Questo inverno, lungo e rigido, ha modellato il modo di vivere e di essere della popolazione finnica.
Arrivati da chissá quale regione dell'Europa o dell'Asia, molto sicuramente era una popolazione nomade, che nomadava da un punto all'altro in cerca di qualcosa. Si teorizza che i finnici facciano parte di un unico gruppo, detto "Ungro-Finnico", ove fondono le loro radici con quelle Magiare, anch'esse nomadi. Una storia tipo, migliaia di anni fa, una grossa comitiva che viaggiava per le pianure del Nord-Est euoropeo, un giorno bisticcia: c'é chi vuole andare a Nord, c'é chi vuole andare al Sud. Non si mettono d'accordo, cosí si decidono a dividersi. Dicono:"I Finnici di qua, a Nord, e gli Ungrici di lá, a Sud."
Ancora oggi la loro lingua, totalmente diversa dalle altre europee, condivide, con il magiaro, il primato di essere una lingua le cui radici sono totalmente sconosciute.
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Trattasi di una lingua molto difficile da imparare, con una complessa grammatica, con una pronuncia molto strana. Ma possiede una musicalitá incredibilmente affascinante, che ti trascina in erotici pensieri (non é vero). Questa musicalitá é uno dei pochi legami che la uniscono all'Ungheria.
L'astuzia dell'uomo, unita al suo istinto animale, lo hanno fatto sopravvivere in un clima totalmente rigido e avverso. Cosa ha fatto?! Egli si é solamente detto:"Se il mio nemico é troppo difficile da combattere, mi ci alleo". Cosí i Finnici hanno un legame intimo e percepibile con la natura, loro alleata nella sopravvivenza quotidiana, entrambe alleati con il freddo, loro nemico.
(to be continued ...)