IL VENEZIANO onlinemagazine per le libertà di Venezia diretto da Pietro Bortoluzzi |
numero speciale
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La storia continua
Non potevamo lasciar passare in sordina una grande ricorrenza come quella del Novantesimo di fondazione dell'AC Venezia 1907...
Per cominciare una chicca: la prima foto del Venezia Football Club, datata 1908. Nel reperto d'epoca, risalente al Campionato Veneto di III^ Categoria, riconosciamo i pioneri del calcio lagunare, che uniti da poco sotto una sola egida calcistica, provenienti dalle massime società polisportive dell'epoca (la Palestra Marziale e la Reyer), vestivano la prima casacca coi colori rosso-blu (in ricordo appunto dei sodalizi di provenienza, il blu della Marziale e il rosso della Reyer): in piedi da sinistra Aemisseger (il fondatore e capitano), Borella, Lorenzetti; in ginocchio Federici, Golzio, Bovati; a terra Piccoli, Bortoletti, Vivante, Vianello, Santi.
Nella foto d'epoca che vediamo sotto c'è il Venezia in elegantissimo neroverde del mitico torneo di I^ Categoria del 1911/12, quello che vide il miglior risultato in campionato di sempre della squadra lagunare, classificatasi seconda in Italia, sconfitta nella doppia finale-scudetto dall'imbattibile ProVercelli dell'epoca.
1919: la prima fusioneLa fusione farà nascere la nuova Associazione Calcio Venezia, che avrà fra i suoi dirigenti confermati parecchi dell'Aurora, ma sui colori non c'è discussione: accantonato per sempre il celeste dell'Aurora, si passa ad un nuovo neroverde...
Dalla SS Serenissima all'AFC Venezia1930, debiti e difficoltà economiche suggeriscono una vergognosa soluzione... Si scioglie l'AC Venezia e "nasce" dalle sue ceneri una nuova società: la Serenissima, casacca rossa (con gran leone marciano) e braghette bianche.
L'epoca d'oro di BennatiGli anni a cavallo tra i Trenta e i Quaranta, gli anni del presidentissimo Arnaldo Bennati, sono sicuramente quelli ancor oggi più caramente ricordati dagli sportivi veneziani...
Bastino pochi dati: l'ammissione per la prima volta alla nuova serie A a girone unico (1939), la vittoria della Coppa Italia (1941), lo scudetto sfiorato (1942) e soprattutto un gioco rivoluzionario che andrà adirittura a rivoluzionare il metodo di gioco della nazionale. Gli ultimi fastiNonostante lo scivolone della prima metà degli anni '50, con un quadriennio di amara C, il periodo felice del Venezia riprenderà negli anni Sessanta, con alcune emozionanti cavalcate in B e alcuni bei campionati di A, come quello del 61/62. L'ultima grande emozione è la promozione in serie A del 1965/66, poi un'epoca amara che si apre in coincidenza dell'acqua grande del novembre '66... Ma gustiamoci la vista con la premiazione all'ultima A: è l'estate di 31 anni fa, quando Neri e Tarantino festeggiano con i trofei al Penzo circondando il commissario neroverde Gatto; speriamo di rivivere i medesimi momenti alla fine di questo campionato!
Dalla A in caduta libera alla C in un solo anno solare, e poi ancor più giù, fino all'uniliazione della serie D prima e dopo la ritrovata C2 addirittura nell'anonimato di un campionato dilettanti: in Interregionale!
Oramai è storia recente, quella degli ultimi 10 anni, con l'arrivo di Zamparini a Venezia nel 1986 e il primo disastro: viene cacciato Volpi che stava lanciando in C1 i neroverdi per far spazio a bufala Giacomini: è il primo caso di tanti futuri, all'insegna dell'avventura... Il VeneziaMestre policromo zampariniano si trasferisce a Mestre, e al Baracca in breve volgere brucia le tappe, dalla C2 alla C1 e alla agognata B... Il ritorno in B (23 anni dopo), segna anche il ritorno al Penzo a S.Elena, ma non sana le immani fratture fra i tifosi ubriacati dai mille cambiamenti del presidente: di nomi, di maglie, di allenatori, di storie... Ma la storia implacabile continua, e dopo 90 anni il Venezia Calcio è ancora vivo e vegeto, e pronto a tornare in A...
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