BAUSTELLE
LA GUERRA E' FINITA
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Terzo capitolo della collaborazione tra i Baustelle e Lorenzo, dopo "Love affair" e "Arriva lo ye-ye", è diventato anche uno dei video più popolari a cavallo tra il 2005 e il 2006. Rispetto ai due clip precedenti e col nuovo meraviglioso album "La malavita", l'intenzione era quella di cambiare pagina. Il testo "La guerra è finita", poi, comprendeva la storia di un suicidio giovanile e fare passare il tema trattato senza troppi rischi e in maniera non stucchevole, non era impresa facilissima. Dopo un paio di incontri, l'idea giusta viene a Francesco; seguire la storia parallela di una teddy girl, una ragazza balorda, alle prese con motociclette, scontri tra bande, inseguimenti e storie di spaccio; il finale con la band in camera è stato trovato da Claudio Brasini (chitarrista della band). Facendo un pò di ricerche, ci siamo imbattuti in un film cult di riferimento: "Girl on a motocycle", non certo un capolavoro, ma vedeva una giovane Marianne Faithfull sempre più alla deriva a causa dell'affascinante amante Alain Delon. Dovevamo trovare la nostra Marianne Faithfull ! Qui interviene l'amico di sempre, Andrea Bruschi, che oltre a recitare e comporre musica, ha un talento incredibile nel trovare e ricordare le facce giuste. Andrea non ha dubbi sul ritenere Alison Forest l'attrice più appropriata al ruolo; appena diciottenne, l'aveva sfiorata nel suo primo lavoro "Lavorare con lentezza". Lorenzo gira mezza Italia, poi la trova; con la giacca di pelle è perfetta, forse fin troppo bella! Avremmo voluto girare in una città portuale francese, tipo Marsiglia; abbiamo ripiegato nella "nostra" Genova, che comunque non ha affatto sfigurato. I giardini, le strade, la sopraelevata, i vicoli e il porto; tutta la storia seguita dai Baustelle in versione coro greco. Dopo due giorni di riprese, sembrava di essere lì a girare da una settimana. Il videoclip è stato un altro capolavoro produttivo di Matteo Zingirian, la fotografia è di Giulio Pietromarchi (dopo "Tutti all'attacco" al secondo video con Lorenzo dopo "Non avrei mai" dei Sikitikis). Il video è stato trasmesso da tutti i canali e i passaggi sono cresciuti nei mesi; la "follia Baustelle" è scoppiata.

Anno:    2005
Giorno di ripresa:    06,07,13-07-2005
Artista:    BAUSTELLE
Formato:    16mm
Regia:    LORENZO VIGNOLO
Fotografia:    GIULIO PIETROMARCHI
Montaggio:    LARRY WINE
Ex. producer:    MATTEO ZINGIRIAN
Attrice:    ALISON J. FOREST
Aiuto regista:    ALESSIO GAMBARO
Durata:    4'03''
Produzione:    DOLLY BELL per WARNER
Location:    GENOVA
Visibilità:    MTV - ALL MUSIC - ROCK TV


IL TRATTAMENTO
ORIGINALE
Inquadrature fisse di un appartamento vuoto, dai vestiti su un letto sfatto e dalle immagini di un lavandino capiamo che è l’appartamento di una ragazza. Genova: una ragazza (che sarà la vera protagonista del video), è ripresa mentre esce da un istituto in bicicletta. Ha un'uniforme tipo collegio, porta dei capelli lunghi raccolti da un centrino. La ragazza torna a casa, posa la bicicletta in un angolo si un vicolo, sale in un appartamento. La vediamo in camera dove comincia a cambiarsi, butta l'uniforme e, allo specchio, indossa dei jeans, un giubbotto di pelle, degli stivali di cuoio, si da un taglio ai capelli, mette in mostra un tatuaggio. Si trasforma in una "teddy girl", una ragazza balorda. E' come se cominciasse una nuova, disperata vita. La ragazza Marlon Brando, a questo punto, compie una serie di azioni. Può correre per le vie di Genova (perché inseguita da una banda rivale). Può rubare qualcosa in un negozio (e di nuovo, magari, venire inseguita per questo). Può incontrare altri amici, qualcuno della sua banda. Può avere una bellissima motocicletta.
Può partecipare a una rissa o guardare disperata un bambino o un televisore acceso in un negozio di elettrodomestici. La vediamo ascoltare della musica con delle cuffie giganti, vistose, e piangere. I Baustelle, faranno da sfondo in tutte le scene, come un coro greco ci concentriamo su di loro solo in alcuni momenti. Alla fine del video la ragazza, correndo, torna a casa. Entra in camera sua, si sveste e indossa di nuovo I suoi panni da collegiale coi quali la storia era cominciata. Se li rimette guardando in camera, come fosse allo specchio. E' la stessa ragazza dell'inizio, solo un po' più sfatta (trucco sfatto, e magari pure qualche piccola contusione al volto, procurata da qualche parte e in qualche modo durante il corso della storia). Si dà un'aggiustata ai capelli, fa un sorriso e spegne la luce nella stanza in cui si trova, stanca e disperata, premendo un interruttore appeso ad un filo che cala dal soffitto. La luce si spegne, lei sparisce nel buio: contemporaneamente si accende una luce che illumina il gruppo che suona e canta il finale della canzone.


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