Internet, la Rete.
Lo strumento che renderà possibili gli scambi on-line.
Bill Gates, miliardario fondatore e presidente della Microsoft Corporation, la più grande software house del mondo ha affermato (con unimmagine molto suggestiva) che il computer rivestirà, nel terzo millennio, lo stesso ruolo che ha svolto la ruota agli albori della civiltà umana.
Sicuramente sarà così e gran parte del merito lo avrà Internet, la rete telematica che collega tutti i computer del mondo e che, da strumento di lavoro, è diventato fenomeno sociale e di costume.
Internet ha reso possibile quellulteriore balzo in avanti dellInformation Technology aumentando notevolmente le potenzialità del computer.
Il villaggio globale, di cui si è appena parlato, trova in Internet lo strumento che renderà possibile la sua realizzazione: la naturalezza con la quale si comunicherà via Rete nei prossimi anni è solo uno degli aspetti che ci porta a descrivere Internet come la chiave per entrare nel mondo globale, quello nel quale le distanze spaziali saranno sempre più insignificanti.
La Rete è un formidabile strumento di trasmissione del sapere. Informazioni, dati, e messaggi viaggeranno sempre più di frequente su Internet. Offre la possibilità di reperire qualunque tipo di informazioni: da quelle più serie, come le notizie del giorno o i dati demografici di qualunque nazione, fino alle informazioni più frivole o banali come conoscere il numero di lattine presenti in un distributore di birra.
Si possono ricevere libri, giornali, riviste e software. E possibile consultare migliaia di archivi in tutto il mondo senza doversi muovere dalla propria scrivania. Milioni di informazioni che, per ora, possono circolare liberamente senza alcun tipo di restrizione in ogni parte del mondo ma che, in un futuro sempre più vicino, incontreranno le resistenze di governi e opinione pubblica.
Tuttavia, laspetto che in questo contesto diventa interessante mettere in rilievo, è quello forse più denso di implicazioni sia per il comune cittadino, sia per lagente economico.
La possibilità di fare affari utilizzando questo nuovo mezzo cambierà innanzi tutto i canoni attuali del commercio tradizionale.
Il commercio, così come è inteso oggi, rischierà di subire delle profonde modificazioni: il profilo più interessante è quello che riguarda il progressivo processo di globalizzazione che investirà le normali transazioni commerciali.
Oggi si continua a parlare di commercio interno ed estero, considerando appunto le diverse possibilità di acquisto e le varie piazze nelle quali le operazioni vengono effettuate. Le differenze tra i prezzi delle diverse merci sui mercati sono solo una delle caratteristiche di un sistema economico di questo tipo.
Quello che il commercio effettuato con Internet andrà a modificare sarà proprio il processo di diversificazione dei mercati. Una maggiore omogeneità dellofferta dei prodotti sarà la conseguenza finale di un tale sviluppo. Infatti, con rapidità e sicurezza, sarà facilissimo acquistare quasi qualsiasi prodotto, sul mercato più competitivo del mondo.
Questa globalità dellelectronic commerce riguarda anche e soprattutto la possibilità di raggiungere tutti i 30 milioni di persone che si collegano alla Rete e di verificare in tempo reale il gradimento della clientela.
Sostanzialmente, si apre all'impresa un mercato potenziale senza barriere geografiche: questa globalizzazione dell'offerta sarà ancor più veloce in quanto priva di costi onerosi che, al contrario, caratterizzano la normale infrastruttura distributiva. Una simile penetrazione su tutti i mercati mondiali sarebbe impossibile da ottenere con i tradizionali veicoli pubblicitari e di commercio.
Vi è poi da considerare la straordinaria flessibilità che il commercio elettronico consente, la penetrazione in un mercato senza barriere dimensionali, in quanto gli investimenti iniziali sono esigui e l'impresa ha la possibilità di commercializzare i propri prodotti o servizi in qualsiasi parte del mondo senza avere una propria struttura di vendita tradizionale, eliminando totalmente i costi relativi alla realizzazione e alla gestione dei punti vendita.
Questa caratteristica fornisce importanti vantaggi competitivi, in primo luogo, alle imprese di piccole dimensioni, operanti anche a livello artigianale, e che nel commercio tradizionale risultano svantaggiate o limitate dalla mancata possibilità di effettuare investimenti ingenti nel settore distributivo. Questo è un altro punto a favore dellelectronic commerce.
Difatti, si parla anche di efficienza del commercio su Internet. Grazie alla esiguità dell'investimento iniziale e alla possibilità di espansione geografica del raggio d'azione dell'azienda senza dover sostenere costi in infrastrutture distributive, si possono riportare degli aumenti del margine di profitto e delle relative riduzioni dei costi di distribuzione, in quanto il venditore entra direttamente in contatto con l'utente finale del proprio prodotto, eliminando il distributore. Q uesto a tutto vantaggio anche del singolo cliente che si troverà a poter contrattare direttamente con il produttore, riuscendo a spuntare prezzi inferiori a quelli ottenibili acquistando i prodotti attraverso i tradizionali canali commerciali.
La presenza sul Web consente inoltre una notevole riduzione dei costi connessi alle forme tradizionali di pubblicità e promozione ed un più facile inquadramento del target di clientela.
Il contatto diretto con la clientela e lobiettivo della customer satisfacion diventano realizzabili per ogni azienda: se è innegabile il fatto che le più moderne tendenze di Marketing, secondo la teoria della Customer Satisfaction, si stiano muovendo verso un rapporto personalizzato con il singolo consumatore (Micromarketing), preme sottolineare come il commercio elettronico apra la possibilità di instaurare un vero e proprio contatto individuale con il cliente, sia potenziale (informazioni sui prodotti, richieste di soluzioni particolari) sia attuale (soprattutto nella fase di assistenza post-vendita).
Il contatto immediato fra chi compra e chi vende permette un continuo e tempestivo scambio d'informazioni, lamentele e richieste, conferendo all'azienda un'immagine di serietà e modernità, e infondendo fiducia nella clientela.
Tali aspetti fanno del commercio elettronico un canale particolarmente adatto soprattutto per quelle aziende che producono o vendono prodotti o servizi particolari, o addirittura di "nicchia": tali aziende possono entrare in contatto con segmenti di clientela dotati di caratteristiche ben precise, di cui possono avere una conoscenza approfondita grazie al rapporto di tipo diretto ed interattivo che si viene a creare con il consumatore.
Se la scarsa sicurezza delle transazioni commerciali (se ne parlerà diffusamente nel prosieguo del discorso) è stata fino a tempi recenti l'unico grosso punto a sfavore delle operazioni in Rete nonché il massimo deterrente per clienti e venditori, si deve sottolineare come innegabili progressi siano stati fatti in questo campo soprattutto in conseguenza degli ingenti investimenti effettuati in tale direzione sia da colossi informatici sia da multinazionali (VISA, MasterCard).
Il fatto che oggi Internet sia facilmente accessibile a chiunque, singoli utenti ed aziende, moltiplica le opportunità di business sulla rete: il commercio elettronico sulla rete rappresenta attualmente un mercato marginale di grande interesse soprattutto per i produttori di beni o servizi di nicchia.
Cosè Internet?
Ma cosa è in termini pratici Internet? Risponderemo a questa domanda spiegando cosa sia il sistema client/server.
Lidea base del sistema client/server è abbastanza semplice [3] e di chiara comprensione: in pratica si tratta di considerare lesistenza di un elaboratore elettronico centrale (il server) che immagazzina una certa quantità di dati che si è disposti a distribuire e rendere pubblici nel senso più stretto del termine. Unaltra macchina (il client, detto anche computer remoto) può poi collegarsi al server e richiedere quei dati utilizzandoli come se li avesse nella propria memoria, inviandone degli altri. Il collegamento può avvenire tramite connessioni dirette, reti telefoniche e così via.
Con questo sistema è possibile fare in modo che due macchine, anche molto lontane tra loro ma connesse, si scambino messaggi (la posta elettronica), oppure software (FTP, File Transfer Protocol) o ancora dati e informazioni. Indipendenza tra interfaccia utente ed elaborazione dei dati, possibilità di distribuire lelaborazione dividendola tra un client e molti server sono solo alcuni dei vantaggi che unarchitettura client/server mette a disposizione.
I problemi, da un punto di vista più prettamente tecnico, sorgono soltanto quando il server deve rispondere a più client contemporaneamente, come avviene oggi sulla Rete (per questo motivo è indispensabile utilizzare un sistema operativo robusto e multitasking: di solito UNIX o anche MicroSoft Windows NT).
Si dice che i server devono essere il più possibile efficienti. Esistono varie tecniche per far sì che il server riesca a gestire più client contemporaneamente:
una è il cd. polling: a ogni client viene assegnato un accesso ad un canale e il server li controllerà ciclicamente per vedere se ci sono dei messaggi in attesa di risposta;
un altro sistema, molto più diffuso, consiste nel creare, per ogni client connesso, un nuovo processo che si dedichi esclusivamente alle richieste del client stesso. In questo modo il server principale non deve far altro che accettare le varie connessioni: saranno poi i processi creati di volta in volta a rispondere alle diverse richieste.
In base a quanto descritto, una rete di computer è un insieme interconnesso di elaboratori autonomi in grado di scambiarsi informazioni.
Agli albori dellinformatica la situazione era alquanto semplice: esisteva un unico computer che svolgeva tutte le operazioni. Successivamente quest'enorme elaboratore elettronico (i primi computer riempivano una stanza intera) fu dotato di alcuni terminali dislocati nei punti più convenienti delledificio. In questo modo era possibile accedere al computer centrale senza recarsi fisicamente nella sua stanza, ma accedendovi tramite questi terminali. Con linvenzione dei modem le distanze non furono più un problema. Era possibile avere anche dei terminali remoti che si collegavano usando la normale linea telefonica e permettevano allutente di comunicare con il computer principale da quasi ogni parte del mondo.
La vera grande innovazione ci fu quando si provò a collegare, tramite cavo seriale (lo stesso che collegava il terminale allelaboratore) due computer: nasceva il concetto di rete. In questo modo, infatti, i computer collegati potevano scambiarsi enormi quantità di dati a grande velocità e, in più, se si guastava un computer si poteva contare su qualche altro elaboratore. In tal modo anche le risorse, come ad esempio le stampanti o i dischi di grande capacità, potevano essere condivise da più computer, con un notevole risparmio economico. Senza contare, poi, che in una rete possono coesistere macchine con architetture differenti, garantendo ad ognuno la libertà di lavorare con lhardware e il software che preferisce [4].
Da un punto di vista più tecnico è necessario analizzare larchitettura di una rete. I primi progettisti, non avendo alcun modello su cui basarsi, potevano scegliere di implementare le soluzioni che più facevano loro comodo. Tuttavia ciò portava spesso a problemi di incompatibilità e di manutenzione software/hardware. Per tale motivo si ricorse a standardizzare il concetto di rete applicando unorganizzazione a livelli.
Così, ogni livello è inserito in un contesto gerarchico, e può comunicare solo col livello immediatamente superiore o inferiore usando dei ben precisati meccanismi detti interfacce. Ogni livello di rete di una macchina comunica con il corrispondente di unaltra macchina utilizzando degli standard di conversazione chiamati protocolli. Tale comunicazione avviene passando attraverso i livelli inferiori della propria macchina che aggiungono informazioni complementari al messaggio che si vuole inviare allaltro computer. Questo messaggio raggiunge il mezzo fisico di trasmissione e viene inviato alla seconda macchina, dove risale la gerarchia dei livelli fino ad arrivare a destinazione.
Si definisce così architettura di una rete linsieme dei livelli e protocolli che caratterizzano la rete stessa. Il modello di riferimento per quanto riguarda queste architetture è quello proposto dallISO (International Standards Organization) e si chiama Open Systems Interconnection (OSI).
Internet è entrata in funzione circa dieci anni prima che tale modello fosse adottato e, pertanto, essa non è completamente aderente allo standard.
Infatti la gerarchia dei livelli che caratterizza il TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol), cioè linsieme dei protocolli adottati per la comunicazione tra due computer su Internet, è composta da un livello fisico che si occupa di trasportare le informazioni da un dispositivo di rete ad un altro sfruttando un collegamento seriale via modem, o un cavo coassiale o ancora un fibra ottica.
Il livello superiore è lIP (Internet Protocol). Esso si occupa del trasporto dei pacchetti, ai quali vengono aggiunte delle informazioni complementari necessarie a far transitare i dati attraverso i router e raggiungere così unaltra rete. Questi pacchetti detti datagram, contengono lindirizzo numerico (di 4 byte) che identifica le macchine sulla Rete (ogni macchina su Internet è identificata da un numero come 195.42.90.1 al quale, però, per semplicità viene poi assegnato un nome come www.byte.com che è sicuramente più facile da ricordare).
I router gestiscono ogni pacchetto non allo stesso modo. Ciò comporta che:
due o più pacchetti diretti verso lo stesso computer-destinazione non è detto che seguano la stessa strada per giungervi;
due o più pacchetti spediti in un certo ordine non è detto che giungano a destinazione nello stesso ordine con il quale siano partiti;
non esiste alcuna garanzia che un certo insieme di dati arrivi a destinazione. Se non cè spazio per memorizzare un pacchetto questo verrà semplicemente scartato.
Il livello immediatamente superiore è il TCP (Transmission Control Protocol) e lUDP (User Datagram Protocol). Il TCP è un protocollo affidabile, orientato alla connessione: stabilita la connessione, è possibile usare un canale di comunicazione bidirezionale esente da errori. LUDP, al contrario, è un protocollo senza connessione e inaffidabile: ogni qualvolta bisogna spedire un pacchetto è necessario specificare il destinatario. Per comprendere la differenza tra i due protocolli si usa fare questo esempio: il TCP corrisponde ad una chiamata telefonica seguita da una conversazione, invece lUDP è assimilabile alla scrittura e spedizione di una lettera.
Il mezzo di comunicazione a disposizione dellarchitettura di rete è utilizzabile mediante degli strumenti software chiamati socket. Socket significa letteralmente presa elettrica e rappresenta il punto di connessione ad un segmento di comunicazione tra processi locali o remoti. In pratica un canale di comunicazione è terminato alle estremità da due socket per mezzo dei quali i due processi (applicazioni), locali o remoti, possono accedere per comunicare, utilizzando ogni socket come filtro ed unità di controllo del canale.
Tuttavia, non è sufficiente luso dei socket e degli indirizzi per connettersi perfettamente ad un host su Internet. E anche necessario "rivolgersi" ad una certa porta.
Infatti, se lunico modo per indicare un Web server su Internet fosse il suo indirizzo, nascerebbero delle enormi ambiguità circa il servizio da contattare su quel particolare computer (cioè se si volesse utilizzare quel server per spedire posta, o per ricevere software o ancora per ottenere dati e informazioni). Per ovviare a questo problema è nato il concetto di porta. Indicando una specifica porta si identifica il servizio al quale si è interessati (ad esempio la posta elettronica, e-mail, si spedisce attraverso la porta 25, le pagine Web si prelevano allindirizzo 80 e così via).
Da quanto detto dovrebbe risultare chiaro che, in definitiva, Internet, e il World Wide Web in particolare, non sono altro che un gigantesco sistema client/server. Un sistema al quale milioni di utenti si connettono per acquisire e scambiarsi informazioni e lo fanno tramite le reti telefoniche che sono solo linfrastruttura sulla quale la Rete si poggia.