Gruppo del Sella
Il gruppo del sella che si trova al centro del carosello del Sellaronda, oltre a essere un affascinante visione estetica nasconde degli itinerari magnifici, come dislivello, difficoltà, ma sopratutto l' ambientazione unica al mondo.
Attenzione si tratta di itinerari in medio-alta montagna non pistate ne controllati quindi non avventuratevi tanto spavaldamente... anche se poi i principali sono assai facili e relativamente sicuri. La Val de Mezdì vista dal rif. Forcelles Il più noto itinerario è naturalmente la Val de Mezdì che è ormai frequentata da frotte di turisti di ogni età e latitudine (l' amico Marcello afferma che vi ha portato una persona di 78 anni che la percorreva per la prima volta pochi anni fa).
L' accesso avviene per la piccola funivia del Passo Pordoi che porta in cima al Sass Pordoi mt. 2950. Dopo un buon panino al Rif. Maria (dove ci si può pure informare sulle condizioni dei vari itinerari) si parte in direzione Forcella Pordoi dove se c'è poca neve spunta la casupola bivacco. 
Qui parte l'itinerario della Forcella Pordoi che inizia in maniera assai ripida con un vero tuffo verso il passo attenzione l' itinerario è in inverno, specie se con poca neve stato causa di un sacco di incidenti mortali (uno al limite dell' assurdo, un tedesco in dicembre vista l' impossibilità di scendere con i suoi poco lamianti sci, decide di toglierseli e risalire a piedi, perdendo così ogni possibilità di salvarsi, kaput!  ), è preferibile farlo con neve fresca (ma non troppa) e col caldo che vista la quota qui arriva più tardi, orari attorno al mezzogiorno (io lo fecei un 15 aprile, dopo una tardiva notevole nevicata in condizioni super).
Il primo pendio è anche il più lungo oltre che il più ripido poi si gira una montagnetta è si piomba sul passo stesso, non vi sono molti elementi caratterizzanti, anche se le varianti non mancano, ma meglio che esplorate con i vostri dal basso o dalla funivia per capire la traccia migliore nel momento.

Altrimenti dall' altro lato della forcella parte la Val de Lasties che è molto divertente specie ad inizio stagione, attenzione però che dove esce vi sia neve vista l' esposizione a sud...
Nel canale iniziale consiglio di risalire i bordi per cercare la neve più buona, poi verso la fine portarsi in alto a destra per aumentare il divertimento... dopo esser entrati nella valle principale si più o proseguire diritti verso la zona dei grossi massi che però è più a rischio di mancanza neve, o deviare a sinistra sotto il canale Holzer (classico tinerario di avviamento allo sci ripido-estremo che prende il nome dal bravo ma quasi sconosciuto spazzacamino-sciatore estremo di Selva) per un canale stretto ma non troppo, poi si può stare alti ed evitare di dover spingere ai Pian de Schiavenavis, per prendere il tracciatissimo tracciato nel bosco che superando la strada del Sella in un paio di punti riporta in pista appena sopra il Rif. Lupo Bianco.

La Val de Mezdì invece parte con una camminata di circa mezz'ora che vada la forcella Pordoi a il rif. Boè con un traverso verso sinistra che si vede nella foto iniziale della mia home-page

come si vede bene nella foto nella zona proprio sotto Il Piz Boè il traverso è su un pendio molto ripido e da fare attenzione.

La partenza è su un canale che si capisce vista la presenza di tracce ed è ripida ma supratutto stretta e ingobbita vista la frequentazione, attenzione è meglio annoiarsi un pò aspettando il vostro turno che fare i furbi qui che se per caso perdete il controllo rischiate di far male non solo a voi ma di coinvolgere anche tutti quelli sotto di voi visti gli esigui spazi di manovra...

Poi si esce su un mega-pendio bellissimo che mi ricordo quando lo feci io tutto id un fiato era pieno di strepitose micro-gobbette, belle tonde e con neve ancora così soffiata che mi viene la malinconia a pensarci.
Verso la fine conviene non scendere fino al fondovalle ma sfruttare la velocità per risalire i fianchi laterali per cercarsi uno spazietto ancora di neve vergine, vista la frequentazione che fa tramutato il fondovalle in una pista, neanche divertente vista la piattezza...

Il paesaggio qui è strepitoso, peccato mi manca una foto, ma l' atmosfera è incredibile visto che si è in un vallone incastonato dentro una serie di picchi della tipica roccia rossastra dolomitica, ai lati si vedono anche i molti itinerari che vi entrano con ripide discese, ma se volete saperne di più chiedete al mio amico Koch.

Alla fine per uscire bisogna  fare un altro difficile canale (anche se non quanto quello di entrata) che però consente ampie possibilità di recupero laterale.


Se avete tempo e/o siete partiti da Corvara, potete concludere la giornata risalendo con gli skilift verso Colfosco, e poi entrare nella nella valle che è alle spalle del paese e con la seg arrivare allo splendido rif. Forcelles che domina tutta la vallata che risale al Passo Gardena in una magnifica posizione al sole e permette una veduta super della Mezdì... merita un 10 e lode per la vista.
 

 

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