MADAMA BUTTERFLY ¡@ ¡@ |
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ATTO SECONDO (Interno della casetta di Butterfly) (Si alzo il sipario.) (Le pareti sono chiuse lasciando la camera in una semioscurità. Suzuki prega, raggomitolata davanti all'immagine di Buddha: suona di quando in quando la campanella delle preghiere. Butterfly è stesa a terra, appoggiando la testa nelle palme delle mani.) SUZUKI (pregando) E Izagi ed Izanami, Sarundasico e Kami... (interrompendosi) Oh! la mia testa! (suona la campanella per richiamare l'attenzione degli Dei) E tu Ten-Sjoodaj! (con voce di pianto, guardando Butterfly) fate che Butterfly non pianga più, mai più, mai più! BUTTERFLY (senza moversi) Pigri ed obesi son gli Dei giapponesi. L'americano Iddio son persuasa ben più presto risponde a chi l'implori. Ma temo ch'egli ignori che noi stiam qui di casa. (rimane pensierosa) (Suzuki si alza, apre la parete del fondo verso il giardino.) Suzuki, è lungi la miseria? (Suzuki va ad un piccolo mobile ed apre un cassetto cercando delle monete.) SUZUKI (va presso Butterfly mostrandole poche monete) Questo è l'ultimo fondo. BUTTERFLY Questo? Oh! troppe spese! (ripone il danaro nel piccolo mobile e lo chiude) SUZUKI (sospirando) S'egli non torna e presto, siamo male in arnese. BUTTERFLY (decisa, alzandosi) Ma torna. SUZUKI (crollando la testa) Tornerà! BUTTERFLY (indispettita, avvicinandosi a Suzuki) Perché dispone che il Console provveda alla pigione, rispondi su! (Suzuki tace) (sempre insistendo) Perché con tante cure la casa rifornì di serrature, s'ei non volessi ritornar mai più? SUZUKI Non lo so. BUTTERFLY (un poco irritata e meravigliata di tanta ignoranza) Non lo sai? (ritornando calma e con fiducioso orgoglio) Io te lo dico. Per tener ben fuori le zanzare, i parenti ed i dolori, e dentro, con gelosa custodia, la sua sposa, la sua sposa che son io: Butterfly. SUZUKI (poco convinta) Mai non s'è udito di straniero marito che sia tornato al suo nido. BUTTERFLY (furibonda afferra Suzuki) Ah! Taci! o t'uccido. (insistendo nel persuadere Suzuki) Quell'ultima mattina: tornerete, signor? gli domandai. Egli, col cuore grosso, per celarmi la pena... sorridendo rispose: O Butterfly, piccina mogliettina, tornerò colle rose alla stagion serena quando fa la nidiata il petti rosso. (calma e convinta si sdraia per terra) Tornerà. SUZUKI (con incredulità) Speriam. BUTTERFLY (insistendo) Dillo con me: Tornerà. SUZUKI (per compiacerla ripete, ma con dolore) Tornerà... (scoppia in pianto) BUTTERFLY (sorpresa) Piangi? Perché? perché? Ah, la fede ti manca... (fiduciosa e sorridente) Senti. (fa la scena come si realmente vi assistesse e si avvicina poco a poco allo shosi del fondo) Un bel dì, vedremo levarsi un fil di fumo dall'estremo confin del mare. E poi la nave appare. Poi la nave bianca entra nel porto, romba il suo saluto. Vedi? È venuto! Io non gli scendo incontro. Io no. Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto, e aspetto gran tempo e non mi pesa, la lunga attesa. E uscito dalla folla cittadina un uomo, un picciol punto s'avvia per la collina. Chi sarà? chi sarà? E come sarà giunto che dirà? che dirà? Chiamerà Butterfly dalla lontana. Io senza dar risposta me ne starò nascosta un po' per celia... e un po' per non morire al primo incontro, ed egli alquanto in pena chiamerà, chiamerà: piccina mogliettina olezzo di verbena, i nomi che mi dava al suo venire |
ACTO SEGUNDO (Una habitación en casa de Butterfly) (Se alza el telón) (la habitación está en semipenumbra. Suzuki está rezando agazapada frente a una estatua de Buda; de vez en cuando toca la campanilla de la oración. Butterfly está tumbada en el suelo, con la cabeza entre las manos) SUZUKI (rezando) Izaghi e Izanami, sarundasico y Kami... (Interrumpiéndose) ¡Oh, mi cabeza! (toca la campanilla para llamar la atención de los dioses) Y tu, Ten-Sjoo-Daj, (Con voz llorosa, mira a Butterfly) haced que Butterfly no llore más, nunca mas, ¡nunca más! BUTTERFLY (sin moverse) Son perezosos y obesos los dioses japoneses. Estoy segura de que el Dios americano responde más prestamente a quien lo implora. Pero me temo que ignora que vivimos en esta casa. (Permanece pensativa) (Suzuki se levanta y abre el panel del fondo hacia el jardín.) Suzuki, ¿está lejos la miseria? (Suzuki se dirige a un pequeño armario y busca monedas) SUZUKI (Enseña a Butterfly unas pocas monedas.) Éste es el ultimo dinero que queda. BUTTERFLY ¿Sólo éste? ¡Oh, demasiados gastos! (Suzuki deja otra vez el dinero en el armario y cierra el cajón) SUZUKI (suspirando.) Si él no regresa y pronto, estaremos en apuros. BUTTERFLY (levantándose) Pero volverá. SUZUKI (sacudiendo la cabeza) ¡Volverá! BUTTERFLY (irritada, acercándose a Suzuki) ¿Por qué se preocupa de que el cónsul se haga cargo del alquiler? ¡vamos, responde! (Suzuki calla) (siempre insistiendo) ¿Por qué tuvo tanto cuidado en proveer la casa de cerraduras si no pensaba volver jamás? SUZUKI No lo sé. BUTTERFLY (un poco irritada y maravillada de tanta ignorancia) ¿No lo sabes? (Volviendo a calmarse y con confiado orgullo) Pues yo te lo diré: para mantener fuera a los mosquitos, a los parientes y a las penas, y para guardar celosamente a su esposa. A su esposa que soy yo ¡Butterfly! SUZUKI (poco convencida) Pero nunca se ha oído decir que un marido extranjero haya vuelto a su nido. BUTTERFLY (Indignada, coge a Suzuki) ¡Ah, cállate o te mato! (Insistiendo para persuadir a Suzuki) Aquella última mañana le pregunté: "¿Regresaréis, señor?" Y él, con el corazón dolorido, para ocultarme su pena respondió sonriendo: "Oh, Butterfly, pequeña mujercita, volveré con las rosas en la estación serena en la que los pelirrojos hacen sus nidos." (Calmada y convencida se tumba) Volverá. SUZUKI (con incredulidad) Esperémoslo. BUTTERFLY (insistiendo) Repítelo conmigo: ¡volverá! SUZUKI (para complacerla lo repite) Volverá... (Suzuki comienza a sollozar.) BUTTERFLY (sorprendida) ¿Lloras? ¿Por qué? ¿Por qué? ¡Ah, te falta fe...! (Confiada y sonriente) ¡Escucha! (Representa la escena del retorno de su marido como si estuviera teniendo lugar.) Un hermoso día veremos alzarse un hilo de humo en el horizonte. Y entonces aparecerá la nave. Luego, esa nave blanca entrara en el puerto, atronando con su saludo. ¿Lo ves? ¡Ya ha llegado! Yo no bajo a encontrarme con él. Me pongo allí, en lo alto de la colina, y espero, espero largo tiempo y no me pesa la larga espera. Y saliendo de entre la multitud un hombre, un punto pequeño se destaca por la colina. ¿Quién será? Y cuando llegue, ¿qué dirá?, ¿qué dirá? Llamará a Butterfly desde lejos. Y yo, sin dar respuesta, estaré allí escondida, un poco para inquietarlo, y un poco para no morir al primer encuentro, y él, con alguna inquietud, llamará, llamara: "Pequeña mujercita, olor de verbena", los nombres que me daba cuando volvía a casa. |
(a Suzuki) Tutto questo avverrà, te lo prometto. Tienti la tua paura, io con sicura fede l'aspetto. (Butterfly e Suzuki si abbracciano commosse Butterfly congeda Suzuki, che esce dall'uscio di sinistra, e la segue mestamente collo sguardo. Nel giardino compariscono Goro e Sharpless. Goro guarda entro la camera, scorge Butterfly e dice a Sharpless che lo segue:) GORO C'è. Entrate. (Goro sparisce nel giardino.) SHARPLESS (affacciandosi, bussa discretamente contro la parete del fondo) Chiedo scusa... (Sharpless scorge Butterfly la quale udendo entrare qualcuno si è mossa.) Madama Butterfly... BUTTERFLY (senza volgersi, ma correggendo) Madama Pinkerton. Prego. (si volge e riconoscendo il Console batte le mani per allegrezza) Oh! (Suzuki entra premurosamente e prepara un tavolino coll'occorrente per fumare) (allegramente il mio signor Console, signor Console. SHARPLESS (sorpreso) Mi ravvisate? BUTTERFLY (facendo gli onori di casa) Benvenuto in casa americana. SHARPLESS Grazie. (Butterfly, invita il Console a sedere presso il tavolino: Sharpless si lascia cadere grottescamente su di un cuscino: Butterfly si siede dall'altra parte e sorride maliziosamente dietro il ventaglio vedendo l'imbarazzo del Console; poi con molta grazia gli chiede:) BUTTERFLY Avi, antenati tutti bene? SHARPLESS (ringrazia sorridendo) Ma spero. BUTTERFLY (fa cenno a Suzuki di preparare la pipa) Fumate? SHARPLESS Grazie. (desideroso di spiegare lo scopo per cui è venuto, cava una lettera di tasca) Ho qui... BUTTERFLY (interrompendolo, senza accorgersi della lettera) Signore, io vedo il cielo azzurro. (dopo aver tirata una boccata dalla pipa che Suzuki ha preparata, l'offre al Console.) SHARPLESS (rifiutando) Grazie... (tentando ancora di riprendere il discorso) Ho... BUTTERFLY (depone la pipa sul tavolino e assai premurosa dice:) Preferite forse le sigarette americane? (ne offre) SHARPLESS (un po' seccato ne prende una) Grazie. (e tenta continuare il discorso) Ho da mostrarvi... (si alza) BUTTERFLY (porge a Sharpless un fiammifero acceso) A voi. SHARPLESS (accende la sigaretta, ma poi la depone subito e presentando la lettera si siede sullo sgabello) Mi scrisse Benjamin Franklin Pinkerton. BUTTERFLY (con grande premura) Davvero! È in salute? SHARPLESS Perfetta BUTTERFLY (alzandosi con grande letizia) Io son la donna più lieta del Giappone. (Suzuki è in faccende per preparare il thè.) Potrei farvi una domanda? SHARPLESS Certo. BUTTERFLY (torna a sedere) Quando fanno il lor nido in America i pettirossi? SHARPLESS (stupito) Come dite? BUTTERFLY Sì, prima o dopo di qui? SHARPLESS Ma perché? (Goro che si aggira nel giardino, si avvicina alla terrazza e ascolta, non visto, quanto dice Butterfly.) BUTTERFLY Mio marito m'ha promesso, di ritornar nella stagion beata che il pettirosso rifà la nidiata. Qui l'ha rifatta per ben tre volte ma può darsi che di là usi nidiar men spesso. (Goro s'affaccia e fa una risata) (volgendosi) Chi ride (vedendo Goro) Oh, c'è il nakodo! (piano a Sharpless) Un uom cattivo. GORO (avanzandosi e inchinandosi ossequioso) Godo... |
(a Suzuki) Todo esto ocurrirá, te lo aseguro. Guárdate tu miedo, yo con firmeza le espero. (Butterfly despide a Suzuki y la mira tristemente mientras se aleja y sale por la puerta de la izquierda. Goro y Sharpless aparecen en el jardín. Goro, mira hacia el interior de la habitación y ve a Butterfly. Y le dice a Sharpless que lo siga) GORO Está aquí. Pase. (Goro desaparece en el jardín.) SHARPLESS Sharpless mira hacia el interior y golpea discretamente en la pared.) Le ruego me perdone... (Sharpless divisa a Butterfly, la cual viendo entrar a alguien se ha movido) Madama Butterfly... BUTTERFLY (sin volverse, pero corrigiendo) ¡Madama Pinkerton! por favor. (Volviéndose Butterfly ve a Sharpless y palmea con felicidad.) ¡Oh! (Suzuki entra y prepara una mesa con tabaco, pipas y cerillas.) (Con alegría) ¡Oh. mi señor cónsul, señor cónsul! SHARPLESS (sorprendido) ¿Me reconocéis? BUTTERFLY (Haciendo los honores de la casa) ¡Bienvenido a una casa americana! SHARPLESS Gracias. (Ella invita al cónsul a sentarse junto a la mesa. Él se recuesta en un almohadón. Butterfly se sienta frente a él y le sonríe ocultándose con su abanico, turbándole A continuación le pregunta con infinita gracia:) BUTTERFLY Sus abuelos y antepasados, ¿están bien? SHARPLESS (sonríe agradecido) Eso espero. BUTTERFLY (indica a Suzuki que prepare una pipa) ¿Fuma usted? SHARPLESS Gracias. (Presuroso en mostrar el motivo de su visita saca una carta del bolsillo.) Tengo... BUTTERFLY (interrumpiéndole, sin darse cuenta de la carta) Señor, veo el cielo azul. (Butterfly coge la pipa preparada por Suzuki , da una bocanada y se la ofrece al cónsul.) SHARPLESS (rechazándolo) Gracias, no. (Intenta retomar el discurso) Tengo... BUTTERFLY (poniéndola sobre la mesa e insistiendo en el tema con interés) ¿Prefiere quizá unos cigarrillos americanos? (Ella le ofrece unos cigarrillos) SHARPLESS (Él acepta uno) Gracias. (Intenta continuar el discurso) Debo mostrarle... (Se levanta) BUTTERFLY (ofreciéndole fuego) Con permiso. SHARPLESS (enciende el cigarrillo y lo deja rápidamente mostrando la carta a Butterfly.) Me ha escrito Benjamín Franklin Pinkerton... BUTTERFLY (con gran excitación) ¿De verdad? ¿Está bien de salud? SHARPLESS Perfectamente. BUTTERFLY (levantándose) Soy la mujer más feliz del Japón. (Suzuki está preparando el té) ¿Puedo hacerle una pregunta? SHARPLESS Por supuesto... BUTTERFLY (vuelve a sentarse) En América ¿cuándo hacen el nido los petirrojos? SHARPLESS (asombrado) ¿Cómo dice? BUTTERFLY Sí, ¿antes o después que aquí? SHARPLESS ¿Por qué lo pregunta? (Goro que merodeaba por el jardín se acerca a la terraza y sin ser visto escucha a Butterfly.) BUTTERFLY Mi marido me prometió volver en la estación en que el petirrojo hace su nido. Aquí ya lo ha hecho tres veces, pero podría ser que allí tenga por costumbre anidar con menos frecuencia. (Se oye reír o Goro.) (Volviéndose) ¿Quién se ríe? (Viendo a Goro) ¡Oh, es el casamentero! (en voz baja a Sharpless) Un hombre malo. GORO (acercándose obsequiosamente) Me alegro... |
BUTTERFLY Zitto! (a Goro che s'inchina di nuovo e si allontana nel giardino) (a Sharpless) Egli osò... No... (cambiando idea) prima rispondete alla dimanda mia. SHARPLESS (imbarazzato) Mi rincresce, ma ignoro... Non ho studiato ornitologia, BUTTERFLY Orni... SHARPLESS ...tologia. BUTTERFLY Non lo sapete insomma. SHARPLESS (ritenta di tornare in argomento) No. Dicevamo... BUTTERFLY (lo interrompe, seguendo la sua idea) Ah, sì. Goro, appena B.F. Pinkerton fu in mare mi venne ad assediare con ciarle e con presenti per ridarmi ora questo, or quel marito. Or promette tesori per uno scimunito... GORO (intervenendo per giustificarsi, entra nella stanza e si rivolge a Sharpless) Il ricco Yamadori Ella è povera in canna. I suoi parenti l'han tutti rinnegata. (al di là della terrazza si vede giungere il Principe Yamadori in un palanchino, attorniato dai servi. vede Yamadori e lo indica a Sharpless sorridendo) BUTTERFLY (A Sharpless) Eccolo, attenti! (Yamadori, accolto da Goro genuflesso, scende dai palanchino, saluta il Console e Butterfly, che si è avvicinata alla parete del fondo; Yamadori si siede sulla terrazza rivolto rispettosamente verso Butterfly la quale s'inginocchia nella stanza.) BUTTERFLY (a Yamadori) Yamadori, ancor le pene dell'amor non v'han deluso? Vi tagliate ancor le vene se il mio bacio vi ricuso? YAMADORI Tra le cose più moleste è l'inutil sospirar. BUTTERFLY (con graziosa malizia) Tante mogli omai toglieste, vi doveste abituar. YAMADORI L'ho sposate tutto quante e il divorzio mi francò. BUTTERFLY Obbligata. YAMADORI A voi però giurerei fede costante. SHARPLESS (sospirando, rimette in tasca la lettera) Il messaggio, ho gran paura, a trasmetter non riesco. GORO (con enfasi, indicando Yamadori) Ville, servi, oro, ad Omara un palazzo principesco. BUTTERFLY (con serietà) Già legata è la mia fede... GORO, YAMADORI (a Sharpless) Maritata ancor si crede. BUTTERFLY (alzando di scatto) Non mi credo, sono, sono! GORO Ma la legge... BUTTERFLY Io non la so. GORO ...per la moglie, l'abbandono al divorzio equiparò BUTTERFLY La legge giapponese non già del mio paese. GORO Quale? BUTTERFLY Gli Stati Uniti SHARPLESS (fra sè) Oh, l'infelice! BUTTERFLY (nervosissima, accalorandosi) Si sa che aprir la porta e la moglie cacciar per la più corta qui divorziar si dice. Ma in America questo non si può (a Sharpless) Vero? SHARPLESS (imbarazzato) Vero... Però... BUTTERFLY (lo interrompe rivolgendosi a Yamadori ed a Goro trionfante) Là un bravo giudice serio, impettito dice al marito: "Lei vuol andarsene? Sentiam perché" "Sono seccato del coniugato!" E il magistrato: (comicamente) "Ah, mascalzone, presto in prigione!" (per troncare il discorso ordina a Suzuki) Suzuki, il thè. (Butterfly va presso Suzuki che à già preparato il thè, e lo versa nelle tazze) YAMADORI (sottovoce a Sharpless) Udiste? SHARPLESS (sottovoce) Mi rattrista una sì piena cecità GORO (sottovoce a Sharpless e Yamadori) Segnalata è già la nave di Pinkerton. YAMADORI (disperato) Quand'essa lo riveda... |
BUTTERFLY ¡Silencio! (Goro se inclina otra vez y vuelve al jardín.) (a Sharpless) El osó...No... (Cambiando de idea) Responda primero a mi pregunta. SHARPLESS (Turbado) Lo siento mucho, pero lo ignoro... No he estudiado ornitología. BUTTERFLY Orni... SHARPLESS ...tología. BUTTERFLY En resumen, que no lo sabe usted. SHARPLESS (intenta volver al objeto de su visita) No. Decíamos... BUTTERFLY (Butterfly le interrumpe) Ah, sí. Goro, apenas F.B. Pinkerton hubo zarpado, me asedio, con charlas y con regalos, para darme ora un marido, ora otro. Y ahora me promete tesoros para que acepte a un idiota... GORO (Goro vuelve a entrar y, volviéndose hacia Sharpless, intenta justificarse.) El rico Yamadori. Ella es pobre como una rata. Sus parientes han renegado de ella. (Afuera se oye acercarse al príncipe Yamadori, riendo en su palanquín rodeado de sirvientes. Butterfly lo ve y se lo muestra a Sharpless.) BUTTERFLY (A Sharpless) Ahí está. ¡Atención!. (Goro, apoyado sobre una rodilla, recibe a Yamadori, que desciende de su palanquín y saluda al cónsul y a Butterfly. Se sienta en la terraza respetuosamente y se gira hacia Butterfly.) BUTTERFLY (A Yamadori) Yamadori, ¿aún no os han desengañado las penas del amor? ¿Os cortaréis todavía las venas si os niego un beso? YAMADORI Entre las cosas más molestas figuran los suspiros inútiles. BUTTERFLY (con graciosa malicia) Habéis abandonado a tantas mujeres, que debéis estar acostumbrado a ello. YAMADORI Me casé con todas ellas y el divorcio me ha liberado. BUTTERFLY Muy halagador. YAMADORI Pero a vos os juraría fidelidad eterna. SHARPLESS (suspirando al mismo tiempo que pone la carta en su bolsillo) Me temo que no lograré transmitir el mensaje. GORO (señalando a Yamadori) Villas, criados, oro y en Omara, un palacio principesco. BUTTERFLY (con seriedad) Yo ya estoy sujeta a un vínculo... GORO, YAMADORI (a Sharpless) Todavía se cree casada. BUTTERFLY (levantándose de repente) No es que lo crea: lo estoy, ¡lo estoy! GORO Pero la ley... BUTTERFLY ¡Yo la ignoro! GORO ....por lo que a la esposa respecta, equiparó el abandono al divorcio... BUTTERFLY La ley japonesa puede... pero no la de mi país. GORO ¿Qué país? BUTTERFLY Los Estados Unidos. SHARPLESS (Para sí) ¡Oh, infeliz! BUTTERFLY Ya se sabe que aquí, abrir la puerta y echar a la mujer, es el modo más rápido de divorciarse. Pero en América eso no puede hacerse. (A Sharpless) ¿No es verdad? SHARPLESS (embarazosamente) Es verdad. Pero.... BUTTERFLY (interrumpiendole y girándose triunfante hacia Goro y Yamadori) Allí un buen juez serio recto, le dice al marido: "¿Usted quiere marcharse? Oigamos el porqué" "Estoy cansado de la vida conyugal." Y el magistrado responde: (Cómicamente) "¡Ah, sinvergüenza, rápido, a la cárcel!" (Para cambiar de tema dice a Suzuki) ¡Suzuki, el té! (Butterfly se acerca a Suzuki que está preparando el té, y lo trae.) YAMADORI (aparte a Sharpless) ¿Ha oído? SHARPLESS (en voz baja) Me entristece una ceguera semejante. GORO (aparte a Sharpless y a Yamadori) El barco de Pinkerton no tardará en llegar. YAMADORI (desesperado) Cuando ella lo vuelva a ver... |
SHARPLESS (sottovoce ai due) Egli non vuol mostrarsi. Io venni appunto per levarla d'inganno... (vedendo che Butterfly, seguita da Suzuki, si avvicina per offrire il thè, tronca il discorso.) BUTTERFLY (offrendo il thè a Sharpless) Vostra Grazia permette? (apre il ventaglio e dietro a questo accenna ai due, ridendo) Che persone moleste! (Yamadori s'alza per andarsene) YAMADORI (sospirando) Addio. Vi lascio il cuor pien di cordoglio: ma spero ancor... BUTTERFLY Padrone. YAMADORI (Yamadori s'avvia per uscire, poi torna indietro presso Butterfly) Ah! se voleste... BUTTERFLY Il guaio è che non voglio... (Yamadori, dopo aver salutato Sharpless, sospirando, se ne va, sale nel palanchino e si allontana seguito dai servi e da Goro. Butterfly ride ancora dietro il ventaglio. Sharpless siede sullo sgabello, assume un fare grave, serio, poi con gran rispetto ed una certa commozione invita Butterfly a sedere, e torna a tirar fuori di tasca la lettera.) SHARPLESS Ora a noi. Sedete qui; (mostrando la lettera) legger con me volete questa lettera? BUTTERFLY (prendendo la lettera) Date. (baciandola) Sulla bocca, (mettendola sul cuore) sul cuore... (a Sharpless, gentilmente) Siete l'uomo migliore del mondo. (rende la lettera e si mette ad ascoltare cola massima attenzione) Incominciate. SHARPLESS (leggendo) "Amico, cercherete quel bel fior di fanciulla..." BUTTERFLY (non può trattenersi e con gioia esclama) Dice proprio così? SHARPLESS (serio) Sì, così dice, ma se ad ogni momento... BUTTERFLY (rimettendosi tranquilla, torna ad ascoltare) Taccio, taccio, più nulla. SHARPLESS "Da quel tempo felice, tre anni son passati." BUTTERFLY (interrompe la lettura) Anche lui li ha contati! SHARPLESS (riprende) "E forse Butterfly non mi rammenta più. BUTTERFLY (sorpresa molto, volgendosi a Suzuki) Non lo rammento? Suzuki, dillo tu. (ripete come scandalizzata le parole della lettera) "Non mi rammenta più"! (Suzuki esce per la porta di sinistra asportando il thè.) SHARPLESS (fra sè) Pazienza! (seguita a leggere) "Se mi vuol bene ancor, se m'aspetta" BUTTERFLY (prendendo la lettera dallo mani di Sharpless, esclama con viva tenerezza:) Oh, le dolci parole! (bacia la lettera) Tu, benedetta! SHARPLESS (riprende la lettera e seguita a leggerla imperterrito ma con voce tremante per l'emozione) A voi mi raccomando, perché vogliate con circospezione prepararla... BUTTERFLY (con affanno, ma lieta) Ritorna... SHARPLESS ...al colpo... BUTTERFLY (si alza saltando di gioia e battendo le mani) Quando? presto! presto! SHARPLESS (sbuffando) Benone! (si alza di scatto e ripone la lettera in tasca) (fra sè) Qui troncarla conviene... (indispettito) Quel diavolo d'un Pinkerton! (guarda Butterfly negli occhi serissimo) Ebbene, che fareste, Madama Butterfly, s'ei non dovesse ritornar più mai? (Butterfly immobile, come colpita a morte, china la testa e risponde con sommessione infantile, quasi balbettando:) BUTTERFLY Due cose potrei far: tornar a divertir la gente, col cantar... oppur, meglio, morire. (Sharpless è vivamente commosso e passeggia agitatissimo; poi torna verso Butterfly, le prende le due mani e con paterna tenerezza le dice:) |
SHARPLESS (aparte a Yamadori y a Goro) Él no quiere verla. Precisamente yo he venido para desengañarla... (Se detiene un momento al ver a Butterfly, seguida de Suzuki, que se acerca con el té.) BUTTERFLY (sirviendo el té a Sharpless) Si Vuestra Gracia me lo permite. (Ella abre su abanico y, sonriendo tras él, señala a los otros dos.) ¡Qué personas tan pesadas! (Yamadori se levanta para irse) YAMADORI (suspirando) Adiós. Os dejo con el corazón lleno de dolor: pero sigo esperando... BUTTERFLY Es usted muy dueño. YAMADORI (Volviéndose hacia Butterfly al mismo tiempo que se va) Ah, si quisierais.... BUTTERFLY Lo malo es que no quiero... (Yamadori, despidiéndose de Sharpless, se va seguido por sus sirvientes y Goro. Butterfly continúa sonriendo detrás de su abanico. Sharpless se sienta en un taburete, con un aire serio y pide a Butterfly respetuosamente, que se siente a su lado. Una vez más saca la carta de su bolsillo, conmovido.) SHARPLESS Bueno, veamos. ¡Siéntese aquí! (Mostrando la carta) ¿Quiere leer conmigo esta carta? BUTTERFLY (quitándole la carta) ¡Démela! {besándola) Sobre la boca, (estrechándola contra su corazón) sobre el corazón... (A Sharpless con gentileza) Sois el mejor hombre del mundo. (Le devuelve la carta, acomodándose para escuchar con toda su atención) Empiece. SHARPLESS (leyendo) "Amigo, buscará usted a esa hermosa flor de muchacha..." BUTTERFLY (incapaz de contenerse) ¿Dice realmente eso? SHARPLESS (con seriedad) Sí, eso dice. Pero si a cada momento... BUTTERFLY (tranquilizándose, vuele a escuchar) Callo, callo. No diré nada más. SHARPLESS "Desde esa época feliz han pasado ya tres años..." BUTTERFLY (interrumpe la lectura) ¡Él también los ha contado! SHARPLESS (reanudando) "...y tal vez Butterfly ya no me recuerde." BUTTERFLY (sorprendida, volviéndose a Suzuki) ¿Que no le recuerdo? ¡Suzuki, díselo tú! (Repite escandalizada las palabras de la carta) "Ya no me recuerde" (Suzuki sale por la puerta izquierda llevándose el té) SHARPLESS (aparte) ¡Paciencia! (continúa leyendo) "Si todavía me quiere, si me espera...." BUTTERFLY (cogiendo la carta de la mano de Sharpless exclama con ternura) ¡Oh, que dulces palabras! (besando la carta) ¡Bendita seas! SHARPLESS (retoma la lectura de la carta sin inmutarse, pero con voz temblorosa por la emoción) "Me pongo en sus manos, para que, con mucho cuidado y delicadeza, la prepare.... BUTTERFLY (excitada, pero contenta) Regresa... SHARPLESS ... para el golpe." BUTTERFLY (dando palmados de felicidad) ¿Cuándo? ¡Pronto! ¡Pronto! SHARPLESS (suspirando) Está bien (aparte guardando la carta en el bolsillo) (Para sí) será mejor acabar ya... (Molesto) ¡Ese diablo de Pinkerton! (levantándose y mirando seriamente a Butterfly) Y bien, ¿qué haría usted, Madama Butterfly, si él decidiese no regresar nunca más? (Butterfly se levanta como si hubiese sido golpeada: entonces con la cabeza inclinada pregunta, con infantil sumisión, tartamudeando.) BUTTERFLY Podría hacer dos cosas: volver a divertir a la gente con mis canciones... o bien, mejor, morir. (Sharpless profundamente conmovido se acerca, muy nervioso, a Butterfly y con dulzura toma sus manos.) |
SHARPLESS Di strapparvi assai mi costa dai miraggi ingannatori. Accogliete la proposta di quel ricco Yamadori. BUTTERFLY (con voce rotta dal pianto e ritirando le mani) Voi, voi, signor, mi dite questo! Voi? SHARPLESS (imbarazzato) Santo Dio, come si fa? BUTTERFLY (batte le mani e Suzuki accorre) Qui, Suzuki, presto, presto, che Sua Grazia se ne va. (Suzuki entra frettolosa) SHARPLESS (fa per avviarsi ad uscire) Mi scacciate? BUTTERFLY (Butterfly, pentita, corre a Sharpless e singhiozzando lo trattiene) Ve ne prego: già l'insistere non vale. (congeda Suzuki, la quale va nel giardino) SHARPLESS (scusandosi) Fui brutale, non lo nego. BUTTERFLY (dolorosamente, portandosi la mano al cuore) Oh, mi fate tanto male, tanto male, tanto, tanto! (Butterfly vacilla; Sharpless fa per sorreggerla, ma Butterfly si domina subito) Niente, niente! Ho creduto morir. Ma passa presto come passan le nuvole sul mare. (prendendo una risoluzione) Ah! m'ha scordata? (Butterfly corre nella stanza di sinistra. Butterfly rientra trionfalmente tenendo il suo bambino seduto sulla spalla sinistra e lo mostra a Sharpless) (con entusiasmo) E questo? E questo? E questo, egli potrà pure scordare? (depone il bambino a terra e lo tiene stretto a sè) SHARPLESS (con emozione) Egli è suo? BUTTERFLY (indicando mano mano, con dolcezza e con un po' di agitazione) Chi vide mai a bimbo del Giappon occhi azzurrini? E il labbro? E i ricciolini d'oro schietto? SHARPLESS (sempre più commosso) È palese, e Pinkerton lo sa? BUTTERFLY No. No. (con passione) È nato quand'egli stava in quel suo gran paese. Ma voi (accarezzando il bimbo) gli scriverete che l'aspetta un figlio senza pari! E mi saprete dir s'ei non s'affretta per le terre e pei mari! (mettendo il bimbo a sedere sul cuscino e inginocchiandosi vicino a lui) (bacia teneramente il bambino) Sai cos'ebbe cuore di pensare (indicando Sharpless) quel signore? (pigliando il bimbo in braccio) Che tua madre dovrà prenderti in braccio ed alla pioggia e al vento andar per la città a guadagnarsi il pane e il vestimento. Ed alle impietosite genti la man tremante stenderà gridando: Udite, udite la triste mia canzon. A un infelice madre la carità, muovetevi a pietà.... (si alza, mentre il bimbo rimane seduto sul cuscino giocando con una bambola) E Butterfly, orribile destino, danzerà per te, E come fece già (rialza il bimbo e colle mani levate l o fa implorare) La Ghescia canterà! E la canzon giuliva e lieta in un sighiozzo finirà! (buttandosi a' ginocchi davanti a Sharpless) Ah! no, no! questo mai! questo mestier che al disonore porta! Morta! morta! Mai più danzar! Piuttosto la mia vita vo' troncar! Ah! Morta! (cade a terra vicino al bimbo che abbraccia strettamente ed accarezza con moto convulsivo) SHARPLESS (fra sè) (non può trattenere le lagrime) Quanta pietà! (vincendo la propria emozione, a Butterfly) Io scendo al piano. Mi perdonate? (Butterfly con atto gentile dà la mano a Sharpless che la stringe nelle sue con effusione.) BUTTERFLY (volgendosi al bimbo prende una mano e la mette in quella di Sharpless) A te, dagli la mano. SHARPLESS I bei capelli biondi! (lo bacia) Caro, come ti chiamano? BUTTERFLY (al bimbo, con grazia infantile) Rispondi: Oggi il mio nome è Dolore. Però dite al babbo, scrivendogli, che il giorno del suo ritorno, (alzandosi) Gioia, Gioia mi chiamerò! SHARPLESS Tuo padre lo saprà, te lo prometto... |
SHARPLESS No sabe usted lo que me cuesta destruir todas sus ilusiones. Acepte usted la oferta de ese rico Yamadori. BUTTERFLY (Apartando sus manos y con la voz rota) ¡Usted! ¡Usted, señor, me dice esto! ¿Usted? SHARPLESS (incómodo) Dios Santo. ¿Y qué hago ahora? BUTTERFLY (da unas palmadas y Suzuki acude) ¡Ven aquí Suzuki, deprisa, deprisa! Su Gracia se marcha. (Suzuki entra apresuradamente.) SHARPLESS (preparándose para irse) ¿Me echa usted? BUTTERFLY (arrepentida por lo que ha dicho se acerca a Sharpless) Se lo ruego, no insista. (Ordena a Suzuki que se vaya) SHARPLESS (excusándose) He sido brutal, no lo niego. BUTTERFLY (llevándose la mano dolorosamente al corazón) ¡Oh, me ha hecho daño, mucho daño, mucho, mucho! (Butterfly se tambalea; Sharpless la sostiene pero ella se recupera) No es nada, nada. He creído morir, pero pasará enseguida, como pasan las nubes sobre el mar. (Tomando una resolución) Ah, ¿Así que me ha olvidado? (Ella corre hacia la habitación de la izquierda. Cuando vuelve trae triunfalmente a un niño sobre su hombro y se lo muestra a Sharpless) (Con entusiasmo) ¿Y esto, y esto? ¿Podrá olvidar esto también? (Pone al niño en el suelo manteniéndolo junto a ella.) SHARPLESS (con emoción) ¿Es suyo? BUTTERFLY (señalando con dulzura y un poco agitada) ¿Quién ha visto jamás en el Japón un niño que tenga los ojos azules? ¿Y esos labios? ¿Y esos rizos de oro puro? SHARPLESS (cada vez más conmovido) Es evidente. Y Pinkerton, ¿lo sabe? BUTTERFLY No. no. (Con pasión) Nació cuando él estaba en aquel gran país suyo. ¡Pero usted (Acariciando al niño) le escribirá para decirle que aquí le espera un hijo sin par! ¡Y ya me dirá usted si no se dará prisa en venir por tierra y por mar! (Sienta al niño en un almohadón y se arrodilla a su lado.) (Besa con ternura al niño) ¿Sabes qué se atrevió a pensar (al niño señalando a Sharpless) ese señor? (Cogiendo al niño en brazos) Que tu madre tendrá que cogerte en brazos y correr a la ciudad bajo la lluvia y el viento para ganar tu pan y tu ropa. Y a la gente sin piedad le extenderá la mano, gritando: escuchen, escuchen mi triste canción. Hacedle caridad a una madre infeliz ¡tened piedad de ella! (se levanta; el niño permanece en su almohadón jugando con un muñeco.) ¡Y Butterfly, terrible destino, bailará para ti! Y como ya lo hizo antaño... (Levanta de nuevo al niño y con las manos levantadas lo hace implorar) ¡la geisha cantará! Y la canción festiva y alegre acabará en un sollozo. (Arrodillándose ante Sharpless.) ¡Ah, no, eso jamás! ¡Ese oficio conduce al deshonor! ¡Antes muerta, muerta! ¡Nunca más danzar! Antes pondré fin a mi vida. ¡Ah, muerta! (Cae al suelo al lado del niño besándolo apasionadamente con gesto compulsivo.) SHARPLESS (para sí) (Incapaz de contener sus lágrimas) ¡Cuánta piedad me inspira! (Venciendo su emoción, a Butterfly) Debo marcharme. ¿Me perdona usted? (Butterfly gentilmente tiende la mano a Sharpless que la aprieta efusivamente) BUTTERFLY (Volviéndose al niño, toma su mano y se la da a Sharpless.) Vamos, dale la mano. SHARPLESS ¡Que hermosos cabellos rubios! (besando al niño) Querido, ¿como te llamas? BUTTERFLY (al niño, con gracia infantil) Responde: hoy mi nombre es "Dolor". Pero decidle a papá, cuando le escribáis, que el día de su regreso, (Levantándose) mi nombre será "Alegría", "Alegría". SHARPLESS Tu padre lo sabrá, te lo prometo. |
(fa un saluto a Butterfly ed esce rapidamente dalla porta di destra) SUZUKI (di fuori, gridando) Vespa! Rospo maledetto! (entra trascinando con violenza Goro che tenta inutilmente di sfuggirle.) (Grido acuto di Goro.) BUTTERFLY (a Suzuki) Che fu? SUZUKI Ci ronza intorno il vampiro! e ogni giorno ai quattro venti spargendo va che niuno sa chi padre al bimbo sia! (lascia Goro) GORO (protestando, con voce di paura) Dicevo... solo... che là in America (avvicinandosi al bambino e indicandolo) quando un figliolo è nato maledetto (Butterfly istintivamente si mette innanzi al bambino, come per difenderlo.) trarrà sempre reietto la vita fra le genti! (grido selvaggio di Butterfly, corre presso al reliquario e prende il coltello che sta appeso) BUTTERFLY (con voce selvaggia) Ah! tu menti! menti! menti! Ah! menti! (afferra Goro, che cade a terra, e minaccia d'ucciderlo. Goro emette grida fortissime, disperate, prolungate.) Dillo ancora e t'uccido! SUZUKI No! (intromettendosi: poi, spaventata a tale scena, prende il bimbo e lo porta nella stanza a sinistra) BUTTERFLY (lo respinge col piede) Va via! (Goro fugge. Butterfly rimane immobile come impietrita. Butterfly si scuote a poco a poco e va a riporre il coltello.) (volgendo commossa il pensiero al suo bambino) Vedrai, piccolo amor, mia pena e mio conforto, mio piccolo amor... Ah! vedrai che il tuo vendicator (esaltandosi) ci porterà lontano, lontan, nella sua terra, lontan ci porterà (Colpo di cannone sulla scena) SUZUKI Il cannone del porto! (Butterfly e Suzuki corrono verso il terrazzo.) Una nave da guerra... BUTTERFLY Bianca, bianca... il vessillo Americano delle stelle... Or governa per ancorare. (prende sul tavolino un cannocchiale e corre sul terrazzo ad osservare. Tutta tremante per l'emozione, appunta il cannocchiale verso il porto e dice a Suzuki:) Reggimi la mano ch'io ne discerna il nome, Il nome, il nome. Eccolo: Abramo Lincoln! (dà il cannocchiale a Suzuki e rientra nella stanza in preda a una grande esaltazione) Tutti han mentito! tutti, tutti! sol io lo sapevo, sol io che l'amo. (a Suzuki) Vedi lo scimunito tuo dubbio? È giunto! è giunto! è giunto! proprio nel punto che ognun diceva: piangi e dispera... Trionfa il mio amor! il mio amor; la mia fe' trionfa intera: ei torna e m'ama! (giubilante, corre sul terrazzo. A Suzuki che l'ha seguita sul terrazzo) Scuoti quella fronda di ciliegio e m'innonda di fior. Io vo' tuffar nella pioggia odorosa l'arsa fronte. (singhiozzando per tenerezza) SUZUKI (calmandola) Signora, quetatevi... quel pianto... BUTTERFLY (ritorna con Suzuki nella stanza) No, rido, rido! Quanto lo dovremo aspettar? Che pensi? Un'ora! SUZUKI Di più! BUTTERFLY Due ore forse. (aggirandosi per la stanza) Tutto, tutto sia pien di fior, come la notte è di faville. (accenna a Suzuki di andare nel giardino) Va pei fior. SUZUKI (dal terrazzo) Tutti i fior? BUTTERFLY (a Suzuki gaiamente) Tutti i fior, tutti, tutti. Pesco, viola, gelsomin, quanto di cespo, o d'erba, o d'albero fiorì. SUZUKI (nel giardino ai piedi del terrazzo) Uno squallor d'inverno sarà tutto il giardin! (coglie fiori nel giardino) BUTTERFLY Tutta la primavera voglio che olezzi qui. SUZUKI (dal giardino) Uno squallor d'inverno sarà tutto il giardin. (appare ai piedi del terrazzo con un fascio di fiori che sporge a Butterfly) A voi signora. BUTTERFLY (prendendo i fiori dalle mani di Suzuki) Cogline ancora. (Butterfly dispone i fiori nei vasi, mentre Suzuki scende ancora nel giardino.) |
(Hace un saludo a Butterfly y se va apresuradamente) SUZUKI (gritando fuera de escena) ¡Víbora! ¡Sapo maldito! (Suzuki entra sujetando a Goro que intenta escapar.) (Grito agudo de Goro) BUTTERFLY (a Suzuki) ¿Que sucede? SUZUKI ¡Nos ronda alrededor este vampiro! Y esparce a los cuatro vientos que nadie sabe quien es el padre del niño! (Suelta a Goro) GORO (protestando con temor) Yo solo... he dicho.... que allí en América, (Acercándose al niño y señalándolo) cuando un niño nace maldito... (Butterfly, instintivamente, se pone delante del niño) ¡Es rechazado por todos! (Con un grito, Butterfly corre hacia el relicario y coge la daga que cuelga de él.) BUTTERFLY (con voz desgarrada) ¡Ah, mientes, mientes, mientes! ¡Ah, mientes! (Butterfly sujeta a Goro; él cae; ella le amenaza con la daga y él grita con fuerza, desesperado.) ¡Repítelo y te mato! SUZUKI ¡No! (Suzuki interviene pero asustada coge al niño y lo lleva a la otra habitación.) BUTTERFLY (empuja a Goro con el pie) ¡Vete de aquí! (Goro se va. Butterfly permanece inmóvil un momento; luego volviendo en sí, devuelve la daga a su sitio.) (Volviendo conmovida el pensamiento al niño) Ya verás, pequeño amor mío, mi pena y mi consuelo, mi pequeño amor, ya verás como tu vengador (Exaltándose) nos llevará lejos, muy lejos, nos llevara, a su tierra lejana. (Se oye un cañonazo.) SUZUKI ¡El cañón del puerto! (Butterfly y Suzuki corren hacia la terraza) ¡Un barco de guerra!... BUTTERFLY Es blanco.... blanco... con la bandera americana .... Está maniobrando para echar el ancla. (Coge un catalejo de la mesa y corre a la terraza para mirar. Está temblando de excitación, dirige el catalejo hacia el puerto y le dice a Suzuki ) Sosténme la mano, para que pueda distinguir el nombre... ¡Ahí esta: Abraham Lincoln! (Le da el catalejo a Suzuki y entra en la habitación llena de alegría.) ¡Todos han mentido! ¡Todos! Sólo yo lo sabia, sólo yo, que le amo. (a Suzuki) ¿Ves qué estúpidas eran tus dudas? ¡Ha llegado! Justo en el momento en que todos decían: llora y desespérate... ¡Triunfa mi amor! ¡Mi amor! Mi fidelidad ha triunfado: ¡él vuelve y me ama! (Jubilosa corre a la terraza. Dice a Suzuki que la ha seguido) Sacude esa rama del cerezo e inúndame de flores, quiero sumergir en esa lluvia olorosa mi frente ardiente. (Sollozando de ternura) SUZUKI (tratando de calmarla) Señora, tranquilizaos. Ese llanto... BUTTERFLY (entrando en la casa con Suzuki) ¡No, no! ¡Me río, me río! ¿Cuánto tendremos que esperarle? ¿Qué crees? ¿Una hora? SUZUKI Más tiempo. BUTTERFLY Quizá dos horas. (Dando vueltas por la habitación) Todo, que todo esté lleno de flores, como lo está de estrellas la noche. (indica a Suzuki que salga al jardín) ¡Ve a buscar flores! SUZUKI (desde la terraza) ¿Todas las flores que hay? BUTTERFLY (A Suzuki con alegría) ¡Todas las flores, todas, todas! De melocotonero, violetas, jazmines, todo lo que haya florecido en el césped o en los árboles. SUZUKI (desde el jardín al pie de la terraza) ¡El jardín quedará tan pelado como en invierno! (coge las flores del jardín) BUTTERFLY Quiero que aquí se huela el perfume de toda la primavera. SUZUKI (desde el jardín) ¡El jardín quedará tan pelado como en invierno! (aparece al pie de la terraza con un ramo de flores que da a Butterfly) Tomad, señora. BUTTERFLY (tomando las flores) ¡Coge más! (Butterfly pone las flores en jarrones mientras Suzuki vuelve al jardín.) |
SUZUKI (dal giardino) Soventi a questa siepe veniste a riguardare lungi, piangendo nella deserta immensità. BUTTERFLY Giunse l'atteso, nulla più chiedo al mare; diedi pianto alla zolla, essa i suoi fior mi dà. SUZUKI (appare nuovamente sul terrazzo colle mani piene di fiori) Spoglio è l'orto. BUTTERFLY Spoglio è l'orto? Vien, m'aiuta. SUZUKI Rose al varco della soglia (Butterfly e Suzuki spargono fiori ovunque) BUTTERFLY, SUZUKI Tutta la primavera voglio che olezzi qui. Seminiamo intorno april, SUZUKI Tutta la primavera, tutta, tutta. Gigli? viole? BUTTERFLY (gettando fiori) Tutta la primavera voglio che olezzi qui... intorno, intorno spandi. SUZUKI Seminiamo intorno april. BUTTERFLY Seminiamo intorno april. Il suo sedil s'inghirlandi, SUZUKI Gigli, rose spandi, BUTTERFLY ...di convolvi s'inghirlandi. BUTTERFLY, SUZUKI (gettando fiori mentre colla persona seguono il ritmo con un blando ondeggiare di danza) Gettiamo a mani piene mammole e tuberose, corolle di verbene, petali d'ogni fior! Corolle di verbene, petali d'ogni fior! (Suzuki dispone due lampade vicino alla toeletta dove si accoscia Butterfly.) BUTTERFLY (a Suzuki) Or vienmi ad adornar. No! pria portami il bimbo. (Suzuki va nella stanza a sinistra e porta il bambino che fa sedere vicino a Butterfly, mentre questa si guarda in un piccolo specchio a mano e dice tristemente:) non son più quella! Troppi sospiri la bocca mandò, e l'occhio riguardò nel lontan troppo fiso. (a Suzuki) Dammi sul viso un tocco di carminio (prende un pennello e mette del rosso sulle guance del suo bimbo) ed anche a te, piccino, perché la veglia non ti faccia vote per pallore le gote. SUZUKI (invitandola a stare tranquilla) Non vi movete, che v'ho a ravviare i capelli. BUTTERFLY (sorridendo a questo pensiero) Che ne diranno! E lo zio Bonzo? (con una punta di stizza) già del mio danno tutti contenti! (sorridente) E Yamadori coi suoi languori! Beffati, scornati, beffati, spennati gli ingrati! SUZUKI (ha terminato la toeletta) È fatto. BUTTERFLY (a Suzuki) L'obi che vestii da sposa. Quà' ch'io lo vesta. (Mentre Butterfly indossa la veste, Suzuki mette l'altra al bambino) BUTTERFLY Vo' che mi veda indosso il vel del primo dì! (a Suzuki, che ha finito d'abbigliare il bambino) E un papavero rosso nei capelli. (Suzuki punta il fiore nei capelli di Butterfly,) Così. (con grazia infantile fa cenno a Suzuki di chiudere lo shosi.) Nello shosi or farem tre forellini per riguardar, e starem zitti come topolini ad aspettar... (Scende sempre più la notte. Suzuki chiude lo shosi nel fondo. Butterfly conduce il bambino presso lo shosi e fa tre fori nello shosi: uno alto per sè, uno più basso per Suzuki ed il terzo ancor più basso pel bimbo, che fa sedere su di un cuscino, accennandogli di guardare attento fuori del foro preparatogli. Suzuki dopo aver portato le due lampade vinico alle shosi, si accoscia e spia essa pure all'esterno. Butterfly si pone innanzi al foro più alto e spiando da esso rimane immobile, rigida come una statua; il bimbo, che sta fra la madre e Suzuki, guarda fuori curiosamente. È notte; i raggi lunari illuminano dall'esterno lo shosi. Il bimbo si addormenta, rovesciandosi all'indietro, disteso sul cuscino e Suzuki si addormenta pure, rimandando accosciata: solo Butterfly rimane sempre ritta ed immobile. Da lontano si sentono le che cantano a bocca chiusa. Cala lentamente il sipario.) |
SUZUKI (desde el jardín) Frecuentemente veníais a este seto para mirar a lo lejos, llorando ante la desierta inmensidad. BUTTERFLY Ya llego el que yo esperaba; ya nada más le pido al mar; le di mi llanto a la tierra, y ella me da sus flores. SUZUKI (Aparece de nuevo en la terraza con las manos llenas de flores) Ya está desnudo el huerto. BUTTERFLY ¿Ya está desnudo? ¡Ven, ayúdame! SUZUKI Pongamos rosas en el umbral. (ponen flores por todas partes) AMBAS Quiero que toda la primavera se pueda oler aquí. Sembremos de abril todo el contorno. SUZUKI Toda la primavera, toda, toda. ¿Lirios?, ¿violetas? BUTTERFLY (tirando flores) Quiero que toda la primavera se pueda oler aquí.... Espárcelas, espárcelas a tu derredor. SUZUKI Sembremos de abril todo el contorno. BUTTERFLY Sembremos de abril todo el contorno. Que se engalane su asiento... SUZUKI Esparce lirios y rosas. BUTTERFLY ....con guirnaldas de enredadera. BUTTERFLY, SUZUKI (arrojan flores, mientras se mueven siguiendo el ritmo con un suave ondear de danza) ¡Echemos a manos llenas violetas y nardos, corolas de verbena y pétalos de toda clase de flores! ¡Corolas de verbena y pétalos de toda clase de flores! (Butterfly se sienta en su tocador, y Suzuki le acerca dos lámparas.) BUTTERFLY (a Suzuki) Ahora ven a arreglarme. ¡No, primero tráeme al niño! (Suzuki va a la habitación a la izquierda y trae al niño, sentándolo cerca de Butterfly, mientras se mira tristemente en el espejo y dice) ¡Ya no soy la misma! Demasiados suspiros ha exhalado esa boca... y mis ojos han estado mirando demasiado fijamente a lo lejos. (A Suzuki) Ponme en la cara un toque de carmín, (Coge un pincel y pone un poco de carmín en las mejillas de su niño) y también a ti, pequeño, para que el estar en vela no te deje las mejillas pálidas SUZUKI (Invitándola a tranquilizarse) No os mováis, que voy a arreglaros el pelo. BUTTERFLY (sonriendo) ¿Y qué dirán ahora? ¿Y el tío bonzo? (Con un poco de malicia) ¡Tan contentos como estaban de mi desgracia! (Sonriendo) ¿Y ese Yamadori con sus languideces? ¡Burlados, abochornados, sinvergüenzas, esos ingratos! SUZUKI (terminando de arreglarla) Ya he terminado. BUTTERFLY (A Suzuki) El cinturón nupcial. Tráelo para que me lo ponga. (Mientras Butterfly se pone el vestido, Suzuki le pone otro al niño) BUTTERFLY Quiero que me vea con el velo del primer día. (A Suzuki que ha acabado de vestir al niño) Y una amapola roja en el pelo Así. (Suzuki pone una flor en el cabello de Butterfly.) Así (Con gracia infantil hace que Suzuki cierre el shosi) En el shosi haremos tres agujeritos para mirar, y estaremos callados, como ratoncitos. esperando... (Cae la noche. Suzuki cierra el panel de detrás. Butterfly lleva al niño hasta la mampara y comienza a hacer tres agujeros uno para ella, otro para Suzuki y el más bajo para el niño. Hecho esto se sienta en un almohadón mirando cuidadosamente desde su mirilla. Suzuki trae las dos lámparas; después se agacha y mira hacia afuera. Mientras Butterfly permanece inmóvil como una estatua mirando por la mirilla, el niño, que está entre Suzuki y su madre, mira curiosamente. Es de noche. La luz de la luna resplandece a través del panel de papel. Un rayo de luna ilumina la parte externa del panel. El niño y Suzuki se quedan dormidos sólo Butterfly se mantiene despierta, observando inmóvil Se oye a lo lejos unas voces que cantan a boca cerrada. Cae lentamente el telón) |
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