Storia contemporanea dell'India

Storia contemporanea dell'India


L'India, colonia inglese fin dal 1600, conquista la libertà nel 1947 al prezzo di una sanguinosa divisione e di un esodo di milioni di persone. Infatti, quando la Gran Bretagna decise di concederle l'indipendenza, l'India si trovò di fronte al problema del tradizionale antagonismo tra Induisti e Mussulmani. Già nel 1940, la lega mussulmana aveva votato una risoluzione in base alla quale nelle zone in cuii mussulmani costituivano la maggioranza delle popolazioni si sarebbe dovuto creare uno stato autonomo e sovrano. Quando l'ultimo vice re delle indie, l'inglese Lord Mountbatten, ammainò la bandiera britannica il 14 Agosto 1947, il giorno dell'indipendenza dell'India si risolse nel più completo caos e in una grande tragedia umana: i confini tracciati a tavolino tra India e Pakistan ebbero esiti disastrosi e nel paese scoppiarono disordini e violenze, che costarono 600.000 morti e 14.000.000 di profughi. La soluzione fu trovata nella creazione di due stati: l'India e il Pakistan. Questa suddivisione territoriale determinò grandi spostamenti di popolazione con violentissimi scontri alimentati dal fanatismo religioso. Nel 1950 due anni dopo la morte di Gandhi, entrò in vigore la nuova costituzione della Repubblica dell'unione Indiana.