Il cacciatore di foche e il tritone

 

C'era un volta un uomo che viveva nel  Nord della Scozia. Egli abitava in un  piccolo cottage vicino la spiaggia e si guadagnava da vivere uccidendo le foche e vendendo la loro pelliccia. 
Alcune foche  erano più grandi delle altre, e la gente del paese le chiamava "Roane" e bisbigliava che si trattava di tritoni e sirene provenienti da terre lontane in fondo all'Oceano. Il cacciatore rideva di  queste leggende e affermava che uccidere le foche più grandi era un bene perché rendevano molto di più ..

un giorno mentre faceva il suo sporco  lavoro pugnalò una foca enorme che con un grido di dolore si gettò nell'Oceano con il coltello conficcato ancora nel corpo...  L'assassino di  foche  irritato dalla perdita del suo coltello e della sua preda andò via verso casa.
Poco dopo mentre camminava a ridosso della spiaggia incontrò un cavaliere straniero,alto, con degli occhi grandi e scuri....  lo straniero salutò il cacciatore e gli chiese subito qual'era il suo mestiere. Appena il cavaliere scoprì che l'uomo era un venditore di pellicce di foche, ne ordinò subito un grosso quantitativo e chiese al cacciatore di prendere le foche subito... . "non posso farlo"  rispose il cacciatore " gli animali non torneranno fino a domani mattina" ma lo straniero rispose "posso mostrarti subito un luogo pieno di foche basta che vieni con me e ti ci porterò"... il cacciatore eccitato montò in groppa al grande cavallo nero e si lasciò condurre...

volarono come il vento per i sentieri alberati per miglia e miglia finché non arrivarono sull'orlo di uno strapiombo che si stagliava sopra il freddo mare scozzese..  c'era una vista splendida e i gabbiani volavano disegnando meravigliose traiettorie nel cielo ma non vi era traccia di foche ed il il cacciatore deluso esclamò "allora ma dove sono gli animali che mi avevi promesso?" "oh li vedrai presto molto presto" rispose lo straniero gelandolo con uno sguardo di ghiaccio.. il cacciatore si spaventò e le sue paure trovarono conferma quando le braccia dello straniero colpirono le sue spalle e lo gettarono oltre lo strapiombo....

stupito e terrorizzato il cacciatore vide che anche lo straniero si tuffava con lui e insieme raggiunsero le gelide acque che li attendevano.... Cominciarono ad affondare inesorabilmente spinti da una fortissima corrente che li spingeva verso il basso ma inspiegabilmente entrambi riuscivano a respirare mentre seguivano la strada che il mare aveva deciso per loro.... dopo una lunga e continua discesa il cacciatore ed il cavaliere giunsero in una splendida caverna il cui ingresso era un arco formato da coralli rosa...  varcata la soglia si ritrovarono in una sala enorme con i muri di madreperla ed il pavimento sabbioso.. la caverna era popolata da bellissime foche, ed il cacciatore fu ancora più terrorizzato quando si accorse che anche il cavaliere straniero era diventato una foca ed ancora peggio lui stesso aveva assunto la forma di una piccola foca marrone proprio come le dozzine di creature che aveva massacrato nel corso della sua vita.

Le foche lo fissavano , ed in quel momento il cacciatore, sicuro che lo aspettava la  morte e la vendetta, cominciò a implorare e piangere , ma le creature del mare gli risposero di non avere paura e dissero  "hai commesso molti crimini contro noi e contro Madre Natura ma diversamente dalla razza umana noi non  siamo così ansiose di dare la morte come giudizio.." le foche, invece, chiesero al cacciatore di seguirle e lo condussero in una  stanza più piccola dove una foca giaceva su un letto formato da  alghe rosa con una grande ferita sul fianco."Questo è mio padre" disse  la sua guida e aggiunse  "ti diamo l'opportunità di riscattare i tuoi  crimini." ....."  ti ho  portato qui per curare le sue ferite, perché ormai nessuna altra mano può guarirle"
"non ho nessuna abilità nell'arte di guarire" rispose il cacciatore  "ma farò del mio meglio  e sono addolorato che le mie mani abbiano causato tutto questo." ......appena l'uomo mise le sue mani sulla foca la ferita cominciò a morire lasciando infine solo una cicatrice. La vecchia foca guarita disse " ti perdono per il tuo crimine e ti darò la libertà di tornare casa.. sarà mio  figlio a riportarti indietro ma solo a una condizione.   "quale? " rispose  il cacciatore, Allora la foca disse." devi fare un giuramento solenne di non ferire mai più una foca in vita tua"

L'uomo si dichiarò felice di accettare quella condizione e giurò solennemente quello che gli era stato chiesto.
Così dopo aver detto addio alle foche, si avviò verso casa accompagnato dalla sua guida . Arrivati al cottage dell'ex-cacciatore , lo straniero (che era di nuovo un uomo alto con uno splendido cavallo nero) disse "ti do il mio ultimo saluto ed un dono" così consegnò una borsa di perle all'uomo che lo guardava stupito e continuò "questo ti permetterà di  vivere bene  e  di trovare un  nuovo lavoro che  rispetti i diritti delle creature viventi"..

 

 

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