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La Storia di Ankon
"Ancona" è parola di origini greche (da Ankon) che ritrova il suo significato nella corrispondente italiana "gomito"; questo "gomito" nasce infatti dal Monte Cònero che si allunga sul mare con una stupenda ed unica sfilata di rupi, che la gli abitanti hanno identificato con vari nomi: il Trave, il Passetto... ecc. Tra il Passetto ed il Porto le rupi formano tre colli: il Cardeto, dietro la vecchia sede dell'ospedale regionale; i Cappuccini, che in antico era conosciuto con il nome di S. Cataldo, dove sorge il faro; il Guasco, già conosciuto con il nome di Cumerio, dove sorge gran parte della città antica e dove fu eretta la stupenda cattedrale dedicata a S. Ciriaco, patrono della città. Poco più a sud di questi 3 colli, troviamo il colle Astagno, dove fu costruita la Cittadella, ora adibita a grande parco Comunale.
Come tutte le città della costiera Adriatica, Ancona vede levarsi il sole dal mare, ma è la sola che, per effetto della caratteristica forma a gomito, vede, in alcuni giorni della stagione estiva, il sole tramontare in mare. Sembra assurdo, pensandoci bene, ma vi giuro che è vero!
Ancona fu fondata da Dioniso, re di Siracusa, diversi secoli prima della nascita di Cristo. Attratti dalla sicurezza offerta dal porto naturale, si insediarono sotto il colle Guasco. Nel 387 a.C. una colonia di Siracusani, popolo di civiltà greca, venne a stabilirsi sul colle Astagno. Erano greci Dori; ecco il motivo per cui Ancona viene chiamata anche come la città dorica. Dalla Sabina giunsero i Piceni guidati, secondo la leggenda, da un picchio, uccello sacro al dio Marte. Tutt'oggi il picchio è infatti il simbolo della regione Marche.
Nel periodo romano, Ancona fu alleata di Roma contro i galli senoni (fondatori di Senigallia, una stupenda cittadina a 20 Km a nord di Ancona) e contro i sanniti, finche nel 279 a.C. divenne romana; gli anconetani combatterono a fianco dei romani contro Annibale. L'imperatore Traiano migliorò allora il porto e le fortificazioni della città dorica e proprio da qui partì per la vittoriosa guerra contro i daci. Il Senato e tutto il popolo romano vollero quindi esternare l'avvenimento con il bellissimo arco trionfale, attribuito ad Apollodoro di Damasco, nell'anno 115 d.C. Anticamente l'arco aveva alla propria sommità tre statue d'oro, poi saccheggiate barbaramente dal popolo saraceno.
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