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Articolo su EcoMese, Novembre 1993

GLI "ALISEI" SACRO E PROFANO

VENTICINQUE RAGAZZI CHE SI DIVERTONO CANTANDO - di Maria Luisa Porro

Brani polifonici dei '600 italiano e spagnolo, di Arcadel, Gastoldi e Barberis. Gli incassi in beneficenza.

Gli "Alisei", questa sera, anziché brezze tropicali portano le note di Palestrina. Il pubblico applaude calorosamente, fino al termine della serata, l'interpretazione dei brani eseguiti dal coro che porta questo nome e che sabato 25 settembre si è esibito al Teatro Piemont di Perosa o Argentina. Il coro "Alisei" è composto di 25 ragazze e ragazzi dai 20 ai - 35 anni, provenienti da ambienti diversi della città di Torino. Studiano i canto diretti dal maestro Claudio Manuello che vuol essere definito "uno del coro", intercambiabile all'occorrenza, "perché siamo una famiglia in cui ognuno al suo posto dà il massimo di sé agli altri".

I 25 si incontrano ogni settimana per approfondire lo studio sulla lettura della musica. Cantano leggendo, infatti, e il loro scopo è la divulgazione del canto corale sacro e profano. Interpretano brani non molto lunghi, in modo da facilitarne l'apprezzamento e la comprensione anche a coloro che si accostano per la prima volta a questo genere musicale, così da raggiungere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.

"Inizialmente avevamo il solo fine di divertirci ad interpretare insieme un bel pezzo" - raccontano i ragazzi "imparavamo la musica, cantavamo per il solo piacere personale e ci divertivamo veramente molto". "Costatando un grande riscontro emotivo nel corso delle nostre interpretazioni" - prosegue il maestro - "ci siamo domandati se non fosse il caso di coinvolgere altre persone in questo progetto di "piacere", così abbiamo preparato brani per il pubblico e il 17 aprile '93 ci siamo esibiti in concerto per la prima volta a Moncalieri. Dicono che la vita è più bella se si canta e renderla tale è possibile con due soli strumenti accessibili a tutti: la voce, che ognuno educa e perfeziona, e l'amore per il canto".

Associati al coro "Alpini di Moncalieri", esibitosi nella stessa serata del 25 Settembre, gli Alisei hanno raccolto fondi, durante un concerto della scorsa estate, per la costruzione di una scuola in Russia, così da tracciare un segno concreto di concordia e di pace là dove i soldati italiani vissero durante la guerra terribili giorni di morte.Gli incassi del concerto svoltosi nella chiesa del Corpus Domini furono invece devoluti ad un gruppo che si occupa di malati psichici.

Cantano vestiti in jeans e prossimamente un mantello verde, acquistato con l'aiuto dei componenti il coro citato poco fa, porterà una nota cromatica tra gli Alisei. Il repertorio è sacro e profano: brani a 3-4 voci di Palestrina, autori del '500 spagnolo, l'Ave Maria di Jacopo Arcadel dalla quale Liszt trasse ispirazione, "Il ballerino e l'umorista" di Gastoldi e un mottetto a quattro voci miste composto di Barberis, papà di una ragazza del coro. La bellezza di canti antichi e celebri, che lo scorrere dei secoli non priva della capacità di suscitare emozioni profonde negli uomini di ogni tempo, ha avuto in ognuno di questi giovani, guidati dall'alta professionalità del loro maestro, apprezzati interpreti.

 

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