"Fin
dai primi anni della mia giovinezza, pensavo che ognuno di noi ha
la propria no man's land, in cui č totale padrone di se stesso.
C'č una vita a tutti visibile, e ce n'č un'altra che appartiene
solo a noi, di cui nessuno sa nulla. [...] Semplicemente, l'uomo
di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertā
e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto
un'ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese;
vive di questa sua vita libera e segreta da una sera (o da un
giorno) all'altra, e queste ore hanno una loro continuitā.
Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile
dell'uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo;
possono essere felicitā, necessitā, abitudine, ma sono comunque
sempre indispensabili per raddrizzare la linea generale
dell'esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o
ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirā
con stupore che nella vita non s'č mai incontrato con se
stesso."
Il giunco
mormorante - Nina Berberova |