disposizione di mente e di cuore. Aiutaci ad accogliere le sue ispirazioni ed i suoi consigli. Ravviva il nostro desiderio di ricevere tutto quello che lo Spirito Santo vuole darci. Per Cristo nostro Signore.
Amen!
BENEDIZIONE
CANTO FINALE: Cantico delle creature
Laudato sii Signore per la terra e le tue creature (2 x)
Preghiera di San Francesco (tutti assieme – in ginocchio): Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, qui e in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.