Il territorio dell'India India

Il territorio dell'India


CONFINI

L'India a nord confina con la Cina, a nord-ovest con il Pakistan, mentre a sud-ovest e a sud-est è bagnata dall'oceano Indiano, confina inoltre con il Bangladesh, il Nepal e il Bhutan. I paesi nell'insieme presentano forti tratti comuni sia dal punto di vista geografico sia da quello economico. L'area appare dominata dal "gigante" India, il più grande e il più svillupato degli stati della zona.

IL TERRITORIO

Il territorio è omogeneo e per questo viene chiamato sub-continente. A nord la regione montuosa è formata dalle imponenti catene del Karakorom e dell' Himalaya che si sono innalzate in seguito allo scontro tra la zolla crostale Indiana e quella Asiatica. Tra l'India e il resto dell'Asia è rimasto il braccio di mare che è stato lentamente colmato dai sedimenti trasportati e depositati dai fiumi himalayani, formando così una grande pianura attraversata dall'Indo, dal Gange, dal Brahmaputra e dai loro affluenti. Attraversato dal tropico del cancro,il subcontinente indiano presenta un solo piccolo deserto nella porzione nord-occidentale, il deserto di Thar.

IL CLIMA

I Monsoni, venti periodici, caratterizzano questo territorio: invertono la loro direzione ogni sei mesi generando una stagione secca oppure umida. La distribuzione delle piogge è quindi molto varia.

INSEDIAMENTO UMANO

L'India è il secondo paese più popolato del mondo dopo la Cina e registra un alta densità pari a 268 abitanti per Kmq. La popolazione del paese si distribuisce però in modo disomogeneo. Nelle pianure infatti si registra una delle più grandi concentrazioni demografiche del mondo. Qui sorgono importanti città quali Delhi, la capitale, Kampur, Benares e Calcutta. Nel Deccan i maggiori centri urbani si trovano in coincidenza con le coste, come Madras a Est e Bombay a Ovest. Nel Nord, invece, la popolazione cala vistosamente, in coincidenza con le alte montagne. L'insediamento più diffuso rimane però il villaggio rurale abitato da una media di 500 persone. In genere i villaggi sorgono in mezzo a una zona agricola più o meno vasta, le cui dimensioni variano a seconda della disponibilità d'acqua o della fertilità dei suoli. Tradizionalmente si trovano lungo i fiumi da dove viene attinta l'acqua per i campi e per l'alimentazione che nei periodi asciutti si conserva in grandi serbatoi. Prima del periodo coloniale i villaggi facevano capo politicamente alle città sedi di principati e ognuno di loro era autosufficIente dal punto di vista alimentare. Solo per pochissime merci (come il sale e i minerali) si rivolgevano all'esterno. L'unico obbligo verso le autorità locali era il pagamento annuo di una tassa in natura, cioè in prodotti agricoli. Con l'avvio della colonizzazione britannica questo mondo venne sconvolto: le migliori terre vennero accaparrate da imprenditori inglesi che le trasformarono in piantagioni di prodotti tropicali destinati all'esportazione e i contadini divennero rapidamente braccianti senza terra. Gli spazi destinati ai prodotti utili all'alimentazione diminuirono drasticamente. I centri di potere locale vennero aboliti dai britannici e il mondo rurale iniziò a dipendere dalle grandi città commerciali, soprattutto quelle costiere come Calcutta, Bombay e Madras. L'India è uno dei paesi che deve maggiormente fare i conti con un boom demografico di grandi dimensioni. Le donne indiane hanno una media di 4,3 figli a testa, più del doppio delle donne dei paesi europei. Come è tipico in questi casi, un terzo della popolazione del paese ha meno di quindici anni.