LA MIA PREGHIERA PREDILETTA

Recitare il Rosario significa mettersi alla scuola di Maria ed apprendere da lei, Madre e discepola del Cristo, come vivere in profondità ed in pienezza le esigenze della fede cristiana.

Ella fu la prima credente e, della vita ecclesiale, ella nel Cenacolo fu centro di unità di carità tra i primi discepoli del suo Figlio.

Nella recita del Santo Rosario non si tratta tanto di ripetere delle formule, quanto piuttosto di entrare in colloquio confidenziale con Maria, di parlare, di manifestare le speranze, di confidarle le pene, di aprirle il cuore, di dichiararle la propria disponibilità nell'accettare i disegni di Dio, di prometterle fedeltà in ogni circostanza, soprattutto in quelle più difficili e dolorose, sicuri della sua protezione, e convinti che ella ci otterrà dal suo Figlio tutte le grazie necessarie alla nostra salvezza.

Recitando il Santo Rosario, infatti, noi contempliamo il Cristo da una prospettiva privilegiata, cioé da quella stessa di Maria, sua Madre; meditiamo cioè i misteri della vita, della passione e della risurrezione del Signore con gli occhi e col cuore di colei che fu più vicina a suo figlio.

Siamo assidui alla recita del Rosario sia nella comunità ecclesiale, sia nell' intimità delle nostre famiglie: esso, sulla scia delle ripetute invocazioni, unirà i cuori, riaccenderà il focolare domestico, fortificherà la nostra speranza e otterrà a tutti la pace e la gioia del Cristo nato, morto e risorto per noi.

Giovanni Paolo II il 2.10.88

LA PREGHIERA DEL ROSARIO

In tutte le sue apparizioni,la Madonna ha sempre invitato gli uomini a pregare. Non ha chiesto ne offerto nuove forme di preghiera, ma ha chiesto che fossero rinnovate le forme antiche e che fosse data loro una nuova forza vitale.

Così anche a Medjugorje. All'inizio ha chiesto come minima preghiera quotidiana la recita di sette Padre, Ave. Gloria e il Credo. In seguito ha cominciato a invitare alla preghiera di una terza parte del Rosario, e infine a dire il Rosario intero. Alla vigilia della grande solennità della sua Assunzione in cielo, il 14 agosto 1984,la Madonna tramite Ivan Dragicevic ha detto:

'Vorrei che la gente in questi giorni pregasse con me. E che preqhi il più possibile! Che inoltre digiuni il mercoledì e il venerdì: che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi...".

SIGNIFICATO DEL S. ROSARIO

Dire il Rosario non significa nient'altro che cercare il modo di stare accanto a Gesù e a Maria.

Meditando i misteri della loro vita, noi siamo con loro: lo siamo quando giunge la gioia del Natale e la serietà della presentazione al tempio, quando giunge il dolore e il sudore di sangue sul volto, quando sulle spalle si formano le piaghe dovute alla flagellazione e alla Croce, quando la corona di spine provoca lancinanti dolori al capo.

Se siamo uniti a loro ogni giorno con tali incontri, allora ci è garantita con essi anche la gioia della vittoria sulla morte, ci sono assicurati i doni dello Spirito e la glorificazione finale in cielo.

Pregare il Rosario, dunque non significa nascondersi in qualche remoto angolino e vivere lontani dal mondo e dalla vita.

Significa piuttosto rendersi disponibili a portare le proprie croci e quelle altrui, così come le hanno portale Gesù e Maria.

Essere con loro, significa avere sofferenze e problemi, ma senza esserne mai amareggiati.

Essere con loro significa sperimentare la derisione e la delusione, senza mai cercare la vendetta.

Andare con loro significa camminare nella nuova strada dell'uomo che crede in Dio, il quale fa nuove tutte le cose.

Ogni preghiera può essere fatta in fretta, in modo da poter dire tutto; ma allora non incontreremo Gesù e Maria.

Se preghiamo in fretta, c è' il pericolo che quel tempo sia perduto e senza senso, e così non c' innamoreremo mai della preghiera.

Proprio come avviene nell'incontro con un amico: se non abbiamo tempo per lui o se quel tempo cha trascorriamo con lui è troppo corto a se ciò che gli diciamo glielo diciamo freddamente, non ci sarà amicizia, perché si spegnerà.

Perciò è importante: Avere tempo per la preghiera del Rosario e per ogni altra preghiera.

La corona del Rosario è come il bastone di Mosè, "Tenetela sempre in tasca, questo bastone è quello che vi difende.

Come Mosé ha toccato la roccia con il suo bastone ed è venuta l'acqua, la Madonna vi da questa corona come difesa dal male, dal maligno.

Portatela sempre con voi, anche quando non la usate".

P. Jozo dice a proposito del Rosario: "I 5 misteri sono le 5 pietre di David contro Golia. David, un ragazzino, ha sconfitto il gigante che nessuno riusciva a sconfiggere, neanche gli eserciti.

Ecco le 5 pietre che dovete sempre usare per sconfiggere il male.

Pregatecon il Rosario".

L'anima, che a me si raccomanda col Rosario, non perirà. Chiunque recita divotamente colla considerazione dei suoi sacri Misteri, non sarà oppresso da disgrazìe, non verrà castiqato dalla giustizia di Dio, non perirà di morte improvvisa: ma si convertirà se peccatore, e si conserverà in grazia, se giusto, e sarà fatto degno della vita eterna.

O immacolata dello Spirito Santo
per il potere che l'Eterno Padre
Ti ha dato sugli Angeli
e sugli Arcangeli:
mandaci schiere di Angeli
con a capo San Michele Arcangelo
a liberarci dal Maligno
ed a guarirci

LA FORZA STRAORDINARIA DEL ROSARIO

La Madonna ci ricorda: «premunitevì della corona come di un'arma e fate che nelle vostre case echeggi come un canto armonioso, questa preghiera, formidabile per potenza, per forza e per grazia.

Nessun devoto del mio Rosario Perirà"

S. Vincenzo de Paoli:
«Dopo la S. Messa, la devozione al Rosario ha fatto scendere sulle anime più miracoli di ogni altra preghiera».

Il Santo Curato d'Ars:
"Una sola "Ave Maria" ben detta la tremare l'inferno».

San Luigi Maria De Montfort:
«L'Ave Maria ben detta (col cuore con attenzione, devozione e modestia), secondo i Santi è il nemico che mette in fuga il diavolo, il martello che lo schiaccia, la santificazione e fecondità nell'anima, la gioia degli angeli, la melodia dei predestinati, il cantico del Nuovo Testamento, la gloria della SS. Trinità, il piacere di Maria, un bacio casto e amoroso che le si dà...".

San Giovanni Bosco:
«il Rosario è una continuazione di Ave Maria, con le quali si possono battere, vincere, distruggere tutti i demoni dell'inferno».

Lucia di Fatima:
per il potere che il Padre ha dato, in questi ultimi tempi, al Rosario non c'è problema personale, nè familiare, nè nazionale, nè internazionale, che non si possa risolvere con il Rosario».

Satana costretto nel nome di Dio dall'esorcista, ha dovuto parlare del Rosario. Ecco perché, in un celebre esorcismo, Lucifero, cioè Satana in persona, fu costretto ad affermare: "Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello, la nostra rovina, la nostra sconfitta... il Rosario ci vince sempre, ed è la sorgente di grazie incredibili per quanti lo recitano per intero (15 misteri).

Per questo noi lo avversiamo e lo combattiamo con tutte le nostre forze, ovunque, ma specialmente nelle Comunità, la cui forza spezzerebbe ogni nostra resistenza.

Molte di esse lo sanno: non vi è male che possa resistere a un Rosario intero comunitario".