Folgaria
e gli altipiani Trentini..
Folgaria con tutte le micro-stazioni
di sci son le montagne più vicine a casa mia, e pur con solo 70
km. di piste, divisi in circa 10 zone, consente un discreto carosello per
gli sciatori più bravi.. e a inizio inverno (poi le quote basse
sono un limite) le possibilità di fuoripista son notevoli.. seppur
brevi son un ottima palestra per gli itinerari più lunghi.
Tutto questo grazie a queste
collinone con lunghi crinali e alla lungimiranza degli abitanti del posto
che han creato un giornaliero che va dappertutto.
Io ho iniziato a sciare a
Fondo Piccolo, che come dice il nome è in fondo alla vallata con
le principali stazioni, fondo Grande e Francolini, e quindi son particolarmente
affezionato a questa zona.
Qui da piccolo sognavo di
sciare come quelli bravi che serpentinavano per la nera, che ora è
stata chiusa e esiste solo come fuoripista per esibizionisti (casca giusto
sopra la zona trafficata dei baby).
Il carosello lo facciamo
partire da Francolini (ma potrebbe partire da qualunque posto), si risale
con la seg e dopo veloce ripetuta della facile ma varia e divertente pista,
si può passare a Fondo Grande o tramite l' apposit a pista di collegamento
che si trova scendendo la pista subito dopo il primo muretto , si gira
a sinistra.
Oppure più affascinante
ma consigliato solo con neve buona, è il fuoripista diretto che
parte esattamente da dove si scende con la seg, molto comodo, si tratta
di un largo pendio, ripidino e molto storto, esposto in pieno sole che
ne trasforma la neve, e che sul finale passa tra dei bassi saltini, divertentissimo
con neve buona, un inferno con le croste, visto che è stranamente
poco frequentato, ah da fondo grande vi vedono tutti, quindi attenti alle
brutte figure ;-).
Da Fondo Grande si può
anche andare verso Serrada ma siccome questa zona è più tranquilla
la consiglio al ritorno. Si prende la seg biposto, e dopo una ripetizone
della pista, rosso/nera spesso ghiacciata dato il tanto sole, e ci si può
scatenare in svariati fuoripista ripidi, il più frequentato, è
praticamente una pista, ma non da sottovalutare è quello sotto la
seg stessa che scende in un ampio catino, couloir, ripido nel finale. Più
divertenti quelli che scendono dal crinale che ricollega con Francolini,
oppure quelli che scendono dal crinale (è sempre lo stesso) del
collegamento con Fondo Piccolo.
I canali sotto l' arrivo
della seg, mi raccomando verso la stazione dall' altra parte vi perdete,
son molto belli e ampi, con poca neve affiorano molti pinetti facile slalom
che rompono sopratutto nel finale dove l' uscita non è sempre agevole.
Quelli più lontani dalla seg sono più isolati e quindi da
affrontare con attenzione, in realtà mi manca ancora da fare quello
più centrale e isolato perchè non ho mai trovato le
giuste condizioni di neve, che qui si hanno dopo una modesta nevicata,
in quanto il sole trasforma velocemente il manto nevoso.
Dalla cima della seg ci si
può collegare a fondo Piccolo proseguendo diritto quando si scende
dall seg, diritto per il crinale, un tempo era solo fuoripista, ora la
battono. Molto bello è il pendio che scende e pure il panorama,
meravigliosa la possiblità della zona di vedere dove si era sciato
poco prima dal di fronte.
Dopo aver sceso l' assolato
pendio, si attraversa la strada e si prendono gli impianti, la seg più
vicina, esistono qui parecchi fuoripista brevi ma ripidi da fare, alcuni
ben visibili altri meno... il migliore è quello che si prende dallo
skilift.
Dall' arrivo dello skilift
(consigliata una discesa in pista di riscaldamento, veloce eh) si esce
subito a destra (non sul crinale che è percoloso, un tempo vi eran
una pistina di collegamento ma vi son morti in 2 e ora stateci sotto, perchè
a metà esce su unos trapiombo) e si attraversa verso il centro del
mega-pendio che porta ll' altra montagna.
Si scende per un facile slalom
tra gli alberi, con neve spesso buona, ma la ripidtià per chi non
è abituato o non ha un buon cortraggio nelle gambe affatica, comunque
è una scuola fantastica...la zona più facile è a destra,
la più diretta (straight ahead) e ripida e meno tracciata è
tutto a sinistra, ricordatevi sempre che i pendii storti si tagliano sempre
in modo di prenderli diritti in faccia, perchè fare una curva più
lunga dell'a ltre è molto più difficile di quanto sembri
in fuoripista (guardate i filmati dei migliori quando scendono in fresca,
son sempre diretti con la faccia e il corpo verso il basso).
Il migliore fuoripista in
zona però si trova al Passo Coè,
che è per me la miglior palestra per i primi passi in fuori del
mondo... qui mi son divertito come un pazzo l'ultima domencia di Novembre
del 1996 in una domenica dalla precoce nevicata, 30 centimetri di freschissima
polvere senza fondo (in effetti un sasso mi ha fatto volare.. ma che divertimento
:D ).
Il Coè si raggiunge
dall' impianto più lungo di f.piccolo, scendendo si prende uno skilift
a metà che porta ancora più in alto, e qui vi è una
pista che entra nel bosco, faccendo un giro largo per tornare davanti,
ma a metà passa proprio da passo Coè. Si scende nel parcheggio,
ci si toglie gli sci e si percorre a piedi la strada che va dai rifugi
del passo dove si trovan i 2 mini skilift.
I 2 skilift son su 2 colline-crinali
di appena 50/100m. di dislivello ma una difronte all'altra il che consente
di vedere le traccie lasciate sull'altra, e le piste son o in cresta o
in fondovalle e in mezzo tutto libero ;-).
Il
fuoripista invece parte dal skilift che si prende internamente (quello
a sinistra e più lungo), in cima si continua diritto per il crinale
a cui punterebbe lo skilift se non fosse fermato, di solito ci son traccie,
ma casomai tenetevi un pò a sinistra. Il crinale assomiglia molto
a quello della foto anche se non è di questa zona (è americana
;-) ) si continua in piano per un bel pezzo, se dovete aprire la
traccia c'è da faticare, poi verso la fine si scende un pò
fino ad arrivare in vista di fondo piccolo dall' alto, si casca su una
mulattiera.
La discesa più facile
è scendendo il crinale fino a incontrare l' altro che sale e di
lì si scende facilmente alla strada, sennò il più
entusiasmante è sulla bella schiena che inizia appena finiti i paravalanghe,
ci si tuffa (letteralmetne è ripidino) nell' assolato che
in un soffio del cuore arriva in strada (alla fine piegare a destra per
non finire sulla muraglia della strada), mi ricorderò sempre qui
una volta feci un apertura strepitosa che si vedeva la serie "S"
perfette da tutta la stazione..
CHE
EMOZIONE...
Sempre dallo skilift della
pista più ripida, si scende sulla strada, la si attravesa e lì
c'è una pista che riporta a fondo Grande, da qui si può a
sinsitra con una motoslitta o spingendo andare dall' altra parte a prendere
lo skilift per la meravigliosa "Nera della Martinella"
una vera nera, l' unica in zona, dall' altra parte ci si collega a Serrada
dove una purtroppo scomoda cabinovia in piedi di una volta (quando la cambieranno?)
serve 2/3 facili ma lunghe e assai varie e divertenti piste, che hanno
anche il non trascurabile vantaggio di essere assai meno frequentate delle
altre stazioni (per la scomodità della strada e dell' impianto penso).
Qui vi son anche dei facili baby che considero alcuni dei migliori in assoluto
per fare i primi passi, e tutte le piste son tranquille e varie da rendere
perfette per imparare...fuoripista vi son dei brevissimi pendii ma attenti
a non perderVi...
Per tornare indietro poi
si fa la nera della Martinella, e si ritorna a fondo grande e dalla cima
prendete il lungo crinale con un forte che vedete a sinistra per tornare
al Rif. Stella , in cima alla seg dei Francolini..
e una meravigliosa giornata
di sci è terminata...
Naturalmente è impossibile
fare il giro coem lo ho raccontato io con tutti i fuoripista, a meno che
non siate molto veloci e fortunati per le code... il momento consigliato
è dopo una nevicata, dato che gli impianti son messi al sicuro e
aprono quasi sempre (a inizio stagione meglio tel per esser sicuri, il
coè è il primo ad aprire) e i pericoli di valanche son limitati
a nevicate notevoli, con sbalzi di temperatura e/o vento, ma non fidatevi
troppo controllare sempre i bollettini...
per principianti:
Beh ho imparato a sciare
io qui, quindi è ottima ;-) scherzi a parte Fondo Piccolo e il Passo
Coè come la più scomoda cima che sta in cima alla Serrada
son perfette per lo scopo.
Poi per il paso successivo
una pista come quella dei Francolini o quelle di Serrada non hanno concorrenti.
Ah per il fuoripista per
i primissimi passi in fresca il passo Coè è il massimo su
questa terra ;-).
per medi sciatori:
Grazie al carosello c'è
da sciare ma devono avere un pò lo spirito avventuroso per divertirsi.
per sciatori esperti:
La nera della Martinella
sopratutto, ma anche i canali fuoripista saran brevi ma han pendenze entusiasmanti.
sicurezza neve:
La quota è molto bassa,
si vai dai 1.300 ai 1.700 max, l' esposizione un pò meglio, fortuna
che la neve artificiale non manca, comunque è da le giornate più
fredde e nevose dell' inverno quando non ci si fida ad andar distante.
Più avanti in stagione (feb-mar)è quasi impossibile sciare
bene.
Code agli impianti:
La stazione comoda alla pianura
è presa d' assalto nelle domeniche, grazie anche alla convenienza
dei prezzi, ma visto che la maggior parte della gente si ferma sulle solite
piste con un pò di furbizia si posson evitare le code più
grosse.
Comunque le code peggiori
sono alla seg di Fondo Grande e nelle seg di Fondo Piccolo e poi la Francolini.
Le migliori passo Coè
e Serrada, peccato che quest' ultima abbia ancora una vecchia, scomoda
e lenta bidonvia, perchè la pista che ne è servita è
bella seppur facile.
Ski-pass:
I prezzi son sempre molto
convenienti. Per mangiar consiglio il rif. Stella Alpina sopra la Francolini,
sconsiglio vivamente (almeno in passato) gli alberghi di Fondo Piccolo.
[ Slucky@bigfoot.com
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