Per ovviare ai problemi di non coindicenza dei vari calendari, Giuseppe Scaliger introdusse un sistema molto pratico per numerare i giorni, tutt'ora in uso nell'ambiente astronomico. La data di partenza del periodo giuliano è l'1 gennaio 4713 a.C. del calendario giuliano a mezzogiorno. Tale giorno, che va fino alle ore 12 del 2 gennaio porta il numero zero. I giorni successivi sono numerati progressivamente. Ad esempio l'1 gennaio 1997 alle ore 12:00 di tempo universale presenta data giuliana pari a : 2450450.00000. Il periodo giuliano prevede 7980 anni e si concluderà alla fine dell'anno 3267.
La regola per la determinazione degli anni bisestili ci dice che i secoli
(1800, 1900, 2000, 2100 ecc.) NON debbano essere bisestili tranne
quelli le
cui cifre significative siano divisibili per 4.
Così è stato bisestile il 1600 ma non il 1700, 1800,
1900.
Il 2000 sarà bisestile, come pure il 2400.
Il perchè di queste eccezioni va ricercato nella lunghezza dell'anno
solare
(anno tropico=intervallo tra due consecutivi passaggi del Sole all'Equinozio
di Primavera) che ha una durata di 365.2422 giorni.
Se ci limitassimo ad aggiungere al calendario un giorno ogni quattro
anni
(come accadeva con il calendario Giuliano che assumeva quale lunghezza
dell'anno 365.25 giorni)
non terremmo conto della differenza tra 0.25 (il giorno aggiunto ogni
quattro anni) e
0.2422 che con l'andar del tempo creerebbe degli sfasamenti tra calendario
cronologico ed eventi stagionali.
Occorre quindi ogni tanto considerare non bisestile un anno che dovrebbe
esserlo e a cadenze ancora più lunghe considerare bisestile
un anno che
invece non avrebbe dovuto esserlo.
Dal punto di vista matematico la spiegazione è la seguente:
La parte decimale dell'anno tropico 0.2422 può essere espressa
come segue:
0.2422 = 1/4 -1/100+1/400-1/3300
Questo significa che per mantenere il sincronismo con gli eventi stagionali
dobbiamo:
- aggiungere un giorno ogni quattro anni (anno bisestile)
- togliere un giorno ogni 100 anni (cioè non considerare bisestili
i secoli)
- riaggiungere un giorno ogni 400 anni (cioè riconsiderare bisestili
i soli
secoli divisibili per 4)
- togliere un giorno ogni 33 secoli