Dopo la caccia il governo rinvia al mittente un'altra legge. I Verdi "Andiamo fino alla Corte Costituzionale"

Legge elettrosmog Emilia-Romagna, seconda bocciatura




Commissariato del Governo per la Regione Emilia - Romagna Bologna, 25 agosto 2000 Testo Ufficiale del rinvio della deliberazione legislativa del 26 luglio 2000, concernente: "norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico" prot. n. 1086/4.1.20/C.G - DA PRELEVARE tif - newDownload

Comunicato Stampa Codacons sede di Bologna in data 29.8.2000

BOLOGNA — Una bocciatura dietro l'altra per la giunta Errani, la seconda in un mese dopo quella clamorosa sulla caccia. Dopo lo stop del 26 luglio il commissario di governo ha nuovamente rinviato al consiglio regionale emiliano-romagnolo la legge per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico. Una decisione che coglie di sorpresa l'assessore regionale all'Agricoltura e all'Ambiente, il ds Guido Tampieri («Non ne sapevo nulla»), e che scatena la reazione dei Verdi: «E' una cosa inaudita», afferma Daniela Guerra, capogruppo del Sole. Sotto accusa è finita «la partecipazione della cittadinanza al procedimento di valutazione dei programmi annuali delle installazioni fisse di telefonia mobile attraverso la presentazione di osservazioni», una possibilità che secondo l'organismo di controllo «contrasta col divieto di aggravare il procedimento amministrativo contenuto nella legge 241 del '90». E poi «i criteri sui quali si basano i divieti previsti di localizzazione degli impianti per l'emittenza radiotelevisiva e per la telefonia mobile (distanza dai nuclei abitati e aree destinate ad attività sanitarie, assistenziali, scolastische e sportive)» contrastano con il decreto interministeriale sulla determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana. I Verdi parlano di «rigurgito di centralismo», di «sfacciato permissivismo del governo» e di «totale asservimento ai signori delle telecomunicazioni». Al fatidico che fare? replicano: «A questo punto la Regione è di fronte a un bivio: o piegarsi alle richieste governative di minor tutela della popolazione o mantenere la legge così com'è, difendendola fino alla Corte Costituzionale, magari giocando anche la carta dell'abbassamento dei limiti, così come tentato con successo dalla Regione Veneto». Errani è d'accordo?

Notizia tratta dal quotidiano il Resto del Carlino di matedi 29 Ago 2000 Pag. 10 - 24 ORE DALLE REGIONI



E' il secondo no del governo in un mese."Sorpreso" Tampieri.

Elettrosmog, legge bocciata


SECONDA bocciatura nel giro di poco piu' di un mese per la legge sull'elettrosmog dell'Emilia-Romagna. Dopo lo stop del 26 luglio scorso , infatti, il comissario di governo ha nuovamente rinviato al consiglio regionale la legge per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico. Una decisione che coglie di sorpresa l'assessore regionale all'agricoltura a all'Ambiente, il diessino Guido Tampieri("non ne sapevo nulla e' un imprevito anche per me"), e che scatena la reazione dei Verdi:" E' una cosa inaudita", riferisce Daniela Guerra, capogruppo del Sole che ride nel parlamento emiliano.
Sotto Accusa e' finita in primo luogo"la partecipazione della cittadinanza al procedimento di valutazione dei programmi annuali delle installazioni fisse di telefonia mobile attraverso la presentazione di osservazioni", una possibilita' che secondo l'organismo di controllo "contrasta con il divieto di aggravare il procedimento amministrativo contenuto nella legge 241 del '90 ". In secondo luogo, sempre secondo le eccezioni sollevate dal governo, "I criteri sui quali si basano i divieti previsti di localizzazione degli impianti per l'emittenza radiotelevisiva e per la telefonia mobile (distanza dai nuclei abitati e aree destinate a varie attivita')" contrastando con il decreto interministeriale sulla determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana.

Articolo tratto da " La Repubblica" pagina V, martedi 29 Agosto 2000 (edizione di Bologna)



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