torna all'indice dei racconti | ||
![]() |
Quel pomeriggio abbiamo portato i frugoletti dalla baby sitter: aspettavamo una coppia molto interessante, di cui avevamo letto l'inserzione e con la quale ci eravamo incontrati per un caffè e la necessaria prima conoscenza. G era un po' tesa, non sapeva come vestirsi, e faceva tra sé e sé considerazioni sulle giarrettiere, sui reggicalze, dicendo che per "giocare con te, che so, per fare qualche foto, va bene, ma per fare sul serio, mi sento ridicola..." Ed io a dirle che andavano bene anche i collant, tanto, l'importante è toglierseli al momento giusto, ma che però, generalmente, a noi maschietti - e sicuramente a me - piace moooolto toccare quei centimetri quadrati di confine tra la seta della calza e la seta della pelle, cominciando dalla parte esterna della coscia per poi lentamente andarne a carezzare l'interno... G alla fine ha optato per il collant, ma sopra ha indossato una maglietta traforata molto sexy; i nostri amici sono finalmente arrivati, con qualche minuto di ritardo, ma Roma è grande, e casa nostra è circondata da una serie di sensi unici che la rendono difficile da trovare, la prima volta. Lei (V) era in gran tiro, e con mia gran soddisfazione ho subito intravisto che sotto la minigonna portava le autoreggenti, ed infatti è stato proprio nella zona di confine tra la pelle e la calza che poco dopo - sul divano dove ci eravamo accomodati ad assaporare un gelato, tanto per ... rompere il ghiaccio - ho cominciata a carezzarla mentre G si baciava con l'altro lui (F)... Le ragazze si sono spogliate, quasi completamente, ed hanno cominciato a prendersi cura del bel cazzone di F, (meno male - ho pensato - non mi ritroverò da solo a dover tenere alta la bandiera del sesso maschile...) G era seduta sul divano alla sua sinistra, V era inginocchiata per terra e si alternavano nel prenderlo in bocca; io, decisamente con piacere, guardavo G mentre andava su e giù con la lingua lungo il cazzo di F, ma non mi limitavo certo a guardare: abbracciavo V da dietro, le mordicchiavo il collo, le disegnavo la clavicola con la lingua, mentre con le mani le stringevo - piano, dolcemente - il seno, pieno e sodo; poi le ho carezzato i fianchi - ben disegnati - e, dopo avere fatto un ulteriore giro nella famosa zona tra coscia e calza, le ho finalmente intrufolato la mano negli slip: |
con mio gran piacere ho constatato che era già bagnata, le ho sfiorato la clitoride, girellandole un po' intorno, per prepararla all'incontro con la mia lingua. A quel punto infatti la cosa che volevo di più era sentire il suo sapore; mi son steso per terra, con il viso verso l'alto, e come un meccanico specializzato sotto una Porsche mi sono spinto sotto di lei ed ho cominciato a leccarle la fichetta. Non per vantarmi, ma è una cosa che - oltre a piacermi davvero tanto – mi riesce particolarmente bene. Fino allora V mi sembrava più concentrata su suo marito che su quello che le facevo io, ma già dopo pochi colpi della mia lingua l'ho sentita premere di più sul viso, assecondare i miei movimenti e poi ha cominciato a mugolare ed a respirare forte ... "Ma perché non ci mettiamo più comodi, sul letto?" ho proposto all'allegra compagnia, e, tacitamente d'accordo, ci siamo diretti in camera, liberandoci strada facendo dei residui di abbigliamento. Sul letto abbiamo ripreso più o meno da dove avevamo interrotto, con le ragazze che ciucciavano F ed io che con la mano destra titillavo la passera di V e con la sinistra quella di G, che intanto si carezzavano sulle tette e sui fianchi. Conosco bene G, e sapevo che per lei era finito il momento dei preliminari: infatti F aveva già indossato il preservativo, e G gli è salita sopra, nella sua posizione preferita, quella che più velocemente la porta all'orgasmo e - com'è sua caratteristica quando è fisicamente in piena forma e molto eccitata - commentava con gran soddisfazione e descriveva la penetrazione che si stava godendo in quel momento. Io, che fino a quel momento avevo agito attivamente ma ero stato poco oggetto di attenzioni mi sono sdraiato offrendo il mio cazzo alla bocca di V, che non si è fatta pregare e mi ha fatto sentire la dolcezza della sua lingua e delle sue labbra: un'ottima pompinara, molto a suo agio nel farlo andare fino in fondo. Ho messo anch'io il cappuccetto e le sono andato dietro, prendendola alla pecorina mentre lei carezzava i sessi di suo marito e di G, che intanto, dopo aver goduto, aveva fatto salire F sopra di lei. Anche io e V abbiamo cambiato posizione, le ho alzato in alto le gambe penetrandola profondamente e con intensità, e (credo) che abbia avuto un gran bell'orgasmo; G è venuta a guardare da vicinissimo il nostro amplesso, osservando attentamente come entravo dentro la nostra nuova amica, e F è venuto a cercare la bocca della moglie ... ed anche la mia. Era la prima volta che mi ritrovavo un sesso maschile davanti le labbra, ma devo ammettere che ci avevo pensato ed ero curioso di sapere che effetto mi avrebbe fatto; beh, l'ho trovato divertente ed eccitante, soprattutto in quel contesto, con G che mi leccava le palle mentre facevo l'amore con V. A quel punto ho lamentato che ero l'unico che non aveva ancora avuto un bipompino, e sì che durante il nostro incontro "conoscitivo" avevo apertamente detto che era la mia fantasia preferita; V, ridendo, ha detto "basta chiedere" e le ragazze, ridendo, mi hanno prontamente accontentato ... |
F si è avvicinato per guardare da vicino il delizioso lavoretto che le ragazze mi stavano facendo, e si è unito al gioco pure lui. Non male, anche se preferisco le ragazze. F ha preso G alla pecorina, e lei, dopo qualche colpo, ha interrotto il pompino per esclamare felice "si, che bello, due cazzi, insieme, humm", poi si è concentrata sulla penetrazione, abbandonandomi alla bocca di V. L'ho tirata su verso di me, e, indossato un altro preservativo, mi son fatto cavalcare mentre le stringevo le tette, piene e sode. Con mio grande piacere anche G carezzava il seno della nostra amica e le leccava i capezzoli, sempre stantuffata da dietro da F; si era dato un bel po' da fare, bisognava dargliene atto, e dopo un po' - per riprendere fiato - si è disteso e tolto il cappuccetto (quando abbiamo finito, abbiamo raccolto un cospicuo numero di preservativi, ci siamo proprio divertiti a fare "entra ed esci", "un po' qua ed un po' là") e G ha cominciato a leccarglielo. V si è sfilata da me e l'ha raggiunta per leccare con lei suo marito, ed io ne ho approfittato per scendere dal letto, inginocchiarmi per terra e trovarmi così all'altezza ideale per leccarla profondamente, dall'ano – passando per la fichetta - alla clitoride, e fare su e giù. No, non mi sbaglio, la nostra nuova amica apprezzava decisamente questo massaggio (come hobby "non trasgressivo" suono il sax, con labbra e lingua sono molto allenato e resistente), ed io ho avuto conferma di quanto mi era già sembrato all'inizio, quando la carezzavo: V ha un buchetto del culo morbido ed accogliente!!! Dopo averlo slinguato per bene e preparato alla penetrazione le sono andato dietro e, piano piano e dolcemente, le sono entrato dentro. Lei aveva trattenuto il fiato e quando sono entrato (ma ancora ne mancava un po') ha sospirato di piacere, dicendo "si, quando entra bene e non fa male poi mi piace tanto", e mi incitava ad incularla sempre più a fondo. Ed io, che non entravo in un culetto da tanto tempo (purtroppo G, dopo la prima gravidanza, si fa male e così non se ne è più fatto nulla, ma l'ho vista un po' invidiosa di quello che - ancora devo raccontarvi - ha visto fare a V) non mi son fatto pregare e ci ho dato dentro ben bene, finché l'ho sentita godere. Poi V ha voluto fermarsi per riprendere fiato, ed anch'io sono stato d'accordo per una pausa. Giusto il tempo di una sigaretta, qualcosa da bere di fresco, un paio di barzellette, mentre continuavamo a carezzarci "in sottofondo", ma ben presto le carezze si sono fatte più precise ed intenzionali e F, disteso sul letto, ha fatto salire su di se V e mi ha detto "Dai M, mettiti il guanto e prendiamo V a sandwich". E bisogna dire che V, nella parte della mortadella, ci si trova proprio a suo agio ... E qui - come accennavo sopra - G a dire "Oh, che bello che dev'essere, vorrei tanto farlo anch'io ..." Devo ammettere che non mi ricordo più con precisione come siamo andati avanti, so solo che, quando alla fine abbiamo goduto anche noi maschi, prima io e dopo un po' anche F - a lui l'onore del più resistente - noi eravamo davvero spompati e le ragazze su di giri, rosse in volto, con gli occhi spalancati e gioiosamente ciarliere. E' stato molto bello. |
Chi vuole ispirarci per la stesura del racconto della seconda volta? Perché, si sa, c'è sempre una seconda volta... Scriveteci: mmm61@iname.com |