Val Thorens
rif Rosael a plan Bouchet
senza parole


La stazione è di una ergonomia spaventosa per andare e venire dalle piste, il meglio che abbia visto finora. La vallata è molto larga,  con molto spazio per il fuoripista. Tutta al sole, o quasi, i pendii sono dolci e invitanti.  
Qui vi è il più bel hotel che abbia mai visto, il Fitz Roy facente parte della catena "Relais & Chateaux".
La cosa che impressiona di più è l' immensità degli spazi, in particolare nell' area che va dalla seg. Moraine alla fun Cime Caron, piste facili  e spaziate con possibili varianti su neve buona dato che i pendii son a nord.
L' unica lunga pista nera della stazione è quella che scende dalla fun Cime Caron. La fun si raggiunge dal fondovalle di Val Thorens prendendo la cab Caron che dopo un tragitto in piano scarica alla partenza della 160 posti, assieme a quella di Courchevel son le 2 monocabina più grandi del mondo (la più grande è la 180 posti di Samnaun ma è a due piani). Rispetto all' impianto della Saulire è molto meno rifinito, stazioni di partenza e arrivo completamente aperte (non simpatico in caso di vento che qui non è raro) e alcuni meccanismi in meno per la salita e discesa assieme ad un dislivello maggiore fanno si che in generale balli leggermente, al contrario di quella della Saulire che è immobile, però va su come una scheggia. All' arrivo a 3.200 m., vista panoramica a 360° sul vicino Delfinato, attenzione, in genere tira vento, chiudetevi la giacca prima di scendere. Di qui c'è una breve ma impegnativa discesa su Plan Bouchet (non la ho fatta) e una bella rossa e un ancora più bella nera che invece tornano verso Val Thorens, la nera Combe de Caron non è poi così impegnativa vista la qualità della neve che vi si trova e la larghezza. La rossa da accesso a un itinerario fuoripista che va nel Vallon du Lou (con l' omonimo laghetto alla fine), è facile ma ve lo sconsiglio in pieno inverno perché il finale è costituito da un lungo traverso (mai fatto uno così lungo) che con neve mossa dai passaggi e magari ventata è uno spacca gambe, si tiene l' angolazione per 20 minuti di fila ;-(. Meglio farlo verso primavera e se il sole vi ha compattato la superficie nevosa. Tutta quest' area con i vicini impianti del Moutiere e del Boismint hanno varianti in fresca.


Per tornare a Val Thorens la via più veloce è prendere la cab Cairn che riporta in centro alla stazione, di qui con breve discesa si può scendere a prendere le Funitel del Peclet un avveniristico impianto DMC con circa 25-30 posti che attorno ha 3 panchine in cui sedersi, rivestite in moquette dove ci si sta comodi in 13, ma anche in 16. Questo impianto, da vedere la stazione di partenza, porta in pochi minuti sul ghiacciaio omonimo dove si scia anche d' estate. D' inverno va solo la seg. più bassa il resto rimane chiuso, di qui è possibile con una breve salita passare nell' altra valle dove si arriva sul ghiacciaio di Borgne che arriva dopo parecchi chilometri fuoripista (mi sembrano 18 ma non lo ho fatto) a Mottaret, meglio andarvi con una guida che il ghiacciaio è crepacciato.
Da qui scende la Béranger una bella pista rossa che è caratterizzata da bei muretti seguiti da pianori, invita ad andare forte anche per la gran qualità della neve. Eventualmente girando a sinistra quasi subito esiste un collegamento verso la zona dove gli impianti son più spaziati che porta al Col, ma sempre da questa pista è possibile prendere la più pazzesca pista a gobbe del mondo forse, è la Cascades, breve ma assai ardua dato che è frequentata dai migliori sciatori a gobbe del mondo (Jean e Patrick Berthon insegnano qui) ed è proprio di fronte alla stazione, quindi se volete fare gli esibizionisti questo è il posto giusto.
Non restano che gli impianti del 3 Vallées che come il nome già fa intendere servono solo al collegamento con il resto del comprensorio e in particolare con la zona del Mont Vallon sopra Mottaret, anzi prendendo la seg. Bouquetin (non sempre aperta)  si ha un accesso molto alto su bei fuoripista. Le piste che ridiscendono su Val Thorens non son degne di nota, esposte a sud e molto frequentate son le prime a deteriorarsi, attenzione che su questi impianti verso sera si formano code molto lunghe.
La discesa verso les Menuires è priva di significato, una stradina pianeggiante da fare a uovo per non spingere.
 
Discesa dal Col de Pierre Lory al Plan Bouchet
Discesa dal Col de Pierre Lory al Plan Bouchet
 
La zona del Rosael, mostrata dalla foto, è immensa con ampie possibilità di gioco, classico l' itinerario dal Col de Pierre Lory che si raggiunge con una breve camminata dalla seg. Col, attenzione che l' inizio è su ghiacciaio, e dopo quasi 10 km. di discesa pressoché pianeggiante (a meno che non si facciano delle varianti) arriva al Plan Bouchet dove un accogliente rifugio (caro) e una seg. 4 posto agg aut riporta nello spartiacque verso Val Thorens, è possibile ridiscendere verso il Bouchet con fuoripista ripidi e divertenti.
 
   
per principianti:
E' un paradiso per il tanto sole e la facilità dei declivi, piste principali battute a livello Plan de Corones, si parte e si arriva sci ai piedi.
 
per medi sciatori:
Gli spazi sono decisamente immensi, da far paura quanto ci si mette a spostarsi da un lato all' altro della valle, pur con gli impianti moderni e ultra-veloci che vi sono. E poi se stufi c'è il resto delle 3 Vallèes.

per sciatori esperti:
Mah forse manca il realmente difficile comunque le possibilità di inventarsi qualcosa, o il fuoripista stesso che ho fatto io del Rosael, 10 km se pur piatti che danno ci farebbero minimo 50 km di piste, son ottimi divertimenti.
I collegamenti verso le altre valli, Mottaret o les Menuires o Orelle, aprono ampie possibilità di fuoripista con dislivelli notevoli, ma soprattutto neve super... partendo molto in alto.

sicurezza neve:
Se manca la neve qui, son cavoli per il resto d' europa. Qui in condizioni normali si scia bene fino a fine Aprile, nel pieno dell' inverno seppure soleggiata è fresca.
Attenzione nelle giornate ventose la totale assenza di vegetazione (vorrei vedere con la stazione a 2.300 m. e un fondovalle a 2.000 metri) e apertura della valle, fa si che vengano chiusi gli impianti più alti e leggeri (seg.) che costituiscono il link verso meribel.

Code agli impianti:
Beh teoricamente vista la massa di impianti non ve ne dovrebbero essere, in pratica le Peclet, le Caron e i link si intasano, ma ho letto che da qui a 5 anni la i direttori della stazione han deciso di bloccare lo sviluppo edilizio e rinnovare tutta l' impiantistica per aumentarne la portata.

Ski-pass:
I prezzi son alti, ma se teniamo conto della massa di impianti che abbiamo a disposizione e facciamo un rapporto costo/impianti pensano batton chiunque.
Appartamenti convenienti. I prezzi nei rifugi son molto alti ma qui tutti o quasi giran con zainetto per portarsi dietro qualcosa.

 

 

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