Espace Killy
L' Espace Killy è il comprensorio che collega tra di loro le famose località di Val d' Isère stazione con clientela fortemente internazionale, e Tignes che ha il più bel ghiacciaio di europa e uno dei pochi aperti 365 gg. all' anno. Le piste son per ben 300 km. ma sinceramente devo ancora capire come mai sia cosi famosa.
La maggior parte delle piste son molto facili in alto, con dei rientri in valle ben più impegnativi.
Attenzione i cartelli a bordo pista son diversi tra le 2 località: a Tignes il colore dei pali ad entrambi i lati della pista indicano la difficoltà della stessa, a Val d' Isère invece sono verdi a destra (scendendo) e arancioni a sinistra, questo per aiutarvi in caso di nebbia (in effetti il comprensorio essendo quasi tutto sopra il limite della vegetazione è un vero inferno in caso di nebbia). Altra particolarità di molte località francesi è che il numero posto sulle paline a bordo piste non indica il numero della stessa, ma le centinaia di metri che mancano al termine della pista stessa. Cioè se vedete un cartello con scritto Merle Blanc 3, significa che siete su quella pista e mancano 300 al termine di quella pista.


Dalla Pte du Lavachet vista su Tignes-le-lacCosa c'è di bello a Val d' Isére? boh, cioè scherzo ma se da un lato sono impressionanti le viste da oceano bianco nei vari punti panoramici, dall' altro l' impossibilità di sciare bene in caso di nebbia ne fa un comprensorio molto a rischio, oltretutto pure l' impiantistica non è di primo livello, se escludiamo le 2 funicolari sotteranee (particolarmente veloce quella che va sulla Grande Motte) che io odio perchè vado in montagna anche per i paesaggi e l' ambiente e se volevo prendere il metrò andavo a Milano, e alcune seg agg aut (belle le 2 nuove da 6 posti agg aut con vetro da Tignes Val Claret verso il Col de Fresse) la maggior parte degli impianti son seg fisse molto vecchie, lunghe e sopratutto lente, ci si mette un eternità a risalire. Per poi fare delle piste alquanto piatte e noiose e molto simili l' una all' altra, se vi piacciono le piste autostrade bene, sennò è una noia, e fa sempre freddo. L' assurdo poi è che molte piste finiscono nel vuoto, cioè non esiston piste per arrivare a fondovalle ma restano sui fianchi della montagna??? perchè poi?


Il comprensorio è famoso per i fuoripista, ma penso che o sono sfortunato io a trovare sempre una cattiva neve (peggiore e di molto di quella dei comprensori vicini) sempre o ventata o cotta dal sole, ma vista la quota non arriva mai a diventar firn ;-(. Oppure le zone migliori son ben nascoste (e ne ho il sospetto dopo l' ultima visita, avendo visto percorrere dei stupendi canali, non segnalati da nessuna parte, che scendono da le Lavachet  verso il Lac du Chevril) e per scoprirle è necessario una buona guida alpina tra le molte famose scuole che ha Val, in particolare la "Top Ski" che è considerata la migliore delle Alpi.  Da segnalare anche che qui si trovano le più carine controlla biglietti delle Alpi ;-), ve ne sono alcune che paiono delle fotomodelle, che sia per compensare la monotonia dei paesaggi ? ;-). A livello piste bella la Face de Bellevarde, una bella nera, in realtà una rossa se non fosse così stretta in alcuni punti (ma come gli sarà saltato in mente di fargli una discesa libera? ) e se non fosse esposta a sud-est, quindi ghiaccia molto, occorre farla nelle prime ore calde del mattino, quando è soleggiata e già sghiacciata. Noiosa la OK, ossia la Oreiller Killy, ossia la pista di discesa libera che porta a la Daille dove, di solito, ogni anno la coppa del mondo vi fa la partenza delle prove veloci.


Tete de Solaise la seg più lunga è la Cugnai

L' itinerario più famoso della zona è il Tour du Charvet che come il nome spiega si tratta di un facile giro attorno all' omonima montagna. Si prende dall' arrivo della seg Grand Prè. Attenzione l' inizio non è da sottovalutare, non tanto per la pendenza, ideale, ma perchè essendo a sud spaccato dopo alcune giornate calde può diventare un inferno nei successivi mattini, è necessario scegliere bene il momento della partenza, quando la neve inizia a sciogliere in profondità. Successivamente si entra nell' itinerario vero è proprio che di perse sarebbe di una banalità sconcertante, se volete del vero fuoripista conviene non scendere subito ma risalire subito i pendii di destra, stando il più alti possibili e quindi sfruttare i bei pendii all' ombra tra estetici massi (attenzione che son si belli da vedere, ma  andarci addosso non è bello ;-)  ) , il finale è costituito dall' uscita su un fondovalle molto ampio con viste molto belle (foto a volontà) nella zona del Manchet dove si troval l' omonima seg che porta nella zona della Solaise, qui arriva anche l' itinerario del Cugnai.
Le Cugnai inizia all' arrivo dell' omonima seg che parte proprio sopra la Solaise. All'inizio come al solito qui, vi è una palinatura, con un evidente apertura dove è meglio partire, se il cartello di divieto è a scacchiera giallo-nero è generalmente aperto e sicuro, se è nero è meglio rinunciare, a meno che non siate guide alpine.
subito bisogna attraversare alti verso sinistra, perchè di fronte all' arrivo della seg (freccia rossa) vi è una barriera di roccie che ne impediscono l' accesso, ed essendo a sud anche in caso di neve son pericolose. L' itinerario principe è il vallone principale con orientazione a ovest, nord-ovest, quindi al sole da mezzogiorno (orario da cui è preferibile iniziarlo) e generalmente si riconosce in quanto diventa ben presto un unico campo di gobbe, belle ma pur sempre delle gobbe, nulla di fuoripistato. Se invece di fermarsi si continua la traversata verso il montagnone che fa ombra, lì si trova un secondo canale (freccia verde),Le Cugnai più ripido (si parla di 35°, ma generalemente meno pistato e con neve molto migliore. Alla fine si riunisce necessariamente all' altro (esiste la possibilità di uscirne ulteriormente più a sinistra ma poi dovete percorrere dei lunghi pianori senza l' aiuto delle altre traccie) in una serie di pianori, e presto si trova un rifugetto al sole, di solito già pieno (è molto piccolo) di esemplari scelti che si pavoneggiano dell' impresa fatta (anche se han fatto l' itinerario normale che è poco più di una pista rossa, una gran bella rossa ma niente di estremo). Si segue il fiume delle tracce tra pianori con sempre dei sassoni molto estetici e classici da foto. 



A Val d' Isère è molto famoso anche la pista nera del tunnel, spesso chiusa (sempre le 2 volte che ci son stato io) per problemi di pendenza e esposizione che parte con un buco nella montagna che porta dallo skilift 3000 verso il ghiacciaio de Pissaillas. In questa zona generalmente la neve è molto più fredda e buona che nella Solaise, ed esistono ottime possibilità di facili fuoripista accanto alle piste sul ghiacciaio Pays du desert, ma attenzione in caso di nebbia non è poi cosi improbabili perdersi e finire dall' altra parte del col d' Isèran verso Bonneval sur Arc, che sarà anche una bella stazioncina, rispettosa dell' ambiente ma siamo dall' altra parte del mondo, rispetto a Val d' Isère ;-(. Molto famoso l' itinerario del Col Pers, che sempre per il poco tempo devo ancora fare, pur essendo mi si dice assai facile, ha un passaggio a metà, le famose Gorges de Malpasset, in pratica bisogna passare parecchie vole sopra un fiume attraverso una serie di ponti di neve, che vista la rocciosità della zona possono essere inagibili in caso non nevichi da molto e abbia scaldato, se lì non si passa si resta bloccati a passa duemila metri, informatevi dal posto di controllo alla partenza dello stesso, e non fidatevi del fatto che altri lo facciano visto che l' anno scorso in un solo giorno la bellezza di 50 persone son rimaste bloccate qui e portate in stazioni grazie all' elicottero, a vostre spese se non siete assicurati ;-(, attenzione. 

Sembra molto bello, da fare, il Tour du Pramecou, almeno pare esservi un pò di ripido.Mi mancano anche i famosi e facili Vallon de la Sache. Se qualcuno conosce qualche bella pista o fuoripista di questa zona che io non ho fatto, me lo dica, perchè io non ho visto nulla di epocale e vorrei ricredermi.
   
per principianti:
Quasi tutto ;-), almeno le piste più in alto, e specie la zona a cavallo tra le 2 località sono lunghe, facili e larghe da non crederci, ma anche terribilmente simili tra di loro. Attenzione a tutte le discese a valle, che sono invece più impegnative.
 
per medi sciatori:
Potrebbero annoiarsi presto se si limitassero alle piste, se invece si buttano sui fuoripista, c'è da divertirsi, con gli itinerari molto frequentati e quindi alla portata di quasi tutti.

per sciatori esperti:
Ecco per questi non vedo moltissimo da divertirsi, forse le zone migliori son nascoste, e bisogna rivolgersi alle famose scuole sci, la più famosa delle quali la "Top Ski" è considerata la migliore delle Alpi.

sicurezza neve:
Le zone alte non hanno problemi, ma attenzione ai sassi in tutte le piste che scendono a valle.

Code agli impianti:
Sono praticamente assicurate, anche se mai eccessive, su tutte le vecchie, lunghe, lente e noiose seg che costituiscono iil grosso degli impianti, oltretutto decisamente fresche per gran parte dell' inverno, viste le quote medie, così almeno capite cosa vuol dire sciare in USA. Skilift pressochè inesistenti, come in America. Le funicolarri son sì veloci, ma come vi ho già detto le odio, e non sono l'unico.

Ski-pass:
I prezzi son molto cari. Attenzione ai prezzi dei rifugi in quota, la qualità del cibo è all' americana, cioè pessima.
  

 

 

[ Slucky@bigfoot.com  |  www.oocities.org/Yosemite/Trails/7740 ]