Altrimenti dall' altro lato
della forcella parte la Val de Lasties che è molto divertente specie
ad inizio stagione, attenzione però che dove esce vi sia neve vista
l' esposizione a sud...
Nel canale iniziale consiglio
di risalire i bordi per cercare la neve più buona, poi verso la
fine portarsi in alto a destra per aumentare il divertimento... dopo esser
entrati nella valle principale si più o proseguire diritti verso
la zona dei grossi massi che però è più a rischio
di mancanza neve, o deviare a sinistra sotto il canale Holzer (classico
tinerario di avviamento allo sci ripido-estremo che prende il nome dal
bravo ma quasi sconosciuto spazzacamino-sciatore estremo di Selva) per
un canale stretto ma non troppo, poi si può stare alti ed evitare
di dover spingere ai Pian de Schiavenavis, per prendere il tracciatissimo
tracciato nel bosco che superando la strada del Sella in un paio di punti
riporta in pista appena sopra il Rif. Lupo Bianco.
La Val
de Mezdì invece parte con una camminata di circa mezz'ora
che vada la forcella Pordoi a il rif. Boè con un traverso verso
sinistra che si vede nella foto iniziale della mia home-page
come si vede bene nella foto
nella zona proprio sotto Il Piz Boè il traverso è su un pendio
molto ripido e da fare attenzione.
La partenza è su un canale che si capisce vista la presenza di tracce ed è ripida ma supratutto stretta e ingobbita vista la frequentazione, attenzione è meglio annoiarsi un pò aspettando il vostro turno che fare i furbi qui che se per caso perdete il controllo rischiate di far male non solo a voi ma di coinvolgere anche tutti quelli sotto di voi visti gli esigui spazi di manovra...
Poi si esce su un mega-pendio
bellissimo che mi ricordo quando lo feci io tutto id un fiato era pieno
di strepitose micro-gobbette, belle tonde e con neve ancora così
soffiata che mi viene la malinconia a pensarci.
Verso la fine conviene non
scendere fino al fondovalle ma sfruttare la velocità per risalire
i fianchi laterali per cercarsi uno spazietto ancora di neve vergine, vista
la frequentazione che fa tramutato il fondovalle in una pista, neanche
divertente vista la piattezza...
Il paesaggio qui è strepitoso, peccato mi manca una foto, ma l' atmosfera è incredibile visto che si è in un vallone incastonato dentro una serie di picchi della tipica roccia rossastra dolomitica, ai lati si vedono anche i molti itinerari che vi entrano con ripide discese, ma se volete saperne di più chiedete al mio amico Koch.
Alla fine per uscire bisogna
fare un altro difficile canale (anche se non quanto quello di entrata)
che però consente ampie possibilità di recupero laterale.