Pampeago-Obereggen 
Pampeago è una bella località molto vicina alla pianura che ha un moderno carosello sotto il gruppo del Latemar, che abbina facili piste autostrada nella zona verso Obereggen a piste molto più varie e divertenti verso l' Agnello.
La quota media delle piste è medio-alta si va in media dai 1.750 m. di pampeago ai 2.200 degli arrivi degli impianti con una punta di 2.500 m nella atipica pista della Pala di Santa.
Questa altitudine, assieme alla forma a conca sotto al latemar e ad un imponente impiando di innevamento artificiale, fa si che ci si possa sciare anche in annate scarse di precipitazioni.

Le piste più divertenti sono la Agnello, grazie ai molti tracciati disponibili,  e alla possibilità di uscire quasi subito sulla destra per dei brevi muri in fresca che tornano rapidamente in pista volendo... sono in ombra e la neve vi si mantiene fresca a lungo, salvo l' azione del vento.
La mia preferita però è senza dubbio la Tresca, una lunga e lenta purtroppo seg biposto che dai 1890 metri vai fin sotto alla cima Agnello (novità di questa estate, 1998, la seg è stata sostituita con una nuova 4post agg aut).
L' ultimo tratto della seg passa vicino ad un impluvio raccogli valanghe dalla cima ed è possibile percorrerlo solo in condizioni di neve sicura, invoglia perchè li la neve vi si mantiene buona a lungo.. eventualmente dopo aver aggirato la montagnola con la pista normale è possibile uscirne a sinistra e percorrerne il tratto finale... poi si può continuare restando sotto la seg per un terreno molto mosso e divertente se percosso in velocità.. ma attenzione ai fossati... tutta questa zona è un ottimo terreno per salti, in cui prendere confidenza con i diversi tipi, ma guardate prima cosa ne segue.. mi raccomando...
Se invece di farne il lato sinistro, ancora alla prima curva dopo la montagnola se ne esce a destra, ci si trova su degli abbastanza ripidi pendii (molto evidenti salendo con la seg) che grazie alla loro frequentazione ed esposizione al sole diventano rapidamente un muro di gobbe molto divertente, peccato che il pendio sia molto storto... se invece si traversa in alto (attenzione dopo una nevicata) si può passare via la zona delle gobbe e finire su dei più piccoli pendii successivi o volendo si puù continuare a traversare per falsopiani fino a tornar in pista...



Ma a fine pista, sulla destra si trova la breve diramazione che porta al nuovo impianto del Passo Feudo, che permette il collegamento con la zona di Predazzo.. Questo impianto apre a sicuramente i più interessanti pendii della zona, comodissimi da raggiungere e studiare e proprio per questo parecchio frequentati, ma tanto ampi che si trova sempre la zona più vergine... Dalla cima della seg si scende in direzione Predazzo e proprio mentre la pista si stacca dal crinale per piegare a sinistra in valle, si trova sulla destra la evidente mulattiera che ne segna l' inizio... il più frequentato gira subito a destra per percorrere il pendio sotto la seg... è ampio ma molto assolato, la neve vi si trasforma velocemente e la frequentazione ne fa rapidamente una pista... ma non è da sottovalutare lo stesso per il passaggio obbligato che ne segue, bisogna passare o da un diretto e stretto canalino che rapidamente si spela per le molte raspate o si fa un traverso ancor più complicato in mezzo a rametti affioranti che però fa uscire nel canale principale in posizione privilegiata... il canale prosegue con la foma di taboga e gobbe fino al termine dove incrocia la pistina che va alla seg del P. Feudo...
Prima della stradina finale i più coraggiosi possono saltare da una casetta dell' acquedotto (personalmente fatto saltando da femo nel feb 97 con neve molto dura all' atteraggio... solo per buone gambe e schiene in ordine.. e io soffro spesso di mal di schiena ;-)  )molto più sicuro e divertente è il salto che si consegue attraversando la pistina perpedicolarmente a tutta velocità... ;-)
Più simile ad un fuoripista è il percorso che da dove parte l' itinerario invece di girare a destra si percorre la mulattiera che porta agli impianti di ripetori per alcuni metri in salita (arrivando in velocità si riesce ad evitare di spingere) e se ne esce subito per la valle che poi esce sul canale principale in cui l' altro itinerario casca... ma continuando a traversare invece di scendere subito si arriva in mezzo a un rado bosco con neve spesso buona che ha dei brevi ma assai ripidi canali che scendono sempre nel canale principale, ottimi per prendere mano con ripido in sicurezza ma cercate di atterrare diritti dopo le curve ;-)))
oppure se si continua ancora diritti si esce sui pendii dall' altro lato che io però non ho percorso per mancanza di neve quando vi andai... comunque i canalini che scendono il canale principale sono i miei consigliati per questa località... ma le possibilità di esplorare ed inventare in questa zona sono infinite e molto variate dalle condizioni della neve...

Infine rimane la pista Pala di Santa, vero incubo anche per i più bravi sciatori nei tempi passati, è stato recentemente spianata ad un livello inverosimile e se questo ne ha favorito l' utilizzo anche con poca neve (per aprire quel oceano di gobbe in tempesta occorevano minimo 1,5 di neve) ne ha facilitato di molto la percorrenza, anche ad alta velocità... rimane però assai ripido e da non sottovalutare per eventuali placche di ghiacchio, casomai uscire per alcuni tratti in fuoripista sulla destra del muro... Esistono dalla cima della Pala di Santa altri itinerari fuoripista che però non ho mai percorso e quindi non posso consigliarVi.. chi ne ha fatti alcuni lo pregherei di scrivermi...

per principianti:
Tutta la zona verso Obereggen è percorribile senza eccessivi problemi, solo evitare l 'impianto che finisce contro il Latemar.

per medi sciatori:
E' il loro paradiso, ottimo il carosello, in particolare la pista nuova che viene da Predazzo, e la pista che scende da sotto il Latemar.  E la Agnello dimenticavo...

per sciatori esperti:
Vi son possibilità di divertimento anche per loro, in particolare la Pala di Santa anche se molto piallata è ancora divertente, ma la zona migliore è sicuramente quella che va da la Tresca al Passo Feudo.

sicurezza neve:
Ottima grazie alla quota, esposizione e all' imponente impianto di neve artificiale che permette veramente di sciare anche in assenza di precipitazioni (ne ho la prova diretta un natale di qualche anno fa ;-(  )
Naturalmente vi son zone più pericolose, ma son rare e circoscritte.

Code agli impianti:
Gli impianti son tutti ultra-moderni e potenti, ma la notevole vicinanza alla pianura ne fa un metà presa d' assalto dalle gite in pullmann, in una domenica soleggiata si possono tranquillamente contare più di 50 bus sia a Predazzo che a Pampeago; quindi i problemi si riversano prevalentemente in pista che talvolta son davvero troppo intasate e qualche incivile e scarso sciatore percorre a tutta birra zig-zagando tra la folla...
molto più sicuro il fuoripista ;-).

Ski-pass:
Per i prezzi andare presso superskidolomiti.
Comunque c'è un solo biglietto che sappia io, quindi ...no problem.
 

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