PROTOCOL #42 - You and nothing else

Si era liberata con uno strattone e a passi lenti ma decisi aveva raggiunto i suoi compagni giù dal tetto, sicura che Smith non l’avrebbe seguita.

Infatti lui era rimasto lassù, udendo la voce di Belial domandare alla compagna come mai ci avesse messo così tanto a scendere e Lucyfer rispondergli che era solo soprappensiero. Poi nient’altro. Si allontanarono lasciandolo completamente solo, mentre sotto di lui ignari esseri umani vivevano la loro vita da schiavi all’oscuro della verità.

- Maledizione!!- imprecò tutt’un tratto, sferrando un pugno al pavimento di cemento, creando delle crepe tutt’intorno alle sue dita, come fili di ragnatela.

Perché?... perché diavolo le aveva detto certe cose?! Cosa poteva importare a lei delle azioni che aveva compiuto?!

Perché aveva voluto metterla in guardia sebbene non ce ne fosse alcun bisogno?!...

E poi... perché gli occhi di quella donna erano così lontani?! Per quale motivo Lucyfer era così dannatamente diversa?!

Serrò ferocemente il pugno finché non prese a sanguinare.

A lei sembrava non importasse nulla delle parole che le aveva rivolto. Gli aveva detto addio senza tanti complimenti.

No, questo non poteva sopportarlo! Non poteva annuire e dire “certo, a mai più rivederci!”...

Doveva capire.

Capire il motivo per cui le iridi di quella donna si erano offuscate a tal punto, il motivo per il quale gli aveva rivolto quelle parole pur avendogli rivelato la verità sul suo reale essere...

- Non finisce qui.- mormorò a denti stretti, prima di lasciare il tetto di quel fabbricato grigio.

 

>Protocol#43<