2004 | 2005 | variazione in % | |
Costo del servizio | 525.000,00 | 667.110,75 | 27,06 |
Costo accertamento | 32.293,02 | 32.293,02 | - |
Costo gestione e bollettazione | 22.615,65 | 27.138,78 | 20,00 |
Copertura del Comune | 95.000,00 | 81.818,18 | -13,87 |
Inesigibilità | 5.000,00 | 5.000,00 | - |
Totale quota imponibile tariffa | 484.908,67 (Lit 938.914.110)
|
653.924,37 (Lit 1.266.174.139) |
34,85 |
Una domanda: Per quanti anni bisogna pagare il costo di accertamento?
Un parere sull'IVA: L'esperto del Sole24Ore rispondendo al quesito di
un lettore afferma:
"L'idea di assoggettare a imposta sul valore aggiunto la cosiddetta
'tariffa d'igiene ambientale' si è propagata in seguito a una tesi secondo la
quale la tariffa stessa sarebbe il corrispettivo di un servizio prestato
nell'ambito di un rapporto di natura contrattuale.
Aderendo a una simile impostazione è caduto in errore in primo luogo il
Parlamento che con una norma di carattere interpretativo (art. 16, comma 13,
della legge 13/5/1999, n.133) ha indirettamente ammesso l'imponibilità
dell'entrata tariffaria agli effetti dell'IVA.
....
Poiché il comune riscuote la tariffa nell'esercizio di un potere d'imperio -
ossia in veste di autorità amministrativa - il divieto di applicare l'IVA
sulle entrate riscosse in questa situazione è sancito dalla legislazione
comunitaria (artt. 4 e 5, comma 3, della direttiva 17 Maggio 1977, n. 388),
che prevale sull'ordinamento nazionale eventualmente difforme (Sentenza della
Corte di Giustizia CEE, 15 Maggio 1990, emessa in causa n. 4/89).
La 'fattura' che ha applicato l'IVA alla tariffa ci sembra un atto pacificamente impugnabile con ricorso alla Commissione tributaria provinciale, trattandosi di vizio nell'esercizio del potere d'imposizione".