n po' di storia...
A volte si sente discutere sul fatto se San Francesco d'Assisi sia o meno il fondatore dell'Ordine Francescano Secolare. Chi dice di sì.... chi dice di no.... Ma chi ha ragione?
Il movimento penitenziale (di cui faceva parte lo stesso Francesco) ed il Terz'Ordine fondato da San Francesco è "un'evoluzione", potremmo dire, del primo.
Francesco ha dato una struttura ed un taglio ben preciso a quella folla di penitenti. Come d'altronde è successo poi per gli altri Terzi Ordini o per altri movimenti. Per cui si afferma, giustamente, che San Francesco è il "fondatore" del TOF ma non l'iniziatore del movimento penitenziale.
PENITENZA NELLA STORIA DELLA CHIESA (qualche appunto...)
Nei primi secoli d.C. il Battesimo veniva dato agli adulti come segno di conversione - perdono - penitenza. L’atto era di penitenza interiore (conversione del cuore verso Dio attraverso l’insegnamento del Vangelo) ed esteriore (opere caritative)
Dal V secolo l'atto penitenziale veniva fatto una volta nella vita pubblicamente; espiazione penitenziale pubblica, abito come segno esteriore visibile, divieto di partecipare a spettacoli, divieto ad avere cariche pubbliche, di praticare il commercio, castità coniugale per tutta la vita.
Prima dell'anno 1000: penitenza tutte le volte che la si desidera data in privato con il sacerdote, possibilità di commutazione cioè permesso di cambiare penitenza con una più praticabile.
Penitenti volontari: scelta personale di penitenza per tutta la vita per una vita spirituale più alta, nascita nuovi movimenti religiosi. Questi per allontanarsi dal mondo decidevano spesso di vivere all’ombra dei monasteri per un servizio e per attingere dai monaci l’esempio di conversione.
Tipi di penitenza: digiuni, mortificazioni corporali, veglie, preghiere, pellegrinaggi, astinenza coniugale temporanea, multe in denaro da versarsi a monasteri e chiese, sante Messe da far celebrare.
I penitenti volontari fanno le penitenze per conto di altri in cambio di denaro. Ma c’è sempre il desiderio di fare di Dio lo scopo della propria vita , di riprendere l’antico significato di METANOIA, anche se in questo periodo storico si è perso il concetto biblico di penitenza.
MONACHESIMO: entrata in monastero per la conversione e perdono dei peccati e vita di penitenza. Stile di vita tipo feudale.
EREMITI: ricerca della povertà evangelica nella vita quotidiana, nel lavoro, vita di penitenza, privazioni , allontanamento dal "mondo". Desiderio di ritornare alle origini del Cristianesimo.
ERETICI: movimenti semi-religiosi non riconosciuti dalla Chiesa che predicavano il ritorno alla povertà ed essenzialità delle persone e soprattutto della Chiesa, questi movimenti spesso si confondevano con i penitenti volontari.
In questo contesto storico nascerà Francesco d’Assisi, durante la nascita dei Comuni e di un grande cambiamento storico.
Dopo l'anno 1000: nel contesto della nascita dei comuni, di una forte crescita demografica, di commerci più ampi con altri paesi dell’Europa il laicato afferma sempre di più il suo ruolo nella veste secolare (matrimonio, lavoro, uso della ricchezza), nascono le confraternite: tipo le corporazioni che univano i vari mestieri, queste uniscono laici impegnati nella vita della Chiesa, in un’unione spirituale, caritativa, organica, con attività religiosa, senza la necessità di essere sacerdoti o vivere la castità.
Punti fondamentali: possono vivere nelle proprie case, possono essere di qualsiasi ceto sociale, fanno una professione in Fraternità per tutta la vita con un cammino di preparazione (noviziato), portano un abito da penitente, mettono i beni in comune come nella prima comunità Cristiana
Francesco stesso e i suoi primi frati si chiameranno all’inizio i penitenti di Assisi perché anche loro sceglieranno la penitenza volontaria nelle mani del Vescovo.
Da qui avranno inizio i Terzi Ordini Secolari: Francescani, Domenicani, Carmelitani, Servi di Maria...
Molti chiedevano a Francesco come poter essere penitenti, senza lasciare la propria vita ma rimanendo nel proprio stato secolare, desideravano avere una norma di vita come i Frati e le Povere Dame.
LETTERA AI FEDELI
Scoperta agli inizi del 1900 nella biblioteca Guarnacci di Volterra da uno studioso delle Fonti Francescane P. Sabatier. Dopo accurati studi si è raggiunta l’autenticità di uno scritto di Francesco diretto a quelli che desideravano vivere alla luce del Vangelo, è indirizzata a coloro che amano il Signore e vogliono vivere lo spirito evangelico in DOMINUS SUIS cioè nelle proprie case, nel secolo sull’esempio della spiritualità francescana.
Esistono due scritti la lettera breve (nostro prologo) e la lunga, sono state scritte tra il 1215 e il 1226 nell’arco di 16 anni durante la conversione di Francesco.
MEMORIALE PROPOSITI
Questa è la prima regola del III Ordine dei Penitenti, redatta da Francesco per la parte spirituale e dal Cardinale Ugolino per la parte giuridico-legislativa.
1221: prima stesura, regola legislativa, nasce formalmente l’Ordine della Penitenza, questo testo non è stato trovato.
1228: seconda stesura, ritrovata nel 1901 da P. Sabatier, manoscritto rimasto sepolto per 500 anni nella biblioteca del convento francescano di Capestrano in Abruzzo
TITOLO: documento DEL PROPOSITO DI VITA (secondo il quale promettono di vivere) dei Fratelli e sorelle della penitenza viventi nelle proprie case, incominciato nell’anno del Signore 1221 nel tempo di Gregorio IX Papa, 20 maggio 1228
MEMORIALE: significa carta o documento
PROPOSITI: è un’espressione biblica usata nell’antichità cristiana per indicare una professione pubblica di consacrazione a Dio.
Il Memoriale Propositi viene dato a tutti gli Ordini Penitenziali dell’epoca come ad esempio gli Umiliati o i Poveri Cattolici. Nel 1228 il M.P. viene adeguato ai penitenti francescani, ma può subire delle modifiche a seconda delle necessità di luogo, di cultura… Infatti nell’articolo 30 si capisce che questo non è un testo definitivo: …obbligo di osservare ciò che qui è scritto o sarà scritto o sarà tolto secondo il consiglio dei fratelli.
1) IMPOSTAZIONE DI FONDO RIGOROSA
2) SENSO VIGILE E ACUTO DI UMANITÀ
3) AMPIO RETROTERRA GIURIDICO
A)severa e chiara: esige un impegno per tutta la vita, ci sono norme severe per quanto riguarda l’abito, l’alimentazione, i digiuni, la partecipazione nella vita sociale, distribuire il sovrappiù a chi ne ha più bisogno diventa la povertà come essenzialità che è la base di tutto il movimento penitenziale del XI-XIII sec.
B) attenzione verso: i lavoratori, coloro che sono in viaggio, donne incinte o puerpere, ammalati e bisognosi, cortesia e umanità.
C) vita sacramentale e di preghiera: rispetto degli altri fratelli, curare una continua crescita spirituale, giustizia della carità, testamento (evitare dispute tra i parenti), riconciliarsi con i fratelli, no cause civili verso i confratelli e parenti, buone relazioni con gli altri, portatori di pace, divieto di portare armi, niente giuramenti di fedeltà al signore del Comune, pagare le decime, cas-sa comune per atti caritativi e opere sociali a favore degli ultimi, niente cariche pubbliche, ridare il maltolto, preghiere per i vivi e suffragio per i defunti
D) la figura del visitatore: è un fratello laico che ha il potere di imporre "soddisfazioni", punire, correggere, espellere, dispensare. Il visitatore congloba più Fraternità.
Tutto questo porta all’emancipazione dal feudalesimo, dalla supremazia signorile e dalla magistratura comunale, questo porterà a conseguenze legali e violenze private, ma è anche riconosciuto dal Papa con la protezione dei Vescovi.
Il M.P. non fu mai approvato dal Papa perché né lui né i penitenti ne sentivano la necessità perché lo stato penitenziale volontario era canonicamente riconosciuto da sempre.
Nel 1288 Papa Nicolò, ex ministro dei frati minori, nel 1289 approvò ufficialmente la nuova regola che era il testo del M.P. interamente riordinato e redatto in maniera più logica.
Questa nuova Regola si chiamerà SUPRA MONTEM (Sopra il monte della fede cattolica)
Cambiamenti: non potrà subire cambiamenti e vengono fatte due aggiunte: l’obbligo di chiedere al I Ordine un istruttore (assistente) e un visitatore una volta l’anno che siano frati minori, viene menzionato S. Francesco quale fondatore di questa forma di vita.
REGOLA DI LEONE XIII MISERICORS DEI FILIUS (Il misericordioso Figlio di Dio)
500 anni dopo questo Papa espresse la sua convinzione che soltanto il Terzo ordine, vissuto nel suo spirito genuino avrebbe potuto salvare la società afflitta da tanti mali individuali e sociali. Invitava i pellegrini a entrare nell’Ordine al quale intendeva affidarne il compito di essere pietra fondamentale dell’edificio cristiano, ma per fare questo bisognava renderlo più snello, agile e attivo per le esigenze del tempo. Nel 1883, il Papa redasse personalmente non un’altra regola ma solo modificata quella precedente , con un testo in latino e uno in italiano scrivendoli di persona, considerandola "una palestra dove la vita cristiana con maggior diligenza si esercitasse".
Cambiamenti: età minima per entrare 14 anni (più giovialità), non c’è più l’uso dell’abito ma quello dello scapolare, l’astinenza della carne passa da 4 a 2 giorni, viene intensificato l’obbligo della confessione e comunione, non c’è più il divieto di portare armi, la visita fraterna viene fatta d’ufficio e non solo su richiesta, elenco di indulgenze sicure come premio. Durante tutto il Pontificato di Leone XIII (25 anni) ha sostenuto e incentivato l’O.F.S. in tutti i suoi aspetti promuovendo, scrivendo, parlando, invitando e nella riforma sociale della chiesa aveva posto lo spirito, la dottrina e l’ideale francescano.
CAMBIAMENTI FINO ALLA NOSTRA REGOLA
Dopo la seconda guerra mondiale con un incremento demografico, una crescita economica, avviene anche un rinnovamento del III Ordine Francescano: da III Ordine diventa Ordine Francescano Secolare per mettere in risalto il vissuto del carisma francescano nel secolo, autogoverno delle Fraternità, il padre direttore diventa assistente, non più Sodalizio o Congregazione ma Fraternità in stile francescano, il Discretorio diventa Consiglio che è un termine e un rapportarsi con i fratelli più famigliare, non è più un dovere dare la propria quota di beni ma diventa un’iniziativa libera e responsabile, rivalutazione della coppia e della famiglia che era andata un po’ persa dai primi tempi, nasce la Gi.Fra., i consigli provinciali e nazionali lavorano con maggiore comunione d’intenti, indicazione per la formazione sia iniziale che permanente.
Dopo il 1966 avviene l’evoluzione della nuova Regola, vengono consultate le varie nazioni e per 12 anni c’è un lavoro di tutti i terziari ad ogni livello, per fare questo lavoro si è ripresa fortemente la spiritualità e gli scritti francescani. Il 24 giugno 1978 viene approvata da Papa Paolo VI nella festa di Giovanni Battista (penitente, profeta, precursore di Gesù, venerato da Francesco) la nuova Regola SERAPHICUS PATRIARCA il Serafico Patriarca S. Francesco.
Dopo Papa Paolo VI, Giovanni Paolo II dirà a noi Terziari.
" Studiate, amate, vivete la Regola . Essa è un autentico tesoro nelle vostre mani, sintonizzata allo spirito del Concili Vaticano II e rispondente a quanto la chiesa attende da voi. Amate, studiate e vivete questa Regola, perché i valori in essa contenuti sono eminentemente evangelici. Vivete questi valori in Fraternità e viveteli nel mondo, nel quale, per la vostra stessa vocazione secolare, siete coinvolti e radicati… Accanto poi ai valori evangelici, ma pur insiti in essi, i valori umani, per i quali voi vi assumete, come cittadini della città terrena e, nel tempo come cristiani, impegni temporali e sociali, intendendo così essere fermento nelle realtà terrene, nelle quali vi sentite, per vocazione profonda, come in casa vostra, come in un campo proprio o nativo. Memori che in voi, per il battesimo, c’è un sacerdozio regale, ritenete per certo che nessuno può proibirvi l’ingresso in ogni realtà terrena, sociale, umana, essendo proprio voi, chiamati a dare un’anima cristiana e umana a tutte e di tutte le cose".
La nostra Regola viene introdotta da tre documenti:
- La lettera dei Quattro Ministri Generali della Famiglia Francescana
- La lettera Apostolica di Approvazione
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Vuoi approfondire? Guarda qua:
http://www.cronologia.it/storia/tabello/tabe1607.htm
http://www.peacelink.it/users/marino/testirel/terz_odc.html
http://www.culturacristiana.net/fede/santi_mart_giapp.html
http://www.ciofs.org/doc/fsa0it01.htm#2
http://www.ciofs.org/doc/fsa1itsf.htm
http://www.ofs-scroce.too.it/ clicca su "La nostra fraternità" e poi "Un po' di storia"
poi c'era http://digilander.iol.it/cappuccinivarazze/ ma è in ristrutturazione!
Un testo sicuramente utile è quello di Andreozzi - Ed. Guerra (PG) dell'88 ma è quasi introvabile... ("Storia delle Regole e delle Costituzioni dell'OFS").
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