30 aprile / 1 maggio
il mio compleanno,
la festa di tutti gli studenti universitari di Svezia e Finlandia,
il compleanno della regina d'Olanda.
Tutto comincia una settimana prima del primo di maggio, chiamato "vappu".
Intorno al 25 aprile, i prati della facoltá, le strade della cittá ed i mezzi pubblici si colorano di strani colori...
Questi colori si muovono, si spostano.
Questi colori portano in giro delle persone, molte delle quali non ce la fanno a camminare in linea retta. Una piccola parte di essi non ce la fa a camminare.
Questi colori definiscono colui che li indossa, li raccontano, li raggruppano...
Questi colori.
Tutti gli studenti hanno questa divisa, qui da noi chiamata "workin' suite", in Piemonte chiamata "toni", in Italia chiamata "tuta da lavoro". Di solito la si compra per una cifr irrisoria: il piú lo pagano gli sponsor che appongono il loro marchio su di essa. Noi non l'abbiamo pagata: c'era uno scatolone pieno. C'era. O meglio, c'é ancora, ma é vuoto.
Ogni universitá ha il suo colore, ogni universitá ha il suo marchio sulla schiena.
Ogni studente indossa con orgoglio questo colore, ma va fiero delle parti mancanti, rattoppate con scambi fatti con altre ragazze, ed altri ragazzi. Cosí il bianco della tuta di architettura ha una sfumatura blu sulla gamba sinistra, uno strappo rosso sul braccio destro ed una tasca gialla sul culo.
Per completare l'arlecchinesco gioco di colori, il tutto si punteggia di toppe di altre universitá, di feste dove si é perso il senno nel nome del supremo dio Alko-Hol.
Ma ognuno ha la sua corona. Si, la tuta li racconta, ma principalmente li protegge, specialmente quando cadono addormentati al suolo, infangato di una mistura di birra, pioggia e piscio. La loro corona, che li seguirá nella vecchiaia, magari un po' ingiallita, in tutte le occasioni di festa, in tutti i primi maggio della loro vita, quando nella loro vecchiaia non saranno che un ricordo di studente.
Quiesta corona, simbolo di Vappu, simbolo di studente, simbolo di goliarda.
Un cappello bianco, tipo marinaio, con la banda e la visiera nera. Con un piccolo stemma metallico, che definisce il tipo di universitá di provenienza.
Se poi sei di una facoltá tecnologica, hai un pennacchio nero, costosissimo, fatto a mano, con corda di seta. C'é anche una variante grigia, ma la ragazza che la portava non mi ha voluto spiegare cosa fosse.
Beh, ora l'ho fatta troppo lunga...
Il mio compleanno é cominciato il martedí sera (29 aprile). Ormai ho perso il conto delle notti che ho passato sveglio a lavorare, e forse c'ho fatto l'abitudine, a non dormire anche di notte. Comunque il magico evento, il mio compleanno, mi dava la forza per continuare. Saranno state le dieci, quando io, Patrick e Fafá (Francois) abbiamo indossato le nostre magiche tute: tuta bianca di architettura gli altri, tuta Alfa Romeo, rossa, io. La solita storia é quella che io provengo dall'Alfa Romeo Design Studio. Continuiamo. Dopo la vestizione, continuiamo a chiacchierare nella cucina della facoltá con due ragazze. L'unico interesse é che una di esse, Annamari, é alquanto "puella torturabilis, tam quam troncabilis". Si annaffia la discussione con Absolute Vodka, che quando giunge a metá, Fafá pensa bene di rovesciare per terra (con quello che costa!). Occhei, togliamo il disturbo, promettendo una cena.