Nel 1989 lessi, sul Giornale, che il Generale Manuel Ochoa era stato arrestato a Cuba per ordine di Fidel Castro ed accusato di trafficare Droga insieme al Generale Noriega, ex Presidente della Repubblica di Panama, detto "Cara de Pina" (faccia d’ananas in Italiano) perché aveva la faccia rimasta butterata dal vaiolo, che aveva avuto da ragazzo. Non credetti ad una sola parola di quello che leggevo. Pensai che un idealista come lui faceva ombra al Leader Maximo e, in una Dittatura, questo è inaccettabile. Inoltre, ricordai quello che diceva il numero uno, circa l’attenzione riservata dalla Lubianka alle "ombre" di Castro ed al "vizietto da capitalista" di Ochoa di portare i Ray-ban . Senza contare che i suoi "Barbudos" lo adoravano, e l’unico modo per eliminarlo era questo : la Diffamazione e la Calunnia. In questo "Loro" sono maestri, potrebbero dare lezioni a Belzebù e, Noi, ... non escludevamo che lo avessero fatto, aprendo dei corsi apposta per questo! Tentai di essere ammesso al Processo per testimoniare, mi rivolsi alla loro Ambasciata. Senza nulla osta non potevo andare all’Havana, rischiavo di restarci come un pollo!. Non mi risposero nemmeno. Capii che era stato condannato a morte prima ancora che iniziasse il processo.
Seppi in seguito che chiese di morire da soldato, fucilato. Ma non gli fu concesso e fu impiccato come un bandito. Forse Voi non capirete la gravità di questo, non siete militari, ma è stato un grave affronto !. Il classico Modulo Kennedy non poteva essere messo in atto con lui: non c’erano guerre, o progetti di guerriglia, dove inviare Ochoa "insieme ad una soffiata!" (come da Modulo Kennedy, modificato per Guevara). Ripescarono il prontuario "purghe di Stalin" e ne fecero un’altra: un classico da manuale anche questo. Aveva proprio ragione il numero uno : non hanno più fantasia ... sono davvero in decadenza !
Ma Voi, ditemi, avete mai sentito di uno spacciatore di droga che, anziché rimettersi alla clemenza della Corte, o tentare di avere la grazia, o qualsivoglia beneficio ... pensa, invece, al suo Onore di soldato e chiede di essere fucilato, anziché impiccato ?.
Questo era Manuel Ochoa "Silverado", Colonnello di "Cuba Libre" con Cienfuegos e Guevara Ernesto detto el Che. Generale Comandante della "Divisione corazzata Guevara" che, in Africa Occidentale, nella valle del Katanga, ci rese l’Onore delle armi, risparmiandoci la vita e rispettandoci certo di più di quanto non abbia mai fatto la nostra stessa Patria! Un Pusher da impiccare secondo Castro ed i suoi "amici". In realtà, Lui ed altri, caduto il muro di Berlino, si illusero che anche il Regime Castrista potesse cadere ... un'illusione che pagarono cara!
Credo che in quei momenti abbia riflettuto sul suo passato di combattente per un Regime per il quale era anche disposto a morire, ma in battaglia, non impiccato come un bandito.
(La Giustizia e la Legge)
Io, comunque, saputo dell’avvenuta esecuzione, mi recai nella spiaggia di Poglina una sera, non visto, come un ladro che si deve nascondere e, anche a nome di tutti coloro che c’erano e sono stati cancellati, gli resi l’Onore delle Armi. Nemmeno Lui si era mai arreso, nemmeno Lui lo aveva richiesto, ma anche Lui, a "Nostro" avviso, se lo era guadagnato sul campo!!!
Sentivo di doverglielo a quel Generale Cubano a cui piacevano i Ray-ban ... mi ricordai che, laggiù nel Katanga, pensai proprio che non avrebbe avuto vita facile, ...nè lunga, oltre cortina, con quei "vizi da capitalista!".
Pochi mesi dopo seguii la stessa sorte di Ochoa,
fui vigliaccamente accusato "di
nuovo", da un sedicente "collaboratore"
(... collaboratore con chi? e perchè!?) di spaccio di pochi
grammi di hashish ed arrestato, processato e condannato, da una
banda di farabutti travestiti da Pubblici Ufficiali della
Repubblica Italiana, tra i quali lo stesso sottuff. L'aiola che
mi arrestò nel 1980. Ancora una volta falsificando prove e
testimonianze e impedendomi di provare che di questo si trattava!
Io però, mi sono battuto per la Democrazia ed il Diritto, non mi si è potuto assassinare, ho potuto rivolgermi alla protezione insita nel nostro codice leviatanico e tentare di ottenere Giustizia, anche se troppo lentamente e dopo tutte le indicibili umiliazioni sofferte.
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