Val Gardena
La Val Gardena è una delle valli attorno al Sella con più antiche tradizioni di turismo, data la vicinanza con la Brennero; anticamente vi era un trenino che la risaliva..
E' composta da più zone sciistiche non sempre collegate tra loro, ma certo non manca la varietà di sci...
Purtroppo i prezzi non sono sempre dei migliori, vista la sempre più esigua presenza tedesca e sempre maggiore italiana e chiedete i prezzi prima perchè "l' anima ladina tende alla rapina"...
Un' altra particolarità della valle è che qui spesso le piste sono ghiacchiatissime, e spesso anche le strade mantengono il ghiaccio sui marciapiedi più a lungo delle località vicine, forse è dovuto alla vocazione ecologista della valle che ne ha vietato l' uso del spargere il sale... o forse per pigrizia ben poco germanica dei suoi abitanti o forse per favorire il ricorso alle cure del tristemente famoso per i suoi prezzi ambulatorio di pronto soccorso dove vi ingessano a prezzi stellari... nel caso vi faceste male, cercate di andare nel vicino ospedale di Bressanone, oltretutto uno dei migliori di tutta Italia per questo tipo di interventi...


La zona più frequentata è certamente quella collegata al Sellaronda con la zona del dantercepies con la splendida pista al sole del Cir (ex discesa libera femminile dei mondiali del '70) e la più tranquilla pista che ne scende a sinistra... alla base della cab vi sono i campi scuola di Selva, veramente estesi e facili ideali per imparare...
Dall' altro lato vi sono le piste del Ciampinoi, un veloce impianto porta in cima dove vi è una spendida veduta e ampie possibilità di discesa.. la più famosa è certamente la pista sasslonch dove ogni anno in dicembre si svolge la prova di coppa del mondo di discesa libera maschile.
Dalla cima ci si dirige verso l' arrivo della seg triposto (si vede bene la casetta di partenza della gara) e di qui si prende a destra per il pendio, ampio ma talmente frequentato che spesso è pieno di placche di ghiaccio terribili, dopodiche si gira a sinistra in una buca con salto che porta al lungo pianoro da fare tutto a uovo ;-)... alla fine si arriva ad un restringimento dove a destra una discesina porta alla partenza della seg per tornare in cima, oppure continuando si arriva al bivio tra le 2 piste.
A sinistra la Sassonch A pista nera dove si svolge la libera e a destra la B pista rossa che è molto divertente anche se spesso tenuta meno bene, e necessità di attraversare in un punto una strada asfaltata e in parecchi punti si rischia di rovinare gli sci in caso vi sia poca neve... verso la fine vi è un bivio, a destra si va nella frazione "La Selva" frazione di selva val gardena che si estende fino all' arrivo della gara che non è sotto S. Cristina come il vicino paese farebbe pensare ma sotto selva.. e vi è anche il castello di questa frazione e Peter Rungaldier era originario di questa zona... a sinistra invece dopo una stradina si arriva a metà del muro finale della pista A, sulla famosa stradina che formando un saltino obbliga i discesisti all' ultimo sforzo-rischio prima dell' arrivo della gara.
La Sasslonch A invece inizia con un spesso ghiacciatissimo pendio storto che porta su un ripidissimo e pure lui ghiacciato schuss che si può rischiare di fare a uovo (è meno rischioso spesso che farvi curve) dato che è seguito da un lungo tratto in piano dove poter rallentare in tranquillità... successivamente si entra nella zona delle famose "Gobbe di Cammello" da percorrere rigorosamente tutto sulla destra e straight-down (diritti giù) ;-)))))))) in effetti ho rischiato un paio di volte in velocità a curvoni veloci ed è molto divertente, ma rischioso perchè non si vede bene sotto, anche se in genere i più scarsi si spostano automaticamente a sinistra...;-)
Più avanti un altro pianoro consente di riprendersi per la famosa curva che porta ai prati del Ciaslat un ampio spazio dove poter scatenarsi, alla fine si casca in un avvalamento che con curva a destra costituisce lo schuss finale, da non esagerare con la velocità in quanto stretto e a metà arriva l' altra pista, molto pericoloso, consiglio una serpentina veloce fino alla stradina e poi schuss finale... ah anche qui molto ghiaccio affilate bene le lamine...

Dalla cima del Ciampinoi però vi sono altre possibilità di discesa, divertente è il muro di gobbe che cinge a sinistra il pianoro da velocità e che si raggiunge scendendo alla sinistra della seg triposto, oppure verso Selva vi è la pista nera "3" che nel suo finale vide il famoso parallelo finale di coppa del mondo che diede la vittoria a Gustav Thoeni contro un giovane Ingemar Stenmark e a Franz "Kaiser" Klammer... per prenderla si scende per lo stesso costone della Sasslonch, ma quando questa piega a sinistra per il pianoro si continua invece diritti  per un tratto pianeggiante, all' inizio è facile e molto divertente come pista, con parecchi cambi di pendenza, molto bella, purtroppo nel finale (dove si unische con la pista "4") la forma a Taboga e la confusione di gente ne crea un casino spesso molto malmesso come fondo, odio io adoro le gobbe ma se posso andar diritto senza infilar gente è meglio ;-), dopo il muretto obbligato vi è una curva a sinistra che si può saltare uscendone un pò prima a sinsitra per un evidente schiena d' asino (subito vi è anche un divertente canalino ma più difficile che sia in buone condizioni) di solito riempita di gobbe secche e dure, attenzione ai sassi nelle cune, ma per il resto è molto breve e divertente, e si è arrivati sul finale...
Si risale in cima e si può scendere per la pista "4" una rossa che merita sopratutto per la forte panoramicità, in particolare all' inizio si aggira a destra il rif. della cima passandoci praticamente sotto per una stradina e di qui si percorre un aereo ma strepitoso crinale con una veduta incomparabile da entrambi i lati... obbligatoria una fermata per una foto ricordo.. poi si arriva da una seg e lì si gira a sinistra e si scende nel bosco per veloci curvoni, bello il finale che passa in splendidi ambienti boschivi...
Eventualmente dopo il crinale si può continuare diritti verso destra per una pista che scende allo skilift che riporta in cima al ciampinoi (alternativa più facile del muro diretto dalla cima) e che continuando la pista scende al Plan De Gralba... la vera pista scende dalla cima a sinistra per l' evidente muro di gobbe e casino di gente che conviene prendere tutto a sinistra, arrivati allo skilift e superato si continua per un tratto più facili e pianeggiante alternato da brevi muretti ma molto ampi che posson esser percorsi in velocità con buone possibilità di saltini vari ;-)))

A Plan de Gralba consiglio di risalire per percorrere le facili pistine in cima che son piene di punti dove divertirsi a far salti ;-))))) per il resto non meriterebbero, per tornare al ciampinoi dalla funivia si scende non sul davanti ma sul retro per una pista scavata artificialmente tra le rocce assai caratteristica che scende in un lampo sullo skilift di cui parlavo poco prima, possibilità di fuoripista sia nella piana sotto che se più bravi (ma molta attenzione) si può uscire dalla rete alla prima curva a sinistra e scendere per fantastici pendii però pieni di roccie... mai fatto ma mi invoglia molto ;-)... sennò quando si arriva alla fine delle curve piene nelle reti, nel passo si può scendere a sinistra per un ampissimo e lunghissimo pianoro che però arriva al Monte Pana e poi si ricollega solo sul finale, mai fatto pure questo perchè non conosco il Monte Pana e quindi mai fidato, chi lo conoscesse è pregato di scrivermi...

In Val Gardena esistono anche la zona dell' alpe di Siusi che non ho mai visto ma mi è stata descritta come il miglior posto al mondo per un principiante, il Monte Pana mai stato pure qui, e la zona del Seceda che merita senz'altro una visita, se non altro per una delle più belle e lunghe piste dell' Alto Adige...
Il Seceda si trova sull' altro lato della valle rispetto al Ciampinoi, sotto alle Odle, e vi si arriva o da Santa Cristina (esiste un servizio bus gratuito dalla piana di arrivo della Sasslonch ma non funziona benissimo) oppure da Ortisei, ma di questa parlerò dopo...

Da S. Cristina alta, una comoda cab porta al col Raiser dove ci si sposta, a spinta, a sinistra per prendere un efficiente impianto seg quadriposto agg aut che porta quasi in cima.. di qui si può riscendere fino a S. Cristina per una lunga e divertente pista, ampia e piena di divertentissimi cambi di pendenza, ottima per lasciar andare gli sci in libertà, ma attenti sopratutto nella prima parte alla molta gente portata dal veloce impianto.
Vi è anche una variante per una seconda seg biposto, oppure dal crinale a sinistra si va in direzione del Cuc dove a destra si torna per una divertente e solitaria pista nella zona principale o a destra si gira per la pista regina di questa zona... naturalmente parte dalla seg o meglio dall' arrivo della funivia, e si allunga per ben 8,5 km.
Dal passo del cuc (volendo si può risalire a piedi o meglio scialpinisticamente alla vicina cima del Pic, dove esistono degli entusiasmanti fuoripista che però non ho mai fatto) si gira a destra percorrendo una pista in costa completamente artificiale che permette di superar il muraglione del Seceda, alla fine del traverso si gira a sinistra con un curvone e dopo pochi altri ampi curvoni, inizia un lungo pianoro entusiasmante per le velocità che consente, e anche perchè sul finale se si vuol andare a riprendere la fun di metà per tornare su subito si fanno dei saliscendi notevoli ;-).. continuando diritto invece si ha per un pò una facile zona pianeggiante dove rallentare con calma e poi si entra nella zona più caratteristica della pista stessa, un canyon con ruscelletto trasformato in facile pista, ambiente assai suggestivo e fascinoso, alla fine se ne esce su un muro con curva a sinistra in pieno sole e spesso con sassi affioranti per tornare in bosco su facili pendii che con una lunga traverstata passano da un suggestivo rif con tavolino all' aperto, atmosfera primaverile anche in inverno, campo di curling (bocce su ghiaccio, ma molto in piccolo) e sopratutto una gran puzza di sgnappa (grappa) e le classiche risate dei tedeschi in festa..;-) ancora diritto si scende ancora un pò e si arriva alla funivia di Ortisei.
Attenzione a voler venire a parcheggiare qui, perchè i posti sono tutti in pendenza (quando si decideranno a spianare ???) e restano ghiacciati fino a quando la neve sparisce, e non si sforzano di migliorare pur faccendo pagare un ben esoso biglietto di posteggio, oltretutto se arrivati dalla pianura i posti migliori saranno fregati dai tedeschi ospiti in loco che contrariamente ai bus consigliati vengono a prendere la fun in macchina e guidano con zoccoloni in una maniera oscena... attenzione alle vostre auto!!!!!!!

Un tempo esisteva, lungo la discesa per S. Cristina, un breve skilift sulla sinistra che con ripida salita portava all' inizio di una divertente discesa senza ritorno (non c'era impianto per tornare indietro) che cascava sui baby-lift della piana alla base della Dantercepies.. purtroppo nell' opera di razionalizzazione degli impianti è stato eliminato...
Un' altro entusiasmante progetto parlava di un Gardena-ronda da affiancare al ben più famoso Sella ronda tramite un serie di piccoli leggeri skilift che dall' alpe di siusi portassero attraverso i Pian de Confin a collegarsi col ciampinoi, purtroppo la piana è zona sacra e gli ecologisti molto forti qui ne hanno impedito, la realizzazione preferrendo l' uso delle auto dei tedeschi da Ortisei o l' Alpe su strade chiuse al traffico estivo e riaperte d' inverno, fino al Paln De Gralba, quindi aumentando i molto l' inquinamento di valle... ma tanto è che certi ecologisti non hanno una vaga idea del senso pratico.. ;-)

per principianti:
C' è l' Alpe di Siusi, che si dice stupendo ma siete staccati dal resto degli impianti però.

per medi sciatori:
La zona del Seceda è stupenda, se non disdegnate il ghiaccio anche le piste del Ciampinoi son stra-frequentate.

per sciatori esperti:
Mah non saprei che dire, io direi che non c'è quasi nulla.

sicurezza neve:
Più che altro bisogna dire che qui c'è la sicurezza ghiaccio che Vi si trova tutto l' anno.
Anche i sassi non mancano, e la manutenzione delle piste è molto variabile.
Attenzione al ghiaccio sui marciapiedi e scale varie, c'è da farsi male seriamente.

Code agli impianti:
Un tempo era un disastro ora fa solo schifo ;-), pessima la seg triposto del Ciampinoi, la monoposto del Sellaronda, lo ski-lift della Città dei Sassi, tutti gli impianti stra-affollati del Giro del Sella sono a grosso rischio code, in ogni momento dell'anno e anche a metà settimana, il mio record assoluto di coda è stato da me stabilito sulla monoposto che da Selva va verso la Dantercepies, circa 1 e mezza per salire la scale e partire!!!!!!!!!!!!!!!. Man non sono da meno le code alla fun che sale da Ortisei al Seceda, e quella del Plan de Gralba. Si salvano alcuni impianti laterali che non servono a molto per chi si sposta.

Ski-pass:
Per i prezzi andare presso superskidolomiti, che ha la sede proprio qui.
Comunque aldilà dei prezzi degli ski-pass i prezzi in Valle sono alti con punte assurde a Selva paese, sia per il cibo che per gli alberghi.
Attenzione: domandate sempre prima i prezzi che: "L' anima Ladina tende alla rapina".
 

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