Il Novecento è stato segnato da fatti altamente drammatici come il genocidio degli ebrei nei campi di sterminio nazisti, le due guerre mondiali, la ferocia delle dittature militari in ogni parte del mondo. A queste sciagure si sono aggiunti nel secondo dopoguerra acute tensioni internazionali, sanguinosi conflitti regionali, stridenti contraddizioni sociali. Giustamente ci indigniamo se una persona di colore è offesa o subisce atti di violenza nei paesi economicamente avanzati, ma restiamo spesso indifferenti al destino delle popolazioni della terra che vivono ancora in condizione di estrema povertà e che rischiano tutti i giorni di morire di fame. Il nostro secolo ha registrato un notevole prolungamento della vita umana, ma vi sono ancora malattie difficili o impossibili da curare. Tutti o moltissimi di noi sono convinti che non si deve odiare chi pensa in maniera diversa dalla nostra o pratica un'altra religione, ma in varie parti del mondo si continua ad uccidere gli avversari politici, a compiere prepotenze ed arbitrii, a negare alle minoranze determinati diritti. Lo sviluppo scientifico e tecnologico ha assunto ritmi vertiginosi. Ogni avvenimento che si verifica in un punto qualsiasi del pianeta fa immediatamente il giro del mondo, ma vi è la tendenza delle agenzie di comunicazione a rielaborare in modo tendenzioso i dati e le notizie, però si è sempre più concretizzata la cosiddetta "azione a distanza": Oggi è possibile premere un pulsante a Roma e comunicare con Tokyo, premere un pulsante e spedire una nave spaziale sulla luna o ancora più lontano. L'azione a distanza ha contribuito a far crescere il nostro livello di civiltà, ma ha anche contribuito a diminuire le responsabilità dell'uomo: uccidere una persona guardandola in faccia è diventato più difficile, ma premere un bottone e decidere sul futuro e sulla vita di migliaia di esseri umani è diventato più facile.

Nel terzo Millennio si potranno presentare, lo speriamo, occasioni di pace, malgrado le minacce che incombono e le resistenze che intralciano il cammino dell'umanità. Le prossime generazioni si troveranno di fronte a sfide e opportunità senza precedenti. Viviamo in una società che sta cambiando profondamente, sia nei problemi da affrontare e da risolvere che nei valori in cui credere. L'attenzione dei governi e degli organismi internazionali dovrà essere rivolta inoltre ai diritti degli emarginati, degli esclusi, delle minoranze, dei poveri della terra.