Prendendo
la seg. del collegamento (nella foto sotto) si arriva sotto la vera cima
Tognola, qui le possibilità di fuoripista sarebbero molte per esempio
sotto la seg. stessa (per far prima questo anno ho saltato dalla stessa
un attimo prima dello scavalco ;-), eran solo 3-4 metri da terra), ma essendo
esposto a sud o la si percorre subito dopo una nevicata o quando il pendio
si è trasformato in firn (cioè indurita in superficie ma
poi rammollita nei primi 2 cm. superficiali, la neve più divertente
dopo la farina).
C'è
un percorso molto frequentato sotto la seg. stessa ma son possibili varianti
anche assai ripide vicine a suggestivi roccioni, il pendio è fatto
a terrazze dopo un ripido c'è un piano, ma alcuni piani sono il
sopra di un salto di roccia quindi attenzione.
Scendendo
per la pista Christiania,(foto
da 94 kb., il pendio è quello evidente a destra) dopo aver percorso
la stradina che taglia il pendio, si arriva ad una curva secca verso destra,
qui continuando diritto (la partenza è il cartello di Alt pericolo
valanghe ;-) ) si apre un frequentato fuoripista che non va sottovalutato
dal punto di vista delle valanghe, il traverso iniziale va valutato da
un occhio esperto e il controllo dei soliti servizi d'informazione e locali
esperti.
Il
traverso va fatto uno alla volta (e chi segue tiene d' occhio quello davanti)
fino a un punto sicuro dove di solito bisogna risalire, e lì si
aprono i più facili pendii di discesa.
Lungo
il traverso si passa sopra a diversi canali che vanno attentamente studiati
dal basso per la presenza di neve, con la loro forma ad imbuto sono la
passione degli snowboarder, ah sono ripidini ;-)
Sennò
dal punto sicuro di cui sopra, si scende per la facile valletta (spesso
dalla neve super) che finisce in un pianoro cresta, se si è meno
bravi se ne esce a sinistra o a destra, se si ha coraggio si scende diretti
dall' altra parte, non è ripido come sembra ma è all' ombra
praticamente tutto il giorno e si scia allo sbaraglio ;-).
Dal
ampio pianoro che ne segue si ritorna in pista con un traverso a destra.
Dal
punto sicuro, c'è anche la possibilità di continuare in traversata
per arrivare sotto la forcella Tognola, o si scende l' imbuto o si continua
in traversata fin sul mega-pendio sotto la Cima Valcigolera.
Il
pendio è ripido e ha pure delle roccie sopra che scaldano, qui si
scaricano spesso valanghe anche notevoli per dimensioni, ma se vi trovate
la neve giusta come a me questo inverno il 4 gennaio potete alternare serpentine
sulla massima pendenza a una continua traversata fino ad altri pendii bei
ripidi che vanno in un vallone divertente per chi ama il ripido e sa improvvisare
una curva anche in passaggi di pochi metri tra rami e pendenze elevate,
per gli altri può essere un inferno (io ho goduto come un maiale
sto inverno a percorrerlo tutto ma c'erano 30 cm. di fresca da film sopra
un pendio ben assestato, il massimo della vita, e nei tratti più
ripidi tra i rami si sprofondava per 60 cm. l' ideale per una giornata
da sogno).
In
zona si possono inventare molte varianti, e se non fosse all' ombra per
gran parte della giornata ci si potrebbe passare tutta la giornata.
Altri fuoripista che ho fatto
quest'inverno (sempre il 4 gennaio) sono la Cigolera
Bassa e la Ruderi.
La Cigolera
Bassa inizia all' arrivo dell'unico ski-lift dell' Alpe di Tognola,
ci si sgancia a destra al contrario della pista che è a sinistra,
e di qui si attraversa in piano verso la vicina forcella che porta nell'
altra vallata.
E' anche possibile evitare
la camminata arrivando dalla pista della seg. collegamento e attraversare
in velocità.
Dalla forcella ci si trova
di fronte a dei valloncelli dove si deposita una neve super (almeno io
ho trovato una neve incredibilmente fine e leggera, li sci giravano da
soli ;-) ) protetta dal vento dai fianchi della montagnole.
In seguito il pendio si apre
e diventa più pendente, prima era quasi piano, e si entra in un
bosco dapprima rado e poi più fitto, io son sceso verso destra ma
mi son abbassato troppo e mi son trovato in mezzo a 2 ruscelli, son risalito
e mi son trovato tra altri 2 ruscelli ma almeno questi avevan i rami e
sassi coperti dalla neve e son riuscito ad uscirne, per evitare questo
quando si trova una mulattiera è meglio seguirla almeno fino ad
un tratto di slargo tra gli alberi, qui si gira a destra e risalendo un
po' di trova un ponte da cui si ritorna in pista.
La Ruderi
invece si prende dalla cab Tognola, l'itinerario prende il nome dal caratteristico
rudere che si vede anche salendo in cab, sulla destra poco prima dell'
arrivo.
Si prende la Tognola
1e se ne esce a sinistra nel valloncello sotto la cab stessa,
e ci si dirige verso i ruderi stessi.
Il pendio dall' altra parte,
proprio sotto ai ruderi, ha pendenze sostenute e assai sostenute, in seguito
si entra nel bosco rado. Presto si trova una mulattiera che riporta
velocemente in pista, ma si può continuare a fare slalom tra gli
alberi fino alla fine, tanto non vi son grossi pericoli, bisogna saper
slalomare tra gli alberi però.
Questi 2 itinerari son sicuri
da valanghe, è generalmente possibile percorrerli anche dopo consistenti
nevicate.
Le piste
migliori sono la Tognola 1,
la Christiania
che scende a Malga Cigolera (splendida la pendenza e l'esposizione a nord)
e la Direttissima
che da punta Ces scende sul paese con un tuffo emozionante per la pendenza
e il panorama sulle Pale.
I panorami
nel comprensorio son tra i più belli al mondo, a mio avviso paragonabili
solo a quelli di Cortina e Verbier, e alla sera quando arriva l' enrosadina,
cioè quando le pale di san martino si tingono di rosa, la sensazione
è di aver trovato il paradiso in terra e il futuro appare più
roseo.
per principianti:
Ottimi i pendii dell' alpe
di Tognola che si raggiungono con la cabinovia omonima.
Ottimi anche i pendii in
fondovalle vicino a Malga Ces, che son anche vicini alle macchine.
Da non dimenticare i pendii
del Rolle.
per medi sciatori:
E' il loro paradiso a mio
avviso, ottimo il carosello delle malghe, in particolare la pista Christiania.
Stupenda anche la pista Tognola
rossa.
per sciatori esperti:
Nel suo piccolo ha di che
divertirsi.. la Direttissima di Punta Ces, con l' effetto caduta sul paese,
la Tognola nera, quando è aperta ;-), e le rosse di cui sopra che
son molto divertenti e varie.
Ottimi nel loro piccolo i
fuoripista del Rolle, sotto la Paradiso ci son varianti anche molto ripide,
sotto la cima Tognazza invece vi son fuoripista dagli ampi spazi.
Fuoripista molto divertenti
nei boschi della Tognola, come gli itinerari sopra descritti, e devo ancora
fare la Cigolera, ma anche discese in ampi spazi o in anfratti più
ripidi.
Per i più audaci dall'
altro lato della valle c'è la funivia della Rosetta con un itinerario
non battuto sul davanti che si dice mostruoso (mai fatta) e altri
itinerari molto lunghi all' interno della catena delle Pale che però
son di caratteristiche più scialpinistiche (poca discesa, molti
saliscendi) e richiedono una buona conoscenza dei posti o meglio l' ausilio
di una guida.
sicurezza neve:
Ottima per quantità
e qualità (molto secca) esposizione a est della maggior parte con
alcune purtroppo a sud, buon innevamento artificiale e manutenzione piste
principali.
Avendo esposizioni assai
diverse la qualità varia molto.
Zona spesso ventosa e quindi
secca, evitare quando le previsioni mettono vento forte (molti impianti
aperti e aerei che chiudono con raffiche di vento) e rischiare invece con
tempo incerto e umido.
Code agli impianti:
Il vecchio problema delle
mega-code alla cabinovia, è stato risolto dalla nuova cab a 15 posti
in piedi, anche se ora più gente ripete la pista che prima serviva
solo come rientro.
Nel carosello di solito la
gente si disperde, ma essendo molto comoda alla pianura nelle belle giornate
di sole l' affollamento può essere da record.
Stesso problema al passo
Rolle, anche se qui lo code si concentrano nella seg. Paradiso.
Ski-pass:
Per i prezzi andare presso
superskidolomiti.
Ultimamente si ricomincia
a parlare del link col passo Rolle attraverso un ardita funivia da Malga
Ces ai monti della Cavallazza, grande idea ma chissà quando la vedremo
realizzata, in particolare vorrei sapere dove fanno la pista di discesa
verso Malga Ces visto che il pendio è ripido, roccioso ed esposto
a sud.