Saffo
Non
si hanno notizie certe della vita di Saffo che nasce, forse, ad Ereso
nell'isola di Lesbo nel 612 a.c. circa da una famiglia aristocratica, ma
si trasferisce presto a Mitilene.
E' costretta ad emigrare in Sicilia con la
famiglia, ma poi, cambiate le vicende politiche, torna a Mitilene.
Si sposa ed ha una figlia, Cleis.
Si uccide gettandosi da una rupe nell'isola
di Leucade per amore del barcaiolo Faone (fonte: Ovidio).
Saffo fu una delle pochissime voci femminili
dell'epoca considerato che le donne erano relegate a vivere nei ginecei,
senza alcun contatto con la vita sociale e politica. Scrisse dell'amore
libero, che niente aveva a che fare con l'amore coniugale, dei
sentimenti e di tutto ciò che riguarda l'animo femminile.
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Alla luna
Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte:
giovinezza dilegua
e io nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che errompe entro le querce
e scioglie le membra e le agita,
dolce amato indomabile serpente.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
Traduzione di Salvatore Quasimodo
Come il giacinto
Come il giacinto che i pastori sui monti pestano coi
piedi,
e a terra il fiore purpureo sanguina.
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