BAUSTELLE
UN ROMANTICO A MILANO
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video!
Con il videoclip di “Un
Romantico a Milano” i Baustelle rendono
omaggio a una loro grande passione: il cinema francese della
Nouvelle Vague. L’idea era quella di costruire una
storia surreale che mettesse insieme vari stereotipi di quel tipo di cinema
francese degli anni Sessanta e Settanta, e ambientarla a
Milano. In quei film ci sono innanzitutto dei luoghi ricorrenti:
boulevard alberati, bar, bistrot. Ci sono poi storie d’amore, donne bellissime e
intriganti, juke-box, flipper, biliardi. Ci sono baristi, artisti e avventori
disperati. Tutto nella Nouvelle Vague è raccontato
con un’eleganza naif e con un’ ironia leggera tali da renderli dei prodotti
assolutamente unici nella storia del cinema. Nel videoclip, così, vediamo un
uomo (Francesco) seguire goffamente una donna
misteriosa in un viale (Rachele, in parrucca come
ai tempi di "Love affair"). Come in una famosa
scena del film “Baci Rubati” di
Francois Truffaut. Vediamo la donna scambiarsi la
custodia di un violino con un individuo poco raccomandabile (interpretato da un
mitico Andrea Bruschi). Vediamo l’uomo di prima
entrare nel bar, ed assistere al balletto di tre avventori (lo stesso balletto
del film di Godard “Bande à
Part”), e a una rapina. A scandire il susseguirsi surreale degli eventi,
delle didascalie su sfondo nero (come, ancora, in molti film di
Godard degli anni Sessanta). Mischiate alle
citazioni della Nouvelle Vague, ci sono poi tanti
omaggi alla Milano “romantica” e nera degli anni
Cinquanta, Sessanta e Settanta: il rapinatore ha il mitra dentro la custodia di
violino come il bandito Luciano Lutring; uno degli
artisti seduto al bar mette la sua firma sulla pelle di una ragazza come faceva
Piero Manzoni con le sue “opere d’arte viventi”;
nel bar si vedono ad un certo punto polaroid scattate a via Gluck e a lapidi di
milanesi a loro modo “romantici”, come Giorgio Gaber
e Bruno Munari. In mezzo al fitto gioco di rimandi
e citazioni (ce ne sono tante, e vi invitiamo a scoprire quelle non ancora
svelate), il vero protagonista del videoclip: un venditore ambulante di rose,
buffo e tenero come Charlot. Vende rose, scatta
foto, e sa che cos’è la fame. Regala attimi di felicità a un mondo brutto. E’
lui l’ultimo dei Romantici?
E' la quarta esperienza consecutiva coi Baustelle
per Lorenzo, è anche uno dei nostri lavori
preferiti del 2006. Primo caso di un video girato da due direttori della
fotografia differenti, fatto che si spiega con lo slittamento del secondo giorno
di ripresa per cause meteorologiche. Le parti dentro al bar sono tutte
fotografate da Alessandro Pavoni, tutti gli esterni
diurni e notturni da Paolo Bellan. La ricerca del
bar a Milano è stata lunghissima,
Lorenzo, Francesco Bianconi
e Matteo Zingirian visionano alla fine una trentina
di locali, ottenendo perfino l'aiuto degli amici Davide
Toffolo (Tre allegri ragazzi morti) e
Alessandro Baronciani (Altro).
Alla fine Lorenzo decide di ricreare l'atmosfera
anni '60 nella sua cittadina, a Lavagna (Ge). Il
locale Chez Vous è rimasto quasi tale e quale negli
anni, non certo per una scelta stilistica e, benchè situato vicinissimo alla
spiaggia, si è rivelato (con le tende abbassate) un perfetto locale milanese del
periodo. Gli esterni sono girati in centro Milano,
in particolare nella zona dei bastioni di Porta Venezia in Viale Vittorio
Veneto, illuminati da enormi lune sospese (già sperimentate in "Toilets
are sad places to li live in" degli StellaKowalsky)
e i riflessi dalla neve posata per terra una settimana prima. Il simpaticissimo
ed elegantissimo venditore di rose si chiama Mohamed
(Michele), che fa davvero questo lavoro nella vita;
Lelio Mollar, aiuto regista, ha impiegato un'ora
per fargli imparare la prima strofa della canzone in italiano... Il video gode
di un notevole apporto da parte di Andrea Bruschi,
che oltre ad interpretare la parte del bandito, si è occupato dell'ottimo
casting e dei vestiti di scena. Il giorno del set è stata un'esperienza speciale
un pò per tutti. Grande lavoro della scenografa Laura
Benzi ("Texas") che ha trovato oggetti
d'epoca straordinari e ricreato delle perfette copie di 'merda d'artista'. Il
flipper e il juke box provengono da amicizie sparse... Grande collaborazione di
ogni tipo anche da Antonella Scarponi e
Roberta Massimi dalla Warner;
tutta l'etichetta alla presentazione del video, si è subito mostrata subito
entusiasta del montato finale.
Anno: | 2006 |
Giorno di ripresa: | 31-01 e 06-02-2006 |
Artista: | BAUSTELLE |
Formato: | 16mm |
Regia: |
LORENZO VIGNOLO |
Fotografia: | ALESSANDRO PAVONI - PAOLO BELLAN |
Montaggio: | LARRY WINE |
Ex. producer: | MATTEO ZINGIRIAN |
Aiuto regista: | LELIO MOLLAR |
Durata: | 3'46'' |
Produzione: | DOLLY BELL per WARNER |
Location: | BAR CHEZ VOUS, LAVAGNA (GE) - STRADE DI MILANO |
Visibilità: | MTV - ALL MUSIC - DEEJAY TV - IMC - MATCH MUSIC |
IL TRATTAMENTO
ORIGINALE
ESTERNO GIORNO: VIALE
ALBERATO CITTADINO - MARCIAPIEDE
Le gambe di una donna che cammina,
riprese da dietro, diagonalmente, vanno a tempo di musica.
(cartelli tutto schermo a sfondo nero, in sequenza: “UN”
“VIDEOCLIP” “ROMANTICO” “BAUSTELLE” “A” “MILANO”)
ESTERNO GIORNO: VIALE ALBERATO CITTADINO
Un uomo (che chiameremo Antoine
Doinel) sta pedinando una donna che impugna una custodia di violino (vedi
scena di pedinamento del film “Baci rubati” di Truffaut) ; Doinel si
nasconde dietro una copia del Corriere della Sera e cammina a zig zag per non
essere visto, abbastanza goffamente. Si nasconde dietro un albero e nell’atrio
di un portone. La donna sembra non accorgersene. Il pedinamento continua fino a
che la donna si volta; la “violinista”vede Doinel che scappa svoltando
all’angolo di una strada. La violinista rimane interdetta per un attimo. Nel
frattempo sopraggiunge un uomo alto, ben vestito , con i baffi (che
chiameremo “il bandito Lutring”). I due si incrociano e il violino passa
nelle mani di lui. Ognuno continua per la sua strada come se niente fosse.
ESTERNO GIORNO: STRADA- INGRESSO DI UN BAR
Doinel ha appena svoltato l’angolo e
si guarda indietro con aria vagamente preoccupata. Tiene il giornale piegato
sotto il braccio. Sta per entrare nel il bar, quando incrocia un indiano
venditore di rose che gli scatta a sorpresa una polaroid. Il venditore guarda in
macchina e canta:”mamma, che ne pensi di un romantico a Milano”. Il venditore di
rose si allontana velocemente. Doinel entra nel bar. Sullo sfondo di tutta la
scena, appoggiati a un muro, due amanti si baciano senza mai prendere fiato.
INTERNO: BAR
Doinel si siede ad un tavolo ed apre
il giornale. Con sua grande sorpresa, vi trova una serie di strane polaroid:
ritraggono targhe di vie milanesi, grovigli di cavi del tram, scritte sui muri
della città, particolari senza un senso apparente. Doinel guarda in macchina e
canta una frase della canzone. Un ragazzo gioca al flipper. La violinista gli
sta accanto e lo guarda giocare con aria annoiata. Un tavolo è occupato da un
piccolo gruppo di artisti: uno con grossi occhiali da vista con la montatura
nera è occupato a scrivere su di un taccuino; un altro, di grossa corporatura,
ha una tela in mano e lo sguardo perso nel vuoto; il terzo, tenendo un bicchiere
di liquore tra le mani, sbircia tra gli appunti del primo. Il terzo artista
guarda in macchina e canta una frase della canzone.
(cartello tutto schermo a sfondo nero: “ESTERNO NOTTE”)
ESTERNO
NOTTE: GRADINATA E MINI GIARDINO DI VIA V.VENETO, MILANO
I Baustelle eseguono il ritornello
della canzone accompagnati da un’orchestra d’archi. Sullo sfondo di tutta la
scena, i soliti due amanti si baciano senza mai prendere fiato.
INTERNO: BAR
Il barista miscela gli ingredienti di
un cocktail con uno shaker. Lo lancia in aria. Il barista guarda in macchina e
canta una frase della canzone. Di fronte a lui, seduta su uno sgabello, una
donna ubriaca sta appoggiata, distrutta, al bancone. Ha un bicchiere accanto.
L’artista di grossa corporatura le prende la mano e con un penna stilografica le
scrive “Piero” sulla pelle. Il barista riprende al volo lo shaker e versa il
contenuto in un bicchiere. (cartello tutto schermo a
sfondo nero: “COLPO DI SCENA”). Entra il
bandito Lutring con la custodia del violino e si avvicina al bancone. Apre la
custodia, estrae un oggetto e lo punta contro il barista, che reagisce alzando
le mani ma senza mostrare alcun segno di paura. Il barista prende l’incasso e lo
consegna a Lutring, che lo intasca, beve il bicchiere dell’ubriaca e se ne va.
Lutring guarda in macchina e canta una frase della canzone. Gli altri avventori
ignorano la scena. (cartello tutto schermo a sfondo
nero: “RITMO”). Le palpebre della
violinista e di Doinel sbattono a tempo con la canzone. Le leve del flipper si
muovono a tempo con la canzone. La violinista di scatto si allontana dal flipper
e comincia a ballare in mezzo al bar (sono i passi del film “Bande à part” di
Godard). Dopo poco si unisce a lei nel ballo il barista, e, ancora
successivamente, il ragazzo del flipper. Ballando, i tre guardano in macchina e
cantano una frase della canzone. Ripetono i passi del ballo mentre tutti gli
altri li ignorano. (cartello tutto schermo a sfondo
nero: “RITORNELLO”).
ESTERNO
NOTTE: GRADINATA E MINI GIARDINO DI VIA V.VENETO
I Baustelle eseguono il ritornello
della canzone accompagnati da un’orchestra d’archi. Sullo sfondo di tutta la
scena, i soliti due amanti si baciano senza mai prendere fiato.
(cartello tutto schermo a sfondo nero: “EPILOGO”).
Si avvicina ai Baustelle e all’orchestra il
venditore di rose e consegna il mazzo di rose a Francesco. Mentre tutti
rimangono senza parole il venditore scatta al gruppo una polaroid, la estrae
dalla macchina e la butta per terra. Si allontana, solo, nella notte. La foto,
abbandonata per terra, ritrae il gruppo e il ridicolo cantante con in mano il
mazzo di rose.