Cortina d' Ampezzo
Cortina
d' ampezzo è l' unica valle dove si parli un dialetto ladino senza
che sia ai piedi del Sella, anche se si differenzia nettamente dagli altri
essendosi mischiato al Veneto, è il "Cortinese". E' località
molto conosciuta e frequentata, sopratutto dai romani, pur con la notevole
storia che la vide protagonista ha avuto problemi, a mantenere le sue tradizioni
e particolarità.
Qui nel 1956 si svolsero
le Olimpiadi Invernali che videro il trionfo di Toni Sailer con 2 ori ed
un argento mi pare.
Il centro storico in particolare
ha subito un vero assalto edilizio da speculazione e personalmente lo considero
disastroso, qui vi è il famoso corso Italia dello struscio Vipesco
più famoso d' Italia, e non è raro trovarvi Paolo Villaggio,
Marta Marzotto, Christian De Sica e altri...
Non è difficile trovare
garni a prezzi umani, mentre è pericoloso andare a mangiare, pericoloso
per il portafoglio intendo, sia in paese che nei rifugi i prezzi son alti,
e la qualità è spesso non eccezionale... vi sono alcuni
locali che, pur con un estetica da trattoria, vi riducon in mutande.. ;-|.
5 torri e
passo Falzarego
(con belle foto, ma
pesanti)
Tofana
Ra Valles
Faloria
Ma parliamo di sci.. nelle
zone periferiche Cortina è una delle più entusiasmanti località
di tutto l' arco alpino, paesaggisticamente parlando, la natura qui vi
ha concentrato una quantità di vedute breathless unica...
La zona
più estesa è quella di sinistra, cioè tra il Pocol
ed il Ra Valles, che è divisa più o meno in tre, con collegamenti
esili, iniziamo dalla zona del Tofana.
La più bassa è
la zona del Pocol con piste lunghe e facili, ma mosse e divertenti e servite
da impianti moderni.
La zona intermedia è
la più importante, la si raggiunge dal Lacedel con 3 seg in successione,
oppure dal col Drusciè/Ra Valles con pistina.
Tra il Piè
Tofana e il Duca d' Aosta i 2 tronconi di seg prima quadriposta
agg aut, e poi triposto, servono 2/3 piste eccezionali...
La più facile è
la tofanina una lunga blu che dalla cima prende a destra per un viaggio
panoramico verso il Pocol, la media è la famosa Olimpica 

che nella sua prima parte passa in mezzo ai caratteristici roccioni che
non ci si può sbagliare in quanto vi si sale in mezzo anche con
la triposto... dopo un avvio mosso ma facile, si arriva dai roccioni che
gettano una ombra perpetua su questo tratto di pista assai ripido ma sopratutto
di neve durissima (non ghiacciata è raro il ghiaccio quassù)
che con un pò di coraggio e spazio libero conviene affrontare straight-down,
giù diritti ad uovo prendendo una veloce notevole, ma il pianoro
successivo fino alle seg consente un sicuro frenaggio, qui in gara (si
perchè qui la coppa del mondo femminile vi svolge le più
belle gare della stagione, e qui anni fa vinse Ghedina il campione del
luogo che abita a Lacedel) si raggiungono velocità di 140/150 km/h.
;-|.
Poi si prende l' ampia pista
che ci si trova dinnanzi, prima facile poi un più pendente e lungo
muro che finisce con una secca curva a destra, per tornare al Piè
Tofana bisogna girar a sinistra, ma la pista continuerebbe fin a una seg
con un tratto in bosco caratterizzato da dei marcati gobboni che ho visto
percorsi in prova (casualmente alle nove di mattina ghedina vi stava faccendo
un allenamento 2 giorni prima dei mondiali di Saalbach) e praticamente
li prendeva diritti volando letteralmente da uno all' altro.
Dal Rumerlo è possibile
prender per la pista "nerissima" Labirinti 


che
è un ripidissimo pistone tra i boschi che è difficile perchè
molto lungo e la forma a taboga ne rende più difficile la tenuta,
è pure spesso di neve durissima mista a ghiaccio nella parte alta
più esposta al sole, insomma fatela sola con ottime lamine e una
buona tecnica e coraggio ;-|.
Merita 5 Stelle.
Dalla cima si può
scendere anche per la bella pista "Canalone" 


che scende sulla sinistra dei roccioni, l' inizio è un traversone
per poi arrivare in prossimità del Rumerlo, ma si resta bassi verso
sinistra, si passa prima dalla nera "Vertigine
bianca" 



che però spesso manca di neve perchè non ha impianto di neve
art ed è lasciata naturale, la ho fatta in annate senza neve e non
è poi così terribile, merita.
Continuando si arriva al
lungo muro del canalone, splendido per pendenza e lunghezza, peccato solo
dell' affollamento e di molti che la percorrono a velocità eccessive,
sennò sarebbe ottima per una lunga serpentina ampia in velocità..
super-serpentina.
Finito il muro si entra nel
bosco per una veloce sciata, fino al congiungimento con le altre piste
dove l' affollamento crea nel pomeriggio cumuli di pappa che assieme al
traffico creano situazioni di pericolo, rallentate eh!!!! e si è
di nuovo al Piè Tofana.
La
terza zona è quella del Ra Valles,
un catino sospeso ad un altitudine elevata, dai 2.300 ai 2.800 m.del Bus
Tofana che si raggiunge o con i 2 tronchi di funivia dal Stadio del ghiaccio
di Cortina o dal Piè Tofana si fa la pista stradina che scende a
Cortina e a metà si gira a destra per la seg che risale al col Drusciè
dove si prende l' ultimo tratto di funivia.
Ra Valles grazie alla sua
quota elevata ed esposizione ad est ha una neve che va dallo splendido
all' eccezionale, unico pericolo se viene la nebbia le ampie piste con
confini incerti e rocce sono un inferno (provato personalmente) e il freddo
al pomeriggio arriva presto, ma quando sotto scalda tutto su è un
paradiso, consigliata in primavera e comunque con giornate calde.
In alto una seg biposto porta
fino dal caratteristico Bus de Tofana 


,
dall' altra parte del quale vi è l' omonimo fuoripista uno dei più
noti di cortina, vera porta d'ingresso allo sci ripido (45° secchi
l' inizio ma non lo ho fatto ;-) ) . La pista invece è mossa
è divertente ma le pendenze sono più alte di quanto sembri
a prima vista, classica variante fuoripista semplice è dopo i primi
muretti, quando la pista fa una lunga curva con traversata a destra, uscirne
ancora in cima a sinistra, praticamente sotto alla seg, per un bellissimo
muro fuoripista, frequentatissimo ma di neve spesso eccellente.
In zona vi sono un sacco
di fuoripista splendidi, tipo il Ra Ola, ma richiedono tutti un attenta
conoscenza dei luoghi e capacità di orientamento, meglio usare la
guida, non mancano parecchi canali che scendono dal catino alcuni intitolati
"Canalino del prete" perchè le prime furono di un sacerdote con
la passione del ripido.
Continuando in pista, la
pista che scende sulla sinistra è quella più bella con un
strepitoso muro finale, stupendo per
pendenza e qualità della neve, non vede mai il sole e le curve vengon
da sole ;-) 



.
Vi è anche una variante
non male. La pista di destra è più semplice e ampia da consentire
qualsiasi ritmo.
Verso la fine della pista
di destra però restando alti e girando a destra si va però
in forse una delle più belle piste in assoluto, sicuramente una
delle più panormaiche ed estetiche di tutto l' arco alpino...
La Forcella
Rossa...



è un vero tuffo su Cortina da altissima quota, con visuale breathless,
mozzafiato, l' inizio è un breve stretto muro, non difficile, ma
aereo, poi si gira a destra per un traverso al sole con neve spesso disastrosa,
e poi si entra nel lungo muro centrale, molto lungo e liscio, è
spesso di neve dura/ghiacciata è importante scegliere l' orario
giusto per fare questa pista, l' ideale va dalle 11.00 alle 14.00 dipende
dalla singola giornata, ma se ci si va troppo presto od in una giornata
nuvolosa il ghiaccio della notte la trasforma in un incubo, sennò
quel lungo muro può diventare una delizia prelibata.
Dopo il muro, si gira a destra
per un restringimento tra le rocce (attenti ai sassi affioranti) e un lungo
traverso veloce porta a ricongiungersi con le piste che vanno al Piè
Tofana.
Dall'
altro lato della valle vi sono le 2 zone del Faloria e del Cristallo, assai
diverse tra loro ma collegate tramite il passaggio in zona Rio Gere.
Una funivia in 2 tronchi
sale dal centro attraverso la imponente bastionata del Faloria,
da cui si racconta anni fa, ma non si sa se sia realtà o leggenda
2 sciatori persi nella nebbia volarono giù per i 200/300 m. di dislivello
della stessa e grazie al soffice e alto strato di neve si salvarono!!!!!!!
Comunque fosse in voi non proverei ;-))))
La conca è esposta
a nord e riceve un sole sempre di sbiego, e ha sulla sinistra una facile
e lunga pista, ma al centro e sulla destra delle piste con muri sostenuti
delle ottime piste rosso/nere, il dislivello non è elevatissimo
500/600 metri ma il fatto che son tutte servite da un potente e comodo
impianto di seg quadriposto agg aut.
Scendendo più giù
dell' impianto, si arriva ad una seg che si deve percorrere in discesa
(la pista se volete farla la ho provata è piana ottima da fondo
ed escluso gli ultimi 50 m. è più salita che discesa). A
rio Gere si attraversa la strada che va a Misurina e si prende dall' altra
parte il nuovo impianto seg con capottina, che essendo molto lungo è
utile, per i venti del finale e si arriva nei pressi del rif Son Forca,
la vista qui è splendida (anche qui si girarono alcune scene del
film di Stallone, ho visto io stesso il set per fare la neve finta ed il
vento) e il rif è/era? gestito da quel Siorpaes che fu il primo
allenatore di Alberto Tomba che quindi trascosse qui parecchie delle giornate
sciistiche nei suoi primi anni, non a caso una pista è stata chiamata
"Tomba". Le piste che scendono ad una seg in questa zona sono all'antica
come dico io 


,
cioè piene di curve, non molto larghe, piene di saliscendi non spianate
come quelle autostradali moderne e fanno imparare a sciare come nessun'
altra seppure siano tutt' altro che ripide o impegnative sono divertentissime,
bello anche il paesaggio.
Poi vi è la seg che
va alla Forcella Staunies 



mt. 2950, è il più alto sciabile della conca di cortina,
ma è sempre aperto al pubblico e battuto solo nella prima metà
( si può smontare in una stazione apposita) la seconda parte è
sempre battuta naturalmente e molto ripida, ma sopratutto molto lungo e
diritto, cosicchè se si cade e ci è ghiaccio si arriva fino
in fondo!!!! infatti ci son stati dei morti, come in tutte le piste del
genere, ma con la neve giusta è tutt' altro che estrema, se non
sbaglio Alberto la fece a soli 8 anni, ecco perchè sul ripido non
lo batte nessuno ;-)))))))

In cima si scende su un vero
crinale che dall' altra parte, apre alla bastionata delle Cime
Banche (cime bianche in ladino???) che è considerato
uno dei più bei fuoripista di tutto il mondo, non da me che non
lo ho fatto ma da per esempio da Patrick Vallencant che lo mise tra i più
bei 8 del mondo per un concorso della ditta "Degrè 7" e ogni anno
trascorreva un mese della sua scuola di fuoripista in questa zona che lo
aveva affascinato e in cui ha aperto alcuni canalini. In questo itinerario
morì anche la madre di Kristian Ghedina, accompagnando dei clienti
(era maestra di sci) nel fuoripista, per una fatalità cade in un
dirupo.
Comunque la discesa sul davanti,
l' unica che ho fatto, non la ricordo moltissimo, perchè quel giorno
tirava un vento terrificante che col bavero davanti alla bocca faticavo
a respirare per la forza con cui soffiava.. ero in mezzo all' oscurità
delle nuvole e la neve sollevata passava radente sul terreno formando una
finta copertura alle cune del mare di gobbe in cui entravi senza vedere
dove andavi a parare gli sci, comunque essendo in salita il vento un aiuto
lo dava, pur sciando perfettamente rivolto verso il basso faticavo persino
ad avanzare e se allargavo le braccia rischiavo di salire ;-)))))) quindi
nel mio ricordo è molto lungo (non riuscivo a scendere per finirlo)
ma non ripidissimo, mi ricordo solo bene delle reti che sono messe traverso
alla pista circa a metà percorso per fermare i sciatori caduti che
eventualmente scivolano verso il basso e non riescon a fermarsi, so che
per il vento sbattevano per aria alla grande e speravo che non mi partissero
in faccia ;-))))))))
Il tratto sotto battuto è
subito assai ripido e vista l' esposizione al sole spesso duro/ghiacciato.
La pista che torna al Rio Gere è all' inizio molto mossa e divertente,
poi ha sul finale un lungo pianoro dove è divertente tirare delle
curve dal raggio enorme ;-).
Basta... Cortina ha delle
meravigliose piste all' antica, molte impegnative e divertenti, merce rara
in Dolomiti, e fuoripisticamente chi ne sa più di me la considera
l' università del fuoripista dolomitico, gli itinerari più
famosi "Cimebanche", "Sci 18", "Bus de Tofana", per lunghezza, difficoltà
e ambiente sono da farsi esclusivamente accompagnati da un esperto conoscitore
della zona, una guida quindi..
A me mancano tutti e 3 gli
itinerari più famosi e praticamente tutti gli altri, quindi se aveste
in mente di farli contattatemi ;-))))))) :-|.
per principianti:
la zona del Pocol è
stupenda per questo scopo, si può andare fino a Lacedel senza problemi,
tanto sole, neve, panorami, impianti comodi, seg 3 o 4 posti agg aut, sarebbe
anche ottimo il col Gallina, ma gli impianti tutti ski-lift non son un
granchè, riservato ai periodi più caldi.
Mi si dice anche la zona
del Mietres ma non ci son mai stato quindi... però attenti se dal
Lacedel rischiate a salire verso Il Pomedes o la Tofana rischiate grosso...
per medi sciatori:
E' forse la cosa in cui son
più carenti, in quanto di solito questo sciatore ama viaggiare molto
su piste non troppo impegnative, e qui invece i caoselli staccati son piccoli
e molto impegnativi...
direi che ai più aggressivi
la zona del Pomedes è fantastica, mentre se c'è caldo provate
la super zona del Ra Valles.. ma forse la parte migliore per loro e il
Faloria, dai Tondi fin al Son Forca.
per sciatori esperti:
sta tutto qui. le nere più
belle di tutte le dolomiti son a Cortinale ho già descritte più
su l' obbligo è per la Forcella Rossa, la Vertigine, e la Forcella
Staunies of course...
per il fuoripista poi c'è
di che spazziare, ma meglio con una guida... Bus de Tofana e Cime banche
come max.
sicurezza neve:
La neve è spesso di
qualità sopraffina, molto secca e le precipitazioni buone fin media-valle
ma la battitura delle piste e sicuramente la peggiore delle Dolomiti...
;-(
di mattina a grumi duri,
al pomeriggio l' esposizione al sole di molte piste fa sciare sul caratteristico
purè di patate.
Ma se ci son problemi di
neve, provate ad andare su al Ra Valles o al 5 Torri e trovatemi un altro
posto con una neve cosi divina.... Powder snow is a realistic dream.
Code agli impianti:
Vi è stato un grosso
rinnovo ultimamente, quasi tutte le seg son state cambiate con impianti
potenti spesso ad agg aut, ma restano di due intoppi delle funivie della
Freccia del cielo da un lato e del mandres-Faloria dall' altro, attenzione
a non cascare su questi impianti verso le 10/12 quando si muovono per andare
a sciare la maggior parte dei frequentatori abituali della stazione.
Ski-pass:
Per i prezzi andare presso
superskidolomiti.
lo ski-pass di valle è
da sempre il più caro doppo il Superski, ma esiste la possibilità
di divertirsi prendendo solo quello che fa il lato sinistro o il lato destro
degli impianti, che bastano ed avanzano per la sciata di un giorno.
Esiste un efficiente servizio
di ski-bus che porta anche agli impianti più staccati ma attenzione
al giornaliero in Vs. possesso.
[ Slucky@bigfoot.com
| www.oocities.org/Yosemite/Trails/7740
]