Le descrizioni son fatte
sopratutto per sciatori da medi a ottimi.
La scala è questa:
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Principianti: quelli che hanno appena iniziato o comunque sciano pochissimi
giorni all' anno.
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Medi sciatori timorosi: sono la maggior parte degli sciatori, e hanno scarse
possibilità di migliorarsi.
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Medi sciatori con spirito d' avventura: tecnicamente son come i precedenti,
ma i lor sogni e la propria forza di volontà li spinge a sfidarsi
su le piste più difficili, gobbe e fresca, anche a costo di parecchi
casconi, son praticamente i primi che posson buttarsi in fuoripista.
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Buoni sciatori: affrontano con facilità tutte le piste, e si divertono
sulle gobbe (se non troppo grosse) e in fuoripista posson fare anche itinerari
lunghi, se accompagnati, ma rischiano grosso se trovano condizioni di nevi
difficili, in pratica son dei medi sciatori fuoripista (posson provare
le gioie delle curve M.C.C. se c'è un ottima neve).
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Ottimi sciatori (o esperti, o Top): in pista iniziano ad annoiarsi, affrontano
anche i muri più impegnativi senza patemi d' animo ad alta velocità,
anche diritti, adorano le gobbe, e il fuoripista è il loro pane
che ricercano avidamente in quanto l' unico terreno che ancora li stimoli
pienamente. In pratica son buoni sciatori fuoripista, che ricercano anche
qui il ripido, i canalini e i terreni più esposti e lunghi....
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Sciatori top o eccellenti: in pratica son quasi tutti professionisti della
neve, perchè per arrivare a questo livello servon 100 gg. di sci
all' anno: maestri di sci, istruttori nazionali, atleti di coppa, guide
alpine, ski-bum, free-skier. Per lavoro frequentano le piste, ma trovano
stimoli solo nei terreni non battuti, e per le ultime categorie, ne fanno
una ricerca di vita, cercano i terreni e le nevi migliori in tutto il mondo,
vivono per lo sci, e sciano per vivere, si mantengono o con un lavoro stagionale
estivo, o rubando gli skipass, dormono nei pullmini Volkswagen, o in buche
nella neve, sognano di finire in qualche foto sulle pagine di "Powder"
così saran chiamati dai guru dei film di neve fresca, come Greg
Stump, Steve Winter, Teton Gravitiy Research etc. I più fortunati
finita la stagione invernale si spostano sulle Ande o in Nuova Zelanda
dove non mancano i terreni ripidi che son il loro pane.
Le stazioni mito degli ski-bum sono:
Chamonix e in particolare Argentiere dove gli itinerari impegnativi
non mancano, il fenomeno è nato lì, grazie alla scuola di
sci estremo di Patrick Vallençant (lui è morto ma la scuola
c'è ancora).
Verbier dove regna lo ski fantastique.
Alagna la nuova arrivata nel ristretto club, impianto vecchio, discese
di gran classe (almeno finchè non parte un progetto di rinnovo totale
degli impianti per ben 50 miliardi chepotrebbe snaturare la natura tranquilla
e selvaggia della zona).
La Grave la faccia difficile di les 2 alpes, anche qui un solo impianto,
nessuna vera pista battuta e vera alta montagna.
St Anton am Arlberg, qui è nato lo sci alla fine del secolo
scorso, e il fuoripista è ancora considerato il "vero sci".
Alta nello Utah che col suo record di 13.9 metri di neve caduta mediamente
in un anno, e il fatto che il vicino deserto di "Salt lake" secca la neve
come in nessun altro posto al mondo, ne fa la "mecca" degli sciatori fuoripista..
ma... attenzione lo sci su pista è facile, noioso e limitato, ma
si può andare anche nelle vicine Snowbird Valley e Jackson Hole,
in questa ultima è nata la mania di saltare dalle roccie, già
dagli anni '50, poi arrivò Scot Schmidt che con i suoi 35 metri
mise un limite invalicabile, di qui son anche quelli della Teton Gravity
Research, che contrariamente a quello che si può pensare son dei
morti di fame che spendono tutti i loro soldi, per realizzare i film. Ah
in USA nevica molto, e quindi fa spesso brutto tempo, molto più
spesso che nelle nostre alpi, e fa generalmente più freddo e inoltre
la maggior parte degli impianti son lunghissime, esposte seggiovie, questa
è l' altra faccia della neve più bella che hanno loro, tenete
conto.
Pensate che in generale le loro stazioni son più piccole delle
nostre top stazioni, e in Canada fa talmente freddo che le stazioni di
sci son molto poche, molto più frequentato è l' eliski o
la sua versione più economica lo "Snowcat skiing" cioè delle
stazioni (tra cui una è posseduta e gestita da Scot Schmidt) hanno
solo un mega-rifugio con dentro tutto ciò che serve per gli sciatori,
in genere molto belli in legno, dispersi in valli selvagge e di giorno
si va a sciare fuoripista con i gatti delle nevi, che tengono ben caldi
e hanno meno problemi degli elicotteri in caso di cattivo tempo.
La nuova frontiera è l' Alaska, in particolare le Chugach Mountains,
dove lavorano un sacco di società di eliski, alcune possedute da
top free-skier come Doug Coombs. Una zona grande come 3/4 svizzere, e un
sacco di cime senza nome che da livello mare arrivano a tremila metri...
tanta neve e tanto freddo ;-). Li son girate tutte le scene più
entusiasmanti degli ultimi film di fresca e lì ogni anno ai primi
di Aprile si svolge il WESC, World Extreme Ski Championship, dove su una
vera parete con pendeze che vanno dai 35° ai 55° con vari salti
di roccia si sfidano in 3 gg. di gare i migliori free-skier del mondo per
proclamare il King of the Hill (re della collina) di quell' anno, e anche
la Queen of the hill ;-).
Per me lo sci migliore delle alpi, e forse del mondo, è quello
francese:
-grandi comprensori, con ancora grandi spazi inutilizzati (non dappertutto).
-tanta neve grazie al fatto che le perturbazioni arrivano quasi sempre
per prime da loro, e la zona è fredda.
-residence economici .
-grande varietà di piste e itinerari fuoripista per chi ama
lo sci variato, gobbe, ripido, cambi di pendenza...
-TANTO SOLE.
In particolare nella zona olimpica della Tarentaise che gira attorno
al parco della Vanoise dove esiste una concentrazione di mega-stazioni
da paura ed è possibile fare un giro fuoripista di una settimana
che le attraversa, si chiama "12 valli".
Parte da Valmorel (detta la belle), discesa su un paesino e di qui
in bus a Les Menuires, si attravesa les Trois Vallees, discesa da Courchevel
a Bozel, quindi bus per Champagny en Vanoise, su a La Plagne, stupenda
discesa della façe nord de bellecote con arrivo a Peisey-Nancroix
di qui passaggio a Les Arcs, di qui discesa a Villaroger e bus per Tignes,
Val d'Isere, salita al Col d' Iseran e che da lì si scenda a Bonneval
sur Arc quindi in delfinato non molto distante via bus da la partenza.
Io non lo ho fatto se vi interessa ditemelo ;-)... in zona è
stra-pubblicizzato...
Gli alberghi son ultra-cari , non sempre però basterebbe andare
a fondovalle per prezzi più umani (c'è quasi sempre una buona
cabinovia per andar su), ma nelle località top specie se arrivi
sci a piedi non è poi raro pagare 500.000 al giorno, invece i residence
negli stessi posti son assai convenienti, molto più che in italia,
ciò è dovuto a una politica di agevolazioni decisa dalla
francia per favorire lo sfruttamento dei comprensori da parte delle famiglie.
I rifugi in quota son cari, nel 94 a val d isere pagai £
4.800 per una cioccolata calda poco più grande di una tazza da caffè
;-( , a les arcs o la plagne si trovan prezzi più umani, un
consiglio andate al "la Tougnette" a Meribel..
Delle zone dolomitiche, che son ben più vicine a casa mia, dico
solo che dal punto di vista alberghiero son ben più convenienti
(specie l' alto adige, non tutto ma...) ma hanno il terribile vizio di
rendere qualsiasi pista un autostrada perfettamente levigata, ben noiosa
per i più esperti sciatori.
Per altro il fuoripista è poco frequentato, ad esclusione dei
pochi itinerari stra-famosi, una per tutti la "Val de Mezdì" che
è oramai una pista, e consente sciate su pendii immacolati anche
1/2 settimane dopo l' ultima nevicata.
Il primato negativo per aver eccessivamente limato le proprio piste
(anche se gli assegno la medaglia d' oro per la qualità della manutenzione
delle stesse) va al "Plan de Corones" e al "Carosello dell'Alta Badia".
Andate nel mio questionario per dirmi se siete d'accordo con me su
questo o no...
Ah se cercate camere per una notte (tipicamente per fare il sabato-domenica)
giacchè aspettano di affittare fino all' ultimo a gente che fa una
settimana vi conviene andare a cercare il più tardi possibile...
si lo so siete stanchi dal sciare, d' inverno fa buio presto e volete stendervi
e riposare, ma se avete anche fame vi conviene prima andare a cenare e
poi cercare...