Ingeborg
Bachmann Ingeborg
Bachmann nasce a Klagenfurt, in Austria, il 25 giugno 1926.
Nel 1942 scrive la poesia Schranken (Barriers).
Nel 1946 pubblica il suo primo racconto breve, Die Fähre.
Nel 1950 si laurea in Filosofia presso l'Università di Vienna con una
tesi sulla filosofia esistenzialista di Martin Heideggers.
Dal 1951 al 1953 lavora come redattrice in una radio di Vienna.
Nel 1953 viene pubblicata in Germania una raccolta di sue poesie, Borrowed
time che ottiene consensi sia dalla critica che dal pubblico.
Dal 1953 al 1957 Ingeborg Bachmann vive tra Napoli e Roma insieme al
compositore Hans Werner Henze.
Nel 1956 viene pubblicata la sua seconda raccolta di poesie, Invocation
of the great bear (Invocazione all'Orsa maggiore).
In questo periodo scrive anche radiodrammi e collabora con Henze alla
stesura di alcuni libretti.
Dal 1958 al 1962 vive in Svizzera con il drammaturgo Max Frisch e nel
1961 pubblica la sua prima raccolta di racconti brevi, Das dreißgste
Jahr.
Nel 1964 vince il premio Georg Büchner.
Nel 1965 si stabilisce definitivamente a Roma.
Nel 1972 pubblica l'opera Simultan.
Muore a Roma nel 1973.
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Bibliografia a
cura di Monica Bellei
Ingeborg
Bachmann è considerata una delle grandi poetesse moderne. I suoi
scritti in prosa, oltre il romanzo MALINA (1971; Adelphi, 1985) e i
racconti de IL TRENTESIMO ANNO (1961; Adelphi, 1985), comprendono il
romanzo postumo IL CASO FRANZA (pubblicato da Adelphi nel 1988 insieme
all'altro romanzo incompiuto REQUIEM PER FANNY GOLDMANN), numerosi saggi
e testi teatrali.
Della Bachmann è apparsa presso Adelphi anche la raccolta di
radiodrammi IL BUON DIO DI MANHATTAN (1991).
Le sue opere complete, in quattro volumi, sono state pubblicate in
Germania nel 1978.
"L'altro sguardo", antologia delle poetesse del '900, a cura
di Guido Davico Bonino e Paola Mastrocola (Oscar narrativa), contiene
una decina di sue poesie oltre a quelle di tante altre poetesse.
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